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ss-n-22


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Sulla rivista della marina ho letto:

 

"L’«SS-N-22» è sicuramente una delle minacce più temibili che le marine dei Paesi occidentali potrebbero trovarsi di fronte. Stiamo difatti parlando di un missile con una testa in guerra di 300 kg, che oltre a un carico bellico convenzionale ne può portare uno nucleare, propulso da un ramjet a propellente liquido associato ad un booster a propellente solido che conferisce al missile una velocità di oltre 2 mach. È chiaro che una velocità del genere riduce drammaticamente i tempi di reazione per la nave/bersaglio: in teoria dai 120/150 secondi necessari per rispondere con efficacia ad un «normale» missile antinave a 25/30. Lassi di tempo che non concedono certo molta libertà di azione per sedurre il missile o sbarragli la strada con un CIWS.

Il «Sunburn» ha un raggio di azione nell’ordine dei 100 km e ha un sistema di guida che abbina un’unità inerziale, per la crociera, ad homing radar attivo. L’altra caratteristica che lo rende potenzialmente letale riguarda la sua altissima capacità evasiva. Il missile è difatti dotato di un design particolarmente indurito che gli consente di reggere anche a profili terminali con g alti (le fonti parlano di 15 g), potenzialmente in grado di privare i direttori del tiro della possibilità di calcolare la corretta soluzione di ingaggio. In più, ma ciò vale logicamente per ogni missile da crociera, in caso di ingaggio da parte di un CIWS ci sarebbe sempre il problema collaterale della nuvola di schegge che investirebbe la nave. A questo punto l’unica difesa che darebbe una certa garanzia sarebbe la scoperta e la distruzione della piattaforma di lancio, nave o aereo, prima che questa possa effettivamente lanciare il suo attacco. "

 

Ma è davvero così letale?pensate che danno può fare allora una tarantul russa che di sunburn ne ha 16!

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Ospite intruder
Sulla rivista della marina ho letto:

 

"L’«SS-N-22» è sicuramente una delle minacce più temibili che le marine dei Paesi occidentali potrebbero trovarsi di fronte. Stiamo difatti parlando di un missile con una testa in guerra di 300 kg, che oltre a un carico bellico convenzionale ne può portare uno nucleare, propulso da un ramjet a propellente liquido associato ad un booster a propellente solido che conferisce al missile una velocità di oltre 2 mach. È chiaro che una velocità del genere riduce drammaticamente i tempi di reazione per la nave/bersaglio: in teoria dai 120/150 secondi necessari per rispondere con efficacia ad un «normale» missile antinave a 25/30. Lassi di tempo che non concedono certo molta libertà di azione per sedurre il missile o sbarragli la strada con un CIWS.

Il «Sunburn» ha un raggio di azione nell’ordine dei 100 km e ha un sistema di guida che abbina un’unità inerziale, per la crociera, ad homing radar attivo. L’altra caratteristica che lo rende potenzialmente letale riguarda la sua altissima capacità evasiva. Il missile è difatti dotato di un design particolarmente indurito che gli consente di reggere anche a profili terminali con g alti (le fonti parlano di 15 g), potenzialmente in grado di privare i direttori del tiro della possibilità di calcolare la corretta soluzione di ingaggio. In più, ma ciò vale logicamente per ogni missile da crociera, in caso di ingaggio da parte di un CIWS ci sarebbe sempre il problema collaterale della nuvola di schegge che investirebbe la nave. A questo punto l’unica difesa che darebbe una certa garanzia sarebbe la scoperta e la distruzione della piattaforma di lancio, nave o aereo, prima che questa possa effettivamente lanciare il suo attacco. "

 

Ma è davvero così letale?pensate che danno può fare allora una tarantul russa che di sunburn ne ha 16!

 

 

Sulla carta tutte le armi sono eastremamente letali, poi bisogna vedere se riescono a partire o a scoppiare, e nel caso del materiale russo è una domanda che bisogna farsi seriamente.

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Sulla carta tutte le armi sono eastremamente letali, poi bisogna vedere se riescono a partire o a scoppiare, e nel caso del materiale russo è una domanda che bisogna farsi seriamente.

be non bisogna esagerare

non dimentichiamo cosi' per parlare che la stazione spaziale internazionale e' stata rifornita per lungo tempo dalle navette automatiche russe .......

se aspettavano gli shuttle .......

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Sulla carta tutte le armi sono eastremamente letali, poi bisogna vedere se riescono a partire o a scoppiare, e nel caso del materiale russo è una domanda che bisogna farsi seriamente.

 

che malfidente...

