Vai al contenuto

SIRIA - Topic Ufficiale


Ospite intruder

Messaggi raccomandati

Io non li guardo nemmeno quegli show pagliacciosi, va bene allora riformulo la domanda.

 

Ho capito bene? Assad non stermina la popolazione e I TG si sono inventati una guerra civile, mentre invece sono solo 4 terroristi che mettono le bombe, è cosi?

Assad è costretto a bombardare le città perchè è l'unico modo per stanare i ribelli, che si fanno scudo con la popolazione,quindi è ovvio che ci siano perdite civili anche molto sensibili.

Anche perchè l'aviazione siriana non mi sembra disponga di armi guidate tantomeno l'artiglieria.

Link al commento
Condividi su altri siti

Assad è costretto a bombardare le città perchè è l'unico modo per stanare i ribelli, che si fanno scudo con la popolazione,quindi è ovvio che ci siano perdite civili anche molto sensibili.

Anche perchè l'aviazione siriana non mi sembra disponga di armi guidate tantomeno l'artiglieria.

 

Povvverino... "è costretto a bombardare" ma ti rendi conto di quel che stai dicendo?

 

Una guerra civile, 35.000 morti, c'e un'esercito di liberazione di CENTOMILA ribelli, (esercito non manifestanti) , assad deve stanarli ed ammazzarli tutti e 100.000?? non è per caso che è lui che se ne deve andare?

Link al commento
Condividi su altri siti

Povvverino... "è costretto a bombardare" ma ti rendi conto di quel che stai dicendo?

 

Una guerra civile, 35.000 morti, c'e un'esercito di liberazione di CENTOMILA ribelli, (esercito non manifestanti) , assad deve stanarli ed ammazzarli tutti e 100.000?? non è per caso che è lui che se ne deve andare?

Una buona parte della popolazione sostiene Assad e i ribelli possono sopravvivere soltanto se come ho detto prima si trincerano nelle città,l'unico posto in cui possono resistere alla maggiore potenza di fuoco dell'esercito regolare.

Quindi è chiaro che L'esercito siriano non volendo fare la fine dei Russi durante la Prima Guerra Cecena ricorra al supporto dell'artiglieria e dell'aviazione soprattutto nelle città.

Comunque se la maggior parte della popolazione sostenesse Assad,come vorrebbero farci credere, egli sarebbe caduto dopo un mese,invece i ribelli ,nonostante si facciano scudo della popolazione e ricevano cospicui rifornimenti dalla Turchia, non riescono a prendere il sopravvento.

Modificato da davide9610
Link al commento
Condividi su altri siti

Una buona parte della popolazione sostiene Assad e i ribelli possono sopravvivere soltanto se come ho detto prima si trincerano nelle città,l'unico posto in cui possono resistere alla maggiore potenza di fuoco dell'esercito regolare.

Quindi è chiaro che L'esercito siriano non volendo fare la fine dei Russi durante la Prima Guerra Cecena ricorra al supporto dell'artiglieria e dell'aviazione soprattutto nelle città.

Comunque se la maggior parte della popolazione sostenesse Assad,come vorrebbero farci credere, egli sarebbe caduto dopo un mese,invece i ribelli ,nonostante si facciano scudo della popolazione e ricevano cospicui rifornimenti dalla Turchia, non riescono a prendere il sopravvento.

 

Non è vero, questo lo stai dicendo tu e anche fosse, non esiste al mondo percentuale di consenso che possa giustificare l'uccisione di 100.000 cittadini.

Infatti non hai replicato su questo punto, assad fa bene a fare guerra contro centomila membri dell'esercito di liberazione o farebbe meglio ad'andarsene?

 

Ma poi, i discorsi che fai valgono in ogni contesto o solo in quelli approvati da putin?

 

Nel primo caso, anche i nazisti avevano il consenso di buona parte della popolazione quando facevano quel che facevano....

Link al commento
Condividi su altri siti

Non è vero, questo lo stai dicendo tu e anche fosse, non esiste al mondo percentuale di consenso che possa giustificare l'uccisione di 100.000 cittadini.

Infatti non hai replicato su questo punto, assad fa bene a fare guerra contro centomila membri dell'esercito di liberazione o farebbe meglio ad'andarsene?

 

 

con tutto il rispetto: ma tu credi davvero che QUALSIASI governo, che si trovasse 100.000 persone che lo vogliono rovesciare, e non si vogliono arrendere, non tirerebbe ad accopparli tutti?

 

Le BR se fossero state in 100.000, Cossiga se ne sarebbe andato e noi oggi avremmo le bandiere rosse davanti agli edifici pubblici?

 

Guarda Einhejar che questo è un terreno molto pericoloso..... che Assad sia un pericoloso criminale è evidente, ma su questa strada è impossibile seguirti...

Link al commento
Condividi su altri siti

Non è vero, questo lo stai dicendo tu e anche fosse, non esiste al mondo percentuale di consenso che possa giustificare l'uccisione di 100.000 cittadini.

Infatti non hai replicato su questo punto, assad fa bene a fare guerra contro centomila membri dell'esercito di liberazione o farebbe meglio ad'andarsene?

 

Ma poi, i discorsi che fai valgono in ogni contesto o solo in quelli approvati da putin?

 

Nel primo caso, anche i nazisti avevano il consenso di buona parte della popolazione quando facevano quel che facevano....

I nazisti hanno invaso altri paesi mentre in Siria c'è una questione interna e comunque abbiamo visto tutti come sono finite le altre rivoluzioni "democratiche", cosa ti fa pensare che questa possa andare meglio?

