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Politica - Topic Ufficiale


Graziani

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Obama ha definito Napolitano un «grande leader» ... il rotolo prendendo la solita cantonata ha pensato che perlasse di Ilvio ... ma all'estero la pensano in modo diverso ...

 

I principali quotidiani internazionali si soffermano in particolare sull'elogio di Barack Obama all'integrità del capo di Stato italiano Giorgio Napolitano, definito un «grande leader». Secondo una parte della stampa estera, nell'atteggiamento del presidente americano ci sarebbe una sottile critica al premier Silvio Berlusconi.

 

titola "Obama elogia un grande leader italiano per la sua integrità - ma non è Berlusconi" e, nell'incipit dell'articolo, scrive: «Molti italiani saranno soddisfatti che, al suo arrivo, Barack Obama si è lanciato in un copioso elogio per un grande leader nazionale, che ha l'ammirazione di tutto il popolo italiano. Obama non parlava di Silvio Berlusconi, ma del capo di Stato Giorgio Napolitano». Il quotidiano riportando che la «Casa Bianca ha negato l'ipotesi che, nell'elogio - che non è stato esteso a Berlusconi - ci sia stata una velata critica al premier», conclude che «gli italiani possono giungere a differenti conclusioni». «La giuria deve ancora decidere se il vertice sarà considerato un successo», conclude l'articolo, evidenziando che «l'atteggiamento di Berlusconi nei confronti delle donne e gli attacchi contro di lui costituiscono delegittimazioni che hanno danneggiato l'immagine dell'Italia, e i problemi del premier non sono ancora finiti».

 

Il Daily Telegraph riprende gli elogi di Obama a Giorgio Napolitano, e titola "Vertice G8: Barack Obama accusato di dare un colpo a Silvio Berlusconi".

 

The Guardian riprende la polemica con il governo italiano e, in un editoriale di Alexander Chancellor, titola "Silvio Berlusconi ha inveito contro questo piccolo quotidiano. Qual'è il suo problema con il Guardian?". Secondo l'articolo, che ricorda una frase del ministro degli Esteri Franco Frattini (il Guardian va escluso dai grandi giornali del mondo) «ci si dovrebbe chiedere quale quotidiano Frattini vorrebbe ammettere nel club, dato che gran parte della stampa europea (compresa quella italiana non di proprietà del premier) è critica con Berlusconi quanto lo è stato il Guardian».

 

El Pais in un articolo intitolato "Obama patteggia con l'effetto Berlusconi" scrive che il presidente americano «ha dato una lezione di finezza e abilità diplomatica uscendo indenne dalla trappola Berlusconi». Il giornale riporta la visita dei due leader nel centro storico dell'Aquila: «Obama ha schivato più volte la compagnia di un loquace Berlusconi, che cercava la foto del gran riscatto, ma il presidente degli Usa ha preferito parlare direttamente con gli italiani», si legge nell'articolo, che evidenzia come, nel tradizionale libretto edito dalla Casa Bianca in occasione del G8, «a Berlusconi sono dedicate sette righe, a Napolitano tre pagine». :asd:

 

Le Figaro prova a interpretare la scelta di Carla Bruni-Sarkozy di partecipare al G8 separatamente dalle altre first-ladies e scrive che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è apparso ieri, almeno fino all'arrivo di Obama, «contratto e sulla difensiva. Il tour operator Berlusconi non raccoglie sempre consensi unanimi. Carla Bruni-Sarkozy non nasconde di non approvare affatto le sbandate del primo ministro italiano». Le Figaro sottolinea anche che la scelta del soggiorno dei capi di stato e di governo a L'Aquila e delle consorti a Roma «infrange le usanze del G8, dove il paese ospite offre sempre una cena per i mariti e le mogli dei capi di Stato».

 

Il settimanale tedesco Die Zeit dedica a Berlusconi un dossier di tre pagine dal titolo "Il grande seduttore", con una fotografia del premier sorridente che occupa l'intera metà superiore della prima pagina.

 

In Giappone lo Yomiuri titola "Il Primo ministro italiano è in grado di essere il presidente?".

 

Il belga Le Soir, riferendosi alla visita di Obama tra le macerie dell'Aquila, scrive: «Scosso dagli scandali, Berlusconi è riuscito in un bel colpo di immagine, ma è poco probabile che all'Aquila cambi il mondo».

Una Caporetto...

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Della serie il vero pericolo per la democrazia è proprio il molisano!!!

 

 

Dal link http://www.corriere.it/editoriali/09_lugli...44f02aabc.shtml

 

riporta:

 

DI PIETRO E L’APPELLO SUI GIORNALI STRANIERI

 

Una strana idea di democrazia

 

Se non è un tentati­vo di indurre Paesi terzi a interferire nella nostra politi­ca interna, è una manife­stazione di sfiducia nelle istituzioni repubblicane alle quali, come parla­mentare, ha giurato fedel­tà. Non ci sono altre paro­le per definire l’«appello» di Di Pietro alla «Comuni­tà internazionale» — pub­blicato a pagamento sul­l’Herald Tribune — affin­ché eserciti «la necessa­ria pressione per assicura­re che i principi della li­bertà democratica e di in­dipendenza della Corte costituzionale siano soste­nuti al fine di impedire che la democrazia in Ita­lia si trasformi in una dit­tatura di fatto». L’oggetto della surreale iniziativa è il disegno di legge governativo detto lodo Alfano, oggi legge, che, come ogni altra leg­ge della Repubblica, dove­va essere votata dal Parla­mento; controfirmata dal presidente della Repub­blica, che, prima di pro­mulgarla, se vi ravvisava un vizio di forma, poteva «con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione» (ar­ticolo 74 della Costituzio­ne); infine, in quanto con­troversa, deve, ora, essere sottoposta al giudizio del­la Corte costituzionale che ne può dichiarare «l’illegittimità costituzio­nale », facendola decade­re «dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione» (articoli 134 e 136).

