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La vignetta e l'ira di Brunetta


VittorioVeneto

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IO mi chiedo cosa sarebbe successo se Il Giornale o Libero avessero pubblicato qualcosa di simile, ma come obiettivo un esponente di sinistra.

 

Di sicuro avrebbero gridato al ritorno del Fascismo o boiate del tipo Berlusconi=Putin.

 

AL di la di tutto e' una vergogna. L'Unita' la fara' franca come al solito.

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IO mi chiedo cosa sarebbe successo se Il Giornale o Libero avessero pubblicato qualcosa di simile, ma come obiettivo un esponente di sinistra.

 

Di sicuro avrebbero gridato al ritorno del Fascismo o boiate del tipo Berlusconi=Putin.

 

AL di la di tutto e' una vergogna. L'Unita' la fara' franca come al solito.

 

Tralasciando il contenuto delle pubblicazioni del Giornale o di Libero, non capisco tutto questo astio (tipicamente ed esclusivamente italico, negli altri paesi occidentali il problema non si pone) verso la satira.

 

E dire che negli USA o in Gran Bretagna i curatori di immagine dei politici si cominciano a preoccupare quando i giornali NON fanno vignette satiriche su di loro! Mah... evidentemente in quei paesi, di media e democrazia, non capiscono una mazza!

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Il problema della satira è sempre stato sentito in Italia , basti ricordare le infinite polemiche sulla vicenda Guzzanti-Raiot , o Rockpolitic di Celentano , il fatto è che esiste una sottilissima linea tra la libertà di satira e la diffamazione ( chi si ricorda D'Alema che chiese 2 Mil di risarcimento a Forattini ?) , ma il problema è : chi può o deve decidere se certe trasmissioni sono satira o diffamazione ?

 

Ci vorrebbe un organo super-partes , che non possa poi essere accusato di essere politicizzato , in pratica un dilemma senza fine.

 

Per quanto riguarda il caso specifico poi la vignetta è assolutamente penosa , a me personalmente non fa ridere nemmeno un pò ...

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Ospite intruder

Vorrei ricordare che Forattini fu difeso da Vauro e da TUTTI i vignettisti di sinistra, in blocco, e proprio quello dell'Unità (Staino) disse a D'alema "sull'Unità io ti ho fatto vignette peggiori di quella di Forattini" (risposta del Baffo: E io che c'ho, la faccia di uno che legge l'Unità? :whistling: ).

Modificato da intruder
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Il problema è che in Italia vogliamo dare la qualifica di satira a ciò che satira non è.

 

Non lo era la Guzzanti che scimmiottava la Fallaci burlandosi del suo cancro.

 

Non lo era Luttazzi che comparava il Presidente del Consiglio a un pezzo di cacca.

 

Non lo è una vignetta dell'Unità in cui si nasconde un messaggio facilmente travisabile da chi non ha adeguati strumenti interpretativi.

 

PUNTO.

Modificato da paperinik
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Il problema della satira è sempre stato sentito in Italia , basti ricordare le infinite polemiche sulla vicenda Guzzanti-Raiot , o Rockpolitic di Celentano , il fatto è che esiste una sottilissima linea tra la libertà di satira e la diffamazione ( chi si ricorda D'Alema che chiese 2 Mil di risarcimento a Forattini ?) , ma il problema è : chi può o deve decidere se certe trasmissioni sono satira o diffamazione ?

 

Ci vorrebbe un organo super-partes , che non possa poi essere accusato di essere politicizzato , in pratica un dilemma senza fine.

 

Per quanto riguarda il caso specifico poi la vignetta è assolutamente penosa , a me personalmente non fa ridere nemmeno un pò ...

Guarda il problema fondamentale è che,secondo una concezione "diffusa",tutto ciò che viene presentato in un contenitore "satirico",trasmissione,giornale o quant'altro,è SATIRA perciò insindacabile;pertanto basta che una trasmissione sia classificata come satirica,con qualche battuata qua e la,e puoi tranquillamente dare in maniera seria(senza far ridere) del nazista al papa o del mafioso a Berlusconi perchè tanto è satira...

Io non vedo niente di satirico in un disoccupato, che si alza la mattina e minaccia un ministro con la pistola(minaccia allargata ai presenti impiegati modello...che centrano loro?).Se qualcuno ha mai letto "il Vernacoliere" vedrà che ci sono vignette feroci su Silvio e Company,ma sempre nell'ambito della "presa in giro".

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Il problema è che in Italia vogliamo dare la qualifica di satira a ciò che satira non è.

