-{-Legolas-}- Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 Grazie davide9610, scuse più che ben accolte. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio-22raptor Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 Cosa che, a mio modestissimo pare, sarebbe da evitare come la peste .... mi sembra infatti che abbiamo già dato più che a sufficienza .... Mi trovo d'accordo con te su questo argomento. Come Italia dovremmo restarne fuori. Però questo massacro andrebbe fermato, militarmente o politicamente (scelta auspicabile). Non vorrei che l'attacco chimico sia stato fatto da USA o GBR o FRA per avere una scusa ad iniziare il conflitto. Sacrificare qualche centinaio di persone oggi per poi poter bombardare Assad domani. Non credo sia così anche se per ammissione più o meno velata sul suolo siriano sono presenti forze speciali e intelligence. Un attacco chimico per avere la scusa di dichiarare guerra? cui prodest? a chi giova? forse per impadronirsi del gas siriano? Non credo, e il perchè ce lo dice il sole 24 ore in questo stralcio datato un anno fà: "Grazie alla rivoluzione dello shale gas, nel giro di cinque anni gli Stati Uniti potrebbero strappare alla Russia il primato della produzione di metano. A prevederlo è l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie), che ieri ha presentato il suo primo rapporto di medio termine dedicato esclusivamente al gas. Grazie alle nuove tecniche estrattive, che consentono di liberare il gas intrappolato nelle rocce, gli Usa nel solo 2011 hanno incrementato l'output del combustibile di una quantità pari alla metà delle forniture annuali del Qatar, oggi il maggiore esportatore mondiale di Gas naturale liquefatto." Intervenire in Siria (con i costi che porterebbe un intervento) per avere il gas? mmmm non regge a parer mio. Come ha detto Pinto in questo thread, e anche la Bonino in un momento di lucidità, pensiamoci non una ma mille volte prima di partecipare a un intervento in Siria (citazioni non letterali). E aggiungo, pensiamoci anche prima di appoggiare in sede ONU una eventuale risoluzione aggressiva. sono morto. Comunque hai fatto davvero una bella analisi, e condivido anche io il ripudio per le stragi da chiunque siano fatte. Ma io mi rendo conto che questi strataggemmi sono usati anche dalle altre potenze solo che non riesco a rimanere indifferente quando la verita` viene cosi` strumentalizzata. Inoltre non sopporto quei toni da padroni del mondo che usano Kerry e Obama nelle loro dichiarazioni. Comunque mi scuso per aver alzato i toni. Obama??? toni da padrone del mondo??? no guarda.. la politica USA con lui ha subito un drastico ridimensionamento dei toni da "padrone del mondo". Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scagnetti Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 (modificato) sono morto. Comunque hai fatto davvero una bella analisi, e condivido anche io il ripudio per le stragi da chiunque siano fatte. Obama??? toni da padrone del mondo??? no guarda.. la politica USA con lui ha subito un drastico ridimensionamento dei toni da "padrone del mondo". Fabio, ho letto un po’ i tuoi post per tutto il forrum e credo che assolutamente tu non sia un utente superficiale. Malgrado anche io consideri l’ironia il miglior antidoto per la follia, purtroppo mi sa che l’Europa stia per andarsi a infognare, a seguito delle direttive USA, in una situazione quantomeno ambigua, e non rimane molto spazio, ahinoi, per le faccine sorridenti. Ci auguriamo tutti (almeno credo) che la politica non demandi alle forze armate ancora una volta la sua incapacità a risolvere i problemi. In caso contrario saremo tutti pronti ad analizzare e a lodare quanto ad es. un Growler possa ottenere in più di un Kerry o di un Hagel. Ancora una volta, reputo inaccettabile la scelta dei politici di demandare ai militari la responsabilità per la propria incap0acità. Cordiali saluti. Modificato 27 Agosto 2013 da Scagnetti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 Un paio di commenti (israeliani) dal blog "Ariel View" di Flightglobal.com .... The Israeli air force and Syrian chemical weapons .... http://www.flightglobal.com/blogs/ariel-view/2013/08/the-israeli-airforce-and-the-syrian-chemical-weapons/ Israeli air force on high alert as US considers action against Syria .... http://www.flightglobal.com/blogs/ariel-view/2013/08/u-s-prepares-a-strike-against-syria-israeli-airforce-on-high-alert/ Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio-22raptor Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 http://m.agi.it/ultime/notizie/articoli/201308272021-est-rom0113-siria_casa_bianca_assad_va_punito_ma_non_deposto Dalla White House: Assad va punito e non deposto. Vorrei riportarvi a una delle ultime mie affermazioni sulla politica USA. Cosa fece Bush jr. a suo tempo con Saddam Hussein? non notate la differenza con Obama sulle linee di azione? Per cio' che riguarda l'europa e le direttive USA che andrebbero a infognarla: io penso alla Francia che attacco' per prima sulla libia, e la vedo ora spingere sull'acceleratore mentre gli USA mi sembrano piu' titubanti. La GB sembra agire di concerto con gli USA ma con uno slancio in piu' (si parlava gia' di sottomarini in viaggio). L'Italia sembra accodarsi agli USA o meglio alle direttive NATO /ONU. Piu' che direttive USA sembra che alcuni paesi abbiano "voglia" di attaccare. Secondo te Scagnetti l'intervento militare e' la diretta testimonianza del fallimento politico. Voglio proporti un altro punto di vista attraverso questa frase di Carl von Clausewitz: "la guerra non e' che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non e' dunque solo un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del processo politico, una sua continuazione con altri mezzi". Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scagnetti Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 (modificato) Secondo te Scagnetti l'intervento militare e' la diretta testimonianza del fallimento politico. Voglio proporti un altro punto di vista attraverso questa frase di Carl von Clausewitz: "la guerra non e' che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non e' dunque solo un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del processo politico, una sua continuazione con altri mezzi". L’eventuale intervento militare sarebbe secondo me testimonianza di un fallimento politico. Certo non è facile venire a capo di questo guazzabuglio, come non è facile rapportarsi politicamente a situazioni complesse e difficili come l’Egitto di oggi. Ma le persone che sono ai vertici della diplomazia vengono pagate e ricevono prestigio e potere perché si presume che abbiano capacità e competenze superiori alla media. Capacità che a quei livelli dovrebbero comprendere anche genialità. Purtroppo la beneamata da tutti Lady Ashton, si distingue magari per la conoscenza dell’etichetta all’ora del thé, non certo per genio diplomatico. E sinceramente anche Kerry mi sembra lontano dall’essere un genio. Riguardo von Clausewitz, potremmo aprire un topic a parte. È stato un fine analista, ma quanto da lui scritto non è sicuramente vangelo. Criticato anche da von Paulus, non è che la frase che riporti abbia portato la Germania ad ottenere l’egemonia europea o mondiale a cui aspirava. Tutt’altro: la Germania ha perso due guerre mondiali, e ha dovuto subire lo sfregio della divisione. Abbandonate definitivamente le sue visioni, prendo atto che la Germania è diventata la potenza egemone in Europa non pensando minimamente di usare lo strumento militare come continuazione della politica, anzi è restia dall’usare lo strumento militare anche in ambito multilaterale. Ciò non toglie che, ad esempio i libici post Gheddafi si affannino a fare affari coi tedeschi, malgrado questi ultimi non abbiano mosso militarmente un dito per l’intervento in Libia e anzi mi sembra ritirarono i loro equipaggi dagli AWACS NATO. Perché mai la Merkel (o anche Letta nel suon piccolo) dovrebbe affidarsi agli scritti di von Clausewitz, tramite anche il quale la Germania ha ottenuto due tra le più cocenti sconfitte militari di ogni tempo, mentre si dimostra invece pagante e proficuo non intervenire? Rimando a quanto scritto da me sopra, riporto solo la parte più "cinica", per brevità (lo schiifo per ogni massacro di civili, chimico o meno, permane comunque): l’Italia ha deciso di dipendere energeticamente dalla Russia. È coerente agli interessi strategici nazionali andare a pestare i piedi alla Russia, prima di aver diversificato ulteriormente le nostre fonti? Modificato 27 Agosto 2013 da Scagnetti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
