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Bombe nucleari a carica sagomata e superbombe


Ospite intruder

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Ospite intruder

Ho riunito tutto in un unico topic per non affolare troppo il forum.

 

Tempo fa ho letto che gli USA (e la Francia) stanno sviluppando delle bombe nucleari a carica sagomata, che avrebbero l'effetto di concentrare meglio l'esplosione sul bersaglio. Se ne sa qualcosa?

 

 

 

Superbombe: dopo le Block Busters, Talbots e Grand Slams inglesi della II GM (le prime due usate raramente anche dalle USAAF), oggi, leggendo RID ho scoperto di un'altra superbomba da 12000 libbre, la Tarzon, usata dagli americani in Corea. Le Daisy Cutters e le MOABs dovremmo sapere tutti cosa sono. Sapete se c'è altra roba del genere,magari nell'arsenale ex-URSS?

 

 

Nota per i moderatori: prima che mi crocefiggiate ho fatto una ricerca sull'argomento e non ho trovato nulla nel forum su questo argomento.

Modificato da intruder
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Interessante, qualcuno ne sa niente????

Non capisco però perchè stiando studiando una cosa del genere quando il potenziale distruttivo delle atomiche è tale da disintegrare qualsiasi cosa

 

Ritengo che stiano cercando di sviluppare un bomba con un elevato potere Penetrante e non distruttivo in senso stretto . Ho letto recentemente su Panorama difesa , che stanno sviluppando una versione ancora più Grande della MHOAB, la cosa interessante è che la stragrande maggioranza del peso della bomba sarà destinato non alla carica esplosiva ma al Penetratore.

Quindi credo che l'unico motivo per cui vogliano concentrare il potere distruttivo di un eventuale odigno nucleare sia proprio questo .

d

 

Saluti Simone

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Invece ci sono :) .Obiettivi pesantemente protetti da 70-80 metri di terra e qualche decina di cemento armato :D

 

PS . Da quello che so io una termobarica non è perforante, semplicemente genera un botto di pressione all 'interno del bunker ( molti hellfire con questo tipo di carica sono stati usati per ''ripulire i tunnle in afganista). Ma la bomba deve prima perforarlo il bunker

Modificato da Simon
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Riguardo alle bombe nucleari a carica sagomata non ne ho mai sentito parlare (forse in inglese si dice in altra maniera), ma non credo che si possa dire "che avrebbero l'effetto di concentrare meglio l'esplosione sul bersaglio" visto che una bomba nucleare ha un comportamento non comparabile con gli esplosivi convenzionali.

Il termine "carica sagomata" mi fà pensare ad un nuovo modo di disporre gli inneschi in modo da ottimizzare l'utilizzo del materiale fissile.

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Ospite intruder
Riguardo alle bombe nucleari a carica sagomata non ne ho mai sentito parlare (forse in inglese si dice in altra maniera), ma non credo che si possa dire "che avrebbero l'effetto di concentrare meglio l'esplosione sul bersaglio" visto che una bomba nucleare ha un comportamento non comparabile con gli esplosivi convenzionali.

Il termine "carica sagomata" mi fà pensare ad un nuovo modo di disporre gli inneschi in modo da ottimizzare l'utilizzo del materiale fissile.

 

 

I can imagine the potential for shaped charged nuclear devices able to produce enough heat and pressure to induce fusion in a limited subset of or throughout entire body of water. Note that shaped charge nuclear devices may be able to produce a concentrated jet of plasma and thermalized gamma rays with a blackbody temperature of about 10 EXP 14 K to 10 EXP 15K and pressures of perhaps 100,000,000 million atmospheres based on the estimate that the device could concentrate the reaction energy/plasma as much as 6 orders of magnitude above that of a spherically symmetric nuclear explosion. Nested shaped charges wherein a shape charge jet would be formed from a multitude of primary shaped charge jets could probably best this figure by several orders of magnitude.

 

Such a device might be detonated in a small pond or lake in an enemies territory thus roasting the enemies whole country in one feld-swoop. The danger is that it could be detonated in the ocean causing a chain fusion reaction to propagate through the entire Earth's ocean in a fraction of a second thus vaporizing the Earth with an effective 10 EXP 18.5 metric ton fusion bomb.

 

At a temperature of 10 EXP 15 K, it might be possible to create a macroscopic aggregate of Higg's Bosons thus causing a type of energy release that might be associated with such a large concentration of Higg's Bosons. Perhaps such a device could be used to alter the zero point energy state of the space within with the device is set off perhaps leading to a Higg's field imbalance and a limited release of zero point energy which is estimated by some physics theories to have a density 120 orders of magnitude greater than that of the average mattergy density of the obsevable universe. One cubic meter of space might have the latent energy of 10 EXP 41 times that of the mattergy within the observable within the universe. The danger here obviously is that a runaway phase change might ensue to envelope the whole universe. The worst possible scenario would be that the phase change might effect the whole multiverse or omniverse if such exist or the entire fractal verse proposed to exist within the theory of chaotic inflation due to any weak causal coupling between our Big Bang and any others in any form of causal coupling with our universe.