Io non dico che Assad sia un buon presidente ma noi non abbiamo alcun diritto di giudicare l'operato di un altra nazione a tal punto da attaccarla.

In poche parole devono risolversela tra loro.

Modificato da davide9610
Link al commento
Condividi su altri siti

con tutto il rispetto: ma tu credi davvero che QUALSIASI governo, che si trovasse 100.000 persone che lo vogliono rovesciare, e non si vogliono arrendere, non tirerebbe ad accopparli tutti?

 

Le BR se fossero state in 100.000, Cossiga se ne sarebbe andato e noi oggi avremmo le bandiere rosse davanti agli edifici pubblici?

 

Guarda Einhejar che questo è un terreno molto pericoloso..... che Assad sia un pericoloso criminale è evidente, ma su questa strada è impossibile seguirti...

 

100.000 combattenti, non manifestanti o simpatizzanti (chissa quanti sono questi'ultimi) su una popolazione di 20 milioni di abitanti.

 

E' certo che un QUALSIASI governo non criminale piuttosto che sterminare la popolazione, getterebbe la spugna.

 

Non mi risulta che l'italia di cossiga e delle br fosse un dittatura, che imprigiona tortura e uccide sistematicamente gli oppositori.

Ribelli contro stato è una lotta tra davide e golia, il ribelle tende a morire ammazzato, quindi l'unirsi alla rivoluzione piu che questione di essere pronti a uccidere è una questione di essere disposti a morire.

Se in italia ci fossero stati 100.000 ribelli pronti a morire pur di buttare giu il governo, ciò sarebbe significato che l'italia aveva proprio uno schifo di governo e che quindi i governanti avrebbero fatto bene a levarsi di torno, Invece l'italia non ero cosi male e quindi abbiamo avuto solo un po di terroristi della domenica , per di piu mossi solo dall'ideologia.....

In portogallo, stessa regione, stessa epoca, orientamento dei ribelli simile, hanno fatto la rivoluzione dei garofani e tirato giu lo estado novo senza sparare un colpo.

 

Immagino che a sto punto sia chiaro, che non è che ogni gruppo sufficentemente numeroso sia libero di rovesciare il governo con la forza, tipo marcia su Roma, quindi spero il "terreno pericoloso" sia riferito ad'altro.

 

 

I nazisti hanno invaso altri paesi mentre in Siria c'è una questione interna e comunque abbiamo visto tutti come sono finite le altre rivoluzioni "democratiche", cosa ti fa pensare che questa possa andare meglio?

 

Io non dico che Assad sia un buon presidente ma noi non abbiamo alcun diritto di giudicare l'operato di un altra nazione a tal punto da attaccarla.

In poche parole devono risolversela tra loro.

 

Io ho visto i governi buttati giu dalla primavera araba, dove il dittatore molla la poltrona e si rassegna all'esilio" (tunisia) al carcere (egitto) o ottiene l'immunita (yemen) e la cosa si risolve con un migliaio di morti. Oppure guerra civile in piena regola fino alla morte del dittatore (libia) e presto siria (entrambe oltre i 30000 morti)

 

Adesso assad coincide con la nazione? se non te ne sei accorto è quello che hai detto, ed è sbagliato su cosi tanti livelli...

Link al commento
Condividi su altri siti

Einhejar, guarda che le cose stanno esattamente come ho detto. Ogni governo,a fronte di un gruppo di oppositori ARMATI (e ripeto: qui parliamo di 100.000 su 20.000.000, va bene che avranno dei simpatizzanti, ma se fossero 19 milioni ti garantisco che sarebbe finita come in Egitto molto tempo fa) reagirebbe in questo modo.

 

L'Italia per prima, che non si fece scrupolo di sparare (e la situazione era completamente diversa). Io all'epoca avevo le stellette, e ti garantisco che Lorusso, a Bologna, fu colpito da una fucilata alla schiena, mentre stata scappando. Sai cosa fecero al carabiniere? Niente.

 

Se ce ne fossero stati 100, non avrebbero fatto niente lo stesso, 1000 e niente lo stesso, fino a che o le BR si sarebbero arrese, o Cossiga avrebbe fatto la fine del Duce a Piazzale Loreto.

 

Forse vi sfugge che in Siria si lotta per la sopravvivenza, e dalla parte degli insorti c'e' AlQaeda, fra gli altri. La Siria (come la Libia e L'Iraq di Saddam.....) erano i soli stati NON confessionali del mondo pana islamico.

 

Le rivoluzioni, da noi appoggiate, avranno la sola riuscita di portare estremisti anti israeliani al potere (hai notato che Israele si tiene ben fuori dalla contesa?).

 

E' la politica che ci serve? Vogliamo avere un altra situazione libica, con il baricentro vicino ad Israele però, e i casini che stanno succedendo (vedasi il topic sulla Libia)?

 

Eh, allora diciamo che Assad è cattivo, è un massacratore (tutto vero) infischiandocene dei nostri alleati che ne fanno anche di peggio.

 

Il solito, già collaudato, modo di stare sui coglioni al restante 90% del mondo.

 

Se avessero compiere i massacri 'veri' di cui si parla, avrebbero fatto come Saddam coi curdi: usato massicciamente aviazione, artiglieria, e gas.

 

Così non è: ma i morti sono 'decine di migliaia'.

 

Magari a bocce ferme si ridimensionerà tutto, come in Libia.

 

ma la nostra politica, dovrebbe essere quella dell''interesse', in senso lato, non una 'difesa dei diritti', per cui se Assad stana terroristi in città, e accoppa dei civili, è un criminale, se noi staniamo i Talebani, e accoppiamo i civili, sono 'danni collaterali'.

