Graziani Inviato 18 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 18 Aprile 2008 Io personalmente preferisco un sistema semi-presidenziale come in Francia Il sistema semipresidenziale Un esempio di forma di governo semipresidenziale è rappresentato dalla Francia in cui elementi del sistema parlamentare, come il rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo, si coniugano con un’esaltazione dei poteri del Presidente della Repubblica. Le caratteristiche del sistema semipresidenziale possono essere sintetizzate come segue: 1)il Presidente della Repubblica è eletto con voto popolare e autonomo rispetto a quello del Parlamento; 2)il Presidente della Repubblica è dotato di poteri forti ma condivide il potere esecutivo con un Primo Ministro che sceglie e può revocare, formando un governo con due vertici; 3)il Presidente della Repubblica essendo eletto dal popolo è autonomo e non sfiduciabile dal Parlamento. Il Primo Ministro ed il Governo possono essere sfiduciati dal Parlamento e revocati dal Presidente. 4)il Presidente della Repubblica può sciogliere il Parlamento entro i limiti costituzionali. Il sistema così delineato consente di evitare da una parte la rigidità del presidenzialismo, sdoppiando gli organi dell’esecutivo (Presidente e Primo Ministro) e dall’altra le involuzioni partitocratiche dei sistemi parlamentari non sorretti da maggioranze stabili ed omogenee, individuando un Presidente eletto dal popolo e dotato di poteri forti. Tuttavia con il sistema parlamentare ha in comune il rapporto di fiducia Governo/Parlamento ma si differenzia per la presenza di un Presidente legittimato direttamente dai cittadini che ha poteri di indirizzo politico e non solo di garanzia e super partes. Il sistema elettorale prevede un’elezione a doppio turno con la scelta tra due candidati con affermazione del bipolarismo. Dura in carica sette anni ed ha poteri formali e sostanziali su Governo e Parlamento. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 19 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 19 Aprile 2008 (modificato) Premetto che secondo me agni Stato necessita di un'appropriata forma di governo. Nel caso dell'Italia credo il più indicato sia quello corrente, accompagnato però da un'adeguato sbarramento ed un consistente premio di maggioranza per garantire la stabilità. Riguardo all'elezione del PdR credo che sia più opportuno farlo eleggere dai nostri rappresentanti, in primis perchè credo lo facciano con più criterio di noi, e il fatto che fin'ora di Presidenti parziali ne abbiamo avuti pochi, in secondo luogo perchè sono convinto che in Italia qualcuno che sia un garante super partes sia più che necessario. Ovviamente c'è chi non condivide questo ruolo, ma ne abbiamo già abbondantemente discusso (vero pk? ). Io rimango per una maggiore considerazione per i consigli di partito, nel senso che sarei per un bipartitismo dove le frange estreme da una parte e dall'altra possano sbettere i pugni sul tavolo non in Parlamento, dove di solito questi atteggiamenti hanno la sola conseguenza di rallentare l'approvazione delle leggi, ma in sede di partito, dove le idee comporterebbero decisioni meno vincolanti per il Paese, ma comunque potrebbero essere tramutate in modifiche alla proposta di legge. Uso il condizionale, in quest'ultima affermazione, perchè ritengo che in Italia le logiche di partito siano ancora troppo sentite... Modificato 19 Aprile 2008 da tuccio14 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marcello Inviato 19 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 19 Aprile 2008 legge elettorale, forme di governo, modalità di funzionamento delle istituzioni, leggi ecc. ..... personalmente sono scettico. Per la cultura italiana, farcita di distinguo e pronta a sollevare cavilli di ogni tipo, non cedo ci sia una soluzione definitiva. Siamo capci di snaturare ogni sistema e di interpretare, a seconda delle convenienze, ogni normativa ... gli esempi non mancano! A mio avviso, occorre recuperare alcuni valori (senso dello stato, del bene comune, spirito di sacrificio, senso della dignità delle istituzioni e dei singoli membri delle stesse, coerenza, ecc.) e poi ci si potrà attendere miglioramenti magari anche agevolati da sistemi di governo agili ed efficienti, concreti, fattivi, idonei a rispondere alle effettive esigenze del cittadino. Qualche cosa del genere è già visibile in alcune regioni del nord che ancora risentono di una eredità austroungarica ma - mi domando - quand'è che una simile cultura si estenderà al rsto dell'Italia? (incidentalmente preciso di essere romano) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Unholy Inviato 19 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 19 Aprile 2008 Non sono d'accordo: suggerisci che questo recupero dei valori debba avvenire in quale maniera? In un regime anarchico? Non ho capito... Quello che c'e` bisogno, invece e` che il popolo italiano faccia un bell'esame di coscienza e la smetta di criticare "a vanvera"!!! Si arricci le maniche e si metta a recuperare veramente tutto quello per cui le generazioni precedenti hanno lottato per ottenere! Tutti sono buoni a fare critiche, ma non appena si trovano di fronte l'occasione per fare "i furbi" a sua volta, la prendono al volo!!!!! Basta ipocrisia! Non si fa altro che dire che rosso fa schifo e nero peggio ancora, pero` si va all'80% alle urne a votare gli stessi di sempre... Finiamola! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 19 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 19 Aprile 2008 (modificato) In Italia abbiamo bisogno di un arbitro imparziale dotato dei poteri necessari per controllare il gioco, ovvero il Presidente della Repubblica con i poteri attuali. Da cambiare sono i poteri del premier nei confronti del parlamento (leggi sudditanza) ma non, come faceva in maniera molto pericolosa la vecchia e morta riforma del 2005, i poteri del premier nei confronti del PdR. Detto questo non sono d'accordo con chi vorrebbe l'elezione diretta del PdR, in quanto bene o male significa politicizzare un ruolo che deve invece rimanere super partes a garante della costituzione e dell'integrità del paese Modificato 19 Aprile 2008 da Rick86 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Graziani Inviato 19 Aprile 2008 Autore Segnala Condividi Inviato 19 Aprile 2008 Il semi-presidenzialismo credo che sarà il futuro dell'Italia che diventerà una Repubblica Federale semi-presidenziale, infatti su questo anche il PD di Veltroni è daccordo. Devo dire però che anche il premierato forte che il centrodestra propose nel 2005 non era affatto male: http://www.governoberlusconi.it/istituzioni_cambiamenti.htm Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marcello Inviato 20 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Aprile 2008 Non sono d'accordo: suggerisci che questo recupero dei valori debba avvenire in quale maniera? In un regime anarchico? Non ho capito... Quello che c'e` bisogno, invece e` che il popolo italiano faccia un bell'esame di coscienza e la smetta di criticare "a vanvera"!!! Si arricci le maniche e si metta a recuperare veramente tutto quello per cui le generazioni precedenti hanno lottato per ottenere! Tutti sono buoni a fare critiche, ma non appena si trovano di fronte l'occasione per fare "i furbi" a sua volta, la prendono al volo!!!!! Basta ipocrisia! Non si fa altro che dire che rosso fa schifo e nero peggio ancora, pero` si va all'80% alle urne a votare gli stessi di sempre... Finiamola! Ma quale anarchia? ... forse non mi sono spiegato bene! ... nulla è più lontano dalla mia natura! Per il resto sono con te. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Unholy Inviato 20 Aprile 2008 Segnala Condividi Inviato 20 Aprile 2008 Ma quale anarchia? ... forse non mi sono spiegato bene! ... nulla è più lontano dalla mia natura!Per il resto sono con te OK! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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