dread Inviato 4 Marzo 2005 Segnala Condividi Inviato 4 Marzo 2005 In quel contesto, spuntarono i cecchini russi che si impegnarono in lunghi duelli contro quelli tedeschi.Gli "assi" furono i cecchini russi Zikan con 224 uccisioni e Zaitsev con 149 uccisioni. avete visto il film:il nemico alle porte? parla proprio dell'assedio di Stalingrado e in particolare della storia di un famoso cecchino russo, per caso è uno di questi due? il suo fucile è conservato ancora in un museo? ps. stalingrado oggi si chiama San Pietroburgo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 4 Marzo 2005 Segnala Condividi Inviato 4 Marzo 2005 si mi sembra che sia sanpietroburgo.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 4 Marzo 2005 Segnala Condividi Inviato 4 Marzo 2005 Yes Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 6 Marzo 2005 Segnala Condividi Inviato 6 Marzo 2005 Dite grazie che non sono il vostro prof di geografia. Volvograd è la vecchia Stalingrado. San Pietroburgo è la vecchia Leningrado. <_> Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 21 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 21 Dicembre 2005 E' un errore in cui sono incappati molti comandanti militari, nella storia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 27 Febbraio 2006 Segnala Condividi Inviato 27 Febbraio 2006 Sembra che i russi prepararono bunker e postazioni difensive varie prima dell'attacco. Le rovine non erano un problema solo per l'avanzata dei carri, ma una montagna di macerie raprresenta una trincea perfetta. I russi si dimostrarono capaci in quella che i tedeschi chiamavano la "guerra dei topi". I russi riuscivano a occultare bene le armi anti carro tra le macerie costringendo i tedeshi a muovere attentamente i carri, anche se le strade erano impraticabili. I russi resistettero e piuttosto bene, ma a perdite elevatissime. Fondamentali per loro furono le prime batterie d'artiglieria a razzo: le "Katyuska", che costringerono più volte i tedeschi ad abbassare la testa e rimanere nelle loro posizioni. Poi i russi attaccavano principalmente di notte, mentre i tedeschi non lo fecer mai. Combattere in ambiente urbano è difficile, specie se il nemico è numericamente superiore. Prima dell'accerchiamento i tedeschi operavano ormai a squadre ridotte, ma Hitler ordino di raddoppiare gli sforzi. E poi il disastro: dopo 2 ore e mezzo di bombardamento intensivo i russi attaccarono con un'infinita di terribili T34/85 i rumeni che, praticamente disarmati con pochissime armi anti carro, si ritirarono alla bella e meglio. i russi chiamarono l'operazione "tempesta invernale". Sfondato il fronte parti "operazione anello" e i tedeschi furono accerchiati in tre giorni. Zunkof promise a Paulus (che fini i suoi giorni in germania a fare il commisario di polizia) che tutti i tedeschi avrebbero avuto razioni alimentari di 2000-2100 calorie e cure mediche adeguate. gli ufficieli avrebbero potuto tenere divise, medaglie, e armi da taglio ornamentali durante la prigionia. Paulus non poteva accettare. Prima di Maisten, il compito di rompere l'accerchiamento fu datto alla 22°divisione Viking delle SS che non sfondo. Maisten si avvicino solo di 40 Km, ma un'ulteriore contrattacco sovietico lo costringe a ritirare, quasi incolumi, i suoi uomini. segue un'altra offerta di Zunkof ma Paulus rifiuta. Soffrendo la fame (c'erano persino atti di cannibalismo), freddo e malattie, i tedeschi provarono a resistere ma appena un T34 punto il proprio cannone sulla stanza di Paulus (ando cosi non è una battuta) egli si arrese. I sopravissuti morirono in siberia a lavori forzati (costruirono la ferrovia siberiana). Durante la battaglia entrambi gli schieramenti dovevano sorbirsi la propaganda del nemico. Gianni065 ho 2 richieste: 1- mi puoi parlare della casa di Pavlor (soldato sovietico che gli diede il nome), della fabbrica di trattori e dell'acciaieria ottobre rosso, luoghi simbolo della resistenza? 2-mi puoi descrivere la vita dei tedeschi a stalingrado quando furono accerchiati? so solo che quando sentirono il nome Maestein si illusero tantissimo. deve essere stato bruttissimo per loro morire di fame e sentirsi condannati Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 1 Marzo 2006 Segnala Condividi Inviato 1 Marzo 2006 Grazie per le integrazioni. Naturalmente su Stalingrado si possono scrivere fiumi di inchiostro, perchè è una storia costellata di migliaia di episodi. Una parte delle due domande trovano risposta in questo bel lavoro di un gruppo di studenti: http://www.liceoberchet.it/netday00/storia...stalingrado.htm si parla anche della vasa di Pavlov e del morale tedesco. Altri approfondimenti possono essere letti qui: http://www.vor.ru/Italian/Stalingraders/ http://www.search.com/reference/Pavlov's_House (in inglese) Per quanto riguarda la fabbrica dei trattori, conosciuta come Fabbrica Ottobre Rosso, probabilmente non c'è di meglio in internet di questo sito: http://stalingrad.ic.ru/opera06.html (in inglese) Purtoppo devo necessariamente indirizzarti su siti, perchè l'approfondimento di questi argomenti richiede tempi di cui non dispongo! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 1 Marzo 2006 Segnala Condividi Inviato 1 Marzo 2006 grazie mille non ti preoccupare vado a leggere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Magno Inviato 21 Agosto 2007 Segnala Condividi Inviato 21 Agosto 2007 I primi sono i sei siluranti Avenger: solo uno di essi fa ritorno. Sapete che su quell'aereo c'era George Bush padre??? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 22 Agosto 2007 Segnala Condividi Inviato 22 Agosto 2007 Anche JFK partecipò alla campagna del pacifico , nella battaglia di Leyte se non sbaglio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lorenz Inviato 21 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2008 Tra i morti di stalingrado, vi erano anche 87.000 soldati italiani. A me non risulta che gli italiani abbiano mai preso parte all'assedio di Stalingrado! La divisione alpina Tridentina era stata inizialmente inviata in supporto all'armata di von Paulus ma le fu ordinato di tornare indietro nel novembre del 42...Le nostre divisioni erano tutte a protezione del fronte disposte molto più a nord lungo il corso del Don...Furono intrappolate nel grande accerchiamento che operarono i Russi a partire dal dicembre 1942 proprio in quella controffensiva di cui parlavi ideata da Zhukov ma che si è svolta su un fronte di un migliaio di chilometri...Dopo aver sfondato l'armata romena a sud e ungherese a nord dello schieramento dell'Armir ci separarono dai tedeschi che si trovavano molto più a sud ad assediare Stalingrado. Divisero il fronte in tante sacche e in quella più a sud furono imprigionati gli assedianti Tedeschi e Romeni che vennero sterminati Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gobbomaledetto Inviato 21 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2008 (modificato) A me non risulta che gli italiani abbiano mai preso parte all'assedio di Stalingrado! La divisione alpina Tridentina era stata inizialmente inviata in supporto all'armata di von Paulus ma le fu ordinato di tornare indietro nel novembre del 42...Le nostre divisioni erano tutte a protezione del fronte disposte molto più a nord lungo il corso del Don...Furono intrappolate nel grande accerchiamento che operarono i Russi a partire dal dicembre 1942 proprio in quella controffensiva di cui parlavi ideata da Zhukov ma che si è svolta su un fronte di un migliaio di chilometri...Dopo aver sfondato l'armata romena a sud e ungherese a nord dello schieramento dell'Armir ci separarono dai tedeschi che si trovavano molto più a sud ad assediare Stalingrado. Divisero il fronte in tante sacche e in quella più a sud furono imprigionati gli assedianti Tedeschi e Romeni che vennero sterminati La cifra delle perdite italiane si riferisce ai morti nella ritirata, che sono più o meno 87.000. In realtà c'era una piccola aliquota di un autoparco, inviato a fare legna a Stalingrado e sorpreso dall'offensiva russa che creò la sacca di Stalingrado. Ne parla Alfio Caruso nel suo Noi moriamo a Stalingrado. Qui di seguito riporta la presentazione tratto dal sito della casa editrice Longanesi: Stalingrado, 1942: settantasette soldati italiani, appartenenti quasi tutti a due autoreparti, il 127° e il 248°, avevano portato guastatori e rifornimenti alla 6a armata tedesca di Paulus e dovevano rientrare dopo aver riempito gli autocarri con la legna per affrontare l’inverno. Furono invece bloccati dall’avanzata dell’Armata Rossa alla fine di novembre del 1942. L’evento che cambiò le sorti del conflitto viene vissuto dal basso, il massacro dei combattimenti s’intreccia ai tormenti di poveri soldati. La loro lenta agonia è raccontata dalle lettere spedite a casa. In esse niente traspare dell’ansia, del vitto che comincia a scarseggiare, del freddo che aumenta, dell’attesa infinita di rientrare al reparto. All’apparenza tutti affermano di star bene, di essere lontano dai pericoli, di condurre un’esistenza tranquillissima. Ripetono l’accorato appello di mandare notizie, di non dimenticarli. Ma in gennaio affiora nei saluti a genitori, mogli e figli la fine di ogni speranza. Dopo la resa, prigionia, malattie e sconforto falcidiano i sopravvissuti. Solo due rivedranno l’Italia. Oggi la loro memoria vive nel ricordo dei familiari. Alfio Caruso, in una sorta di doloroso pellegrinaggio, li ha rintracciati quasi tutti. Modificato 21 Maggio 2008 da gobbomaledetto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lorenz Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 L'hai letto questo libro? com'è? Se te lo posso chiedere il tuo nick riprende il soprannome del bombardiere italiano "gobbo volante"? o magari sei solo tifoso della juve....? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