 

Per me, sempre morti sono.

Link al commento
Condividi su altri siti

1)Einhejar, guarda che le cose stanno esattamente come ho detto. Ogni governo,a fronte di un gruppo di oppositori ARMATI (e ripeto: qui parliamo di 100.000 su 20.000.000, va bene che avranno dei simpatizzanti, ma se fossero 19 milioni ti garantisco che sarebbe finita come in Egitto molto tempo fa) reagirebbe in questo modo.

L'Italia per prima, che non si fece scrupolo di sparare (e la situazione era completamente diversa). Io all'epoca avevo le stellette, e ti garantisco che Lorusso, a Bologna, fu colpito da una fucilata alla schiena, mentre stata scappando. Sai cosa fecero al carabiniere? Niente.

Se ce ne fossero stati 100, non avrebbero fatto niente lo stesso, 1000 e niente lo stesso, fino a che o le BR si sarebbero arrese, o Cossiga avrebbe fatto la fine del Duce a Piazzale Loreto.

 

2)Forse vi sfugge che in Siria si lotta per la sopravvivenza, e dalla parte degli insorti c'e' AlQaeda, fra gli altri. La Siria (come la Libia e L'Iraq di Saddam.....) erano i soli stati NON confessionali del mondo pana islamico.

Le rivoluzioni, da noi appoggiate, avranno la sola riuscita di portare estremisti anti israeliani al potere (hai notato che Israele si tiene ben fuori dalla contesa?).

E' la politica che ci serve? Vogliamo avere un altra situazione libica, con il baricentro vicino ad Israele però, e i casini che stanno succedendo (vedasi il topic sulla Libia)?

Eh, allora diciamo che Assad è cattivo, è un massacratore (tutto vero) infischiandocene dei nostri alleati che ne fanno anche di peggio.

Il solito, già collaudato, modo di stare sui coglioni al restante 90% del mondo.

Se avessero compiere i massacri 'veri' di cui si parla, avrebbero fatto come Saddam coi curdi: usato massicciamente aviazione, artiglieria, e gas.

Così non è: ma i morti sono 'decine di migliaia'.

Magari a bocce ferme si ridimensionerà tutto, come in Libia.

ma la nostra politica, dovrebbe essere quella dell''interesse', in senso lato, non una 'difesa dei diritti', per cui se Assad stana terroristi in città, e accoppa dei civili, è un criminale, se noi staniamo i Talebani, e accoppiamo i civili, sono 'danni collaterali'.

 

Per me, sempre morti sono.

 

1) Assurdo!! come se le rivoluzioni in Yemen Tunisia ed Egitto non fossero successe l'altro ieri, e io non lo ho proprio viste ste guerre fino all'ultimo uomo.

 

 

2) Apprezzo l'onesta "dell'assad e cattivo e massacratore ma a noi fa comodo cosi per evitare casini nella zona" ,

Stenti a credere alle decine di migliaia di morti? massacri nell'ordine dell 100 e del 1000 sono ordinaria amministrazione in siria http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_massacres_in_Syria figurarsi la guerra civile.

E fai cosi e stai sui coglioni e non fai cosi e stai sui coglioni comunque...non è che forse forse al resto del mondo gli stiamo sui coglioni a prescindere? (domanda retorica)

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Capisco le vostre opinioni ed i fatti che avete portato,però è opinione di alcuni studiosi di medio Oriente che Assad figlio avrebbe potuto gestire, all'inizio, la situazione in un altro modo. In un Paese che già era in una situazione non facile prima della crisi finanziaria globale del 2008 e che ha risentito in maniera forte di questa, Assad figlio conduceva una vita ben poco virtuosa, con sprechi anche solo difficili da elencare. Non è tanto l'ideologia che motiva gli insorti, a parte alcuni estremisti professionisti che in questa vicenda si sono tuffati a pesce, quanto la disperazione di vivere in un Paese dove i politici supercorrotti toglievano la speranza del futuro,mentre da altre parti un futuro si provava a costruirlo!

Assad poteva fare autocritica e smettere di comportarsi da padrone assoluto stile sultano medioevale e fare riforme vere, ha voluto invece far vedere di "essere un duro"

Link al commento
Condividi su altri siti

1) Assurdo!! come se le rivoluzioni in Yemen Tunisia ed Egitto non fossero successe l'altro ieri, e io non lo ho proprio viste ste guerre fino all'ultimo uomo.

 

 

2) Apprezzo l'onesta "dell'assad e cattivo e massacratore ma a noi fa comodo cosi per evitare casini nella zona" ,

Stenti a credere alle decine di migliaia di morti? massacri nell'ordine dell 100 e del 1000 sono ordinaria amministrazione in siria http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_massacres_in_Syria figurarsi la guerra civile.

E fai cosi e stai sui coglioni e non fai cosi e stai sui coglioni comunque...non è che forse forse al resto del mondo gli stiamo sui coglioni a prescindere? (domanda retorica)

 

Se fosse così, Einherjar, ci sarebbe da farsi qualche domanda, non credi?

Link al commento
Condividi su altri siti

AGI) - Damasco, 24 ott. - Quando le speranze di una tregua, seppure temporanea, sembravano svanite, l'ipotesi si riaffaccia. Il governo siriano ha acconsentito a far tacere le armi durante la Festa del Sacrificio: lo assicura l'inviato internazionale di pace, Lakhdar Brahimi, che ha da poco incontrato Bashar al-Assad.

