Tra i più potenti sistemi per autodifesa occidentali, lo Sky Shadow è un pod per attacco elettronico specifico per il Tornado GR1. Lungo 3,35 metri e largo 38 cm, pesa 200 kg.
Lo sviluppo dello Sky Shadow è iniziato nel 1972 con il contratto assegnato alla Marconi. Nel 1976 è stato presentato al salone di Farnborough. La produzione è partita nel 1979 con le prime consegne l’anno dopo. La produzione, fino al 1996, ha totalizzato circa 300 pod, 245 per i Tornado GR.1 e 48 per i Tornado dell’Arabia Saudita, ad un costo stimato di 2 milioni di $ al pezzo.
Lo Sky Shadow contiene due gruppi indipendenti di ricevitori/disturbatori, dotati di un sistema di controllo e gestione della potenza che permette l’attacco ad emittenti multiple simultanee. Ogni disturbatore seleziona automaticamente la risposta più efficace dopo aver comparato i dati con la libreria interna, riprogrammabile per affrontare nuove minacce. Un display di controllo in cabina offre una rappresentazione grafica dell’ambiente elettronico all’operatore. Il sistema opera sulle bande dalla G alla J (da 5,2 a oltre 10 GHz). Può operare come disturbatore (noise), ingannatore (deception) e interruttore di traccia (trackbreaker) contro radar ad impulso e onda continua (CW). Utilizza amplificatori TWT ad alta potenza e un processore che identifica le minacce, stabilisce le priorità e attiva il disturbo (di frequenza e modulazione, negando direzione e distanza) selezionando la potenza ottimale contro radar di scoperta e tracciamento aerei e di superficie. Mantiene in memoria tutte le emittenti attive e identifica le nuove rilevate. A intervalli, lo Sky Shadow effettua il “look through” cioè guarda attraverso i propri segnali di disturbo, per verificare le reazioni del radar vittima, e modifica le emissioni di conseguenza.
Il sistema permette gli adattamenti all’evoluzione della minaccia e, se necessario, può consentire modifiche estese all’hardware (in ditta) per affrontare sistemi radar totalmente nuovi. Lo Sky Shadow è stato provato durante Desert Storm con eccellenti risultati. E’ stato montato, talvolta, sui Tornado F.3.
Miglioramenti e varianti.
Il programma Thor, avviato nel 1989, ha inserito un nuovo computer e un software scritto in ADA, portando il disturbatore allo stesso livello di prestazioni del successivo Zeus. Durante la guerra delle Falklands è stato inserito nel pod del cannone Aden da 30 mm degli Harrier, come misura d’emergenza, e ridenominato Blue Eric. Attualmente non è in servizio ma è mantenuto in deposito per l’uso eventuale sugli Harrier GR.5/7.
by Gian Vito
2010