Sangria Inviato 28 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 28 Agosto 2008 E' risaputo che Est e Ovest sono contrapposti non solo per la questione georgiana ma in molte altre cose. Una tra le centomila differenze è la filosofia di impiego dei missili antinave. L'Occidente impiega missili subsonici sea skimmer che volano radenti per nascondere la munizione ai sensori in modo da essere troppo vicina al momento della scoperta e del track per avere tempo di reagire mentre i missili russi raggiungono velocità supersoniche elevate in modo da rendere difficoltoso l'aggancio del sensore e comunque un bersaglio che arriva in maniera molto veloce lascia comunque poco tempo per reagire. Sarebbe interessante fare una panoramica dei sistemi in servizio e ipotizzare un confronto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite iscandar Inviato 29 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 29 Agosto 2008 Credo he questo topic vada nella sezione armi aria-superficie o no? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Andrea29 Inviato 29 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 29 Agosto 2008 (modificato) io credo pure che questo topic vada nella sezione armi aria superficie comunque per rispondere alla tua domanda io credo che non ci possa essere un confronto poichè sono due alternative altrettanto valide ed efficienti fra loro,che comunque anno caratteristiche molto diverse (volo a bassa quota per uno,ed volo supersonicoper l'altro) comunque oggi i missili antinave russi stanno facendo passi da gigante mi sto riferendo ai nuovi brahmos tra cui c'era già una discussione aperta ti posto il link brahmos Modificato 29 Agosto 2008 da Andrea29 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 29 Agosto 2008 Segnala Condividi Inviato 29 Agosto 2008 è un confronto troppo teorico a mio giudizio. l'impiego dei missili antinave è stato troppo limitato e mentre per i sistemi occidentali sappiamo che Exocet ed Harpoon funzionano, per i russi l'esperienza si limita agli SS-N-2 durante le guerre arabo-israeliane, con una parabola discendente che dall'affondamento del caccia isaraeliano Eliath, è passata al totale fallimento negli scontri del 1973, con nessun centro ed addirittura un missile abbattuto da una calibro .50 manovrata a mano! inoltre ci si dimentica che buona parte dell'efficacia del missile sta anche nel modo in cui viene operato il missile... ed i russi prevedevano attacchi di saturazioni con più di 70 missili contro CBG e simili... difese occidentali troppo forti o missili troppo scarsi? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 1 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2008 Sicuro non missili scarsi, vista la loro filosofia di utilizzo sono addirittura troppo esuberanti in prestazioni (specie quelli sublanciati), anche se ovviamente non si sà molto dell'efficenza del complesso di ricerca (seeker). Certo per superare le poderose difese antimissile NATO, studiate apposta per contrastare queste minaccie una certa ridondanza è naturale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Sangria Inviato 2 Settembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2008 I missili antinave sono anche sup-sup e sub-sup quindi inserirlo inuna categoria è limitante. Inoltre io volevo arrivare ai lanciatori e ai sensori sulle navi, e ci si sta arrivando. Infatti il missile è solo la munizione di un lanciatore e la filosofia di impiego di un missile supersonico influisce sull'intero sistema di combattimento dell'unità. Infatti l'impiego di missili supersonici da parte dei russi ha portato le unità occidentali a impiegare sistemi di difesa proiettati all'intercetto di missili molto veloci con caratteristiche avanzate mentre i sistemi di difesa russi soo stati incentrati all'early warning del missile perché le munizioni occidentali sono molto più discrete. Nell'ipotesi dell'impiego di una munizione con caratteristiche diverse quindi quale sistemi di difesa sarebbe migliore? E comunque quale filosofia secondo voi è vincente, quella occidentale, che dice "faccio in modo che tu non riesca a inquadrare l mio missile fino a che non si trova sotto il tuo naso" o quella russa che dice "puoi scoprirmi anche mentre lancio ma tanto hai poco tempo per reagire lo stesso"? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 2 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2008 Perfettamente in argomento, dal topic di un altro forum al link che segue: http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?t=141009 il video (in russo, purtroppo e di parte russa) che ricostruisce lo scontro navale russo-georgiano, al largo del porto di Poti: http://www.vesti.ru/videos?vid=147844&...=205452&p=1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IamMarco Inviato 3 Settembre 2008 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2008 beh, i missili russi sono fatti apposta per essere lanciati contro i gruppi da battaglia americani e le loro relative portaerei: la copertura di velivoli aew rende inutile l'effetto sorpesa del missile e inoltre serve un qualcosa di molto potente per danneggiare una supercarrier da 100.000 tonnellate. per cui l'idea di utilizzare missili grossi, veloci e con una carica esplosiva molto potente. non oso immaginare le conseguenze anche solo dell'energia cinetica sprigionata da uno shipwreck nel momento in cui impatta contro una nave, e dopo l'impatto arriva la carica esplosiva da 750 kg..se pensiamo che il nostro otomat ha una carica da 180 kg... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 15 Marzo 2013 Segnala Condividi Inviato 15 Marzo 2013 (modificato) sul numero di RID di questo mese, nell'articolo riguardante i sistemi navali della Rheinmetall, quando si parla dei sistemi Soft-Kill di quest'ultima (il MASS e soci), si cita un dato piuttosto strano: secondo uno studio inglese, ci sarebbero stati 243 attacchi anti-nave, portati con ASM, di questi, 115 hanno avuto successo, 127 sono stati ingannati dai sistemi Soft-Kill e solo 1 è stato distrutto da un Sea-Dart, durante le Falklands, dimostrando l'importanza fondamentale dei sistemi Soft-Kill, a scapito di quelli Hard-Kill. Ora... tralasciando il refuso sul Sea-Dart (l'azione riportata avvenne durante Desert Storm, quando il Gloucester di scorta alla Missouri, tirò giù un Silkworm col suddetto missile), mi sembra eccessivo il numero di attacchi riportati, anche includendo quelli effettuati ai danni delle petroliere (le quali, comunque, non avevano sistemi di difesa... quindi si tratterebbe di 243 lanci contro unità militari), durante la Prima Guerra del Golfo. Non è possibile che siano stati conteggiati anche gli attacchi portati con altri mezzi (bombe, razzi, cannoni, sistemi asimmetrici)? Modificato 15 Marzo 2013 da vorthex Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 15 Marzo 2013 Segnala Condividi Inviato 15 Marzo 2013 (modificato) se sommiamo tutti i missili lanciati nella guerra del Kippur (e prima, e dopo), e quelli lanciati nel Golfo Persico, si arriva sicuramente a quelle cifre. http://en.wikipedia.org/wiki/Anti-ship_missile#History per dire, solo del Sea Skua sono stati lanciati qualche decina di esemplari. http://www.forecastinternational.com/samples/F658_CompleteSample.pdf Modificato 15 Marzo 2013 da madmike Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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