holmes7 Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 27 Agosto 2013 Perché mai la Merkel (o anche Letta nel suon piccolo) dovrebbe affidarsi agli scritti di von Clausewitz, tramite anche il quale la Germania ha ottenuto due tra le più cocenti sconfitte militari di ogni tempo, mentre si dimostra invece pagante e proficuo non intervenire? Rimando a quanto scritto da me sopra, riporto solo la parte più "cinica", per brevità (lo schiifo per ogni massacro di civili, chimico o meno, permane comunque): l’Italia ha deciso di dipendere energeticamente dalla Russia. È coerente agli interessi strategici nazionali andare a pestare i piedi alla Russia, prima di aver diversificato ulteriormente le nostre fonti? Clausewitz non ha scritto che la guerra e' l'unico strumento per ottenere quello che ci si prefige, quindi la germania non ha bisogno della guerra, ma chiaramente la sua autonomia geopolitica e' tutt'altro che completa e infinita. L'italia dalla Russia importa circa un terzo del proprio fabbisogno energetico, gli altri due terzi arrivano dall'africa e da altri paesi europei. L'eventuale intervento militare ha scopi limitati, non prevede ne la distruzione dell'esercito siriano, ne l'invasione del paese ne la rimozione di Assad, semplicemente si vuole inviare un segnale. A quel punto sara la leadership siriana a dover scegliere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Ma scegliere cosa? Il suicidio collettivo? E poi per ritrovarsi i Qadisti al potere? Come sempre, partiamo coi missili senza sapere dove vogliamo arrivare, che risultato vogliamo ottenere:la costante della politica occidentale degli ultimi 20 anni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Gli USA hanno realizzato una barriera di difesa anti-missili nei paesi intorno alla Siria .... American Missile Defenses Surround Syria .... Whether they actually work is mostly irrelevant .... On the apparent eve of a possible U.S. attack on Syria—following the Bashar Al Assad regime’s reported use of chemical weapons—America has erected a veritable wall of defenses around the civil war-torn country. Special missiles and their associated radars, installed on land and aboard ships, protect Turkey and Jordan … and potentially Israel, as well. Fonte .... https://medium.com/war-is-boring/c2473c3968e7 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Indiscrezioni sul COME: http://www.lastampa.it/2013/08/28/esteri/i-piani-del-pentagono-stroncare-laviazione-con-sole-navi-e-jet-6qsSXMidDQ7Mgts75Zw2eP/pagina.html Harmer parte dal fatto che l’aviazione svolge tre funzioni essenziali per Assad: riceve armi e munizioni da Iran e Russia, rifornisce rapidamente sul terreno le unità del Syrian Arab Army, e bombarda i territori occupati dai ribelli. Distruggere l’intera Syrian Air Force (Saf) e il suo apparato di difesa antiaerea richiederebbe un grande intervento, che il capo degli stati maggiori Dempsey ha prospettato al presidente Obama: degradarle e renderle non operative sarebbe molto più facile e meno costoso. Basterebbero tre navi nel Mediterraneo, dove il Pentagono ha già la Uss Barry, Uss Gravely, Uss Mahan e Uss Ramage, e 24 aerei, per lanciare Tomahawk (Tlam), Joint Air to Surface Standoff Missile (Jassm), e Joint Stand Off Weapon (Jsow). I missili partirebbero dalle navi e dagli aerei che non entrerebbero nello spazio siriano. In caso, gli aerei potrebbero operare dalla base turca di Incirlik, da quella giordana di al-Mafraq, da Akrotiri a Cipro, e dallo spazio di Arabia Saudita e forse Israele. Quindi senza rischi e senza necessità di distruggere la contraerea. Gli obiettivi sarebbero le basi della Saf, che sono in totale 27. Il piano però ne identifica 6 primarie da colpire subito, perché sono le più operative, cioè Dumayr, Mezzeh, Al-Qusayr/Al-Daba, Bassel al-Assad Int’l, Damascus Int’l, e Tiyas/Tayfoor; e 12 da colpire nel caso vengano attivate, Shayrat, Hama, Khalkhalah, Marj Ruhayyil, al-Nasiriyah, Sayqal, Tha’lah (Suwayda), Qamishli, Palmyra, Al-Seen, Aqraba, Bali. Le altre sono in mano ai ribelli o in zone contese, e quindi non funzionali. La prima fase dell’attacco richiederebbe il lancio di 24 Tlam dalle navi, più 24 Jassm e 24 Jsow dagli aerei F-15E ed F-18E. Obiettivo: degradare le piste di atterraggio e le strutture fisse, tipo i radar. Subito dopo i ricognitori dovrebbero verificare i danni fatti, e individuare le probabili posizioni nei bunker o all’aperto degli aerei siriani, che in totale sono stimati in circa cento. A quel punto scatterebbe la seconda ondata, con 109 Tomahawk lanciati dalle navi, per completare la distruzione delle strutture e prendere di mira i singoli apparecchi. La terza fase sarebbe la «Maintenance», ossia una sortita ogni 7 o 10 giorni, con 12 Tlam, 12 Jassm e 12 Jsow, per distruggere quello che i siriani ricostruiscono. In totale l’attacco costerebbe meno di 140 milioni di dollari in munizioni, più le spese per lo spiegamento di uomini e mezzi. Piccolo particolare: dalla Giordania arriva di tutto, e si stanno allegramente scannando A TERRA, compreso l'eventuale uso di gas che tutti, oramai, dicono sia stato lanciato dall'artiglieria (sempre che sia stato Assad). Quindi, un bell'intervento NON risolutivo, ma intanto abbiamo fatto vedere che abbiamo fatto..