Leviathan Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 (modificato) panico in occidente,la BCE in massima allerta per una crisi dilagante MILANO - Ha dimensioni sempre più ampie sui listini in Europa la bufera scatenata dal crac di Lehman Brothers. La Banca centrale europea ha immesso 30 miliardi di euro in un'asta straordinaria per garantire livelli adeguati di liquidità. Le richieste di finanziamento complessive erano pari a 90,27 miliardi. Il tasso medio è stato del 4,39%, mentre quello marginale è stato del 4,3%. Il tasso minimo è corrisposto al 4,25% e quello massimo al 4,7%. La Banca d'Inghilterra ha immesso 5 miliardi di sterline (circa 6,4 miliardi di euro). Sui mercati internazionali la Bce deve mantenere un'allerta «straordinaria», ha detto - secondo quanto riporta Bloomberg - il presidente della Bce Jean Claude Trichet, parlando a Francoforte. PIAZZA AFFARI - A Milano Il Mibtel alle 12,20 segnava -3,45%. Ribassi pesanti per i titoli bancari e finanziari: Unicredit -5,7%, Mediolanum -5,7%, Atlantia -5,3%, Mediobanca -5,1%, Banco Popolare -5%, Unipol -4,7%, Fonsai -4,7%, Bpm -4,7%. LE ALTRE PIAZZE EUROPEE - A Londra il Ftse100 perde 3,84% e a Francoforte il Dax30 segna il -3,31%. Forti perdite a Parigi, con il Cac40 a -4,36%. Madrid a -3,45%, Amsterdam in ribasso del -3,81%, Zurigo a -3,21%. Sprofondano i titoli bancari di tutta Europa, colpiti da pesanti vendite alimentate dal fallimento della trattativa di Barclays e Bank of America per l'acquisizione di Lehman Brothers. Sotto pressione a Londra il colosso dei settori dei mutui Hbos (-14,36%), che si aggiudica la palma nera del settore per la revisione del rating, in una seduta che vede Barclays cedere il 7,49% ed Rbs il 6,37%. Difficoltà a Zurigo per Ubs (-7,4%), mentre segnano il passo a Parigi Société Générale (-7,64%), Credit Agricole (-7,7%) e Natixis (-6,88%). Forti vendite anche sull'istituto belga Fortis (-6,6%), con un calo relativamente più contenuto per i campioni nazionali di Piazza Affari, dove Unicredit cede il 5,14% e Intesa Sanpaolo il 4,3%. Situazione difficile anche per Commerzbank (-5,03%) sulla piazza di Francoforte, dove Deutsche Bank cede il 5,49%, mentre a Madrid il Banco Santander lascia sul campo il 3,53%. I MERCATI ASIATICI - La richiesta di bancarotta di Lehman Brothers e la scalata di Bank of America su Merrill Lynch scuotono i mercati anche in Asia: le poche Borse aperte (molte sono rimaste chiuse per festività, compresa Tokyo) capitolano con perdite che arrivano a toccare il 5% in India. L'indice Taiex di Taiwan ha perso il 4,09%, con le azioni di Cathay Financial, primo gruppo finanziario dell'isola, che crollano del 6,93% trascinando al ribasso tutto il settore. Negative anche Sydney (-1,76%), Bombay (-5,49%) e Singapore (-3%), mentre Tokyo, Shanghai e Hong Kong sono rimaste chiuse per festività nazionali. 15 settembre 2008 corriere.it Modificato 31 Ottobre 2008 da Dominus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
F-14 Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 è possibile frenare questa crisi??? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 è possibile frenare questa crisi??? Certo, ci vuole solo tempo e tanti soldi da buttare, certo in Europa non ne abbiamo avuto neanche l'ombra sino ad ora, la botta arriverà nel 2009 e allora per la nostra debole economia saranno guai grossi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Debugger Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 è possibile frenare questa crisi??? E' possibile, ma non è probabile. Sembra che tutti due partiti, repubblicani e democrati sono allucinati dalle idee neo-trotzkiste di rivoluzione comunista permanente... ops, scusa di democratizzazione permanente. L'unico che poteva riportare il paese sulla strada giusta, Ron Paul è stato tagliato fuori dai poteri mediatici. E con la classe dirigente attuale e futura la situazione è garantita a peggiorarsi. Perché dietro di McCain e Obama sono i soliti lobby e strategie già ampiamente sperimentati. Saluti, Bugger. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 E' possibile, ma non è probabile. Sembra che tutti due partiti, repubblicani e democrati sono allucinati dalle idee neo-trotzkiste di rivoluzione comunista permanente... ops, scusa di democratizzazione permanente. L'unico che poteva riportare il paese sulla strada giusta, Ron Paul è stato tagliato fuori dai poteri mediatici. E con la classe dirigente attuale e futura la situazione è garantita a peggiorarsi. Perché dietro di McCain e Obama sono i soliti lobby e strategie già ampiamente sperimentati. Saluti, Bugger. Se questo solo fosse vero Bugger, sarebbe la prova più lampante prodotta dal 2001 ad oggi, che gli USA non hanno occupato l'Iraq per farsi i soldi, come tanti accusano di essere. Invece non c'entra una peppa il fallimento di LB con, come lo chiami tu?... la "democratizzazione permanente" ( ma cosa sarebbe questa democratizzazione permanente poi?), c'entra con la fiducia dei mercati roba che son 158 anni che quella Banca fabbrica(va). Roba che nemmeno la Repubblica Italiana, tanto per fare un esempio, non vanta così tanta longevità... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 Ron Paul Già, il libertarian con la bacchetta magica, la democratizzazione permanente.... Possiamo parlare seriamente di economia se vuoi, ma non su queste basi, sennò nominiamo blondet moderatore e ci divertiamo un pò... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Debugger Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 Se questo solo fosse vero Bugger, sarebbe la prova più lampante prodotta dal 2001 ad oggi, che gli USA non hanno occupato l'Iraq per farsi i soldi, come tanti accusano di essere. La dottrina geo strategica degli Stati Uniti è delineata da PNAC, che prevede utilizzo della forza militare per ottenere il controllo sulla Eurasia. Invece non c'entra una peppa il fallimento di LB con, come lo chiami tu?... la "democratizzazione permanente" ( ma cosa sarebbe questa democratizzazione permanente poi?), c'entra con la fiducia dei mercati roba che son 158 anni che quella Banca fabbrica(va).Roba che nemmeno la Repubblica Italiana, tanto per fare un esempio, non vanta così tanta longevità... Invece si che conta, la crisi finanziaria è in gran parte sia dovuta alle spese militari sostenuti in ultimi 7 anni. Già, il libertarian con la bacchetta magica, la democratizzazione permanente....Possiamo parlare seriamente di economia se vuoi, ma non su queste basi, sennò nominiamo blondet moderatore e ci divertiamo un pò... Non so se Ron Paul avrebbe potuto risollevare i Stati Uniti dal abisso, sembra che già troppo tardi, pero lui era l'unico candidato con idee nuovi. Ora se vince Obama o McCain, non cambia nulla, perché il primo ha come ideologo il Zig Bzejinsky e altro Henry Kissenger. Faranno esattamente quello che faceva Bush, se potranno. L'America è diventata troppo prevedibile, corrotta e sterile. Saluti, Bugger. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 .......... L'America è diventata troppo prevedibile, corrotta e sterile. .......... Non potendo contestare il ... vuoto assoluto di idee che, come sempre, a mio opinabile parere, ovviamente, promana dalle tue parole, mi limito a farti presente che tale paese, corrotto e sterile, come risibilmente affermi, rappresenta la più antica istituzione statuale democratica esistente sul globo terracqueo che, dal momento della sua nascita, 1776, ha conservato immutato il suo assetto costituzionale!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 15 Settembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 due cose: la più antica delle democrazie attuali che ha mantenuto pressoche invariato il suo statuto è s.marino e non gli USA la seconda è che con il discorso non centra niente Lo Stato di San Marino ha origini antichissime, tanto da essere considerato la più antica repubblica del mondo ancora esistente. La tradizione fa risalire la fondazione della città al 3 settembre del 301, quando Marino - un tagliapietre dalmata dell'isola di Arbe, fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani dell'imperatore romano Diocleziano - stabilì una piccola comunità cristiana sul Monte Titano. San Marino vanta anche la più antica costituzione scritta ancora in vigore, ratificata nel 1600. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 (modificato) due cose: la più antica delle democrazie attuali che ha mantenuto pressoche invariato il suo statuto è s.marino e non gli USA la seconda è che con il discorso non centra niente Osservazioni che dimostrano A TUTTI lo spessore culturale di chi le fa!!! P.S. Volendo prescindere dalla considerazione che CENTRA, voce del verbo CENTRARE (un bersaglio) non "c'azzecca" nulla con C'ENTRA!!! Modificato 15 Settembre 2008 da picpus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 (modificato) la più antica delle democrazie attuali che ha mantenuto pressoche invariato il suo statuto è s.marino e non gli USA CITAZIONE Lo Stato di San Marino ha origini antichissime, tanto da essere considerato la più antica repubblica del mondo ancora esistente. La tradizione fa risalire la fondazione della città al 3 settembre del 301, quando Marino - un tagliapietre dalmata dell'isola di Arbe, fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani dell'imperatore romano Diocleziano - stabilì una piccola comunità cristiana sul Monte Titano. San Marino vanta anche la più antica costituzione scritta ancora in vigore, ratificata nel 1600. Non sai ne capisci nemmeno quello che citi: San Marino, come dall'estratto da te riportato, non è la più antica Democrazia al mondo, ma la più antica Repubblica ancora esistente. Sono due cose ben diverse. Nel 301 d.C. manco si sognavano di dare al popolo il potere politico che hanno oggi i cittadini delle Democrazie Occidentali (quasi sempre grazie agli USA). Se vai a studiare qualche manualetto di scienze politiche o di diritto pubblico troverai che l'affermazione di Picpus è corretta: GLI STATI UNITI D'AMERICA SONO LA PRIMA VERA DEMOCRAZIA DELLA STORIA, e la più vecchia al giorno d'oggi. La Democrazia è frutto delle Rivoluzioni Americana, Francese e delle riforme parlamentari inglesi. Gli altri, San Marino compreso, non ci incastrano una mazza! Tutto il resto sono buffonate da comunistelli che non hanno capito come va il mondo e che danno addosso agli USA per principio preso. Modificato 15 Settembre 2008 da Marvin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 Non sai ne capisci nemmeno quello che citi: San Marino, come dall'estratto da te riportato, non è la più antica Democrazia al mondo, ma la più antica Repubblica ancora esistente. Sono due cose ben diverse. Nel 301 d.C. manco si sognavano di dare al popolo il potere politico che hanno oggi i cittadini delle Democrazie Occidentali (quasi sempre grazie agli USA). Se vai a studiare qualche manualetto di scienze politiche o di diritto pubblico troverai che l'affermazione di Picpus è corretta: GLI STATI UNITI D'AMERICA SONO LA PRIMA VERA DEMOCRAZIA DELLA STORIA, e la più vecchia al giorno d'oggi. La Democrazia è frutto delle Rivoluzioni Americana, Francese e delle riforme parlamentari inglesi. Gli altri, San Marino compreso, non ci incastrano una mazza! Tutto il resto sono buffonate da comunistelli che non hanno capito come va il mondo e che danno addosso agli USA per principio preso. I miei studi in "Storia delle Costituzioni Moderne", superati con un brillante 30, mi permettono di dire due parole a riguardo: TOTALMENTE ESATTO!