 

Il percorso della legge Alfano è, comunque, un esempio di democrazia costituzionale ancora più prescrittiva di quella di al­tri Paesi non meno demo­cratici: divisione, separa­zione, indipendenza dei poteri esecutivo, legislati­vo, giudiziario (incarnato dalla Corte costituziona­le), cui la nostra Costitu­zione aggiunge le prero­gative del presidente del­la Repubblica. Già appro­vata dal Parlamento e con­trofirmata dal presiden­te, sarà giudicata, il 6 otto­bre, dalla Corte costituzio­nale. Che, poi, come scri­ve Di Pietro nel suo appel­lo, «secondo il pronuncia­mento di oltre 100 costitu­zionalisti, la legge Alfano sia stata definita incostitu­zionale perché viola l’arti­colo 3 della Costituzione italiana secondo il quale 'tutti i cittadini sono uguali davanti alla leg­ge' », è un’opinione legit­tima quanto quella con­traria, rientra nel fisiologi­co dibattito politico de­mocratico, ma non fa, evi­dentemente, testo.

 

Antonio Di Pietro, co­me laureato in legge, ex magistrato, parlamenta­re, tutto ciò lo dovrebbe sapere. Se con l’«appello alla comunità internazio­nale » egli mostra di igno­rarlo, vuol dire non solo che non sa che cosa sia la democrazia liberale, non solo che non crede che l’Italia lo sia, ma che ha un'idea della democrazia alquanto inquietante. Qui, la situazione giudi­ziaria di Silvio Berlusconi non c’entra. Siamo di fronte a un parlamentare che delegittima — oltre che una maggioranza di governo liberamente elet­ta, la qual cosa rimane an­cora nei limiti del con­fronto politico — anche il Parlamento, il presiden­te della Repubblica e du­bita persino della legitti­mità della Corte costitu­zionale, che potrebbe nei prossimi mesi respinge­re, senza scandalo, il lodo Alfano. Uno spirito, quel­lo di Di Pietro, autoritario che mal sopporta, oggi, di fare politica dentro il perimetro costituzionale, e che così facendo getta anche qualche ombra sul suo passato di magistra­to.

 

Piero Ostellino

 

10 luglio 2009

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Della serie il vero pericolo per la democrazia è proprio il molisano!!!

:rotfl: :rotfl:

va la che c'è la stampa internazionale a ricordarci cosa sono i giornali e gli editoriali, quelli nostrani sono più comici che altro.

 

Mi aspetto con impazienza gli articoli dei blogger che amano "leggere e commentare" gli editorialisti di Panebianco, Ostellino e tutta la banda...

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a me pare vergognoso, invece, continuare a insultare la stampa estera.

 

A TE PARE VERGOGNOSO!?

 

No, sappi che l'unica cosa di vergognosa è che un leader (?) dell'opposizione vada a comprare (con quali soldi poi ce lo dovrebbe spiegare) una pagina di un giornale straniero per danneggiare scientemente l'immagine dell'Italia nel momento in cui essa ospita i grandi nel mondo.

 

E' vergognoso che un giornalista di un quotidiano che si vuole affermare prestigioso -The Guardian- scriva che l'Italia sarà presto sostituita nel G8 dalla Spagna, manifestando tutta la sua ignoranza. Vuoi sapere perchè ignoranza?! Perchè il giornalista (?) ha costruito questa idea (o delirio) sulla base del fatto che la Spagna ha recentemente raggiunto un rapporto fra PIL pro capite più alto rispetto all'Italia...peccato che nel G8 sono presenti gli stati con l'economia più sviluppata ed il valore di PIL complessivamente più alto. Altrimenti dovremmo vedere il Lussemburgo, la Norvegia ed il Qatar (stati con il più elevato PIL pro capite) al posto di USA, UK e Italia...

 

Ma nessuno di voi (inteso come voi sostenitori della stampa estera che denigra l'Italia) ha avuo il buon senso di andare a vedere se erano fondate quelle accuse....fra l'altro dolosamente pubblicate il giorno prima del summit internazionale.

 

Continuate, continuate pure a riportare vittoriosi i contenuti di quegli articoli: fate solamente male all'Italia, forse anche al Governo, ma certamente all'Italia.

 

Riguardo ad Obama che non stringe la mano non ti rispondo nemmeno, tanto è ridicola l'affermazione.

 

@Madmike: nessun complotto, semplicemente le forze di sinistra del mondo hanno compreso che in questo momento un (forte) Governo di destra di uno degli stati del G8 soffre gli attacchi della stampa estera e di conseguenza hanno sguinzagliato i loro giornalisti. Già tempo fa ti ho dimostrato come tutti i quotidiani europei (alcuni autorevoli, altri molto meno) che attaccavano Berlusconi sul caso Noemi e Villa Certosa erano legati da una certa connessione. Il Press Center della Casa Bianca è diverso dall'ufficio stampa del Presidente, quindi è del tutto possibile che all'interno di esso vi siano giornalisti di sinistra che hanno tutto l'interesse a screditare un Governo di destra che tanto bene sta facendo sulla scena internazionale e che si sta avvicinando molto al caro Obama.

 

I fatti dicono ben altro!

Dicono che (alla faccia del NY Times) l'Italia ha promosso e perfettamente organizzato il primo G8 allargato, quello che è stato denominato G14: allo scorso G8 in Giappone si era voluto tenere fuori i rappresentanti delle economie emergenti, mentre a quello che si chiude oggi l'Italia -forte degli accordi stretti a Doha- ha fatto entrare in modo ufficiale nel G8 stati fondamentali come Cina, Brasile, India, ecc (che insiame agli stati del G8 rappresentano l'85% dell'economia mondiale).