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Guglielmo Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 io non capisco...perchè la russia e la cina non si oppongono in maniera più forte all'attacco contro la Siria? quando c'è stata la guerra in Georgia (finanziata dall'occidente), non sono rimasti a guardare. reputo la "pistola fumante" siriana, una barzelletta, vedi armi chimiche irachene. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Oltre a tutto, nel dispositivo di attacco manca una portaerei, che per carità può succedere ma mi sembra strano che in un'operazione così importante nel Mediterraneo ne manchi almeno una. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alpino Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 io non capisco...perchè la russia e la cina non si oppongono in maniera più forte all'attacco contro la Siria? quando c'è stata la guerra in Georgia (finanziata dall'occidente), non sono rimasti a guardare. reputo la "pistola fumante" siriana, una barzelletta, vedi armi chimiche irachene. E cosa dovrebbero fare? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Oltre a tutto, nel dispositivo di attacco manca una portaerei, che per carità può succedere ma mi sembra strano che in un'operazione così importante nel Mediterraneo ne manchi almeno una. Credo ci sia, si parla di F18E. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio-22raptor Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Beh qui mi sa' che abbiamo 3 opzioni: 1) o gli USA depongono Assad, un filo-russo, per lasciare in mano il paese a chissa' chi (al qaeda fra i ribelli e' presente), con evidenti conseguenze ( chi lascia la.strada vecchia per quella nuova sa' cosa lascia ma non sa' cosa trova) anche sul piano delle relazioni internazionali (con la Russia). 2) Gli USA se ne stanno a guardare, non intervengono e le stragi continueranno (e li mi aspetto di sentire chi dira': non sono intervenuti perche' non avevano interessi economici). 3) Gli USA fanno la cosa piu' giusta: impediscono che vengano lanciate armi chimiche bersagliando i centri di comando, le reti radar e la SAF. In siria le armi chimiche non sono barzellette. In Iraq si cercava di provarne la detenzione. In Siria la detenzione e' evidente mi sa'. Entro domani si avranno i risultati dell'ispezione (ostruita) ONU. Il dubbio permane sul "chi le ha usate"... e chiunque lo abbia fatto va' fermato. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alpino Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 (modificato) Iniziamo col rispondere a chi crede che le armi chimiche siano una "barzelletta": ir Iraq le armi chimiche non sono state trovate ma che le avessero e che le abbiano usate è un fatto. Forse alcuni di voi sono giovani ma io ricordo bene le immagini dei curdi ammazzati col gas nervino passate dai TG negli anni 80. In Siria la cosa è ancor più evidente visto che siamo di fronte ad un paese che non ha mai smentito di averle ed un regime disperato le userà prima di cadere. E a me pare proprio che il regime in Siria sia disperato, visto che nonostante annunci la vittoria imminente sui "terroristi" ribelli ogni mese, sta ancora combattendo, dopo 2 anni, nella propria capitale. Modificato 28 Agosto 2013 da Alpino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scagnetti Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 (modificato) E visto che si fannon precisazioni rivolte "ai più giovani" preciso che per chi se lol fosse scordato il 5 febbraio 2003 il segretario di stato USA Colin Powell cercò di convincere il Consiglio dell'ONU ad autorizzare l'uso della forza poiché, a suo dire, l'Iraq aveva ancora una volta dimostrato di non rispettare le risoluzioni ONU. Nel suo discorso egli espose le "prove" dell'esistenza di WMD irachene. Queste supposte "prove" si sono rivelate un falso clamoroso. E Saddam aveva effettivamente smantellato