Dave97 Inviato 12 Giugno 2008 Segnala Condividi Inviato 12 Giugno 2008 Introduzione Che cosa sanno i giovani specialmente, dell' aviazione italiana nella Seconda Guerra Mondiale, al di là delle poche nozioni manualistiche, e soprattutto di noi piloti del S.A.S. che abbiamo combattuto con dignità e sacrificio talora eroico, senza odio, senza pose gladiatorie, senza recriminazioni e con l'amarezza dell'esito finale? Leggiamo vicende di Americani, Russi, Giapponesi: del grande Saburo Sakai, l'unico soldato dell'lmpero del Sol Levante promosso ufficiale dall'imperatore in persona, o di Marseille, l' asso tedesco morto in Africa mentre combatteva al nostro fianco. Un giovane scrittore anglosassone utilizzando i diari storici inglesi e tedeschi ha scritto un libro: "I cacciatori nel deserto"; ma in questo libro non vengono mai citati gli aviatori italiani che hanno combattuto in Africa Settentrionale dall'inizio del '40 alla fine del '43. L' Aeronautica Italiana non viene riportata in nessun testo; solo qualche parola di sfuggita, in sordina, quasi si ignorasse la vera nostra partecipazione. L'idea di raccontare le vicende da me vissute, con un interesse ben superiore a quello personale, era presente già da quando, ricoverato in clinica in punto di morte, mi si affacciavano con insistenza i momenti più significativi vissuti come aviatore e provavo il rimorso che una pagina, non della mia, ma della nostra storia non fosse mai stata scritta. Ed eccomi qui, quindi, a narrare, così "alla buona" come in una conversazione tra amici, le mie vicende più significative seguendo quà e là la traccia del mio vecchio libretto di volo. La convinzione che tutto ciò non servirà a niente è grande, ma se ci sarà qualcuno che vorrà leggere quanto io ho scritto si convincerà che si può anche fare la guerra aiutando con sacrificio e coraggio. Fulvio Setti nasce a Modena il 16 Febbraio del 1914. Fin da giovanissimo dimostra una notevole predisposizione per l' attività sportiva che lo porterà ad indossare la maglia azzurra nella Nazionale di atletica leggera e lo farà diventare nel 1933 Campione d'Italia nella categotia dei 110 ostacoli. Parallelamente alla vita sportiva dimostra interesse anche per le attività di volo e sempre nello stesso anno consegue il brevetto di pilota civile all' Aereo Club di_Modena ed un anno dopo quello di pilota militare alla Malpensa. Viene congedato dal servizio militare con il grado di Sottotenente pilota e nel Gennaio del 1942 viene richiamato con la nomina a Tenente Pilota presso il S.A.S. (Servizi Aerei Speciali) nel 440 Stormo T compiendo 220 voli di guerra. Abbattuto 3 volte, viene decorato con Medaglia d' Argento e Medaglia d'Oro al Valor Militare ed insegna d'oro nella specialità Trasporto. Nel Maggio del' 46 viene congedato. Il 19 Marzo del 1991 il suo cuore cessa di battere lasciando un vuoto incolmabile e tanta tristezza tra amici e parenti per la perdita di un uomo così sensibile e generoso. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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