Balthasar Inviato 4 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Novembre 2007 Litto ha parlato nella discussione sull'F-22 in "Caccia" di un furto di tecnologia da parte dei giapponesi riguardo il comparto motociclistico. Vorrei saperne di più perché a me non risulta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
maverick13 Inviato 4 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Novembre 2007 L'america che copia qualcosa dai giapponesi??? bho m pare strano però'... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 4 Novembre 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 4 Novembre 2007 L'america che copia qualcosa dai giapponesi??? bho m pare strano però'... No,no, lui diceva il contrario...i giapponesi che hanno rubato tecnologia all'Italia... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 5 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Novembre 2007 No,no, lui diceva il contrario...i giapponesi che hanno rubato tecnologia all'Italia... all'Italia? tecnologia motocliclistica? spiegati meglio, sono molto interessato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
litto Inviato 5 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Novembre 2007 beh i giapponesi al giorno d'oggi producono delle popò di moto... però per far partire la produzione a tali livelli di tecnologia e qualità quello che han fatto è stato semplicemente acquistare le migliori moto che c'erano in circolazione per poter in seguito smontarle e analizzarle riuscendo così ad acquisire il know how (come dicono gli economisti ) delle case motociclistiche leader del periodo di questo non ne sono sicuro ma presumo che il periodo di tale strategia giapponese sia da piazzare più o meno negli anni 60' periodo nel qual e hanno cominciato a fare la comparsa le prime moto giapponesi performanti nei nostri mercati... e in quegli anni gli europei, italia certamente non esclusa, erano in vetta in quanto a qualità nella produzione motociclistica. questo è quanto mi è stato detto e che presumo sia vero. se qualcuno ne sa di più o deve correggermi ben venga che l'interesse a riguardo è tanto! comunque direi che smontare e studiare un raptor sia cosa un po' più laboriosa e delicata!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 5 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Novembre 2007 (modificato) comunque direi che smontare e studiare un raptor sia cosa un po' più laboriosa e delicata!! Non vorrei sminuire il tuo post ma proprio una raptor che è la meno indicata a essere copiata, una brutta copia del Monster con motore Yamaha. Non capisco ancora il succo del problema, non credo che prendere un Ducati 1098 o una MV Agusta F4 312 e smontarle si possa scoprire chissà quali segreti anche perchè sono in libera vendita e che tutto quello che può essere copiato sarà coperto da brevetti industriali Poi le popò di moto che fanno i giapponesi sono moto normali, come le popò di moto che fanno gli italiani o che fanno i tedeschi, mezzi che usano tecnologia attuale e che vengono (le versioni più spinte e performanti) testate in gare e competizioni un pò come per gli aerei da caccia moderni con le esercitazioni, tra un modello e l'altro non c'è una vera rivoluzione ma una evoluzione continua che cerca di migliorare i problemi che si sono presentati nella versione precedente. Dopo tutti questi discorsi mi sembra che la notizia iniziale sia poco attendibile, comunque rimango in attesa di qualche seria delucidazione. Modificato 5 Novembre 2007 da Cacinidilucca Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Takumi_Fujiwara Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 Sono i soliti discorsi e pregiudizi...Tutto quello che arriva dall'oriente è copiato.. A parte che il know-how si acquisisce anche in termini di vendita di brevetti o head-hunting sui tecnici chiave coinvolti nel prodotto che vuoi "copiare" come dici tu e non con il semplice smontaggio del prodotto .. Rendetevi conto che il reverse engeeniring esiste da una vita ed è una pratica consolidata nel mondo dell'industria.Anche la volkswagen per creare la golf smontò una fiat 128..E di esempi ce ne sono a centinaia in tutte le nazioni.C'e' da scandalizzarsi per questo?Io non credo,perchè quando si cerca di realizzare un buon prodotto si deve prendere lo stato dell'arte sul mercato ,capire come funziona,come è fatto,come farlo,ma sopratutto COME MIGLIORARLO. Nessuno copia tanto per copiare,se facessi un prodotto uguale a parte che violeresti i brevetti,ma saresti sempre uno step indietro a chi ha fatto il prodotto che hai copiato ed inoltre sarebbe difficile attirare i clienti su di te a meno di non avere leve potenti per convincerli (prezzo).Questo per quanto riguarda i prodotti sul mercato. Il mondo dell'industria è un mondo fluido con continui scambi e flussi di tecnologie,non è tutto chiuso in scompartimenti stagni suddivisi per nazioni.Una simile visione al giorno d'oggi è anacronistica. Per l'uso militare invece trattandosi di grossi Gap in termini di know-how è già un'impresa capire come è fatta e come funziona una cosa.Di solito la nazione che copia "semplifica" alcune cose del prodotto non avendo nemmeno le conoscenze e le capacità industriali per produrre una copia esatta del mezzo,pur avendone magari capito i principi di funzionamento. Il fatto che in Italia abbiamo tecnici valentissimi,ingegnosi e competenti non deve trincerarci sulle posizioni dei custodi del massimo sapere. Distinguiamo le cose e apriamo bene le menti perché il mondo non finisce al di là dei nostri stretti confini... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 6 Novembre 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 Non vorrei dire, ma Italia e Giappone costruiscono delle moto che filosoficamente si trovano agli antipodi....2 cilindri contro 4....onestamente penso abbiano potuto copiare ben poco. La verità è che in Italia non si aveva la minima idea di cosa fosse un 4 cilindri prodotto in grande serie, ed il Giappone ne ha approfittato per riversare sul mercato un prodotto "nuovo" in un paese che non era assolutamente abituato a vederlo. Poi, se ci hanno superato, lo abbiamo voluto anche noi: il ritiro della Guzzi,Gilera e Mondial dal campionato mondiale velocità (il precursore della 500 2t che poi è diventata l'attuale Moto GP), il mantenimento della produzione a livello artigianale, la mancanza di iniziativa, la mancata apertura di fabbriche all'estero...uff.... Oggi comunque se la giocano alla pari, ed i giapponesi offrono prodotti qualitativamente equivalenti (se non superiori, soprattutto nel comparto al di sotto del litro di cilindrata) a prezzi stracciati per via delle economie di scala.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
litto Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 per Cacinidilucca come Raptor intendevo l'F22, non la cagiva... e soprattutto non parlavo assolutamente dei gioni nostri, ma dell'inizio della produzione motociclistica giapponese che non fosse quella di motorette. fare un discorso simile al giorno d'oggi non ha senso. ormai ognuno ha le sue vie, i suoi progetti di sviluppo e poi basta comprare una rivista per sapere subito qualsiasi dettaglio innovativo di una nuova moto. poi come tecnica industriale è cosa infatti di gran lunga sviluppata: se vuoi stare su livelli competitivi devi stare in continuo aggiornamento sulle aziende rivali e sui suoi prodotti. non puoi fare altrimenti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 6 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Novembre 2007 (modificato) per Cacinidilucca come Raptor intendevo l'F22, non la cagiva...e soprattutto non parlavo assolutamente dei gioni nostri, ma dell'inizio della produzione motociclistica giapponese che non fosse quella di motorette. fare un discorso simile al giorno d'oggi non ha senso. ormai ognuno ha le sue vie, i suoi progetti di sviluppo e poi basta comprare una rivista per sapere subito qualsiasi dettaglio innovativo di una nuova moto. poi come tecnica industriale è cosa infatti di gran lunga sviluppata: se vuoi stare su livelli competitivi devi stare in continuo aggiornamento sulle aziende rivali e sui suoi prodotti. non puoi fare altrimenti. avevo travisato, credevo che parlando di tenologia copiata alle moto ti riferivi alla Raptor di Varese, scusa la mia superficialità nel leggere il post, comunque se invece vuoi fare un discorso sul tempo che fu e sul perchè una filosofia europea di costruire moto (ci metterei dentro anche la Gran Bretagna) è stata uccellata dal Giappone credo che basti pensare che gli europei si sono ostinati a costruire le moto sempre uguali, con pochissime sperimetazioni e specialmente non credendo al 2t, i 4 cilindri li sapevano fare e anche bene (basta pensare alla MV500 4 cil. di Ago e Hailwood) o le Motoguzzi 500 da gran premio, per non parlare della 8cilindri 500cc Modificato 6 Novembre 2007 da Cacinidilucca Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
litto Inviato 7 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Novembre 2007 figurati è che tutta la discussione era partita da un topic sull' F-22 sì effettivamente di 2t italiane ce n'erano poche mentre giapponesi ne giravano molte di più. se non sbaglio in particolare m'han detto che producevano una kawasaki 2t di grossa cilindrata che accusavano essere pericolosissima per aver pochissimo freno motore essendo appunto 2t, non vorrei dire una boiata: 750cc giusto? ma invece 8 cilindri su che moto erano?? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 9 Novembre 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2007 8 cilindri era una Moto Guzzi, anche se la Gilera dovrebbe aver costruito un prototipo simile: Progettato nel 1955 dall'ingegner Giulio Cesare Carcano, ha avuto una breve "vita" a causa del ritiro di Guzzi e Gilera dal mondo delle competizioni. 8 cilindri a V 90°, cilindrata totale 496 cc (classificato come 500 cc), con un frazionamento incredibile 62 cc per cilindro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 9 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2007 e soprattutto 8 carburatori da accordare, serviva più che un meccanico un orologiaio, e che rumore faceva...ma stiamo andando OT Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Takumi_Fujiwara Inviato 10 Novembre 2007 Segnala Condividi Inviato 10 Novembre 2007 Se si ragionasse in questo modo però saremmo ancora alla biciclettina di benz... La carta viene dall'oriente,ma stanno mica a menarla che l'hanno importata di qui.. O i famosi bachi che producono la seta... Andiamo dai..Il mondo è fatto di "furti" come li chiami te di tecnologie...E tanti di questi "furti" permettono di creare nuove e splendide creature originali...Se andassimo continuamente a rinvangare nel passato non la finiremmo più..(immagina il sumero che ha inventato la ruota(forse).Se non l'avesse copiato nessuno sai che bello andare ancora in giro o a piedi o a dorso di animale..) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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