il suo arsenale di WMD negli anni 90. Nion fu trovato dopo la seconda guerra del Golfo praticamente niente. Powell in seguito giustificò le panzane che aveva rifilato al Consiglio dell'ONU (mica a un forumn di appasionati di aerei), dicendo che aveva avuto solo 4 giorni per studiare i rapporti: In an interview with Charlie Rose, Powell contended that prior to his UN presentation, he had merely four days to review the data concerning WMD in Iraq. fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Colin_Powell Quindi gli utenti più vecchi del forum hanno ben ragione di vivere un deja-vu, con questo nuovo/vecchio riferimento ad armi chimiche Al di la di questo è lampante l'ipocrisia di questa "linea rossa" costituita dll'uso dei gas SARIN, come se una strage di civili allegramente perpetrata con l'uso di bombe di carburante sganciate da elicotteri fosse meno odiosa. Ricordo inoltre, a giovani e vecchi utenti del forum, che non è la prima volta che in Siria si fa stratge di civili e di oppositori, Mentre in Italia Craxi e Andreotti cercavano di adottare una politica estera filoaraba, Pannella era l'unico a denunciare i massacri di Hafiz al-Assad il padre dell'attuale leader siriano (che coincidenza), mi ricordo quando lo chiamava "macellaio" in TV mentre tutti in Italia, a destra e a sinistra, tacevano. In Italia e all'estero se ne sono lavati le mani abbondantemente di questi massacri, tanto è vero che Bush Sr. consentì alla Siria di partecipare alla coalizione della prima guerra del Golfo. (Siria e Iraq sono da sempre ai ferri corti). Pannella ha continuato ad essere coerente chiamando "macellaio" anche il beneameto figlio Bashar al-Assad. E la Bonino è da sempre sensibile al tema, e a piena conoscenza dei massacri perpetrati da questa simpatica famiglia. Ciò non le impedisce di dichiarare "Pensiamoci non una ma mille volte prima di attaccare la Siria". Ancora una volta poi sfugge ad alcuni utenti di questo forum perché altri utenti sono contrari all'intervento, vale la pena ricordarlo ancora una volta: "Non è per niente chiaro a favore di chi intervenire, e quanto gli ioppositori al regime attuale possano costituire una minaccia per l'eventuale futura democrazia siriana, per l'occidente e per Israele". Inoltre, ricordo a utenti vecchi e nuovi che non è la prima volta che si prefige un intervento di breve durata, che potenzialmente invece potrebbe durare anni. Vorrei linkare un agile articolo di V. Zucconi a riguardo: http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/27/news/zucconi_analisi_siria-65390190/?ref=HRER3-1 So che a molti questa firma non è simpatica. Prometto di leggere qualsiasi agile articolo a firma Giuliano Ferrara o Fox News in cambio, ma per favore leggetelo. Infine alcuni dettagli tecnici. Le Portaerei USA Nimitz e Truman sono attualmente nel Mara Arabico Settentrionale: Non parteciperebbero alle operazioni iniziali, ma probabilmente si sposteranno nel Mediterraneo nei prossimi giorni, in una posizione più consona a esercitare eventualmente un'escalation dopo il primo attacco iniziale, chre probabilmente non resterà isolato. Edit, mi scuso con tutti per il numero alto di errori di ortografia di questo messaggio, in questo momento ho problemi con Word e non ho sottoposto il testo a controllo ortografico come faccio di solito. Modificato 28 Agosto 2013 da Scagnetti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tizi34 Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Iniziamo col rispondere a chi crede che le armi chimiche siano una "barzelletta": ir Iraq le armi chimiche non sono state trovate ma che le avessero e che le abbiano usate è un fatto. Forse alcuni di voi sono giovani ma io ricordo bene le immagini dei curdi ammazzati col gas nervino passate dai TG negli anni 80. In Siria la cosa è ancor più evidente visto che siamo di fronte ad un paese che non ha mai smentito di averle ed un regime disperato le userà prima di cadere. E a me pare proprio che il regime in Siria sia disperato, visto che nonostante annunci la vittoria imminente sui "terroristi" ribelli ogni mese, sta ancora combattendo, dopo 2 anni, nella propria capitale. La Siria ha sempre dichiarato di avere un certo quantitativo di armi chimiche stoccate in cinque diversi depositi. Il problema è che noi diamo per scontato che Assad sia l'unico detentore, ma a maggio si era già parlato dell'uso di armi chimiche e gli ispettori ONU avevano concluso che le prove del loro utilizzo c'erano, ma a carico dei ribelli. Quindi è probabile che i ribelli abbiano sacrificato qualche centinaio di civili per dare la colpa ad Assad e costringere gli USA ad intervenire. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