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 15 Settembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 (modificato) non si può fare dire niente, nemmeno una battuta (comunque vera) sugli usa (che non era contro gli usa ma una precisazione bonaria) che si viene additato da comunista (in modo vergognosamente dispregiativo alla faccia del rispetto delle idee altrui **), da persona che non capisce niente e ricca di pregiudizi La costituzione di san marino pressoche invariata è del 1600 ancora in vigore ** non sono comunista EDIT se si intende un sistema di partito per democrazia come quelli attuali ha ragione chi dice USA prima democrazia, dipende cosa si guarda Modificato 15 Settembre 2008 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 non si può fare dire niente, nemmeno una battuta (comunque vera) sugli usa (che non era contro gli usa ma una precisazione bonaria) che si viene additato da comunista (in modo vergognosamente dispregiativo alla faccia del rispetto delle idee altrui **), da persona che non capisce niente e ricca di pregiudizi La costituzione di san marino pressoche invariata è del 1600 ancora in vigore ** non sono comunista EDIT se si intende un sistema di partito per democrazia come quelli attuali ha ragione chi dice USA prima democrazia, dipende cosa si guarda Dallo stesso sito da cui tu, quasi sicuramente, hai preso le informazioni malamente riportate, a spezzoni, http://it.wikipedia.org/wiki/San_Marino : "...Durante il Medioevo e l'età rinascimentale, San Marino sviluppò peculiari istituzioni di autogoverno, che tuttavia si indebolirono a partire dal 1700, quando il potere venne sostanzialmente preso dalle famiglie patrizie. Questa situazione perdurò fino al 1906, quando l'Arengo, l'assemblea dei capifamiglia, avviò un processo di modernizzazione democratica del paese...". In ogni caso, premesso che come spesso usi fare hai diffuso notizie false, era di per sé ridicolo, comparare San Marino agli USA! Questi comportamenti rientrano in toto, nella nozione di "troll": http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(internet) Invito, pertanto, lo staff a giudicare la correttezza del tuo comportamento. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cama81 Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 lev San marino NON ha una costituzione scritta ! ancora oggi i san marinesi discutono sulla necessità di introdurre una costituzione scritta e con quali regole. si basano ,come il regno unito ,su consuetudini e precedenti che però non sono resistenti come una costituzione all intervento del legislatore ordinario : basta una legge a maggioranza semplice per cambiarle. infatti : La Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese è una Legge della Repubblica di San Marino (Legge 8 luglio 1974, n.59, modificata e integrata dalla Legge 26 febbraio 2002, n.36) che funge da testo costituzionale. qui un sito ufficiale della Repubblica di San Marino sulla opportunità di una costituzione http://www.libertas.sm/libri/riforme/rif_0_0.htm ----------------------------------------- Per pap e gli altri Sì riconosco TUTTI i meriti dei padri fondatori che hanno inspirato TUTTE le costituzioni a seguire imho però la cost usa ha potuto detenere questo primato per le sue caratteristiche peculiari : é sintetica : pochi articoli molto specifici su ciò che è essenziale (libertà personale e poteri delle alte cariche federali )il resto è demandato al lgs ordinario il suo iter per la modifica è lento e macchinoso: serve il unanime consenso di tutti gli stati con votazione dei parlamenti locali consenso che può essere ritirato in ogni momento anche dopo anni purchè prima che l'ultimo stato abbia approvato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 (modificato) non si può fare dire niente, nemmeno una battuta (comunque vera) sugli usa (che non era contro gli usa ma una precisazione bonaria) che si viene additato da comunista (in modo vergognosamente dispregiativo alla faccia del rispetto delle idee altrui **), da persona che non capisce niente e ricca di pregiudizi Su di te ho sinceramente molti pregiudizi e so di non essere il solo! Comunque ho dimostrato più volte su queste pagine che invece "capisco qualcosa", e ci sono un sacco di persone pronte ad affermarlo. Sottolineo inoltre una contraddizione: hai fatto una "battuta (comunque vera)" oppure una imprecisa "precisazione bonaria"? Manco si trattava di una precisazione, perchè non solo è palesemente falsa dal punto di vista storico, ma hai anche confuso due cose ben diverse, la Democrazia e la Repubblica, non accorgendoti nemmeno che ti contraddicevi da solo tra quel che