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be non bisogna esagerare

non dimentichiamo cosi' per parlare che la stazione spaziale internazionale e' stata rifornita per lungo tempo dalle navette automatiche russe .......

se aspettavano gli shuttle .......

 

Se aspettavamo i russi per fare una stazione spaziale internazionale....

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Ospite iscandar
Se aspettavamo i russi per fare una stazione spaziale internazionale....

meno male che c'erano loro quando lo shuttle ha avuto quei piccoli problemini... oltretutto loro con la MIR hanno avuto un po' di esperienza

Modificato da iscandar
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In effetti missili come l’SSN22 Sunburn, studiati espressamente per sfruttare le debolezze del sistema AEGIS, pongono problemi notevoli e di difficile soluzione. La capacità di sostenere 15G in manovra, andrebbe verificata (il progetto franco-tedesco ANS prevedeva un massimo di 10G) e le manovre evasive si sviluppano più che altro in variazioni di quota o limitati serpeggiamenti. La traccia radar, bassa, ritarda l’avvistamento ed i tempi di risposta consentono forse un singolo attacco con i missili superficie-aria prima che l’arma raggiunga la portata minima di ingaggio. A quel punto solo i sistemi CIWS potranno impegnare il bersaglio. Arrivato a 2 km dalla nave, il missile non potrà più effettuare manovre evasive, solo lievi correzioni di rotta (una brusca manovra gli impedirebbe di riallinearsi in tempo). A meno di 1 km, la precisione dei cannoni a tiro rapido sale vertiginosamente. Purtroppo solo sistemi come il CADS-N1 Kashtan o il Goalkeeper sono in grado di piazzare un numero elevato di proiettili a segno ( per il sistema Myriad si calcolavano 8 centri fino agli ultimi 200 metri, contro sea skimmer a 3000 km/h, manovrabili e di 35 cm di diametro). Il Phalanx è appena sufficiente, anche con proiettili all’uranio! L’esplosione della testata investirà la nave, soprattutto se l’attacco avviene in picchiata; lo scoppio di una testata di 200 kg a 100 metri di distanza sviluppa alcune centinaia di KiloJoule ( pari all’energia di alcuni proiettili da 20mm sparati a breve distanza). Nulla in confronto ad un impatto diretto, anche se lo scoppio potrebbe danneggiare le complesse apparecchiature elettroniche e porre così la nave in condizioni critiche, incapace di affrontare il secondo attacco. Si stima così che 1,2 missili Sunburn possano già saturare le difese di una fregata. Le misure di attacco elettronico possono deviare il missile, non possono però garantire il risultato. La cosa migliore? Impegnare i vettori prima del lancio.

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  • 4 settimane dopo...
il nostro 76mm come se la caverebbe?? anche se ha un rateo di fuoco di 2 colpi al secondo credo basti anche solo 1 colpo diretto per distruggere il missile...

 

Un colpo da 76 diretto distrugge qualsiasi cosa in grado di volare figuriamoci un missile con quintai di esplosivo e carburante.

 

Solo che con il Superrapido è solo questione di c... se prendi un missilotto a mach 2+ e a pelo d'acqua.

 

Come ha detto Dominus, Davide+Strales sarà tutta un'altra musica, anche se è sempre meglio non arrivarci a dovere usare il CIWS contro bestie simili.

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ma anche senza davide..le normali munizioni a frammentazione / prossimità non sarebbero sufficenti??

 

in ogni credo che anche intercettandolo a tra i 200-500 metri, con la velocità che ha riesca comunque a danneggiare la nave per via dei frammenti dell esplosione

Modificato da IamMarco
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ma anche senza davide..le normali munizioni a frammentazione / prossimità non sarebbero sufficenti??

 

in ogni credo che anche intercettandolo a tra i 200-500 metri, con la velocità che ha riesca comunque a danneggiare la nave per via dei frammenti dell esplosione

Le "normali" (cioè non guidate) munizioni antimissile del Super Rapido sono fatte apposta, è lapalissiano. Qui i casi sono due: funzionano come dice la ditta e come i test dovrebbero aver dimostrato, oppure non funzionano e quindi non abbattono il missile.

Al di là della munizione resta sempre, inevitabilmente, la possibilità che il missile non venga colpito affatto. Però se viene colpito (che è il vero "se") e se un proietto funziona, il che è probabile se non altro perché ne vengono sparati parecchi, allora il missile ha ben poche chance di arrivare a bordo.

Se arrivano schegge o frammenti è comunque molto, ma MOLTO meno grave. Inoltre il Super Rapido, concettualmente, è destinato proprio a colpire un ASM a distanza di sicurezza. Questo è il suo pregio e il suo limite allo stesso tempo (perché più lontano spari meno precisione ottieni, e viceversa).

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