Nel corso degli anni 'sessanta Israele aveva ordinato un lotto di Mirage 5 francesi, che non furono consegnati per effetto di un embargo militare decretato dalla Francia.
Gli israeliani non si persero d'animo, e in qualche modo (secondo alcune fonti attraverso l'operato dei servizi di spionaggio, secondo altre con la segreta collaborazione dello stesso governo francese) ottennero i piani costruttivi dell'aereo e lo produssero con il nome locale Nesher.
Partendo dall'esperienza industriale così acquisita, l'industria israeliana ha dato vita a una vera e propria famiglia di derivati dalla serie Mirage III/5/50 della Dassault.
Al Nesher, infatti, seguì il Dagger, venduto alle forze aeree argentine, e infine il Kfir.
Quest'ultimo è stato realizzato montando un turbojet J79 di produzione americana al posto del propulsore Atar-C francese, ottenendo così un significativo aumento della spinta sia a secco che con postbruciatore, allo scopo di migliorare le prestazioni e consentire incrementi di peso necessari a integrare nuovi equipaggiamenti e armamenti.
Il J79, inoltre, era lo stesso propulsore utilizzato sugli F-4 Phantom II israeliani, e ciò garantiva indubbi vantaggi a livello di costi logistici e disponibilità di parti di ricambio.
Dopo alcune sperimentazioni effettuate su Mirage III modificati con il nuovo motore e conosciuti come Barak (alcuni dei quali sarebbero stati utilizzati nella guerra dello Yom Kippur del 1973), i primi esemplari di serie del Kfir raggiunsero i reparti operativi nel 1975.
La cellula del Kfir è praticamente identica a quella del Mirage III, con ala bassa a delta puro, prese d'aria ai lati della fusoliera e singola deriva verticale.
La prima serie costruttiva fu designata Kfir-C1 e ne furono realizzati solo 27 esemplari, cui fece seguito la serie C2 caratterizzata da una serie di migliorie, tra le quali due corte superfici aerodinamiche sul musetto (strakes) e due alette canard fisse (ma removibili) sulle prese d'aria.
Sono stati realizzati in tutto 185 Kfir-C2, compresi 25 esemplari ottenuti per aggiornamento dei C1 e compresi alcuni biposto per la conversione operativa, designati TC2.
A partire dal 1983 è iniziata la produzione dell'ultima variante, la C7, ottenuta per conversione delle cellule dei C2. Gli esemplari biposto sono designati TC7.
Il Kfir-C7 dispone di un propulsore J79 modificato per fornire una spinta maggiore, capacità di carico potenziate con la previsione di due ulteriori punti di attacco per armamenti, migliore dotazione avionica, predisposizione per una sonda per il rifornimento in volo, controlli di volo avanzati.
Il Kfir si è rivelato un caccia molto agile ed efficiente nel combattimento manovrato, specialmente in combinazione con missili aria-aria a corto raggio di moderna concezione, come i Python III, ma a partire dagli anni '80 le forze aeree israeliane lo hanno utilizzato essenzialmente come aereo d'attacco, lasciando il ruolo aria-aria ai più potenti caccia F-15 ed F-16.
Le forze aeree israeliane hanno radiato il velivolo negli anni 'novanta.
Il Kfir ha conosciuto un certo successo di esportazione: un certo numero di esemplari è stato noleggiato dall'US Navy che li ha usati come aerei Aggressor per l'addestramento dei propri piloti, designandoli con la sigla F-21.
Il velivolo è stato inoltre esportato in Colombia, Ecuador e Sri Lanka, mentre il Sud Africa ne ha costruito una versione locale nota come Cheetah, propulso da un Atar 9K-50 francese.
Il Kfir è un aereo che gode del fascino che attornia i velivoli da combattimento con la Stella di David, ed effettivamente l'inventiva e le capacità tecnologiche dell'industria israeliana hanno consentito di sfruttare al massimo le potenzialità di una cellula e di una formula, quella del Mirage III, che ha rappresentato uno dei più grandi successi dei progettisti aeronautici francese.
Il vero punto di forza del Kfir sta nell'avionica e negli equipaggiamenti che gli israeliani hanno saputo integrare e che hanno consentito ad un velivolo la cui concezione originaria risale ai primi anni 'cinquanta di restare efficace per mezzo secolo.
Aggiornato all' Ottobre 2007