 

The message is that we had better be careful with our nuclear weapons experiments. No doubt, improvements in our ability to produce ever greater amount of liberated energy will continue, but lets be careful.

 

http://www.physicsforums.com/showthread.php?p=1682356

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Uhm... lasciamo perdere l'articolo che hai postato, Intruder.

Assomiglia a un vecchio film di fantascienza che vidi molti anni fa. :-)

 

Però la storia delle testate nucleari "shaped" è vera.

Ci sono studi in corso per realizzare testate che, utilizzando sistemi innovativi per l'innesco e per la composizione della testata, dovrebbero riuscire a concentrare il flusso distruttivo in una direzione precisa.

Si parla di realizzare ordigni relativamente piccoli, nell'ordine dei 0,05 KT ossia equivalenti a circa 50 tonnellate di TNT, che crearebbero la massa critica attraverso l'utilizzo di esplosivi convenzionali e che convoglierebbero il flusso di radiazioni verso "avanti" mediante l'utilizzo di materiali schermanti opportunamente predisposti nella testata.

 

Non si tratta di idee nuovissime: sono state valutate decenni orsono sia per l'utilizzo in ipotetiche "miniere spaziali" che addirittura per la propulsione di astronavi.

 

Il vantaggio di un simile ordigno è evidente: la carica nucleare avrebbe pesi e dimensioni ridotte, la dispersione di energia e radiazioni sarebbe estremamente localizzata, proprio come nelle cariche cave tradizionali, ed il potere distruttivo sarebbe enorme.

 

Non mi risulta però che questi studi, a livello puramente teorico, si siano mai avvicinati anche solo allo stadio di progettazione di un ordigno sperimentale.

 

Il motivo per cui c'è tanta attenzione verso ordigni con elevata capacità di penetrazione, anche nucleari, risiede nel fatto che ormai si ritiene che nei prossimi decenni alcune nazioni saranno in grado di dispiegare sistemi missilistici con testata nucleare.

E questi sistemi potrebbero essere protetti in silos estremamente duri come quelli degli ICBM, e/o gestiti da centri di controllo sotterranei.

 

Un bunker situato a decine di metri di profondità e protetto da metri di cemento, è di fatto invulnerabile nei confronti di qualsiasi ordigno tradizionale e anche nei confronti di un'arma nucleare tradizionale: per distruggerlo occorrerebbe impiegari ordini nucleari di grande potenza, con tutti gli svantaggi causati dall'immensità dei danni collaterali e dell'emissione di radiazioni nell'atmosfera.

Una carica nucleare in grado di esplodere a decine di metri di profondità già riduce molto questi effetti indesiderati.

Una carica cava nucleare (che secondo i suoi sostenitori dovrebbe garantire una potenza fino a 10 volte superiore rispetto a un ordigno nucleare normale, ma indirizzata in una specifica direzione) potrebbe risultare efficiente e "politically correct".

 

Anche se ho molti dubbi che vedremo tradursi in pratica questo tipo di progetti, questo è un campo in cui tipicamente la segretezza è molto stretta per cui può essere che ricerche ci siano e che siano a un punto molto più avanzato di quanto si possa immaginare.

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Ne approfitto per chiedere una delucidazione a Gianni (o chiunque altro, si intende!)

 

Il problema della distruzione dei silos degli ICBM era molto sentito durante la guerra fredda ed entrava a buon titolo in qualsiasi valutazione strategica sulle capacità di risposta proprie e del "nemico".

Era, per certi aspetti, il cuore stesso della MAD, e l'amico migliore degli ammiragli che puntavano sugli SLBM per garantire la sopravvivenza del potenziale nucleare di deterrenza.

 

Oggi, però, che MAD e guerra fredda sono solo termini legati alla Storia, credo che il problema si possa porre in termini diametralmente diversi.

Fatta eccezione per una ipotetica crescita esponenziale delle forze cinesi o per una altrettanto ipotetica rinascita delle capacità strategiche russe, infatti, credo che la superiorità delle capacità convenzionali e nucleari statunitensi verso il resto del mondo sia fuori discussione.

 

Il problema della potenziale distruzione di silos per ICBM, dunque, potrebbe forse anche essere affrontato con tecnologie basate su esplosivi convenzionali. E qui vengo alla domanda: una evoluzione delle cosiddette superbombe non sarebbe sufficiente ad avere ragione dei bunker dei (pochi) icbm a disposizione di un ipotetico avversario futuro?

