Nel 1953 la MiG fu incaricata di realizzare un caccia bisonico leggero, allo scopo di fornire all'aviazione sovietica un velivolo in grado di contrastare l'F-104 appena adottato dall'USAF.
Il 16 giugno 1955 la MiG fece volare il suo prototipo YE-4, seguito l'anno successivo dallo YE-5 che fu presentato al pubblico, e da alcuni esemplari di preproduzione designati YE-6.
Nel 1958 il progetto fu definitivamente approvato per la produzione in serie. Entrò in servizio nel 1959 con la designazione sovietica Type-72 mentre la NATO gli assegnò la sigla MiG-21 Fishbed.
Il MiG-21 è un caccia agile e leggero, bisonico, monomotore monoposto con ali a delta caudato, la singola presa d'aria è in posizione centrale, nel muso, e avvolge il cono al cui interno è alloggiato il radar.
Il Fishbed è stato il velivolo militare prodotto in maggior numero dalla fine della II Guerra Mondiale, con l'unica eccezione del C-130 Hercules: ne sono stati costruiti circa 11.000 esemplari di tutte le versioni, compresi il biposto Mongol e il cinese J-7, ed ha servito in almeno 47 paesi.
Ancora oggi molte centinaia di MiG-21 / J-7 sono tuttora in servizio con una trentina di forze aeree, ed il progetto è stato oggetto di vari programmi di ammodernamento. La Cina , che ancora oggi lo offre per l'esportazione con la sigla F-7, ne ha fatto la base per vari progetti di caccia, come il bimotore J-8/F-8.
Il MiG- 21 ha costituito la spina dorsale di praticamente tutte le aviazioni del blocco orientale e dei paesi amici o alleati all'Unione Sovietica, e pertanto è stato impegnato in numerosi conflitti.
Il Fishbed è nato come un aereo davvero essenziale (così come il suo avversario F-104): elettronica semplificata (la prima serie era priva di radar) e armamento costituito da un cannone da 30 mm e un paio di missili Atoll (copia del Sidewinder) o due lanciarazzi.
Ciò nonostante si è rivelato un avversario pericoloso, per la sua maneggevolezza, per la potenza del motore, e per le sue ridotte dimensioni che lo rendevano difficile da individuare.
Nel corso della Guerra del Vietnam (1965-1973) i MiG-21 nordvietnamiti si scontrarono molto spesso con i caccia americani, rivelandosi una minaccia mortale per gli F-105 Thunderchief (nel solo mese di dicembre 1966, ne abbatterono 14 senza nessuna perdita). Dovettero invece cedere il passo agli F-4 Phantom e agli F-8 Crusader, ma solo dopo che USAF e US Navy introdussero specifici programmi addestrativi. Alla fine del conflitto, per ogni caccia americano abbattuto dai MiG-21, andarono persi 5,5 Fishbed.
Resta il fatto che ben 13 piloti nordvietnamiti divennero assi nel corso di quel conflitto.
Nel conflitto India – Pakistan del 1971 le cose andarono meglio ed i MiG-21 indiani si aggiudicarono l'abbattimento di due F-104 Pakistani senza subire perdite.
Al contrario, nel corso dei numerosi conflitti arabo-israeliani che si susseguirono tra 1966 e il 1982, ben 245 MiG-21 arabi andarono perduti in scontri aria-aria contro i caccia israeliani.
I MiG-21 sono stati impiegati largamente anche nel corso del conflitto tra l'Iran e l'Irak, dove ha servito con entrambi i contendenti ed è riuscito persino ad aggiudicarsi una singola vittoria a spese di un F-14 Tomcat iraniano.
I MiG-21 irakeni si sono levati in volo anche durante la Desert Storm nel 1991, ma sono stati regolarmente abbattuti dai caccia americani, in particolare F-18 ed F-15.
Il Fishbed è stato utilizzato anche dai serbi contro gli aerei NATO impegnati in Kosovo nel 1999, ma in questo caso è stato sempre sconfitto dai ben più potenti F-15 ed F-16.
Aggiornato al Febbraio 2005