 

Mosca intanto ha fatto sapere che i ribelli siriani hanno armi anti-aereo, tra cui gli Stinger di fabbricazione americana.

 

http://www.agi.it/estero/notizie/201210241435-est-rt10190-siria_assad_accetta_la_tregua_del_sacrificio

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Turkey to ask NATO for Patriot missiles

 

Turkey will imminently lodge an official request with NATO asking the military alliance to deploy Patriot missiles along its border with Syria to guard against violence spilling over, a senior Turkish foreign ministry official said on Wednesday.

If approved, the deployment would represent a further deterioration in relations between Turkey and Syria - once close allies - and see more military hardware poured into a region where tensions are already high.

...

International and regional rivalries have complicated efforts to mediate a resolution to the conflict - Russia and China have vetoed three U.N. Security Council resolutions that would have put Assad under pressure.

The conflict has also started to suck in neighboring countries. Turkey has been responding in kind to mortar shells hitting its territory as a result of fighting between Syrian rebels and Syrian government forces.

A senior Turkish foreign ministry official told Reuters on Wednesday that the government would make an "imminent" request to NATO to protect its 910-km (560-mile) border with Syria with Patriot surface-to-air missiles.

The official said there was a potential missile threat to Turkey from Syria and Turkey had a right to take steps to counter such a threat. He gave no further details.

Link al commento
Condividi su altri siti

Suspected North Korea missile parts seized en route to Syria in May

 

A shipment of graphite cylinders usable in a missile program and suspected to have come from North Korea was found in May aboard a Chinese ship en route to Syria in what appears to have been a violation of U.N. sanctions, diplomats said on Tuesday.

 

South Korean officials seized the shipment of 445 graphite cylinders, which had been declared as lead piping, from a Chinese vessel called the Xin Yan Tai, U.N. Security Council diplomats told Reuters on condition of anonymity.

 

South Korean authorities stopped the ship at the South Korean port of Busan, the envoys said, adding that the cylinders were intended for a Syrian company called Electric Parts.

 

South Korean officials briefed the Security Council's North Korea sanctions committee about the seizure on October 24, the envoys said, and China had offered to help investigate the circumstances surrounding the incident.

 

"It appears the cylinders were intended for Syria's missile program," a diplomat said. "China assured us they will investigate what looks like a violation of U.N. sanctions."

 

Another diplomat said: "It's possible that the crew of the Chinese ship had no idea what this shipment really was. It's good that China's expressed a willingness to investigate."

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Video shows first direct hit of a Surface to Air Missile on a Syrian helicopter

 

The following video clearly shows a Syrian Mil Mi-17 Hip helicopter hit by a surface-to-air missile near Aleppo on Nov. 27, 2012. http://www.youtube.com/watch?v=kPAVv837seA&feature=player_detailpage

 

 

Downing of Copter May Show a New Syrian Rebel Capability

 

Syrian rebels downed a military helicopter with a surface-to-air missile outside Aleppo on Tuesday, video uploaded by antigovernment activists appeared to show, marking what is potentially a major battlefield advance: confirmation that rebels have put their growing stock of heat-seeking missiles to effective use.

In one video, a utility helicopter that appeared to be a Russian-built Mi-8 can be seen banking in a slow left turn and then being hit squarely near its engine by a fast-moving projectile rising at a sharp angle from below. Another video showed what appeared to be the same helicopter moments after the strike. The crippled aircraft manages a partly controlled descent in spreading flames, as a voice off-camera shouts, “sarook,” or rocket, before it strikes the ground and explodes.

In recent months, rebels have used mainly machine guns to shoot down several Syrian Air Force helicopters and fixed-wing attack jets. In this case the thick smoke trailing the projectile, combined with the elevation of the aircraft, strongly suggested that the helicopter was hit by a missile.

Rebels hailed the event as the culmination of their long pursuit of effective antiaircraft weapons, though it was not clear if the downing was an isolated tactical success or heralded a new phase in the war that would present a meaningful challenge to the Syrian government’s air supremacy.

 

SYRIA-popup.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Syria Moves Its Chemical Weapons, and U.S. and Allies Cautiously Take Note

 

The Syrian military’s movement of chemical weapons in recent days has prompted the United States and several allies to repeat their warning to President Bashar al-Assad that he would be “held accountable” if his forces used the weapons against the rebels fighting his government.

The warnings, which one European official said were “deliberately vague to keep Assad guessing,” were conveyed through Russia and other intermediaries.

What exactly the Syrian forces intend to do with the weapons remains murky, according to officials who have seen the intelligence from Syria. One American official provided the most specific description yet of what has been detected, saying that “the activity we are seeing suggests some potential chemical weapon preparation,” which goes beyond the mere movement of stockpiles among Syria’s several dozen known sites. But the official declined to offer more specifics of what those preparations entailed.

Over the weekend, the activity in Syria prompted a series of emergency communications among the Western allies, who have long been developing contingency plans in case they decided to intervene in an effort to neutralize the chemical weapons, a task that the Pentagon estimates would require upward of 75,000 troops. But there were no signs that preparations for any such effort were about to begin.

 

 

Official: 'Worrying signs' regarding Syria's chemical weapons

 

U.S. intelligence is concerned about the Syrian government's intent regarding its vast chemical weapons stockpiles after what one senior U.S. official described as "worrying signs" of activity in "the last few days."

"There are concerns the regime may be considering use of chemical weapons" the official told CNN. But the official stressed that the Obama administration has not come to a final conclusion about Syria's intent.