I fatti dicono che tutti i leader mondiali hanno magnificato l'organizzazione del summit (lodando in particolare l'idea di tenerlo a L'Aquila), la gestione degli incontri e la direzione dei lavori....e che vi piaccia o no, ma tale merito va riconosciuto fortemente a Berlusconi (inteso come persona, non come Governo italiano).

I fatti dicono che il summit ha prodotto documenti importanti (dall'accordo sulle nuove regole economiche per scongiurare la crisi, al documento di condanna dell'Iran, all'accordo sulla riduzione della temperatura del Globo)...certamente si poteva fare di più (ma era difficile senza la presenza del leader cinese, costretto ad abbandonare il G8 prima ancora di cominciare) ma altrettanto certamente sono risultati soddisfacenti (se poi i Governi sapranno dargli attuazione in seguito).

Modificato da paperinik
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...

va la che c'è la stampa internazionale a ricordarci cosa sono i giornali e gli editoriali ...

... l'«appello» di Di Pietro alla «Comuni­tà internazionale» — pub­blicato a pagamento sul­l'Herald Tribune ...

Sì, la stampa internazionale A PAGAMENTO!!!

Modificato da picpus
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Sì, la stampa internazionale A PAGAMENTO!!!

 

è ovvio o per te scrivono gratis quell'appello?

 

Il male all'italia non lo vedo , non ci si può nascondere dietro alla nazionalità quando fa comodo per evitare critiche, è assurdo!!

 

edit

 

che cosa DiPietro dovrebbe spiegare?

con i soldi da parlamentare con può permetterci una paginetta di un giornale?

ma andiamo non famò..

Modificato da Leviathan
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Il male all'italia non lo vedo , non ci si può nascondere dietro alla nazionalità quando fa comodo per evitare critiche, è assurdo!!

 

Però...che risposta di contenuto.

 

Dimmi in quale altro stato democratico del mondo un esponente dell'opposizione ha pubblicato una pagina su un quotidiano straniero invocando un intervento esterno.

Te lo dico io: NESSUNO.

 

Non vedi il male per l'Italia?! Beh, evidentemente non ti sei fatto domande del tipo: "perchè adesso", "perchè quelle parole", "perchè su un giornale estero"...

 

Comunque siccome contanto solo i fatti, ecco che il summit (nefastamente organizzato dal Governo di Berlusconi) ha archiviato un altro risultato: Africa, sì dei Grandi agli aiuti: 15 miliardi in 3 anni !

 

EDIT: chissà che avrebbe detto la sinistra e la stampa estera se il protagonista di questa foto anzichè essere il divino Obama e l'affascinante Sarkozy, fosse stato il "puttaniere" (come taluno lo ha qui appellato) Berlusconi

2cwnzg7.jpg

meditateci un pò...vah!

Modificato da paperinik
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Dimmi in quale altro stato democratico del mondo un esponente dell'opposizione ha pubblicato una pagina su un quotidiano straniero invocando un intervento esterno.

Te lo dico io: NESSUNO.

e in quanti stati dell'occidente il complice del premier in carica viene condannato ma il premier no perchè si fa le leggi per salvarsi?

in quanti stati esteri i giudici vanno a cena da quello con la persona su cui devono decidere?

 

aiuti all'africa?

oltre che non aver ben rispettato accordi passati, Onu e ONG l'accordo lo considerano poco meno di briciole

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Ho visto la conferenza stampa di ieri, che è stata impeccabile fino alla fine, quando al Presidente del Consiglio è stato chiesto un commento sul mancato versamento di fondi all'Africa che aveva firmato nel 2005 a Gleneagles, lui ha risposto altro e non ha dato una parola di scuse, niente.

 

Dunque la faccenda del G8 all'Aquila è seria, e ben fa lui a portare lustro all'Italia davanti ai grandi del mondo, ma non capisco questo suo comportamento generalizzato che tende a "firmare" promesse che poi non mantiene, ho come l'impressione che spesso questa condotta sia un danno per l'Italia e gli italiani, ed in questo caso ci hanno messo anche gli africani: abbiamo versato solo il 3% di quanto promessogli.

 

Bell'affare.

 

Comunque un bel G8.

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...

EDIT: chissà che avrebbe detto la sinistra e la stampa estera se il protagonista di questa foto anzichè essere il divino Obama e l'affascinante Sarkozy, fosse stato il "puttaniere" (come taluno lo ha qui appellato) Berlusconi

2cwnzg7.jpg

meditateci un pò...vah!

Che ci vuoi fare, pap, c'è chi può,

 

http://www.affaritaliani.it/politica/inchi...etro260609.html

 

http://www.affaritaliani.it/politica/dipie...ssip290609.html ,

 

e c'è chi non può!!!

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e in quanti stati dell'occidente il complice del premier in carica viene condannato ma il premier no perchè si fa le leggi per salvarsi?

in quanti stati esteri i giudici vanno a cena da quello con la persona su cui devono decidere?

Evito di risponderti nel dettaglio, perchè si innescherebbe al solita diatriba sul fatto che in nessun altro stato democratico la magistratura è politicizzata e funziona ad orologeria.

Comunque riguardo alla cena con i Giudici, hai scritto una castoneria enorme: i giudici della Consulta non giudicano nessuno, giudicano se una legge è costituzionale o no, quindi non è nemmeno ipotizzabile che una cena di 2 di loro (su 15) con l'attuale Presidente del Consiglio determini incompatibilità allo ius dicere....

aiuti all'africa?

oltre che non aver ben rispettato accordi passati, Onu e ONG l'accordo lo considerano poco meno di briciole

 

Vedi tu (ma ovviamente non sei solo) sei il classico virtuoso del "non è mai abbastanza".

