Ospite intruder Inviato 17 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 17 Maggio 2009 Ciò non toglie che una donna possa superare quelle prove. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Seydlitz Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 Per altro durante la II°GM diverse decine di donne pilota sovietiche divennero Eroi dell'Unione Sovietica (la maggior parte credo pilotasse i Polykarpov biplano in missioni notturne) , almeno una fu un asso con oltre dieci abbattimenti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite iscandar Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 Per altro durante la II°GM diverse decine di donne pilota sovietiche divennero Eroi dell'Unione Sovietica (la maggior parte credo pilotasse i Polykarpov biplano in missioni notturne) , almeno una fu un asso con oltre dieci abbattimenti spero che tu sappia che il Polykarpov aveva la sua velocità massima minore a quella di stallo del Me 109, e che chiunque riusciva ad abbattere un Polykarpov si beccava una croce di guerra?? The night witches Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Seydlitz Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 sì, e quindi? La donna che divenne asso pilotava uno Yakovlev Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 (modificato) Per altro durante la II°GM diverse decine di donne pilota sovietiche divennero Eroi dell'Unione Sovietica (la maggior parte credo pilotasse i Polykarpov biplano in missioni notturne) , almeno una fu un asso con oltre dieci abbattimenti Eccone tre, da sinistra: Lilia Litviak, 12 vittorie confermate, e Katia Budanova, 11. Entrambe cadute in azione. A destra Marija Kuznetsova. Ma, credimi, non credo i Кукурузники (кукурузник è un campo di granoturco, oppure chi ci lavora), rappresentassero un problema per la caccia tedesca. Venivano impiegati in attacchi notturni contro le colonne nemiche per il fatto di produrre pochissimo rumore. Oltre tutto, i piloti (nella quasi totalità donne, che, prima della guerra, impiegavano quei medesimi aerei per spargere DDT sulle coltivazioni), ricorrevano al trucco di spegnere il motore in avvicinamento, planare sui crauts, colpire, riaccendere il motore e sparire nella notte. In realtà, le coraggiose donne sovietiche pilotarono, come volontarie, anche aerei da caccia (YaK-7B) e da attacco al suolo (Pe-2 e Il-2), al punto da formare unità autonome, come il 46° Reggimento Aereo Femminile della Guardia aggregato al Secondo Fronte Bielorusso. Поликарпов У-2 "Кукурузник" (sì, era siglato U-2, nda) Se mi vien voglia di tradurre un libro russo che ho sulle donne che servirono nella V-VS, apro un topic nella sezione storica. Modificato 18 Maggio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Seydlitz Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 Eccone tre, da sinistra: Lilia Litviak, 12 vittorie confermate, e Katia Budanova, 11. Entrambe cadute in azione. A destra Marija Kuznetsova. esatto, Lilia Litviak, link ad un articolo (da cui si evince come pilotasse prima un La-5 e poi uno Yak - 1) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Loy Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 X Intruder: se vuoi na mano a tradurlo scannerizza qlke pagina e mandamela vi amail ke ti posso dare una mano X Seydlitz: sttraquoto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 X Intruder: se vuoi na mano a tradurlo scannerizza qlke pagina e mandamela vi amail ke ti posso dare una mano Ti ringrazio, ma non ho problemi con il russo, solo non ho tempo (il libro fra l'altro sta sepolto da qualche parte in soffitta, ogni tanto mia moglie fa un rastrellamento di tutto quello che a suo giudizio non serve e lo deporta là). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone Inviato 18 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2009 (modificato) sulla forza muscolare e resistenza alla fatica vediamo, per esempio dall'atletica e dagli sport di contatto, che il maschio ha potenzialità maggiore della femmina, però sulla resistenza alle forti accelerazioni ho dei dubbi. ci sono per esempio moltissime acrobate e nelle prove di coordinazione visuo-motoria (come in certe prove acrobatiche), e nell'acrobazia circese ho motivo di credere che le donne siano pressochè pari agli uomini . Tra l'altro mi sembra che ci siano pubblicazioni di medicina aerospaziale su questi argomenti da qualche parte accessibile al pubblico vedrò di recuperarle se posso Modificato 18 Maggio 2009 da Simone Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lixie Inviato 15 Giugno 2010 Segnala Condividi Inviato 15 Giugno 2010 bhe... a prescindere dagli standard fisici, che al massimo si possono abbassare per le donne, ma non per gli uomini, non capisco come una donna col ciclo possa combattare efficacemente, visto la perdita di sangue e lo scompenso ormonale, che di certo non giovano nè alla concentrazione nè ai nervi saldi, indispensabili in guerra. .... non vorrei offendere... ma hai mai avuto un ciclo per capire cosa succede esattamente? ci sono donne che durante il ciclo hanno scompensi ormonali, mal di testa, problemi vari. l'unico vero fastidio per tutte è la perdita di sangue (ma è un problema risolvibile e non credo sia il caso di scendere nei dettagli a riguardo), ma tutte le altre cose sono più o meno soggettive. ogni donna è diversa, e quindi ognuna reagisce diversamente in base al suo corpo. per esperienza ti posso dire che ci sono donne che nel periodo del ciclo stanno male (e allora per queste avresti ragione a dire che in quei giorni non avrebbero le caratteristiche fisiche per affrontare un combattimento), ma ci sono anche donne che non hanno sbalzi ormonali così forti o problemi che influiscano sulle loro capacità e quindi non subiscono di conseguenza un calo nelle loro prestazioni quotidiane. credo che una donna al momento di scegliere tra la vita militare e quella civile, se davvero responsabile, tenga conto anche di queste cose, perchè dovrebbe sapere di non potersi permettere dei giorni di pausa periodicamente ogni mese. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 27 Giugno 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Giugno 2010 Tra l'altro molte soldatesse, soprattutto in missione, non hanno il ciclo. Io lo ribadisco, quello che mi farebbe arrabbiare non sarebbe avere colleghe, ma il fatto che per diventarlo avrebbero dovuto essere sottoposte a test meno severi per poi svolgere gli stessi compiti. Uso il condizionale poichè non sono un militare. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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