scrivevi e quel che riportavi in citazione. Poi sono io quello che non capisce niente! La costituzione di san marino pressoche invariata è del 1600 ancora in vigore Non conosco la costituzione di San Marino (gradirebbe la maiuscola, ma lasciamo stare), ma avendo studiato l'argomento DUBITO FORTEMENTE che sia rimasta invariata dal 1600... anzi, dubito fortemente che esista dal 1600, in quanto la prima vera Carta Costituzionale è quella degli Stati Uniti (4/7/1776). Nel 1600 non c'era nemmeno l'idea di Costituzione. ** non sono comunista Tranquillo, nessuno sul forum è ancora riuscito a capire cosa sei veramente, anche se non so a quanti potrebbe interessare. Comunque il comunistello (a dire il vero era un COMUNISTELLI, plurale) non era riferito a te (solamente) ma era un'affermazione in senso generale che riflette una realtà di fatto: il dare addosso agli USA per principio preso. EDITse si intende un sistema di partito per democrazia come quelli attuali ha ragione chi dice USA prima democrazia, dipende cosa si guarda In italiano, concretamente, cosa vuol dire questa frase? Un "sistema di partito" cosa sarebbe scusa? Spiegati meglio. Poi non è una questione di punti di vista: gli USA sono la PRIMA VERA DEMOCRAZIA della storia, è un dato di fatto, non un'invenzione IMPEVIALISTA ANTIBOLSCEVICA. EDIT Per pap e gli altri Sì riconosco TUTTI i meriti dei padri fondatori che hanno inspirato TUTTE le costituzioni a seguire imho però la cost usa ha potuto detenere questo primato per le sue caratteristiche peculiari : é sintetica : pochi articoli molto specifici su ciò che è essenziale (libertà personale e poteri delle alte cariche federali )il resto è demandato al lgs ordinario il suo iter per la modifica è lento e macchinoso: serve il unanime consenso di tutti gli stati con votazione dei parlamenti locali consenso che può essere ritirato in ogni momento anche dopo anni purchè prima che l'ultimo stato abbia approvato Si tratta di una Costituzione di uno Stato Federale, non abbisogna quindi di tutte le norme che compaiono invece in una Costituzione di uno Stato Unitario. In realtà l'iter di modifica (il meccanismo degli Emendamenti) non richiede l'unanimità, ma una maggioranza qualificata (3/5 se non sbaglio). Una volta che l'Emendamento viene ratificato dal numero prestabilito di Stati membri diviene effettivo e deve essere ratificato anche dai rimanenti. Ciò non toglie che a volte sia un processo piuttosto lungo... anche di diversi DECENNI. Modificato 15 Settembre 2008 da Marvin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 ............Per pap e gli altri Sì riconosco TUTTI i meriti dei padri fondatori che hanno inspirato TUTTE le costituzioni a seguire imho però la cost usa ha potuto detenere questo primato per le sue caratteristiche peculiari : é sintetica : pochi articoli molto specifici su ciò che è essenziale (libertà personale e poteri delle alte cariche federali )il resto è demandato al lgs ordinario il suo iter per la modifica è lento e macchinoso: serve il unanime consenso di tutti gli stati con votazione dei parlamenti locali consenso che può essere ritirato in ogni momento anche dopo anni purchè prima che l'ultimo stato abbia approvato Guarda che io non mi riferivo alla Costituzione in sé e per sé; io ho detto che gli USA costituiscono la più antica democrazia che ha mantenuto il suo assetto costituzionale nel suo complesso (considerando, in specie, i poteri degli organi costituzionali), immutato, senza soluzione di continuità democratica, cioé senza rivoluzioni, senza colpi di stato, ecc., dal 1776 ad oggi! Il fatto che poi la Costituzione abbia pochi articoli, lo trovo tutt'altro che un difetto anzi, un pregio e ciò riduce, appunto, la necessità di cambiarla per apportare modifiche che non riguardino i principi ispiratori fondamentali dello Stato. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
