Arma tra le più moderne nel suo settore, è stata realizzata per superare le limitazioni del predecessore R-530, di cui conserva solo la sigla, migliorando notevolmente l’affidabilità e le capacità contro bersagli veloci e ad alta quota. Gli studi per il nuovo missile sono iniziati già nel 1968. Lo sviluppo è stato piuttosto rapido, con i primi test di volo nel 1972. Nel periodo 1973-76 si sono svolte le prove di tiro. Entrato in produzione nel 1977 è divenuto operativo nel 1980 con i Mirage F-1C.
Il Super R-530F
La prima variante è caratterizzata da una cellula del peso di 250 kg, con alette di guida in coda e “strake” lungo il corpo, in grado di mantenere più a lungo buone capacità di manovra. La lunghezza è di 3,54 metri con un diametro di 26 cm ed una apertura alare di 90 cm. La disposizione interna è tipica delle armi a guida radar equivalenti. Il sistema di guida si basa su di un ricevitore SARH AMD AD-26 a scansione conica. Il sistema di guida segue metodi di navigazione proporzionale. Il missile può essere lanciato con due modalità: “semiattiva”, sotto il controllo del pilota, ed “automatica” con il lancio avviato dal sistema di controllo del fuoco. Il motore è un Thomson-Brandt SNPE “Angèle” a propellente solido a due stadi: il booster di 3.874 kg di spinta ha una durata di 2 secondi, il motore di crociera da 2.550 kg mantiene la velocità per altri 4 secondi. La velocità a fine combustione è molto elevata: 4,6 Mach. La portata massima dipende da molti fattori. Quella pratica è sui 25 km ma in condizioni favorevoli può toccare i 35-37 km ad alta quota (20 a bassa quota). La batteria interna assicura 60 secondi di funzionamento. Fin dall’inizio il missile è stato progettato per disporre di elevatissime capacità “snap up” con dislivelli che arrivano a 6-9.000 metri ed una tangenza massima di 23.000 metri. La testata a frammentazione di 30 kg è efficace in un raggio di 20 metri ed è attivata da una spoletta radar di prossimità e contatto. Le capacità di manovra sono eccellenti. Il missile è in grado di sostenere 20 G fino a 18 km dal punto di lancio e 17-18.000 metri di quota, quindi ben oltre la fase di spegnimento del propulsore. Alla massima quota di tangenza il missile vira ancora a 6 G. La resistenza alle ECM non è elevata.
La seconda generazione: il Super R-530D.
L’arrivo del nuovo Mirage 2000 ha richiesto la riprogettazione del missile per renderlo compatibile con la nuova direzione di tiro basata sui radar Doppler del tipo RDM (radar doppler multifunction) e RDI (radar doppler impulse). Sviluppato a partire dal 1979, ne è iniziata la produzione nel 1984 con la distribuzione ai reparti due anni dopo.
L’R-530D (Doppler), considerato equivalente all’AIM-7M, pesa 270 kg e la lunghezza è stata aumentata a 3,8 metri. Il sensore AD-26 migliorato è monoimpulso con un microprocessore digitale riprogrammabile e più avanzati dispositivi ECCM. Le capacità cinematiche sono state ampliate grazie ad un nuovo motore SEP più potente che, con un tempo di combustione totale di 8 secondi, porta la velocità a fine combustione a 5 Mach. La portata massima è variamente stimata tra i 45 (efficace) ed i 60 km. La guida semiattiva Doppler consente l’attacco a bersagli in volo a soli 60 metri di quota. La capacità “snap up-down”arriva a 9-12.000 metri e la quota di tangenza a 24.400 metri dichiarati (27-30.000 stimati). E’ possibile l’attacco di bersagli in volo a Mach 3.
Il Super R-530 in combattimento.
Il missile è stato impiegato unicamente nel lungo conflitto tra l’Iran e l’Iraq. Come è spesso avvenuto in altri casi, è difficile valutare i dati spesso contraddittori forniti dai contendenti. Gli iracheni parlano di circa 100 missili lanciati e hanno dichiarato 37 vittorie, tra il 1982 ed il 1988. Ma, a seconda della fonte, sembra che vadano ridimensionate a 10 abbattimenti. Questi comprenderebbero 6 F-4, 2 F-14, 1 F-5 e 1 C-130. Almeno un altro F-14 sarebbe stato danneggiato. In una occasione su 8 missili lanciati si è ottenuto un solo colpo a segno, abbattendo un RF-4 in fuga a velocità supersonica.
Il missile richiede una manutenzione accurata e la revisione dopo sole 20 ore di trasporto. E’ stato esportato con successo nonostante il costo elevato (680.000$). Ne sono stati fabbricati 2.390. Il suo posto è stato preso dall’attuale MICA. Viste le ottime capacità è probabile che venga mantenuto in servizio ancora a lungo.
by Gian Vito
2010