"This isn't just about movement, but about potential intent to make certain chemical weapons ready for use." The official admitted it is not entirely clear to the United States what the Syrian government is up to, or if this latest development was ordered specifically by the regime of President Bashar al-Assad.

Modificato da Andrea75
Link al commento
Condividi su altri siti

Syrian army weakening as rebels make gains

 

After nearly two years of fighting, Syria’s vaunted war machine is showing serious cracks as emboldened rebels snap up more bases and airfields and force army units to retrench behind defensive lines in major cities, Western officials and military analysts say.

Bolstered by a steady flow of arms from foreign backers, opposition forces have scored a s eries of tactical victories in the Damascus suburbs in recent days and are advancing steadily toward the city’s airport, adding to what some analysts view as a sense of momentum that has been building since late summer.

Powerful antitank and antiaircraft weapons have helped level what was once a lopsided contest, the officials say, so much so that army commanders have been unable or unwilling to challenge rebel assaults on large military bases on the capital’s outskirts.

“The regime isn’t intervening to defend its positions,” said Jeffrey White, a former Middle East military analyst with the Pentagon’s Defense Intelligence Agency. “And when it does try to counterattack, it often fails.”

Extremist groups among the Syrian opposition are responsible for some of the gains. Rebel commanders and outside analysts say the groups have grown more

powerful in recent months because of funding and weapons from wealthy Arab donors in the Persian Gulf region as well as Syrian businessmen outside the country.

One Islamist militia with suspected ties to al-Qaeda has seized two government military bases in the past two weeks.

Several independent military experts have pointed to a perceptible shift in the rebels’ fortunes beginning in mid-November, around the time reports began to surface of Syrian helicopters

and planes being shot down by shoulder-fired missiles. Western and Middle Eastern intelligence officials say up to 40 of the portable antimissile systems have been smuggled into rebel-held parts of Syria since late summer.

But analysts say the opposition’s successes also reflect the degraded state of the Syrian army, which appears to be running low on supplies and morale. White, the former DIA analyst, said the rebels “are getting better, with better equipment and more of it, but it’s also true that the government’s troops are being worn down.”

Link al commento
Condividi su altri siti

«Il gas sarin è già nelle bombe Si aspetta solo un ordine di Assad»

 

Le forze siriane sono pronte ad usare le armi chimiche contro i ribelli ed aspettano solo un ordine di Assad. Fonti d’intelligence americane, citate dalla rete Nbc, hanno fornito nella notte nuovi dettagli su uno sviluppo che potrebbe aprire scenari drammatici. Unità dell’aviazione avrebbero infatti caricato il gas sarin nelle bombe destinate ad essere sganciate dai caccia. Un passo in più rispetto a quanto trapelato pochi giorni fa, quando sempre gli Usa avevano segnalato che i tecnici siriani avevano messo insieme le componenti delle armi chimiche. Di solito, per ragioni di sicurezza, le «parti» sono tenute separate. La mossa aveva provocato un’immediata reazione della Casa Bianca con un monito ad Assad: «L’uso delle armi chimiche provocherebbe un nostro intervento militare». Dunque una linea rossa invalicabile per gli Stati Uniti e i loro alleati. Sempre la Nbc ha specificato che gli ordigni sono ancora nei bunker all’interno delle basi aeree ma è evidente che basta un ordine del presidente per far scattare un attacco massiccio.

 

SOSTANZA LETALE - Il sarin è una sostanza letale che agisce sul sistema nervoso ed è già stato usato in passato da Saddam Hussein contro i curdi. Il regime potrebbe utilizzare le armi proibite per contrastare l’avanzata degli insorti che stanno guadagnando ogni giorno posizioni e punire la popolazione che li appoggia. Secondo gli osservatori l’esercito incontra sempre maggiori difficoltà nel contenere i ribelli, le sue linee logistiche sono minacciate e precarie. E’ anche possibile che Assad voglia concentrare la sua difesa attorno alla capitale e a tal fine ha fatto bombardare una vasta area attorno alla città per svuotarla.

 

VOCI DI FUGA - In questo clima, sono tornate a diffondersi le voci sul futuro del dittatore. Un emissario avrebbe compiuto una visita in Sud America alla ricerca di un paese disposto ad accogliere il raìs. Si è parlato del Venezuela e dell’Ecuador. Notizie non verificabili che possono avere un fondo di verità ma anche far parte della guerra psicologica contro il regime per dimostrare che non ha più speranza.

 

LE MOSSE AMERICANE - L’allarme sui gas è stato accompagnato da un’intensa attività militare da parte degli Usa. Una squadra navale guidata dalla portaerei Eisenhower si trova non lontano dal teatro siriano mentre caccia e droni sono dislocati a Incirlik, nel sud della Turchia. Nelle scorse settimane è stata anche segnalata la presenza di velivoli militari in numerose installazioni del Mediterraneo meridionale. Il Pentagono, in caso di emergenza, potrebbe lanciare una serie di raid contro i depositi delle armi chimiche, mettere fuori uso le piste delle basi siriane e impiegare unità speciali per assumere il controllo di siti ritenuti sensibili. Un’operazione che verrebbe condotta in coordinamento con gli alleati (Nato e paesi arabi) ma che può riservare non pochi rischi. Dall’altra parte sono crescenti le pressioni sulla comunità internazionale perché agisca per mettere fine al massacro in Siria. Nella guerra civile hanno perso la vita circa 40 mila persone e sono centinaia di migliaia i profughi sparsi tra Libano, Turchia e Giordania.