holmes7 Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Piccolo particolare: dalla Giordania arriva di tutto, e si stanno allegramente scannando A TERRA, compreso l'eventuale uso di gas che tutti, oramai, dicono sia stato lanciato dall'artiglieria (sempre che sia stato Assad). Quindi, un bell'intervento NON risolutivo, ma intanto abbiamo fatto vedere che abbiamo fatto..... In questo quadretto in cui tutti dicono qualunque cosa, aggiungiamo un elemento, anch'esso frutto di indiscrezione, vale a dire un "deal" tra russia e arabia saudita, in cui Putin avrebbe mercanteggiato il ritorno al tavolo delle trattative di Assad e relativa spartizione del paese in cambio di accordi energetici con Riad. Si parla anche di imponenti acquisti di armi russe. La Siria ha sempre dichiarato di avere un certo quantitativo di armi chimiche stoccate in cinque diversi depositi. Il problema è che noi diamo per scontato che Assad sia l'unico detentore, ma a maggio si era già parlato dell'uso di armi chimiche e gli ispettori ONU avevano concluso che le prove del loro utilizzo c'erano, ma a carico dei ribelli. Quindi è probabile che i ribelli abbiano sacrificato qualche centinaio di civili per dare la colpa ad Assad e costringere gli USA ad intervenire. Da quello che si sa le armi chimiche l'esercito siriano le ha messe fin da subito in basi ben protette e custodite dove i ribelli di fatti non possono arrivare. Assad poi sappiamo che non e' un militare ne un condottiero e all'interno della sua famiglia ci sta un fratello che comanda la 4a divisione corazzata, che e' l'unita piu fedele al regime. Da quello che si dice quest'ultimo avrebbe autorizzato l'attacco chimico. Le Portaerei USA Nimitz e Truman sono attualmente nel Mara Arabico Settentrionale: Dovrebbe essere solo la Nimitz in prossimita del mar rosso, perche sta tornando in patria, al termine del suo turno di servizio. La Truman e' arrivata per sostituirla e dovrebbe essere piu vicina all'iran. La scelta di non schierare portaerei e' quello di scegliere una linea diplomatica di piu basso profilo, da quello che si capisce l'attacco e' limitato nel tempo e negli obiettivi. In teoria i siriani potrebbero rispondere e allora le portaerei possono arrivare per rispondere e alzare il tono dello scontro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alpino Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 (modificato) Non voglio far polemica ma scagnetti non hai risposto ad alcuno dei miei punti. E' vero o no che il regime iracheno usò il sarin sui curdi negli anni 80? E secondo te questo regime avrebbe volontariamente smantellato i propri arsenali? E fosse anche vero, manteneva o no le capacità di costruirne di nuove? Modificato 28 Agosto 2013 da Alpino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scagnetti Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 (modificato) Dovrebbe essere solo la Nimitz in prossimita del mar rosso, perche sta tornando in patria, al termine del suo turno di servizio. La Truman e' arrivata per sostituirla e dovrebbe essere piu vicina all'iran. La scelta di non schierare portaerei e' quello di scegliere una linea diplomatica di piu basso profilo, da quello che si capisce l'attacco e' limitato nel tempo e negli obiettivi. In teoria i siriani potrebbero rispondere e allora le portaerei possono arrivare per rispondere e alzare il tono dello scontro. Vedo che anche tu usi il condizionale una volta tanto e riconosci il fatto che ci sono più ipotesi plausibili che certezze. La mia ipotesi è che sia plausibile un'escalation e dopo l'eventuale salva iniziale gli USA o l'eventuale coalizione si riserveranno il diritto di colpire target di opportunità, o coumunque di costringere Assad a vivere buona parte del suo tempo in un bunker. Tra i tanti tasselli che ognuno si sente di aggiungere, metto in campo anche l'eventualità che l'Iran decida in difesa della Siria di mettere in pratica finalmente il blocco dello stretto di Hormutz, possibilità di cui si era discusso a lungo nella relativa discussione sull'Iran. La cosa renderebbe ancora più complesse le operazioni, ricordando anche la necessità di mantenere forze di riserva per altre evenutali situazioni potenzialmente