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Ospite intruder
Uhm... lasciamo perdere l'articolo che hai postato, Intruder.

Assomiglia a un vecchio film di fantascienza che vidi molti anni fa. :-)

 

Però la storia delle testate nucleari "shaped" è vera.

Ci sono studi in corso per realizzare testate che, utilizzando sistemi innovativi per l'innesco e per la composizione della testata, dovrebbero riuscire a concentrare il flusso distruttivo in una direzione precisa.

Si parla di realizzare ordigni relativamente piccoli, nell'ordine dei 0,05 KT ossia equivalenti a circa 50 tonnellate di TNT, che crearebbero la massa critica attraverso l'utilizzo di esplosivi convenzionali e che convoglierebbero il flusso di radiazioni verso "avanti" mediante l'utilizzo di materiali schermanti opportunamente predisposti nella testata.

 

Non si tratta di idee nuovissime: sono state valutate decenni orsono sia per l'utilizzo in ipotetiche "miniere spaziali" che addirittura per la propulsione di astronavi.

 

Il vantaggio di un simile ordigno è evidente: la carica nucleare avrebbe pesi e dimensioni ridotte, la dispersione di energia e radiazioni sarebbe estremamente localizzata, proprio come nelle cariche cave tradizionali, ed il potere distruttivo sarebbe enorme.

 

Non mi risulta però che questi studi, a livello puramente teorico, si siano mai avvicinati anche solo allo stadio di progettazione di un ordigno sperimentale.

 

Il motivo per cui c'è tanta attenzione verso ordigni con elevata capacità di penetrazione, anche nucleari, risiede nel fatto che ormai si ritiene che nei prossimi decenni alcune nazioni saranno in grado di dispiegare sistemi missilistici con testata nucleare.

E questi sistemi potrebbero essere protetti in silos estremamente duri come quelli degli ICBM, e/o gestiti da centri di controllo sotterranei.

 

Un bunker situato a decine di metri di profondità e protetto da metri di cemento, è di fatto invulnerabile nei confronti di qualsiasi ordigno tradizionale e anche nei confronti di un'arma nucleare tradizionale: per distruggerlo occorrerebbe impiegari ordini nucleari di grande potenza, con tutti gli svantaggi causati dall'immensità dei danni collaterali e dell'emissione di radiazioni nell'atmosfera.

Una carica nucleare in grado di esplodere a decine di metri di profondità già riduce molto questi effetti indesiderati.

Una carica cava nucleare (che secondo i suoi sostenitori dovrebbe garantire una potenza fino a 10 volte superiore rispetto a un ordigno nucleare normale, ma indirizzata in una specifica direzione) potrebbe risultare efficiente e "politically correct".

 

Anche se ho molti dubbi che vedremo tradursi in pratica questo tipo di progetti, questo è un campo in cui tipicamente la segretezza è molto stretta per cui può essere che ricerche ci siano e che siano a un punto molto più avanzato di quanto si possa immaginare.

 

 

 

L'articolo che ho postato sta in un sito "serio", ammesso che ce ne siano sull'web, dateci un'occhiat tutti, se siete interessati e se sapete l'inglese, senza paraocchi. Ed è la prima scelta che mi è venuta fuori da google quando ho cercato shaped nuclear warheads o qualcosa del genere, non avevo tempo di cercare tutto perché mi si stava scaricando la batteria del portatile.

 

Rimane il fatto che gli studi ci sono e vorrei saperne qualcosa di più, come vorrei saperne di più sulle testate nucleari con la capacità di variare la potenza. Esistono da 30 anni ma se ne parla pochissimo.

Modificato da intruder
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Ospite intruder
a proposito di bombe termobariche .......

 

sono le famose bombe tanto care a Bin Laden (in quel di Tora Bora) ? :rolleyes:

 

 

Credo di sì, solitamente si usano per ripulire bunker e caverne.

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Rimane il fatto che gli studi ci sono e vorrei saperne qualcosa di più, come vorrei saperne di più sulle testate nucleari con la capacità di variare la potenza. Esistono da 30 anni ma se ne parla pochissimo.

 

E mica ti ho smentito. Ho detto anch'io che è una cosa studiata. Ma al momento non c'è nulla di concreto. Tutto qui.

I militari e gli scienziati studiano un sacco di cose, ma solo una percentuale di esse si traduce in realizzazioni pratiche.

 

Quanto alle testate nucleari a potenza variabile, il meccanismo utilizzato è quello di variare la quantità di trizio e deuterio iniettato nel core un attimo prima che l'ordigno primario (a fissione) esploda. Ovviamente, se non viene iniettata alcuna quantità di trizio/deuterio, la potenza sarà la minima: solo quella del primario a fissione.