Link al commento
Condividi su altri siti

non so se sia già stato postatohttp://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/117572-attacco-alla-siria-8-mila-truppe-usa-vicino-a-coste-siriane-su-portaerei-eisenhower

 

Aggiorno la segnalazine di D182, ecco le forze in campo:

 

US, French Troops Prepare For Syria Invasion In Response To "Chemical Weapons" Threat e Thousands of US troops arrive near Syrian shore on USS Eisenhower

 

 

The USS Eisenhower, an American aircraft carrier that holds eight fighter bomber squadrons and 8,000 men, arrived at the Syrian coast yesterday in the midst of a heavy storm, indicating US preparation for a potential ground intervention.

While the Obama administration has not announced any sort of American-led military intervention in the war-torn country, the US is now ready to launch such action “within days” if Syrian President Bashar al-Assad decides to use chemical weapons against the opposition, the Times reports.

Some have suggested that the Assad regime may use chemical weapons against the opposition fighters in the coming days or weeks.

The arrival of the USS Dwight D. Eisenhower, one of the 11 US Navy aircraft carriers that has the capacity to hold thousands of men, is now stationed at the coast of Syria, DEBKAfile reports. The aircraft carrier joined the USS Iwo Jima Amphibious Ready Group, which holds about 2,500 Marines.

“We have (US) special operations forces at the right posture, they don’t have to be sent,” an unnamed US official told The Australian, which suggested that US military troops are already near Syria and ready to intervene in the conflict, if necessary.

If the US decides to intervene militarily in Syria, it now has at its disposal 10,000 fighting men, 17 warships, 70 fighter-bombers, 10 destroyers and frigates and a guided military cruises. Some of the vessels are also equipped with Aegis missile interceptors to shoot down any missiles Syria might have at hand, according to DEBKAfile.

“The muscle is already there to be flexed,” a US official told the London Times about the US military’s presence outside of Syria. “It’s premature to say what could happen if a decision is made to intervene. That hasn’t taken shape, we’ve not reached that kind of decision. There are a lot of options, but it [military action] could be launched rapidly, within days.”

The move comes after NATO made a significant strategic decision Tuesday to deploy Patriot Air and Missile Defense Systems in Turkey on the border of Syria where opposition groups have the stronghold. The defense would be able to protect Turkey from potential Syrian missiles that could contain chemical weapons, as well as intimidate Syrian Air Force pilots from bombing the northern Syria border towns, which the armed rebels control. Syria is thought to have about 700 missiles.

“The protection from NATO will be three dimensional; one is the short-range Patriots, the second is the middle-range Terminal High Altitude Air Defense [THAD] system and the last is the AEGIS system, which counters missiles that can reach outside the atmosphere,” Foreign Minister Ahmet Davutoglu said.

DEBKAfile’s anonymous military sources claim the THAD and Aegis arrived at the Syrian coast aboard the USS Eisenhower.

“The United States now stands ready for direct military intervention in the Syrian conflict when the weather permits,” the news source wrote.

 

Naval_Update_12-05-12.jpg

 

 

... a cui potrebbero aggiungersi:

 

And just to make sure the escalation is complete, the French are coming.

France is preparing its special forces for a mission in war-torn Syria, French weekly magazine Le Point reports.

The mission would only involve a relatively small amount of special forces, and a number of NATO countries — including the UK and the US — would be involved. The mission would be modelled on the Western intervention in Libya, the magazine reports.

The action appears to be in response to fears that the regime is planning on using chemical weapons in the conflict. Earlier this week one US official told reporters that it was believed Bashar al-Assad's forces had moved two key components of a deadly nerve gas in preparation for an attack (a later report refuted this, however).

Le Point says a large ground operation "is out of the question" and that a smaller action aimed largely at securing chemical weapon stockpiles.

Secretary of State Hillary Clinton today vowed a swift response if Assad's regime used chemical weapons.

Modificato da Andrea75
Link al commento
Condividi su altri siti

Syria says chemical scare "pretext for intervention"

 

Western powers are whipping up fears of a fateful move to the use of chemical weapons in Syria's civil war as a "pretext for intervention", President Bashar al-Assad's deputy foreign minister said on Thursday.

He spoke as Germany's cabinet approved stationing Patriot anti-missile batteries on Turkey's border with Syria, a step requiring deployment of NATO troops that Syria fears could permit imposition of a no-fly zone over its territory.

"Syria stresses again, for the tenth, the hundredth time, that if we had such weapons, they would not be used against its people. We would not commit suicide," Faisal Maqdad said.

U.S. President Barack Obama and other NATO leaders have warned that using chemical weapons would cross a red line and have consequences, which they have not specified.

Assad would probably lose vital diplomatic support from Russia and China that has blocked military intervention in the 20-month-old uprising that has claimed more than 40,000 lives.

A senior Russian lawmaker and ally of President Vladimir Putin said Syria's government is incapable of doing its job properly, a sign that Moscow may already be trying to distance itself from Assad.

"We have shared and do share the opinion that the existing government in Syria should carry out its functions. But time has shown that this task is beyond its strength," Vladimir Vasilyev, who heads President Putin's party group in the State Duma lower house, was quoted as saying by Interfax news agency.

Syria's Maqdad said Western reports the Syrian military was preparing chemical weapons for use against rebel forces trying to close in on the capital Damascus were simply "theatre".

"In fact, we fear a conspiracy ... by the United States and some European states, which might have supplied such weapons to terrorist organizations in Syria, in order to claim later that Syria is the one that used these weapons," he said on Lebanon's Al Manar television, the voice of Hezbollah.

"We fear there is a conspiracy to provide a pretext for any subsequent interventions in Syria by these countries that are increasing pressure on Syria."

 

 

Iran shipping signals conceal Syria ship movements

 

Iranian oil tankers are sending incorrect satellite signals that confuse global tracking systems and appear to conceal voyages made by other ships to Syria, which, like Iran, is subject to international sanctions.

The two countries are close allies and have helped each other deal with shortages by swapping badly needed fuels such as gasoline for diesel.

Sanctions imposed on Iran to hamper its nuclear program have blocked sales of its oil to the West and made it increasingly difficult for Iran's fleet to obtain insurance and financing for deals with Asian buyers in China, India and South Korea.

Western sanctions have also isolated Syria, preventing it from exporting oil, while blocking fuel and weapons imports.

Iranian state tanker company NITC has already changed many tanker names as part of its response to sanctions, though shipping experts say such a tactic would not confuse anyone in the business about a vessel's whereabouts.

Now tanker tracking data monitored by Reuters and shipping specialists have highlighted a more subtle twist.

Large vessels must transmit their identity and location to other ships and coastal authorities using an automatic satellite communication system, but in the last month Iranian vessels sailing in Asian seas have sent signals that took over the identity of other vessels, so the same ship appeared to be in two places at once.

"It is of course possible to manipulate or falsify information in these messages," said Richard Hurley, a senior analyst at IHS Fairplay, a maritime intelligence publisher.

At least three Iranian oil tankers are transmitting such false signals, effectively taking over the identity of Syrian-owned vessels travelling between Syria, Libya and Turkey.

All the vessels in question were registered in Tanzania.

"In the past months we witness a recurring pattern of vessels sailing the Tanzanian flag that transmit the same MMSI number (a satellite signal that provides information on a ship's identity and position)," said Windward, a firm that provides maritime analytics technology.

"This way, if one of the two vessels is engaged in legitimate maritime activities, it might be used as a 'cloaking' for the other vessel and its activities."

Iranian oil tanker Millionaire sent messages that doubled over a voyage made by a Syrian-owned ship, the Lady Rasha.

In a separate instance, the satellite tracks of Iranian oil tanker Pioneer were mixed up with a Tanzania-flagged cargo ship called the Talavera, recently renamed Chief Ahmed, and travelling from the Mediterranean into the Red Sea.

Despite all the paired vessels appearing to be registered under Tanzanian flags, officials in mainland Tanzania and Zanzibar denied holding any information on the vessels.

They have directed queries to a shipping agency in Dubai, Philtex Corporation, which they say registered some Iranian ships under the Tanzanian flag without their knowledge.

Philtex confirmed it had registered the Syrian-owned Lady Rasha, but could not provide details on the Iranian tankers in question.

Link al commento
Condividi su altri siti

Sources: U.S. helping underwrite Syrian rebel training on securing chemical weapons

 

The United States and some European allies are using defense contractors to train Syrian rebels on how to secure chemical weapons stockpiles in Syria, a senior U.S. official and several senior diplomats told CNN Sunday.

The training, which is taking place in Jordan and Turkey, involves how to monitor and secure stockpiles and handle weapons sites and materials, according to the sources. Some of the contractors are on the ground in Syria working with the rebels to monitor some of the sites, according to one of the officials.

The nationality of the trainers was not disclosed, though the officials cautioned against assuming all are American.

One of the aims, the sources said, is to try to get real time surveillance of the sites because the international community would not have time to prevent the use of the weapons otherwise. The program could explain how U.S. intelligence was able to learn what U.S. officials said was evidence the Assad government is mixing precursors for chemical weapons and loading those compounds into bombs. The intelligence, one U.S. official told CNN last week, came not just from satellite surveillance, but also from information provided by people. The official would not say whether the human intelligence came from telephone intercepts, defectors or people inside Syria.

The U.S. military is also working with neighboring Jordan's military to train for the potential need to secure chemical weapons sites. But U.S. troops cannot train rebel forces because the United States has only authorized nonlethal aid for the opposition.

Syrian President Bashar al-Assad seems to be backing off, at least for now, on the possible use of chemical weapons, after the major international outcry over the military activity, according to several sources. CNN reported Friday that the bombs are not being moved to any delivery devices and that the United States was not aware of any significant additional movement of chemical materials.

The Russians, who have allied with Syria, sent several strong messages to the Assad government over the past week against using chemical weapons, saying doing so would be a red line and Assad would lose Russia's support if he did. However, the sources said that the lull in activity could be short-lived and they believe that, if desperate enough, Assad would not hesitate to use such weapons.

Link al commento
Condividi su altri siti

Syria’s Chemical Weapons: Issues for Congress

 

The use or loss of control of chemical weapons stocks in Syria could have unpredictable consequences for the Syrian population and neighboring countries as well as U.S. allies and

forces in the region. Congress may wish to assess the Administration’s plans to respond to possible scenarios involving the use, change of hands, or loss of control of Syrian chemical

weapons.

Syria has produced, stored, and weaponized chemical weapons, but it remains dependent on foreign suppliers for chemical precursors. The regime of President Bashar al Asad reportedly has stocks of nerve (sarin, VX) and blister (mustard gas) agents, possibly weaponized into bombs, shells, and missiles, and associated production facilities. Chemical weapons and their agents can deteriorate depending on age and quality. Little is known from open sources about the current size and condition of the stockpile. Syria continues to attempt to procure new supplies of chemical weapons precursors, which are dual-use, through front companies in third countries. Most countries that have had chemical weapons arsenals in the past have destroyed these weapons under the Chemical Weapons Convention, or are in the process of destroying them. The U.S. intelligence community cites Iran, North Korea, and Syria as having active chemical weapons programs.