 

Raggiungi un accordo per il clima?! Poca cosa

Aiuti all'Africa?! Briciole

Togli l'ICI?! Troppo poco

Abbassi di pochi euro le tasse?! Ridicolo

Introduci il bonus famiglia?! Insufficiente

 

Sarà poco, ma qualcosa è....meglio che starsene a braccia conserte tacciando di inutilità tutto ciò che gli altri fanno.

 

EDIT: Legolas, hai ragione....l'Italia ha versato solo il 3% di quanto prospettato a Gleneagles ed è giusto richiamarla agli impegni assunti (allora non vincolanti), ma non ci dimentichiamo che nello stesso summit del 2005 fu cancellato il debito di diversi stati Africani (40 miliardi di $ per 18 stati altamente indebitati)....è un traguardo o no!?

Quindi quando gente come Agnoletto dice che il G8 è solo una vetrina, che tanto le decisioni le prende il Fondo Monetario o la Banca Mondiale dice solo una grande corbelleria.

Modificato da paperinik
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Sarà poco, ma qualcosa è....meglio che starsene a braccia conserte tacciando di inutilità tutto ciò che gli altri fanno.

 

EDIT: Legolas, hai ragione....l'Italia ha versato solo il 3% di quanto prospettato a Gleneagles ed è giusto richiamarla agli impegni assunti (allora non vincolanti), ma non ci dimentichiamo che nello stesso summit del 2005 fu cancellato il debito di diversi stati Africani (40 miliardi di $ per 18 stati altamente indebitati)....è un traguardo o no!?

Quindi quando gente come Agnoletto dice che il G8 è solo una vetrina, che tanto le decisioni le prende il Fondo Monetario o la Banca Mondiale dice solo una grande corbelleria.

 

por*a miseria paperinik, che razza di modo di dire le cose... per fortuna che ho buona memoria.

 

Allora, andiamo sul sito del ministero degli Esteri, e troviamo queste note:

 

http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Ester...IniziativaHIPC/

 

Nel 2000, al varo della legge 209, l’Italia si è impegnata a cancellare 4,78 miliardi di Euro circa di debiti ai Paesi HIPC, il 67% circa dei quali derivanti da crediti commerciali (SACE) ed il 33% da crediti di aiuto (di competenza del Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo). L'Italia inizia peraltro ad applicare la cancellazione del 100% del debito sin dal primo accordo interinale di "interim debt relief" per poi annullare l'intero debito estero rimanente al "completion point". In tal modo il Paese HIPC interrompe i pagamenti del servizio del proprio debito estero nei confronti del nostro Paese sin dal "decision point". La modalità seguita dall’Italia lega il processo di cancellazione debitoria ad un insieme di condizionalità internazionali ("Iniziativa HIPC rafforzata") e bilaterali (Legge 209/00).

L’impegno dell’Italia nel quadro ed oltre l’“Iniziativa HIPC rafforzata” si può riassumere quindi come segue:

a) cancellazione al "decision point" del 100% - e non del 90% - dei pagamenti del servizio del debito in crediti commerciali e di aiuto – non solo "pre", ma anche "post-cut-off-date" - dovuti nel periodo interinario sino al raggiungimento del "completion point" ;

b) cancellazione al "completion point" del 100% - e non del 90% - dei crediti commerciali e di aiuto, non solo "pre-cut-off-date", ma anche "post-cut-off-date".

La data limite entro cui vengono calcolati i crediti commerciali e di aiuto "post-cut-off date" da cancellare è quella simbolica del Vertice G8 di Colonia (20 giugno 1999).

 

STATO DI ATTUAZIONE DELL”INIZIATIVA HIPC RAFFORZATA DA PARTE ITALIANA

Al 31.12.2008 l’Italia ha firmato al Club di Parigi 42 Intese multilaterali nell’ambito dell'“Iniziativa HIPC rafforzata”: 25 di “Interim debt relief” con Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Etiopia, Ghana, Guinea Conakry (2), Guinea Bissau, Haiti, Honduras, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Nicaragua, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo (2), Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sierra Leone, Tanzania e Zambia e 17 di cancellazione finale del debito eleggibile con Benin, Bolivia, Burkina Faso, Camerun, Etiopia, Ghana, Honduras, Madagascar, Mali, Mauritania, Mozambico, Nicaragua, Senegal, Sierra Leone, Uganda, Tanzania e Zambia, (avendo tali Paesi raggiunto anche il “completion point”).

Sono state inoltre firmate 9 Intese multilaterali di trattamento pre-HIPC con Burundi, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Sierra Leone e Togo, ai quali è stato concesso un alleggerimento del debito in vista del raggiungimento del “decision point”. Trattasi generalmente di una prima cancellazione debitoria parziale, variante fra il 67% e l'80%, in dipendenza dalle esigenze finanziarie del Paese, così come segnalate dalle IFI.

Le Intese del Club sono seguite dagli Accordi bilaterali applicativi, che tengono conto di quanto previsto dalla Legge n. 209 del 25 luglio 2000 e dal suo Regolamento attuativo (entrato in vigore il 20 giugno 2001).