gobbomaledetto Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 Del libro non so dirti nulla, mi ricordavo solo che parlava di quell'episodio di cui si stava discutendo. Il mio nick viene dal soprannome dato agli inglesi all'aerosilurante italiano S.M. 79 e, perciò, il tifo non è alla base della mia scelta (anche perché sono un tifoso, all'acqua di rose e ben poso sfegatato, del Milan). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite iscandar Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 Anche JFK partecipò alla campagna del pacifico , nella battaglia di Leyte se non sbaglio si ci hanno fatto un film "i sporavvissuti" dove si vede che JFK, dopo che gli avena speronato la PTB, per farsi recuperare andava dall'isola dove si erano salvati nel centro del cannale di Leyte per farsi vedere dalle navi USA Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lorenz Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 Il mio nick viene dal soprannome dato agli inglesi all'aerosilurante italiano S.M. 79 Io infatti quello dicevo...ma non era mica un aerosilurante! Principalmente era un bombardiere medio pesante di cui fu realizzata una versione (S.79S) per il siluramento! Che chissà poi quante missioni avrà fatto ingombrante com'era... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Einherjar Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 (modificato) Io infatti quello dicevo...ma non era mica un aerosilurante! Principalmente era un bombardiere medio pesante di cui fu realizzata una versione (S.79S) per il siluramento! Che chissà poi quante missioni avrà fatto ingombrante com'era... Come bombardiere non era un gran che perche doveva stivare le bombe in verticale e ciò limitava le dimensioni delle stesse, mentre come silurante aveva dalla sua la capacita di essere uno dei pochi aerei capace di portare i siluri da 450mm. Modificato 22 Maggio 2008 da Einherjar Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lorenz Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 Come bombardiere non era un gran che perche doveva stivare le bombe in verticale e ciò limitava le dimensioni delle stesse, mentre come silurante aveva dalla sua la capacita di essere uno dei pochi aerei capace di portare i siluri da 450mm. Poteva portarne più di uno che tu sappia di siluri?Cmq non ti pare che come dimensioni fosse un po' grosso per delle manovre presumibilmente agili e a bassa quota come quelle che deve svolgere un aerosilurante? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Einherjar Inviato 22 Maggio 2008 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2008 (modificato) Poteva portarne più di uno che tu sappia di siluri?Cmq non ti pare che come dimensioni fosse un po' grosso per delle manovre presumibilmente agili e a bassa quota come quelle che deve svolgere un aerosilurante? Poteva portarne al massimo 2 a volte ne portava 1 solo, Qui è pienissimo d'informazioni : http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...c=5379&st=0 Modificato 22 Maggio 2008 da Einherjar Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
speedyGRUNF Inviato 23 Novembre 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 23 Novembre 2008 Invece di aprire un nuovo topic,credo che questa domanda posso metterla qui Dunque...Come a volte si vede in molti film di natura aeronautica/aviatoria in cui vi siano voli di trasferimento,non manca mai quel pilota,di solito il più ganzo della combriccola(Quello che poi alla fine si ingroppa la bellona di turno,per intenderci...),che parte con tonneau,figure acrobatiche ecc,per far vedere che lui è er mejo...Ebbene,mi chiedevo se durante i voli di trasferimento(Ad esempio quelli della PAN,o qualunque tipo di aerei militari),questo può accadere veramente,oppure è la solita mistificazione per far più interessante il film? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Condividi Inviato 23 Novembre 2008 (modificato) si ci hanno fatto un film "i sporavvissuti" dove si vede che JFK, dopo che gli avena speronato la PTB, per farsi recuperare andava dall'isola dove si erano salvati nel centro del cannale di Leyte per farsi vedere dalle navi USA L'episodio che ispirò il film PT109 (non so con quale titolo sia arrivato in Italia), avvenne il 2 Agosto 1943 nello stretto fra l'isola Kolombangara e Arundel, nelle Salomone. Leyte sta qualche migliaio di chilometri più a nord e più a ovest in spazio, e, come campagna militare, oltre un anno più tardi. http://www.nationalgeographic.com/pt109/ http://www.history.navy.mil/photos/sh-usn/usnsh-p/pt109.htm Modificato 23 Novembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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