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IV Anniversaio strage di Nassirya


FedeKW11

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ROMA 12 NOVEMBRE: 4° ANNIVERSARIO STRAGE DI NASIRIYAH

 

Nel corso della cerimonia per la ricorrenza del quarto anniversario dell'attentato alla base italiana di Nasiriyah in Iraq, il Ministro della Difesa, On. Prof. Arturo Parisi, ha deposto una corona d'alloro all'Altare della Patria in Roma.

Alle ore 10.30, verrà celebrata, nella Basilica di santa Maria degli Angeli, la messa in suffragio per i martiri di Nasiriyah, alla quale presenzieranno i Vertici delle Forze Armate.

 

Per non dimenticare mai i caduti di quel giorno, morti per la Patria mentre stavano portando la pace, nel nome della Bandiera Italiana. In ricordo dei caduti della Base Maestrale e di tutti i soldati cha hanno perso la vita nelle missioni di pace,

Viva le Forze Armate Italiane!

Viva l'Italia!

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  • 3 mesi dopo...

Onore ai caduti, certo.

 

Viva l’Italia? Erano necessari quei morti?

Una volta ho sentito una frase : “è triste il paese che ha bisogno d’eroi”. Provate a sentire l’opinione di qualche militare sull’accaduto e resterete sorpresi. Ricordo ancora l’intervista al comandante la guarnigione italiana che si esprimeva, più o meno, in questi termini: “noi non facciamo come gli americani, che si trincerano fuori città…Vogliamo essere vicini alla popolazione, tra la gente.”

Che un camion imbottito d’esplosivo potesse entrare all’interno della base come si entra al casello dell’autostrada, non era prevedibile, no? E’ stata una sfortunata coincidenza!

Si dice che i nostri militari debbano telefonare a Roma per autorizzare lo sparo di un colpo da 105mm da una Centauro. Proteggere i propri uomini dovrebbe essere tra le priorità di qualunque comandante…Anche a costo di rischiare la carriera.

Gli italiani sono stati capaci di azioni valorose, in passato…Morire così, non è da eroi.

E’ solo inutile.

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Onore ai caduti, certo.

 

Viva l’Italia? Erano necessari quei morti?

Una volta ho sentito una frase : “è triste il paese che ha bisogno d’eroi”. Provate a sentire l’opinione di qualche militare sull’accaduto e resterete sorpresi. Ricordo ancora l’intervista al comandante la guarnigione italiana che si esprimeva, più o meno, in questi termini: “noi non facciamo come gli americani, che si trincerano fuori città…Vogliamo essere vicini alla popolazione, tra la gente.”

Che un camion imbottito d’esplosivo potesse entrare all’interno della base come si entra al casello dell’autostrada, non era prevedibile, no? E’ stata una sfortunata coincidenza!

Si dice che i nostri militari debbano telefonare a Roma per autorizzare lo sparo di un colpo da 105mm da una Centauro. Proteggere i propri uomini dovrebbe essere tra le priorità di qualunque comandante…Anche a costo di rischiare la carriera.

Gli italiani sono stati capaci di azioni valorose, in passato…Morire così, non è da eroi.

E’ solo inutile.

 

quoto tutto,non era missione di pace era missione per farsi ammazzare...

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