Nel periodo ottobre 2001 – dicembre 2008 sono stati firmati 48 Accordi bilaterali con Paesi HIPC, di cui 47 di cancellazione debitoria e 1 di riscadenzamento concessionale (con il Ghana):

a) 23 Accordi bilaterali di “interim debt relief” (con Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Etiopia, Ghana, Guinea (2), Guinea Bissau, Haiti, Honduras, Madagascar, Malawi – al quale è stato cancellato l’intero debito “de minimis”- Mali, Mauritania, Nicaragua, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sierra Leone, Tanzania e Zambia);

b) 8 Accordi bilaterali pre-HIPC (con Burundi - al quale è stato cancellato l’intero debito “de minimis”- Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Sierra Leone);

c) 17 Accordi bilaterali di cancellazione finale -100% dei crediti commerciali e di aiuto “pre” e “post-cod”- (con Benin, Bolivia, Burkina Faso, Camerun, Etiopia, Ghana, Honduras, Madagascar, Mali, Mauritania, Mozambico, Nicaragua, Senegal, Sierra Leone, Tanzania, Uganda e Zambia).

 

A partire da ottobre 2001 l’Italia ha cancellato bilateralmente 3,18 miliardi di EURO di debito dei Paesi HIPC.

 

e quarda un po chi c'era al governo quando e' passata quella legge?

 

XIII Legislatura (9 maggio 1996 - 9 marzo 2001) elezioni politiche il 21 aprile 1996

Governo Amato II

Governo D'Alema II

Governo D'Alema

Governo Prodi

 

Allora, che tu cerchi di fare passare surrettiziamente come una 'vittoria' di B., e dei governi successivi, o addirittura del G8, quella che e' una legge dello stato Italiano promulgata da altri, e' una scorrettezza esemplare, non meno discutibile di quanto dicono i DiPietro e compagnia cantante su B.

 

Qui bisogna che TUTTI ci mettiamo in testa che, come sovente ripetuto dai forumisti, bisognerebbe pensare al bene dell'ITALIA, e non a quello di questo o quello schieramento o, addirittura, uomo politico.

Ma si vede che e' troppo difficile. Continuiamo cosi', poi lamentiamoci magari del fatto che non si riesce ad avere una linea collaborativa comune fra gli schieramenti, anche per cose importanti. Ma se manco i cittadini lo fanno, possiamo pretendere che lo facciano quei buontemponi dei ns governanti?

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Evito di risponderti nel dettaglio, perchè si innescherebbe al solita diatriba sul fatto che in nessun altro stato democratico la magistratura è politicizzata e funziona ad orologeria.

si il solito mito...

 

Comunque riguardo alla cena con i Giudici, hai scritto una castoneria enorme: i giudici della Consulta non giudicano nessuno, giudicano se una legge è costituzionale o no, quindi non è nemmeno ipotizzabile che una cena di 2 di loro (su 15) con l'attuale Presidente del Consiglio determini incompatibilità allo ius dicere....

no, in questo caso devono decidere se l'amico a cena è processabile o meno, e quindi il lodo alfano è costituzionale o meno...

e come i giudici a cena con l'imputato

 

sugli aiuti all'africa sarei pure contrario, non hanno mai portato niente, solo a far rassegnare i loro popoli e a far felici più che altro chi li malgoverna

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Giustamente il lodo Alfano, dovrà passare in sede Costituzionale, non è un processo.

 

Paperinik, sono d'accordo che sia non vincolante il trattato del 2005, infatti io mi sono preso la libertà di ironizzare sull'abitudine del Cavaliere, di firmare contratti non vincolanti o da esso stesso ritenuti tali (vedi Contratto con gli Italiani :asd:), e non adombro le recenti vittorie in campo internazionale, e nemmeno la cancellazione del debito (sinceramente non ricordavo), ma se come dice madmike, il governo in carica era un'altro, si dia a Cesare quel che è di Cesare.

 

Quanto agli aiuti all'Africa, ricordo a memoria che il Presidente del Consiglio ieri s'è premurato di specificare che gli aiuti arriveranno ai governi destinatari, in ben altra maniera rispetto al passato, per evitare gli sprechi che loro stessi perpetuavano ai danni delle popolazioni.

 

Che fine facessero quei soldi, posso solo ipotizzarlo: corruzione, commerci illegali, semplice mal gestione. Però il Presidente, non ha specificato come verranno versati questi soldi da oggi in poi, forse semplicemente è troppo presto affinchè anch'egli sappia come fare.

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Beh mi sembra che una voce autorevole, e assolutamente non schierata, come quella di ostellino riassuma bene la questione.

 

Peccato che non ci siano giornalisti della nuova generazione di questo spessore.

 

Se non è un tentatvo di indurre Paesi terzi a interferire nella nostra politica interna, è una manifestazione di sfiducia nelle istituzioni repubblicane alle quali, come parlamentare, ha giurato fedeltà.

 

Non ci sono altre parole per definire l’«appello» di Di Pietro alla «Comunità internazionale» — pub­blicato a pagamento sul­l’Herald Tribune — affinché eserciti «la necessaria pressione per assicurare che i principi della libertà democratica e di in­dipendenza della Corte costituzionale siano sostenuti al fine di impedire che la democrazia in Italia si trasformi in una dittatura di fatto». L’oggetto della surreale iniziativa è il disegno di legge governativo detto lodo Alfano, oggi legge, che, come ogni altra legge della Repubblica, doveva essere votata dal Parla­mento; controfirmata dal presidente della Repubblica, che, prima di promulgarla, se vi ravvisava un vizio di forma, poteva «con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione» (articolo 74 della Costituzione); infine, in quanto controversa, deve, ora, essere sottoposta al giudizio della Corte costituzionale che ne può dichiarare «l’illegittimità costituzionale », facendola decadere «dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione» (articoli 134 e 136).