 

Non lo era la Guzzanti che scimmiottava la Fallaci burlandosi del suo cancro.

 

Non lo era Luttazzi che comparava il Presidente del Consiglio a un pezzo di cacca.

 

Non lo è una vignetta dell'Unità in cui si nasconde un messaggio facilmente travisabile da chi non ha adeguati strumenti interpretativi.

 

PUNTO.

verissimo, ormai stiamo degenerando dalla satira all'insulto vero e proprio in molti (troppi?) casi <_<:thumbdown:

 

Inoltre è presente un rimando grafico, a mio parere di cattivo gusto, sui fatti recentemente accaduti in Finlandia.

verissimo pure questo, vedendo l'immagine è la prima cosa che ho pensato

Modificato da GreenPhoenix
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Esatto Dominus....e pochi lo hanno ravvisato, proprio perchè in Italia la fascia sociale che possiede i giusti strumenti intellettuali per interpretare quella raffigurazione (impossibile definirla vignetta) è veramente ristretta.

 

EDIT:....e vogliamo parlare del titolo????? "GUERRE GIUSTE". Ma come si fa?! Veramente da restare allibiti. Poi ci stupiamo se una testa calda impugna una Beretta F-92 e va a "ringraziare" Brunetta. VERGOGNOSA.

Modificato da paperinik
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Oramai la satira non c'è più come non c'è l'opinionismo, comunque sia è politica, e lo sanno anche i muri, con la politica ti fai amica una bella fetta di utenza.

Basta vedere i commenti di questa vignetta dei sinistrorsi per capirlo...

 

Vabbè... povera Italia mi vien da dire

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ma che scandolo mamma mia...

è una vignetta che non fa ridere... ma neanche c'è da scandalizzarsi, simpatica certo

 

c'è già un organo super patners che distingue satira da diffamazione ed è la magistratura

 

Si , ma sarebbe bello non dover arrivare a far volare le denunce ... ( a parte il fatto che per qualcuno la magistratura è tutto fuorchè super-partes) ...

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Ospite intruder
ma solo la magistratura può fare da giudice in queste controversie, di certo non abbiamo bisogno di un'altro organo nuovo lottizzato con 10 persone a 400 000 euro al mese.

 

 

Basterebbe semplicemente che la gente selezionasse la funzione ragionamento del proprio cervello, e desse a queste kazzate il valore che hanno. Francamente certa pubblicità disturba più delle vignette, per quanto di cattivo gusto esse possano essere e senza dimenticare mai tutto il resto che si vede in tv o si trova su internet, qualunque ragazzino di otto anni è in grado di scovare i video più allucinanti o le notizie più sconvolgenti, dai manuali per fare la Bomba in poi, mentre papà e mammà guardano l'Isola dei Fetosi (beg your pardon, Famosi) o il Grande Fratello o Centovetrine...

Modificato da intruder
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Basterebbe semplicemente che la gente selezionasse la funzione ragionamento del proprio cervello, e desse a queste kazzate il valore che hanno. Francamente certa pubblicità disturba più delle vignette, per quanto di cattivo gusto esse possano essere e senza dimenticare mai tutto il resto che si vede in tv o si trova su internet, qualunque ragazzino di otto anni è in grado di scovare i video più allucinanti o le notizie più sconvolgenti, dai manuali per fare la Bomba in poi, mentre papà e mammà guardano l'Isola dei Fetosi (beg your pardon, Famosi) o il Grande Fratello o Centovetrine...

Intruder mi hai battuto sul tempo.

aggiungo che in simili casi temo sia inutile anche il più efficace, minuzioso e preciso degli enti se non cominciamo a essere noi a usare il cervello e a combattere queste oscenità (in tutte le loro forme)

....e pochi lo hanno ravvisato, proprio perchè in Italia la fascia sociale che possiede i giusti strumenti intellettuali per interpretare quella raffigurazione (impossibile definirla vignetta) è veramente ristretta. [...]

inutile aggiungere altro, se non forse che la battaglia contro simili assurdità va portata avanti contestando direttamente, perché starmene con la mani in mano aspettando che sia la magistratura o chi altro a occuparsene mi sembra quasi offensivo, (come se fosse in ballo solo la contestazione politica, queste bassezze a me sembrano tanto dei veri insulti alla morale) e sarebbe ora anche di passare anche al contrattacco e formare una cultura, cosa che il proliferare di vignette/programmi/idee insulse dimostra essersi nettamente impoverita.

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