Ospite intruder Inviato 25 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Ottobre 2008 da "Il Velino" 2 ottobre - Buenos Aires - L'eterna disputa tra Inghilterra e Argentina, in merito alla sovranità delle isole Falkland/Malvinas, Georgia del Sud e Sandwich del Sud, è tornata nelle ultime settimane ad accendersi dopo il duro intervento del capo di Stato latinoamericano Cristina Kirchner davanti all'Assemblea generale dell'Onu. La Kirchner ha infatti definito la questione di “importanza nazionale”, accusato la Gran Bretagna di difendere l'esistenza di una “enclave coloniale del XXI secolo”, e chiesto di tornare a confrontarsi sulla sovranità di quei territori. Nei giorni successivi sul tema è tornato il suo ministro degli Esteri, Jorge Taiana, che ha fortemente criticato la nuova costituzione elaborata dal governo delle isole e in attesa dell'approvazione inglese. Secondo il ministro c'è la volontà di Londra di sottolineare il proprio controllo sui territori e questo costituisce “una flagrante violazione del mandato imposto dalle Nazioni Unite in relazione alla disputa relativa alla sovranità”. Taiana ha quindi annunciato che il governo argentino “protesterà formalmente nei confronti del Regno Unito e denuncerà davanti alla comunità internazionale la nuova violazione della sovranità argentina e del diritto internazionale”. Il ministro argentino sostiene che l'obiettivo britannico è quello di “perpetuare una anacronistica situazione coloniale, consentendo queste riforme, così come dando vita ad atti unilaterali, in aperta violazione dell'obbligo di astenersi da qualsiasi decisione che modifichi la situazione, fino a quando non sia raggiunto un accordo”. Già in passato Taiana aveva denunciato il comportamento di Londra davanti al Comitato di Decolonizzazione delle Nazioni Unite, sottolineando come la concessione di “costituzioni” o la promozione di forme di “autogoverno” fossero una maniera di mantenere il controllo su una colonia. Dalla Gran Bretagna è arrivata, subito dopo il discorso all'Assemblea generale della Kirchner, una risposta altrettanto dura: “non ci può essere nessun tipo di negoziazione se a volerlo non sono gli abitanti delle isole. Il Regno Unito non ha alcun dubbio circa la sovranità di quei territori”. Londra ritiene di rispettare il principio di autodeterminazione dei popoli, “i cittadini delle Falkland sono inglesi fino a quando lo vogliono”, in contrasto con la difesa dell'integrità territoriale sostenuta da Buenos Aires. La nuova Costituzione ribadisce il vincolo con il governo britannico, che conserva alcuni poteri e mantiene la figura del “governatore” pur sancendo il diritto all'autodeterminazione. Gli argentini non solo contestano, a monte, che si modifichi lo status quo, nel momento in cui le due parti dovrebbero negoziare un accordo condiviso, ma evidenziano anche alcuni aspetti tecnici, come quelli legati ai diritti degli abitanti che non siano cittadini britannici. Il confronto tra i due paesi non si limita, però, alla sovranità sulle isole: entro il 13 maggio 2009, infatti, una parte delle nazioni che hanno ratificato la Convenzione Onu sui diritti del mare (Unclos) possono avanzare pretese su nuovi fondali, dimostrando che sono il prolungamento della loro piattaforma continentale. Londra lavora a una richiesta per ampliare il controllo sull'area marittima circostante da 200 a 350 miglia del loro territorio. Un'ipotesi che secondo Buenos Aires, “non può essere presa neanche in considerazione nel momento in cui esiste una disputa territoriale”. La titolarità dell'arcipelago è oggetto delle attenzioni di diverse nazioni fin dal 1700: scoperte dagli inglesi, ma inizialmente colonizzate dai francesi per poi essere cedute agli spagnoli, le isole sono diventate parte del territorio argentino nel 1810, quanto il paese latinoamericano ha conquistato l'indipendenza dalla corona iberica, ma sono state occupate dalle forze britanniche 23 anni più tardi. Da allora la situazione è rimasta immutata fino al due aprile 1982, quando il governo argentino, guidato dal generale Leopoldo Galtieri, ha ordinato l'invasione dell'arcipelago, dando vita a una guerra durata 74 giorni, che si è conclusa con la riaffermazione della sovranità inglese. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 25 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Ottobre 2008 infatti, hanno fatto una figuraccia alle falkland incredibile stettero almeno zitti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 25 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 25 Ottobre 2008 E' la solita manovra di politica estera per guadagnare consenso, esattamente come nell'82. Non dimentichiamoci che Kirchner si và allineando con l'amico Hugo, anche se oggi più di abbaiare non posson fare. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 (modificato) Io un pelo di paura ce l'ho: per 2 anni gli inglesi non avranno portaerei disponibili, e già da oggi non hanno neanche un caccia imbarcato. Erano addirittura meglio gli FA1 delle falkland (che un radar l'avevano, anche se non potevano fare il lock on) che i GR7, ciechi di notte e col brutto tempo ed obbligati a dover ottenere un contatto visuale per usare i loro missili a corto raggio. Tra l'altro non so per quanto la Illustrious sarà in grado di sostenere una campagna a 8000 miglia da casa (vi ricordo che è operativa dal 1982). Ciò lascia la sola Ark Royal. E le nuove QEII non arriveranno prima del 2014 se tutto va bene Modificato 26 Ottobre 2008 da Rick86 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dogfighter Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 una brutta situazione per la Royal Navy,magari un SeaTyphoon avrebbe risolto la situazione,ma sono solo sogni purtroppo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 In ogni caso dal 2009 ci saranno 4 Typhoon a Mount Pleasant Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 Si ma l'argentina sta messa ancora peggio e, in questa situazione, non può affrontare l'ostilità internazionale. Non saranno mai pazzi a questo punto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 La situazione interna argentina è tutt'altro che rosea, con buona pace di chi vuol farci credere che quella pupattolona con le labbra e le tette piene di silicone sia un FDR latino e per giunta in gonnella o qualcosa del genere. E non vorrei che al marito, che è il vero presidente dell'Argentina, non so per quale motivo non si è presentato lui alle elezioni, venisse in mente qualche dimostrazione muscolosa, che avrebbe l'appoggio dei vari caudillos antioccidentali dell'area, Morales, Chavez e soci, per infiammare il nazionalismo delle masse e far loro dimenticare i problemi reali del Paese. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 La situazione interna argentina è tutt'altro che rosea, con buona pace di chi vuol farci credere che quella pupattolona con le labbra e le tette piene di silicone sia un FDR latino e per giunta in gonnella o qualcosa del genere. E non vorrei che al marito, che è il vero presidente dell'Argentina, non so per quale motivo non si è presentato lui alle elezioni, venisse in mente qualche dimostrazione muscolosa, che avrebbe l'appoggio dei vari caudillos antioccidentali dell'area, Morales, Chavez e soci, per infiammare il nazionalismo delle masse e far loro dimenticare i problemi reali del Paese. Sarebbe un costoso ma efficace modo di leggittimare la NATO a mettere a tacere un po' di gente... Non me lo auguro, non mi auguro mai una guerra, ma credo che un atto suicida di una coalizione argentina-boliviana e quanti altri possa far capire che non sia il caso di giocare col fuoco, ma di tornare a pensare ai veri problemi dei rispettivi paesi. In ogni modo, spero che la diplomazia faccia il suo corso... Questo facendo una premessa: La NATO dovrebbe intervenire? Oppure, come nel 1982, è tutto sul groppone di Sua Maestà? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 La NATO non interviene in difesa di un alleato fuori dai confini europei, al massimo vedo possibile un intervento Americano, come è stato nell'82 (dove l'intervento c'era ma non si vedeva). In ogni caso non hanno le possibilità di toccare quelle isole, e adesso sanno anche che gli Inglesi non si rassegnano. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 26 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2008 Secondo me, sì, dovrebbe intervenire, a condizione che Londra lo chieda (nel 1982 non lo fece, se ben ricordo). E sperando che i comunisti non ripetano lo spettacolo indecente di un quarto di secolo fa, in piazza a difendere una dittatura fascista solo perché vendeva carne e cereali all'URSS (per chi ancora crede che il PCI era indipendente da Mosca). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Secondo me, sì, dovrebbe intervenire, a condizione che Londra lo chieda (nel 1982 non lo fece, se ben ricordo). E sperando che i comunisti non ripetano lo spettacolo indecente di un quarto di secolo fa, in piazza a difendere una dittatura fascista solo perché vendeva carne e cereali all'URSS (per chi ancora crede che il PCI era indipendente da Mosca). Quoto tutto ed aggiungo, per la precisione, che allora, salvo PRI e PLI, tutti i partiti italiani (compreso il MSI e ciò comportò il mio allontanamento da elettore di quel partito per alcuni anni) si schierarono a favore dei fascisti argentini e contro la "perfida Albione"! Fu uno spettacolo veramente vomitevole, degno della prima, consociativa e cattocomunista, repubblica italiana! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gobbomaledetto Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Comunque che l'Argentina pensi a tante cose futili lo dimostra anche questo evento: David Coulthard a Buenos Aires Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Signori, la perdita delle Falkland è per gli Argentini come la sconfitta contro la Korea ai mondiali nel '66 per noi italiani: non la digeriranno mai. Se voi prendete in mano un passaporto argentino vedrete che nella retro-copertina è disegnata la sagoma della nazione: ebbene loro continuano a disegnare le Falkland (pardon: Las Malvinas!) come territorio sovrano. Comunque conoscendo bene la situazione argentina vi assicuro che sono solo chiacchere. Militarmente l'Argentina non avrebbe la capacità nemmeno di affrontare il Suriname. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite galland Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Ho un lontano ricordo della mia militanza politica: il mio gruppo politico aderiva alla Quarta Internazionale, dove il partito argentino (Partito Socialista dei Lavoratori) aveva un peso rilevante. All'epoca della guerra delle Falkland creò molto rumore la circostanza costituita dall'appoggio dato dal PST, allora in clandestinità e con numerosi membri incarcerati, alla guerra. Ricordo che non credevo alle mie orecchie quando un argentino, riparato in Italia dopo essere stato rapito e torturato, erano g'anni più neri della dittatura, affermò che quella guerra era a sua guerra... Col senno di poi è evidente che l'idea marxista degli operai che non hanno patria è astrazione pura... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Ho un lontano ricordo della mia militanza politica: il mio gruppo politico aderiva alla Quarta Internazionale, dove il partito argentino (Partito Socialista dei Lavoratori) aveva un peso rilevante. All'epoca della guerra delle Falkland creò molto rumore la circostanza costituita dall'appoggio dato dal PST, allora in clandestinità e con numerosi membri incarcerati, alla guerra.Ricordo che non credevo alle mie orecchie quando un argentino, riparato in Italia dopo essere stato rapito e torturato, erano g'anni più neri della dittatura, affermò che quella guerra era a sua guerra... Col senno di poi è evidente che l'idea marxista degli operai che non hanno patria è astrazione pura... Io ricordo le madri (o le nonne, non so cos'erano) della Plaza de Mayo, quelle che protestavano per chiedere notizie dei loro parenti scomparsi, che, nella medesima piazza, sferruzzavano per fare maglioni destinati ai soldati di guarnigione nelle Falklands... vi lascio immaginare i commenti (vivevo negli USA, e l'opinione pubblica era tutta a favore degli inglesi, ovviamente, con qualche bastian contrario che c'è sempre). Se gli argentini avessero vinto, Galtieri avrebbe un monumento in ogni piazza dell'Argentina e, probabilmente, l'Argentina sarebbe ancora una dittatura. Per fortuna non è successo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 ...la cosa tragica è che le madri/nonne di Plaza de Mayo, la piazza antistante la Casa Rosada (sede del governo argentino.), sono ancora lì a fare i loro picchetti ad ogni settimana del mese. Quello argentino è un popolo che non riesce a mettersi alle spalle le proprie magagne storiche... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 27 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2008 Quello argentino è un popolo che non riesce a mettersi alle spalle le proprie magagne storiche... Purtroppo detto da un italiano potrebbe risultare quasi risibile Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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