 

Il percorso della legge Alfano è, comunque, un esempio di democrazia costituzionale ancora più prescrittiva di quella di altri Paesi non meno demo­cratici: divisione, separazione, indipendenza dei poteri esecutivo, legislativo, giudiziario (incarnato dalla Corte costituzionale), cui la nostra Costitu­zione aggiunge le prerogative del presidente della Repubblica. Già approvata dal Parlamento e controfirmata dal presidente, sarà giudicata, il 6 otto­bre, dalla Corte costituzionale. Che, poi, come scrive Di Pietro nel suo appello, «secondo il pronunciamento di oltre 100 costituzionalisti, la legge Alfano sia stata definita incostituzionale perché viola l’articolo 3 della Costituzione italiana secondo il quale 'tutti i cittadini sono uguali davanti alla leg­ge' », è un’opinione legittima quanto quella contraria, rientra nel fisiologico dibattito politico democratico, ma non fa, evidentemente, testo.

]Antonio Di Pietro, come laureato in legge, ex magistrato, parlamentare, tutto ciò lo dovrebbe sapere. Se con l’«appello alla comunità internazionale » egli mostra di ignorarlo, vuol dire non solo che non sa che cosa sia la democrazia liberale, non solo che non crede che l’Italia lo sia, ma che ha un'idea della democrazia alquanto inquietante.Qui, la situazione giudiziaria di Silvio Berlusconi non c’entra. Siamo di fronte a un parlamentare che delegittima — oltre che una maggioranza di governo liberamente eletta, la qual cosa rimane ancora nei limiti del confronto politico — anche il Parlamento, il presidente della Repubblica e dubita persino della legittimità della Corte costituzionale, che potrebbe nei prossimi mesi respingere, senza scandalo, il lodo Alfano. Uno spirito, quello di Di Pietro, autoritario che mal sopporta, oggi, di fare politica dentro il perimetro costituzionale, e che così facendo getta anche qualche ombra sul suo passato di magistrato.

 

P.S. Mi chiedo cosa staranno dicendo Ferrero e gli altri boss di rifondazione che davano per "sicuro al 100%" che Berlusconi sarebbe caduto l'8 luglio dopo il rifiuto della Merkel a venire al G8 :asd:

 

E intanto repubblica ha cominciato a scalare le notizie del vertice sempre più lontano dalla prima pagina e Obama gli ha rifiutato l'intervista per darla all'avvenire e Scalfari gli ha tuonato contro stizzito nella sua "messa cantata della domenica" :asd:

Modificato da Dominus
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por*a miseria paperinik, che razza di modo di dire le cose... per fortuna che ho buona memoria.

 

di fare passare surrettiziamente come una 'vittoria' di B., e dei governi successivi, o addirittura del G8, quella che e' una legge dello stato Italiano promulgata da altri, e' una scorrettezza esemplare, non meno discutibile di quanto dicono i DiPietro e compagnia cantante su B.

 

Qui bisogna che TUTTI ci mettiamo in testa che, come sovente ripetuto dai forumisti, bisognerebbe pensare al bene dell'ITALIA, e non a quello di questo o quello schieramento o, addirittura, uomo politico.

Ma si vede che e' troppo difficile. Continuiamo cosi', poi lamentiamoci magari del fatto che non si riesce ad avere una linea collaborativa comune fra gli schieramenti, anche per cose importanti. Ma se manco i cittadini lo fanno, possiamo pretendere che lo facciano quei buontemponi dei ns governanti?

 

Senti Madmike...io francamente inizio a essere stanco del tuo modo di rispondere.

 

Attacchi continuamente (con una crescente acredine) e non di rado con interventi totalmente inutili (tipo l'ultimo).

Evidentemente non sapendo replicare al fatto che le accuse dei tuoi cari NY Times, Guardian, Express, etc si sono rivelate solo enormi bufale (per non dire peggio) e al fatto che il G8 è riuscito alla grande con enormi meriti del Governo italiano, ecco che parti all'attacco anche tu con accuse costruite....

 

Io non ha mai attribuito i meriti della riduzione del debito agli stati africani all'operato di Berlusconi, ho invece parlato chiaramente di vittoria del G8 tenutosi a Gleneagles nel 2005: che ti piaccia o meno è in quella sede che -di comune accordo con la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale- si è deciso di cancellare il debito di 18 stati africani.

 

Io non avrò la tua buona memoria, però capisco bene l'inglese....ecco quanto è scritto su Wikipedia alla voce relativa a quel summit:

The traditional meeting of G8 finance ministers before the summit took place in London on 10 and 11 June 2005, hosted by Chancellor Gordon Brown. On 11 June, agreement was reached to write off the entire US$40 billion debt owed by 18 Highly Indebted Poor Countries to the World Bank, the International Monetary Fund and the African Development Fund.

(Se serve la traduzione sarò lieto di offrirla).

 

Ho tirato fuori questa vittoria del G8 per replicare a Leviathan il quale sosteneva che le misure adottate dal G8 sono sempre "briciole" di fronte al problema africano, ma ancora una volta (come per l'articolo di Stella) sei dovuto intervenire a spada tratta (fra l'altro spero che nel mentre tu abbia compreso il senso di fondo di quell'articolo).

Se vorrai continuare questo tuo modo di intervenire, fa pure....io non ti seguirò.

 

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EDIT: ecco le vittorie del vertice G8 2009 (anzi G14, grazie all'allargamento voluto dall'Italia):

 

Le intese siglate dai Grandi

 

MISURE ANTICRISI - I paesi del G8 «pur notando segni di stabilizzazione» dell'economia mondiale e «una maggiore fiducia, hanno riaffermato il loro impegno ad attuare le decisioni prese ai summit di Washington e Londra». Nella bozza di documento finale si sottolinea anche che «le politiche per sostenere l'economia mondiale e risanare il sistema finanziario mondiale continueranno per tutto il tempo necessario ad assicurare una crescita sostenibile e di lungo periodo». I Grandi si impegnano a studiare comunque «strategie d'uscita» da attuare dopo la fine della crisi.