 

=====

 

Il problema della potenziale distruzione di silos per ICBM, dunque, potrebbe forse anche essere affrontato con tecnologie basate su esplosivi convenzionali. E qui vengo alla domanda: una evoluzione delle cosiddette superbombe non sarebbe sufficiente ad avere ragione dei bunker dei (pochi) icbm a disposizione di un ipotetico avversario futuro?

 

In termini teorici, oggi è possibile concepire la distruzione dell'arsenale strategico nemico senza impiegare i propri ICBM.

 

Le nuove armi convenzionali come la MOAB e l'impiego di armi nucleari con elevata capacità di penetrazione potrebbero in effetti consentire di distruggere gli ICBM nemici nei loro silos.

 

Si tratta, però, di termini puramente teorici.

 

La presenza dei sistemi balistici mobili, gli SSBN, l'elevato numero di testate nucleari e vettori disponibili (siluri, aerei, ecc...) rende in ogni caso del tutto irrealizzabile una distruzione dell'arsenale nemico prima che questi abbia possibilità di attuare una devastante ritorsione, almeno se parliamo di USA e Russia.

 

La Cina, invece, non ha mai avuto un arsenale nucleare in grado di resistere a un first strike, e questa situazione non è destinata a cambiare in tempi brevissimi.

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Ospite intruder
E mica ti ho smentito. Ho detto anch'io che è una cosa studiata. Ma al momento non c'è nulla di concreto. Tutto qui.

I militari e gli scienziati studiano un sacco di cose, ma solo una percentuale di esse si traduce in realizzazioni pratiche.

 

Quanto alle testate nucleari a potenza variabile, il meccanismo utilizzato è quello di variare la quantità di trizio e deuterio iniettato nel core un attimo prima che l'ordigno primario (a fissione) esploda. Ovviamente, se non viene iniettata alcuna quantità di trizio/deuterio, la potenza sarà la minima: solo quella del primario a fissione.

 

=====

In termini teorici, oggi è possibile concepire la distruzione dell'arsenale strategico nemico senza impiegare i propri ICBM.

 

Le nuove armi convenzionali come la MOAB e l'impiego di armi nucleari con elevata capacità di penetrazione potrebbero in effetti consentire di distruggere gli ICBM nemici nei loro silos.

 

Si tratta, però, di termini puramente teorici.

 

La presenza dei sistemi balistici mobili, gli SSBN, l'elevato numero di testate nucleari e vettori disponibili (siluri, aerei, ecc...) rende in ogni caso del tutto irrealizzabile una distruzione dell'arsenale nemico prima che questi abbia possibilità di attuare una devastante ritorsione, almeno se parliamo di USA e Russia.

 

La Cina, invece, non ha mai avuto un arsenale nucleare in grado di resistere a un first strike, e questa situazione non è destinata a cambiare in tempi brevissimi.

 

 

Grazie per la precisazione. So benissimo che studiano mille cose e ne realizzano magari una sola, volevo avere notizie. Grazie di nuovo.

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  • 5 mesi dopo...

non credo che abbia letto attentamente e mi scuso già con i moderatori,però ho qualcosa sulle mother of all bomb

più note come come MOAB,ne avete sentito parlare ?Se no ve ne parlo io

 

MOAB la bomba più pesante oggi esistente non è a penetrazione altrimenti toppo pesanti e nessun caccia bombardiere potrebbe portarla :P .Bomardieri e basta per la madre di tutte la bombe e indovinate chi ce l'ha?chi se non l'america .

quando tocca terra quella terra si che scatena l'inferno :okok:

 

 

 

 

 

un vero pilota e chi va oltre i propri limiti

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completamente d'accordo con Gianni065.

 

In effetti, sul sito postato (peraltro molto interessante) lo stesso autore, che inizia con ' I can imagine...', termina con 'The danger here obviously is that a runaway phase change might ensue to envelope the whole universe. The worst possible scenario would be that the phase change might effect the whole multiverse or omniverse if such exist or the entire fractal verse proposed to exist within the theory of chaotic inflation due to any weak causal coupling between our Big Bang and any others in any form of causal coupling with our universe'

 

ovvero 'il pericolo e' che distrugga l'intero universo'.

 

Direi che siamo nella fantascienza pura. Poi il sito e', ripeto, interessante perche' da un punto di vista molto scientifico sull'argomento. Ma su questo in particolare, direi che si e' nel campo della speculazione scientifica.

 

Probabilmente una B-61\11 ultimo modello riesce a fare lo stesso un ottimo lavoro su bersagli posti a grande profondita'...

considerando che viene accreditata, a carica 10kt, della possibilita' (se detonata a 10 piedi di profondita') di distruggere un bunker posto a 100 metri di profondita', attraverso la trasmissione via terra dell'onda d'urto.

 

Piu' che sufficente per ogni bersaglio conosciuto.

 

Buona giornata.

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