instabili, in quell’area o nel Pacifico. Segnalo inoltre un post su in blog linkato recentemente su un altro forum: http://epistemes.org/2013/08/28/poche-parole-di-buon-senso-sulla-siria/ Non mi assumo responsabilità sulle cifre di civili uccisi riportate, né ovviamente su quelle che sono le valutazioni di Israele, ma trovo le domande poste in linea con la discussione attuale, dagli eventuali obiettivi da perseguire ai rimandi a Clausewitz. Visto ora l’ultimo messaggio di Alpino. Neanche io voglio fare polemica e ti rispondo in modo sintetico, anche a beneficio di altri che non vissero con consapevolezza gli eventi di quegli anni, esprimo la mia opinione: 1) Sì, senza ombra di dubbio, Saddam usò armi chimiche su Curdi e anche Sciti negli anni ’80, dopo la prima guerra del golfo. Bush Sr., che io considero tutto sommato un buon presidente per il suo Paese probabilmente a lungo si pentì di aver terminato la prima guerra del golfo senza aver rovesciato Saddam, anche per quei massacri. La strada per Bagdadh era aperta. Edit, ti riamdno anche a un mio messaggio della pagina precedente, postato ieri: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/9756-siria-topic-ufficiale/?p=302588 nella prima parte elenco alcuni dei massacri di massa di civili e di oppositori che ricordo. Non sono esclusi i massacri perpetrati dai cinesi in Tibet. 2) Il regime di Saddam smantellò comunque il suo arsenale di WMD negli anni ’90, durante la NFZ, per paura o per cercare di rifarsi una verginità come fece Gheddafi. Non è che le sanzioni, la diplomazia e l’embargo debbano necessariamente non essere mai paganti, Se vuoi, possiamo continuare la discussione sull’apposito thread, che mi pare sia nella sezione Eventi storici. Modificato 28 Agosto 2013 da Scagnetti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio-22raptor Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Io in tutto ciò di cui abbiamo discusso ci vedo un solo grande problema: se proprio non si dovrebbe intervenire militarmente, come scongiurare l'uso di armi chimiche ( e non ) sulla popolazione usando la diplomazia riportando il paese ad una condizione vivibile? Quali potrebbero essere le soluzioni? Vorrei conoscere la vostra opinione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
holmes7 Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Vedo che anche tu usi il condizionale una volta tanto e riconosci il fatto che ci sono più ipotesi plausibili che certezze. La mia ipotesi è che sia plausibile un'escalation e dopo l'eventuale salva iniziale gli USA o l'eventuale coalizione si riserveranno il diritto di colpire target di opportunità, o coumunque di costringere Assad a vivere buona parte del suo tempo in un bunker. La guerra e' sempre un "interazione" tra due o piu soggetti. Quindi alle mosse USA-NATO potrebbero seguire le contromosse Siriane o di altri paesi. A quel punto i piani di battaglia (come sempre) cambiano e si comincia a "giocare". Certo e' che non stiamo considerando alcuni elementi diplomatici che forse ci sfuggono. Come mai gli USA hanno deciso adesso, di intervenire e non 6 mesi or sono. Al netto dell'episodio pur grave dei gas, ci sono probabilmente delle "novita" che sono entrati nell'equazione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Certo e' che non stiamo considerando alcuni elementi diplomatici che forse ci sfuggono. Come mai gli USA hanno deciso adesso, di intervenire e non 6 mesi or sono. Al netto dell'episodio pur grave dei gas, ci sono probabilmente delle "novita" che sono entrati nell'equazione. Penso anche io che ci sia qualcosa del genere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
guby55 Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2013 Io in tutto ciò di cui abbiamo discusso ci vedo un solo grande problema: se proprio non si dovrebbe intervenire militarmente, come scongiurare l'uso di armi chimiche ( e non ) sulla popolazione usando la diplomazia riportando il paese ad una condizione vivibile? Quali potrebbero essere le soluzioni? Vorrei conoscere la vostra opinione. mah dopo ben 100.000 morti che una soluzione politica possa pacificare la Syria ...io noo lo credo affatto....è stato sparso troppo sangue....specie perchè è stato commesso dalla minoranza del paese.... UNICA SOLUZIONE POSSIBILE SAREBBE LA DIVISIONE DEL PAESE E LA DESTITUZIONE DI ASSAD.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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