 

CLIMA: VERSO L'ACCORDO DI COPENAGHEN - A L'Aquila sono state poste «le basi per un accordo globale ed efficace a Copenaghen»: è quanto si legge nella bozza della dichiarazione finale del G8 in cui si sottolinea che i leader del G8 e del Mef (Major Economies Forum) «hanno concordato di continuare a lavorare insieme nei prossimi mesi».

 

IMPEGNO CONTRO ATOMICHE - I leader del G8 hanno sottolineano «l'importanza centrale del regime stabilito dal Trattato di non proliferazione e l'impegno a creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari» e a questo scopo «gli Stati Uniti convocheranno una conferenza nella primavera 2010 volta a rendere sicuro tutto il materiale nucleare vulnerabile nel mondo e a portare alla revisione del Trattato di non proliferazione».

 

PREOCCUPAZIONE PER IRAN - I leader del G8 hanno espresso preoccupazione per i recenti sviluppi in Iran. Hanno deplorato la violenza post elettorale nel paese, l'interferenza rispetto ai media, la detenzione ingiustificata di giornalisti e gli arresti di cittadini stranieri. Nella bozza del documento finale del G8 si fa riferimento anche all'impegno per trovare una soluzione diplomatica al fallimento continuativo da parte dell'Iran nell'adempiere ai suoi obblighi internazionali rispetto al suo programma nucleare. Gli otto leader hanno anche condannato le dichiarazioni del presidente Ahmadinejad che negano l'olocausto.

 

MEDIORIENTE: SÌ AI DUE STATI - «In vista di una pace globale tra Israele e tutti i suoi vicini, i leader rinnovano il loro pieno sostegno alla soluzione di due Stati per il conflitto israelo-palestinese e sollecitano le parti a riprendere rapidamente i negoziati diretti». I Grandi chiedono anche alle parti di «adempiere ai loro obblighi previsti dalla Roadmap».

 

NO AL PROTEZIONISMO - I «mercati aperti sono cruciali per la crescita e lo sviluppo» e per questo i leader riaffermano «la loro determinazione a resistere al protezionismo». Per quanto riguarda il commercio internazionale, si punta a «raggiungere una conclusione ambiziosa ed equilibrata nel 2010» del Round di Doha.

 

LAVORO, PERSONE AL PRIMO POSTO - Si sancisce l'impegno «ad affrontare la dimensione sociale della crisi, mettendo i problemi delle persone al primo posto e promuovendo un'azione a livello globale per l'occupazione e la protezione sociale».

 

G14 PER RILANCIO CRESCITA - Il G8 e i Paesi del G5 (Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica) più l'Egitto lavoreranno insieme con «l'intento di rilanciare la crescita su un sentiero più sostenibile, bilanciato e inclusivo».

 

NUOVE REGOLE ECONOMIA - I Paesi del G8 hanno concordato sulla strategia del «Lecce Framework», la cornice di regole promossa dalla presidenza italiana per sviluppare «standard e principi comuni» dell'economia e della finanza mondiale, improntati «sull'appropriatezza, l'integrità e la trasparenza».

 

PARADISI FISCALI - Lotta all'evasione fiscale: «La cooperazione internazionale sarà rafforzata per combattere l'evasione fiscale e la corruzione, rafforzando l'attuazione degli standard internazionali, anche attraverso un'espansione del Forum Globale dell'Ocse e lo sviluppo di contromisure contro le giurisdizioni non cooperative che non rispettano tali standard».

Modificato da paperinik
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Beh mi sembra che una voce autorevole, e assolutamente non schierata, come quella di ostellino riassuma bene la questione.

 

Peccato che non ci siano giornalisti della nuova generazione di questo spessore.

P.S. Mi chiedo cosa staranno dicendo Ferrero e gli altri boss di rifondazione che davano per "sicuro al 100%" che Berlusconi sarebbe caduto l'8 luglio dopo il rifiuto della Merkel a venire al G8 :asd:

 

E intanto repubblica ha cominciato a scalare le notizie del vertice sempre più lontano dalla prima pagina e Obama gli ha rifiutato l'intervista per darla all'avvenire e Scalfari gli ha tuonato contro stizzito nella sua "messa cantata della domenica" :asd:

L'esemplare articolo di Ostellino sul molisano, l'avevo già postato al messaggio n° 1105 al link che segue:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=230972

 

Particolarmente significativo il passo finale: " ... Uno spirito, quello di Di Pietro, autoritario che mal sopporta, oggi, di fare politica dentro il perimetro costituzionale, e che così facendo getta anche qualche ombra sul suo passato di magistrato".

 

Altro che "qualche ombra", di un vero e proprio "buco nero" trattasi!!! :thumbdown::furioso:

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ostellino è un editorialista che scrive in giornali italiani...

 

Può un cane mordere la mano di chi gli porge da mangiare? No.

 

Cosa ci si poteva aspettare dall’editoria italiana che giusto ieri ha visto approvare, per il 2009 e 2010, 140 milioni di euro di finanziamenti pubblici in merito al mio appello pubblicato dall’Herald Tribune?

 

La stampa italiana è il cane a guinzaglio dei politici: abbaia a comando mentre i direttori di testata, i capo branco, gareggiano per chi riesce a compiacere meglio il proprio padrone. Si vergognino.

 

Silvio Berlusconi non ha affatto seppellito l’unica opposizione: l’Italia dei Valori, e sta utilizzando i riflettori del G8, che paga, per una propaganda a buon mercato. I suoi ospiti al G8 stanno facendo del loro meglio per evitare di essere coinvolti in qualche gaffe dell’impresentabile. E il loro obiettivo è uscire dal vertice con il minor danno possibile, non intaccando la loro immagine.