F-14 Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 questa crisi a si stanno avvicinando gli U.S.A. e anche noi potrebbe essere un'evento che si ripete ogni tanto tipo il passaggio di una cometa? Crisi economica del 1873-1895 Crisi economica del 1929 il lunedì nero del 1987 ovviamente tutte sono state causate da fattori diversi e hanno avuto conseguenze diverse... sarà quindi solo un brutto periodo di passaggio ? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2008 Allora cerchiamo di rendere edotti anchi i meno dotti.... Prima che nel 1776 Georgetto Washington e altri suoi "illuminati" compagni stilassero uno degli atti fondamentali della storia dell'umanità (o almeno di quella porzione di umanità che vive nella parte occidentale del globo) esistevano molteplici staterelli che nel proprio ordinamento giuridico prevedevano l'esistenza di un atto sovraordinato alle altre fonti, che spesso veniva denominato proprio costituzione. Ebbene quelle carte costituzionali recavano norme di principio esattamente come la carte moderne, e allo stesso modo fornivano indicazioni su come l'ordinamento giruidico dovesse attagliarsi (in particolare modo la produzione di diritto, ovvero la descrizione del procedimento legislativo). Cos'è allora che distingue una carta costituzionale moderna da una costituzione morbida? Cos'è che distingue la nostra Costituzione dallo Statuto Albertino? Cos'è che determina il primato della Costituzione Americana? E' molto semplice: le carte costituzionali moderne, ovvero quelle nate DOPO la Costituzione Americana, sono caratterizzate dal fatto di essere rigide. Si definisce "rigida" la costituzione che non solo ha un rango superiore a qualsiasi altre fonte dell'ordinamento ma che soprattutto non può essere in alcun modo derogata o abrogata da fonti inferiori. Inoltre la costituzione rigida prevede un meccanismo complesso per la sua modificazione, meccanismo che non è attuabile senza il consenso di una maggioranza qualificata dei rappresentanti del popolo. Per concludere la costituzione rigida, essendo un insieme di principi, è essenzialmente breve, poichè essa deve essere la linea guida a cui far costante riferimento. QUINDI LEV, CERCA DI COMPRENDERE COSA DISTINGUE I PRINCIPI DELLO STATUTO DI SAN MARINO DAGLI EMENDAMENTI DELLA COSTITUZIONE AMERICANA. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 16 Settembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 (modificato) vi lascio con le vostre affermazioni mi piace che provocatori seriali invochino provvedimenti e altri gridano al comunismo anche se si parlasse di yogurt e latticini Crisi finanziaria/ Dopo Lehman e Merrill Lynch prossime prede AIG e Washington MutualLunedí 15.09.2008 17:09 Di Luca Spoldi A cosa servono le crisi finanziarie ed economiche in genere, ve lo siete mai chiesti? A snellire il corpo dell’economia di uno o più paesi, “ingrassato” durante le fasi espansive. Si ricalcolano costi e benefici, si elimina il personale in eccesso, si introducono nuove tecnologie produttive e modelli organizzativi più al passo coi tempi. Ma certo a volte si rischia di esagerare nello zelo, a solo vantaggio di chi la crisi è in grado di evitarlo avendo messo da parte per tempo liquidità a sufficienza per affrontare il periodo senza troppi travagli. E’ il caso in queste ore del settore finanziario negli Stati Uniti: alla notizia del fallimento di Lehman Brothers, fino all’altro ieri quarta maggiore banca d’affari a stelle e strisce ma che né i coreani di Kdf, né gli inglesi di Barclays, né gli americani di Bank of America si son sentiti di acquistare per richieste eccessive o mancanza di garanzie, ha fatto eco il passaggio di mano di Merrill Lynch, ossia la terza maggiore banca d’affari Usa, acquisita con uno scambio carta contro carta del valore di 50 miliardi di dollari dalla stessa Banc of America. La quale in precedenza, val la pena di ricordare, aveva acquisito per 2,5 miliardi di dollari in contanti e titoli Countrywide Financial pochi mesi fa e (nel luglio 2007) Us Trust Corp per 3,3 miliardi in contanti. Banc of America perde oggi il 15% ma vista la buona fama di ristrutturatore del suo numero uno, Ken Lewis, molti analisti sono pronti a scommettere