While the United States and other governments have said they believe the Asad regime has secured chemical weapons, policymakers are concerned about what could happen to these

weapons in the course of the civil war, such as diversion to terrorist groups or loss of control during a regime collapse. The Syrian government has said it would keep the weapons secure, and would not use its chemical weapons on its own people, but only against “external aggression.”

Reports in early December 2012 quoted unnamed officials as saying intelligence showed possible preparations for use, but this was denied by the Syrian government. President Obama and other world leaders have said that the use of chemical weapons against the civilian population would be met with consequences, which could possibly mean the use of military force. There is also concern that Syria could transfer its chemical weapons to Hezbollah in Lebanon. Administration officials have stated that the United States has been working with regional allies to detect the movement of chemical weapons, prepare interdiction scenarios, and mitigate possible use against military or civilian populations. A priority is preventing the Asad regime from obtaining precursors necessary for making chemical agents production from abroad.

During conflict, the intelligence community and Special Forces units would likely play a major role in locating and securing such weapons in a combat environment. The nature and recent

course of the conflict in Syria suggests that rapid changes in control over critical military facilities may occur. U.S. government programs established to secure or remove chemical or other

weapons of mass destruction through threat reduction or nonproliferation programs have focused on destruction or scientist redirection in an atmosphere of cooperation. As such, U.S.

policymakers and Congress may wish to review and discuss authorities, funding, forces, and scenarios in advance.

 

... qualche dettaglio in più sull'arsenale siriano

Israel Defense Forces Deputy Chief of Staff Major-General Ya'ir Nave described Syria's chemical weapons arsenal as “the largest in the world” during a June 2012 interview. Damascus reportedly possesses mustard blister agent, sarin nerve agent, and possibly VX nerve agent. The size of the stockpile is unknown from open sources. The country’s chemical weapons and related facilities appear to be distributed throughout the country.

...

As noted, Syria has sought an independent chemical weapons production capability for some time. However, according to the ODNI report covering 2011, “Syria remains dependent on

foreign sources for key elements” of its chemical weapons program, “including precursor chemicals.” Precursor chemicals are generally dual-use chemicals with legitimate industrial uses

that can be combined as feedstock to produce blister or nerve agents. Syria appears to lack the capacity to independently produce key precursors. Additionally, the potency and effectiveness of Syrian chemical agents are unknown since precursor chemicals may degrade over time. According to the ODNI report covering 2011, Syria’s chemical weapons agents “can be delivered by aerial bombs, ballistic missiles, and artillery rockets.” Of these delivery vehicles, public official U.S. assessments apparently only provide detailed information about Syria’s ballistic missiles. Exactly which of these missiles are tasked with delivering chemical weapons is unclear. A 1988 U.S. assessment identifies Syria’s Scud B missiles as delivery vehicles for chemical weapons. However, more recent U.S. government statements have been somewhat less precise. In June 2003, then-Under Secretary of State for Arms Control and International Security John Bolton told a House Committee on International Relations hearing that Syria “is believed to have chemical warheads available for a portion of its Scud missile force,” but he did not specify which types of Scud missiles were assigned this mission. While missile warheads can deliver nonpersistent chemical agents such as sarin, persistent agents such as VX and blister are viewed by many chemical weapons experts as being more effectively employed by missile warheads than non-persistent agents.

According to U.S. official assessments, Syria possesses Scud B, Scud C, Scud D, and SS-21 short-range ballistic missiles (SRBMs),17 all of which are mobile.18 However, the composition of

Syria’s Scud missile inventory is not entirely clear; a 2006 report from the National Air and Space Intelligence Center (NASIC) includes the Scud B, Scud C, Scud D, and SS-21 in Syria’s SRBM inventory, but a 2009 NASIC report omits the Scud B and C. An ODNI report to Congress covering 2006 indicates that Syria’s Scud B and C missiles, as well as its SS-21 missiles, “can employ” chemical warheads.

Another possibility is that Syria would use its batteries of BM-21 multiple rocket launchers, which can more reliably deliver ordnance to a targeted area. Rocket launchers, when massed,

can be used to rapidly achieve lethal doses of non-persistent agents in a concentrated area. While Scuds might be used for targeting a neighboring country, it is more likely that artillery rockets would be used on the battlefield against rebel forces. However, other well-known difficulties in the employment of chemical weapons include inability to control the gas cloud resulting from an attack, putting one’s own troops at risk without proper protection; contaminating the area attacked for days and weeks, depending on the chemical agent and weather conditions; and uncertain delivery of a lethal dose of the agent (due to dissipation of agents into the atmosphere or volatility of the agent).

Storage and munitions design could impact the length of time Syrian forces or other forces would have to deploy chemical weapons. Chemical munitions are either unitary or binary in design. Unitary munitions are filled with the CW agent at a central facility, while binary munitions include two separate canisters of precursor chemicals that combine either manually or

automatically inside the weapon when launched. It is not known from open sources which type of munitions Syria possesses. If unitary munitions are employed, it is not known whether chemical agent is stored in bulk, or warheads are filled in advance. This process could take weeks to months for battlefield quantities and is considered a hazardous undertaking for troops involved in filling unitary chemical munitions, as well as those troops handling, transporting, and delivering them. If Syria used binary munitions, then the warheads could potentially be deployed immediately. Press reports in early December 2012 quoted unnamed officials as saying that Syria had combined the precursor chemicals for sarin into warheads, but no officials have publicly confirmed that information.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...