 

Ma finita la "festa G8" si spengneranno le luci e si tornerà alla realtà, a Termini Imerese, al nucleare in Veneto e Sicilia, al Lodo Alfano, al bavaglio alle intercettazioni, al -5% del Pil, alla stretta creditizia che soffoca le imprese.

I leader del G8 conoscono benissimo la biografia di Silvio Berlusconi, ben oltre la paginetta che gli è stata consegnata.

 

Riporto integralmente la lettera da me inviata, e pubblicata in parte nell'edizione cartacea, e per intero nel web, dal The Guardian, in cui rispondo all’affermazione del quotidiano inglese che si interrogava sul perché mai gli italiani assolvano sempre Silvio Berlusconi dalla sua inadeguatezza politica. Gli italiani, cara redazione, non riescono a scrollarsi di dosso un corruttore alla Presidenza del Consiglio poiché sono vittime di un enorme conflitto di interessi che, utilizzando soldi di Stato, ha portato in stallo l’informazione e la democrazia del Paese, addormentando le coscienze dei cittadini.

 

Testo della lettera:

 

"Cara redazione,

sono Antonio Di Pietro, deputato della XVI legislatura, presidente dell’Italia dei Valori ed ex magistrato che, negli anni ’90 di Tangentopoli, assicurò alla giustizia molti politici ed imprenditori corrotti. Oggi porto avanti quell’impegno e il rispetto delle istituzioni nell’Italia dei Valori, unico partito di minoranza che svolge il ruolo di opposizione politica, senza eccezioni e senza incertezze, a questo governo.

Mi scuso, a nome dell’Italia, con la redazione di The Guardian per la reazione prevedibile del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del Ministro degli Esteri, Franco Frattini. The Guardian è un prestigioso giornale che svolge al meglio il suo lavoro e assolve al dovere di informare i cittadini. In Italia questo governo non è abituato al contraddittorio, né tanto meno a sentirsi dire la verità. Mentre sulla notizia della preparazione del G8 si può discutere, sul resto dell’articolo c’è poco da ribattere. Alle classifiche da voi riportate nell’articolo di ieri manca quella di Freedom House che assegna all’Italia il 73 esimo posto per libertà di stampa.

Il vero problema nel nostro Paese è quindi l’informazione, che oggi è in mano -nel più colossale conflitto di interessi mai visto in un paese occidentale- ad un solo uomo: il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il controllo dei media da parte del signor Berlusconi è esercitato attraverso il primo gruppo editoriale italiano, La Mondadori, e sei televisioni: tre private in mano a Mediaset di sua proprietà, e tre pubbliche, La Rai, su cui esercita indirettamente e con rarissime eccezioni, l’influenza attraverso le nomine dello staff dirigenziale.

Il controllo dell’informazione gli consente di mantenere una posizione dominante e una fonte inesauribile di guadagni che consolidano il suo insediamento nelle istituzioni, attraverso un largo sistema clientelare. Questi guadagni in passato sono stati possibili soprattutto grazie al placet dei precedenti governi che non hanno voluto affrontare il conflitto di interessi. Oggi Silvio Berlusconi retrocede allo Stato italiano appena l’1% del fatturato per l’utilizzo delle concessioni delle frequenze radiotelevisive di Stato, su cui trasmette Mediaset.

Da quando si è insediato il governo di centrodestra le aziende pubbliche, come Eni e Poste, hanno dirottato ingenti investimenti pubblicitari dalle reti RAI a quelle private del Presidente del Consiglio italiano.

All’informazione si è aggiunta, con questo governo, la piaga delle riforme “incostituzionali”. La prima è stata la legge chiamata Lodo Alfano, voluta da Silvio Berlusconi e che lo rende improcessabile insieme ad altre tre cariche dello Stato.

Il signor Berlusconi ha subito fruito di questa legge in un processo che lo vede imputato di corruzione di un testimone. Grazie al Lodo Alfano, Berlusconi non può essere processato per corruzione, ma David Mills, suo avvocato ed ex-marito di un ministro del governo Blair, è stato condannato nel mese di febbraio a 4 anni e 6 mesi per falsa testimonianza. Il 6 ottobre i giudici della Corte Costituzionale si pronunceranno sulla costituzionalità del Lodo Alfano e, se il giudizio sarà negativo, Silvio Berlusconi sarà processato con l’accusa di corruzione di David Mills.

Concludo invitando The Guardian e la stampa estera a non spegnere i riflettori sull’Italia chiedendo loro di continuare a svolgere, come stanno facendo, l’importantissimo compito di informazione, ruolo che quasi tutti i nostri media hanno delegato vista l’impossibilità a svolgerlo."

 

http://www.antoniodipietro.com/2009/07/let...e_guardian.html

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Ah beh certo, la magistratura non risponde ad un disegno politico, i giornalisti invece sì!....bah!

 

Fra l'altro mi domando: visto che i giornalisti sono al soldo dei politici, perchè anche i politici hanno trovata disgustosa l'iniziativa (ignobile) di Di Pietro?! Fammi indovinare: sono tutti al soldo di Berlusconi!

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Certo infatti i giornali Italiani sono tutti schierati a fianco di berlusconi e i veleni di questi giorni li ha messi in giro topolino...

 

Poi Ostellino è un vecchio giornalista che non ha niente da dimostrare a nessuno e certo non ha alcun bisogno di arruffianarsi i politici, la sua carriera è fondata sull'integrità e l'autorevolezza e le sue vedute sono sempre quelle di un vero liberale (che non esita infatti a criticare la premiata coppia "tremonti-silvio").

 

Il fatto è che ora brucia che il G8 sia andato bene oltre le aspettative nonostante questo ha fatto bene all'Italia intera: l'importante è spalare letame contro gli avversari politici...

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