che a medio termine l’operazione farà la felicità degli azionisti del terzo gruppo finanziario americano, ormai alle spalle solo di Goldman Sachs e Citigroup. Ma se per Lehman e Merrill Lynch la partita appare chiusa, come ormai è chiusa (grazie alla discesa in campo del Tesoro, che invece non ha voluto aiutare Lehman Brothers) la crisi di Fannie Mae e Freddie Mac, il mercato si è subito chiesto chi possa essere la prossima vittima. Gli indiziati sono due principalmente: la statunitense AIG, prima compagnia assicurativa mondiale, il cui titolo perde in queste ore metà del valore dopo che si è saputo della richiesta avanzata d’urgenza, domenica sera, alla Federal Reserve di poter accedere a un finanziamento straordinario da 40 miliardi di dollari. A differenza di Paulson poche ore prima, Bernanke dovrebbe accordare il prestito, altrimenti anche AIG rischia per mancanza di liquidità di dover finire in Chapter 11 (l’amministrazione controllata appena chiesta da Lehman Brothers), con pesanti riflessi sul mercato dei mutui immobiliari e quindi su un settore ritenuto vitale per l’eventuale ripresa dell’economia Usa. Se non dovesse arrivare il soccorso di Bernanke AIG potrebbe peraltro contare sull’offerta d’acquisto, finora rispedita al mittente, avanzata da Jc Flowers per il 100% della compagnia. Altra candidata a passare di mano è Washington Mutual: il titolo cede attorno al 17% oggi a Wall Street, ma nell’ultimo anno il titolo, che ormai oscilla sui 2,28 dollari per azione, ha perso il 93,5% (valeva 35,53 dollari il 14 settembre 2007). Come dire che il mercato la considera già fallita e aspetta solo che qualcuno si faccia avanti, eventualmente, per rilevarne le spoglie. Se tutto questo basterà o ci saranno ripercussioni in Asia ed Europa è presto per dirlo, certo fin dalla mattinata di oggi è stato un susseguirsi di dichiarazioni come quella di Axa, che tramite il proprio asset management detiene il 9,46% di Lehman, che ha subito precisato di aver operato “per conto di propri clienti” e dunque di non essere esposta direttamente. Per il gruppo francese i danni non dovrebbero superare i 300 milioni di euro, di questi tempi è già qualcosa. Modificato 16 Settembre 2008 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Debugger Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 Non potendo contestare il ... vuoto assoluto di idee che, come sempre, a mio opinabile parere, ovviamente, promana dalle tue parole, mi limito a farti presente che tale paese, corrotto e sterile, come risibilmente affermi, rappresenta la più antica istituzione statuale democratica esistente sul globo terracqueo che, dal momento della sua nascita, 1776, ha conservato immutato il suo assetto costituzionale!!! Come diceva un saggio "Power corrupts; absolute power corrupts absolutelly". Inutile negare, i Stati Uniti non sono riusciti a gestire il suo ruolo di superpotenza, ora non sono più visti come un modello da imitare, ma più tosto di evitare. Nel frattempo, la costituzione, il diritto internazionale è stato buttato in cesso. Si vedi il "Patriot act" e le mosse unilaterali in scena internazionale. Ora i Stati Uniti hanno poche scelte: 1. risanare l'economia, togliendo deficit da bilanci, ripagando i debiti, per forza assumendo il profilo basso, come ha fatta la Russia nei anni 90 e in puoi. 2. uccidere i debitori, che si può fare in due modi: a) abbandonare il dollaro e creare una nuova valuta regionale Amero; b) politico/militare, utilizzando la dottrina di caos controllato e la brutta forza, dove si ritiene opportuno. 3. semplicemente fallire. Per il momento i Stati Uniti stanno attuando la strategia di punto 2, in particolare punto b), ma, secondo me, sono al orlo di fallimento. Saluti, Bugger. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 Bugger mi spiace dirtelo in questa discussione perchè sono OT, ma del resto tu non riesci a parlare dell'argomento di una discussione senza tirare in ballo la politica estera USA, sempre. Mi spiegheresti gentilmente chi non vede negli Stati Uniti un modello da evitare, e modello di cosa poi? Economico? Politico? Moda? Mi spieghi chi ti ha detto che gli Stati Uniti debbano tenere un basso profilo per uscire da una crisi? Lo dici tu? Chi ti ha insegnato che gli USA stiano usando la "bruta forza" per fare cosa? Uccidere i debitori? Mizziga... Ma cerca di essere convincente per favore, perchè le tue considerazioni mi fanno letteralmente cadere la mandibola... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 Tornando In Topic, prima che i moderatori ci spazzolino, vorrei dire la mia. Odio ammetterlo ma Tremonti su questo punto ha ragione, il libero mercato puro senza freni ne controlli da parte statale produce disastri; se lasciata a se stessa, il fallimento di quella banca potrebbe produrre cataclismi sia qua che in USA; ormai l'unica, a meno di improbabile salvatori, è una sia pure temporanea nazionalizzazione (come è già stato fatto per altre due banche coinvolte nella crisi dei mutui sub-prime). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 (modificato) La Federal Reserve ha operato con due pesi e due misure rispetto alle crisi bancarie degli ultimi mesi. Per le banche che nei mesi scorsi avevano presentato istanza di bankruptcy è stata percorsa la scelta della statalizzazione, mentre nel caso della Lehman si è lasciata correre la procedura di fallimento. Se ad una prima analisi ciò appare incongruo, una rapida riflessione dimostra che non lo è. La banche da cui era derivata la crisi dei mutui sub-prime nei mesi scorsi, sono banche tradizionali, il cui fallimento avrebbe colpito (travolto) la posizione economica di migliaia di clienti privati inconsapevoli della situazione economica della loro banca. L'intervento della Fed fu appunto rivolto a salvaguardare non le banche stesse, ma bensì i clienti di queste (onesti cittadini americani). La Lehman è invece una banca d'affari, ovvero una banca che utilizza la propria liquidità per finanziare nuovi business e partecipare in azionariato di vario tipo (spesso molto rischioso, ma al contempo molto remunerativo). Evidentemente la Lehman, in questo momento di crisi mondiale, ha subito fortemente lo scossone dei mercati azionari o ancora più semplicemente ha sbagliato le sue valutazioni su alcuni investimenti.....e per quanto il suo fallimento determini il licenziamento di 50.000 dipendenti, bene ha fatto la Fed a non agire in alcun modo in sua copertura. Modificato 16 Settembre 2008 da paperinik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Debugger Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2008 (modificato) Bugger mi spiace dirtelo in questa discussione perchè sono OT, ma del resto tu non riesci a parlare dell'argomento di una discussione senza tirare in ballo la politica estera USA, sempre. Tutto dipende dalla classe diregente, è la classe diregente degli Stati Uniti segue la strategia dei neoconservatori, delineata da un think tank "Project for new American Century". Che, guarda caso, si occupa esclusivamente della politica estera. Nella politica economica/interna non era fatto nulla in ultimi 10 anni. Si prosegue da una bolla ad altra, indebitandosi sempre di più. Ora siamo arrivati sul punto, dove la sistema finanziaria USA de facto non esiste. Qualcuno ha già nominato gli USA come USSRA (United Socialist State Republic of America). Interessante, no? Mi spiegheresti gentilmente chi non vede negli Stati Uniti un modello da evitare, e modello di cosa poi? Economico? Politico? Moda? Il modello neconservatore di "full spectrum domination" si è rivelato falso. Mi spieghi chi ti ha detto che gli Stati Uniti debbano tenere un basso profilo per uscire da una crisi? Lo dici tu? Ma secondo te, esistano altri metodi per superare la crisi? Chi ti ha insegnato che gli USA stiano usando la "bruta forza" per fare cosa? Uccidere i debitori? Mizziga... Mica una novità, questo è il metodo preferito di delinquenti. Saluti, Bugger Modificato 16 Settembre 2008 da Bugger Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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