Dominus Inviato 20 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Ottobre 2008 ROMA - È deceduto a Formia Vittorio Foa, 98 anni, giornalista, sindacalista e personaggio della sinistra italiana della resistenza e del dopoguerra. Foa nacque a Torino il 18 settembre 1910 da una famiglia ebraica per parte di padre. A 23 anni entrò nel movimento antifascista Giustizia e libertà, nel 1935 venne arrestato e condannato a 15 anni. Uscì dal carcere solo nel 1943, nel settembre entrò nel Partito d'azione (Pda) e per lo stesso partito fu rappresentante nel Comitato di liberazione nazionale (Cln). IL PERCORSO POLITICO - Deputato nell'assemblea costituente per il Pda e nella II, III e IV legislatura per il Partito socialista. Nel 1948 iniziò il suo percorso di dirigente sindacale, prima nella Fiom poi nella Cgil. Nel 1964 fu tra coloro che lasciarono il Psi per fondare a sinistra il Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria) che nel '72 diede origine con altri al Pdup (Partito di unità proletaria), movimento che doveva indirizzare l'estrema sinistra italiana verso una prospettica «politica» e non «rivoluzionaria». Attraverso varie scissioni e ricomposizioni, nel 1975 nacquero le liste di Democrazia proletaria. All'inizio degli anni Ottanta, Foa iniziò ad allontanarsi dalla politica attiva, ma nel 1987 venne eletto senatore come indipendente nelle liste del Partito comunista. Fu favorevole alla trasformazione del Pci nel Pds e si schierò a favore della prima guerra del Golfo. In un'intevista al Messaggero del 13 agosto 2006, disse: «Sarebbe ora di finirla con questa damnatio memoriae per cui la storia del Novecento ruota intorno ai comunisti, agli ex comunisti e ai comunisti o filocomunisti pentiti. C'è una grande storia che è stata rimossa: quella degli antitotalitari democratici e liberali – anticomunisti e antifascisti – che non hanno avuto bisogno di rivelazioni tardive, di omissioni generalizzate e di compiacenti assoluzioni». A mio parere uno dei precursori dell'ideale di una sinistra moderna in Italia, penso sia doveroso rendere onore ad un personaggio di tale spessore umano e sociale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Thunderalex Inviato 20 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Ottobre 2008 A mio parere uno dei precursori dell'ideale di una sinistra moderna in Italia, penso sia doveroso rendere onore ad un personaggio di tale spessore umano e sociale. A volte dimenticavo che fosse di sinistra. Un grande. Resterà nella Storia Italiana. Arrivederci Vittorio... ma non tanto presto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite galland Inviato 21 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 21 Ottobre 2008 A mio parere uno dei precursori dell'ideale di una sinistra moderna in Italia, penso sia doveroso rendere onore ad un personaggio di tale spessore umano e sociale. Quoto e mi associo: era precursore di una sinistra moderna proprio perchè veniva da quel Partito d'Azione che aveva rappresentato una sinistra non stalinista ma democratica. Oltre alla scompara di Foa dobbiamo rammaricarci della scomparsa di quella tradizione politica... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 22 Ottobre 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Ottobre 2008 Quoto e mi associo: era precursore di una sinistra moderna proprio perchè veniva da quel Partito d'Azione che aveva rappresentato una sinistra non stalinista ma democratica.Oltre alla scompara di Foa dobbiamo rammaricarci della scomparsa di quella tradizione politica... Parole sante! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 22 Ottobre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 22 Ottobre 2008 Quoto e mi associo: era precursore di una sinistra moderna proprio perchè veniva da quel Partito d'Azione che aveva rappresentato una sinistra non stalinista ma democratica.Oltre alla scompara di Foa dobbiamo rammaricarci della scomparsa di quella tradizione politica... Un quotone per il nostro galland, purtroppo i partiti di massa si rivelarono troppo forti e troppo "sponsorizzati" e schiacciarono una realtà liberale e popolare come il partito d'Azione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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