W L'ITALIA Inviato 25 Aprile 2010 Segnala Condividi Inviato 25 Aprile 2010 Gianni e Sfan, se uno stato appoggia un'organizzazione terroristica e commette atti di guerra contro un altro stato, è bene attenersi a quanto dicono le nazioni unite e il diritto internazionale, aspettare i risultati delle indagini, invece di fare di testa propria attaccando unilateralmente. Allora si che il mondo sarebbe più sicuro. Vortex e Legolas, siete liberi di pensare che Greenspam, Feith e i giornalisti che riportavano le notizie di cui agli altri links, siano tutti degli incompetenti, che si alzano la mattina e la sparano a seconda di come gli gira, però a questo punto ammettete che per voi sono attendibili solo le fonti che affermano ciò che voi volete sentire (sarete mica voi i complottisti? eheh). Altrimenti è impossibile qualsiasi dibattito: "o la pensi come me o sei un fulminato". Eh no. Via, possiamo dibattere se il petrolio sia una causa o una conseguenza della guerra (bel punto Gianni!), ma arrivare a negare la connessione fra la lobby del petrolio e l'amministrazione bush, e gli interessi legati ad esso che comunque c'erano e ci sono in Iraq significa avere Fede nel governo americano. Vortex, dici che se una nazione si impoverisce allora anche le grandi industrie si impoveriscono a loro volta. Ma che razza di analisi economica sarebbe? Non siamo mica nel 1880, non si ragiona mica in termini di stati nazione. La singola azienda non prende decisioni nell'interesse della collettività, o del mercato nel suo complesso. Le aziende guardano al loro profitto (giustamente!). A meno che non si ipotizzi l'esistenza di un singolo cartello in grado di controllare il mercato nel suo complesso (e questo lo fanno i complottisti, non io). Comunque ho la sensazione che possiamo parlare fino alla prossima guerra (alla Cina) senza arrivare a nulla. ma se l'ONU non muove non si può mica aspettare in eterno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
W L'ITALIA Inviato 26 Aprile 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Aprile 2010 (modificato) il motivo per cui gli USA hanno invaso l'Iraq nel 2003 é uno di questi tre: 1) per eliminare la fastidiosa dittatura di Saddam. 2) per eliminare le famose armi chimiche. 3) per i terroristi. Per quanto riguarda la prima opzione non credo che potrebbe essere esclusa in quanto l'iraq violò molte volte gli spazi aerei che non gli erano stati consentiti di utilizzare dall'ONU dopo la prima guerra del golfo. per questi motivi l'ONU dovette intervenire molte volte. Poi bisogna considerare che agli USA non gli sono mai piaciute le dittature. ma non credo che il motivo principale sia questo. io credo che sia stato il 2° motivo, visto che la presenza di armi chimiche é accertata visto che le hanno usate contro i curdi. Probabilmente saddam le avrà fatte sparire all'ultimo momento quando capì che la guerra era persa; forse pensava che se non avessero trovato le armi chimiche sarebbe stato accusato di meno reati. magari le avrà vendute all'Iran o le avrà distrutte. L'ultima opzione credo sia la meno verosimile perché all'inizio della guerra i terroristi non c'erano, è dopo che sono venuti e allora gli USA sono rimasti li fino ad oggi per contrastarli. Questo motivo non può aver scatenato la guerra ma la ha alimentata negli anni seguenti. Modificato 26 Aprile 2010 da W L'ITALIA Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Andrea75 Inviato 6 Settembre 2012 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2012 A classified CIA mea culpa on Iraq This remarkable CIA mea culpa, just declassified this summer and published here for the first time, describes the U.S. intelligence failure on Iraq's non-existent weapons of mass destruction as the consequence of "analytic liabilities" and predispositions that kept analysts from seeing the issue "through an Iraqi prism." The key findings presented in the first page-and-a-half (the only part most policymakers would read) are released almost in full, while the body of the document looks more like Swiss cheese from the many redactions of codewords, sources, and intelligence reports that remain classified even today, seven years after the Iraq Survey Group reported to the Director of Central Intelligence how wrong the prewar assessments had been. The key findings do not contain the most striking sentences; instead, these are tucked into the tail-end of the document. For example, on page 14, the assessment reports, "Given Iraq's extensive history of deception and only small changes in outward behavior, analysts did not spend adequate time examining the premise that the Iraqis had undergone a change in their behavior, and that what Iraq was saying by the end of 1995 was, for the most part, accurate." On page 16, going even further, the assessment says, "Analysts tended to focus on what was most important to us -- the hunt for WMD -- and less on what would be most important for a paranoid dictatorship to protect. Viewed through an Iraqi prism, their reputation, their security, their overall technological capabilities, and their status needed to be preserved. Deceptions were perpetrated and detected, but the reasons for those deceptions were misread." ... ed ecco il link al documento Misreading Intentions: Iraq's Reaction to Inspection Created Picture of Deception datato 5 gennaio 2006 e declassificato (anche se ci sono MOLTE cancellature) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora