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La Finanziaria 2008


typhoon

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Ma almeno sai cos'era la scala mobile?

Sai cosa succederebbe se ci fosse la scala mobile oggi?

Sinceramente io dell'inflazione al 20% annuo ne farei volentieri a meno.

 

Poi non capisco perchè parli di svalutare la nostra moneta o di cambiare i tassi (non credo che intendessi i tagli) quando sugli altri topic sostieni a spada tratta l'euro.

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sostengo l'euro anche stavolta. Il m9io intervento 8scritto davvero male) era una critica a un antitrust che non abbiamo

 

@ paperinik lo so che in teoria in italia c'è un antitrust ma in pratica è inefficiente e incapace perchè ha poteri limitatissimi e quindi è come non averla

 

Basta vedere le multe irrisorie inferte alle aziende di telefonia mobile per pubblicità ingannevole

 

Mi ricorda l'esempio che: se il aprcheggio viene due euro e la multa 1 cosa conviene?

parcheggiare a caz*o chiaramente

 

Sostengo apertamente l'euro e come ho detto la lotta alla speculazione è l'unica arma pressoche rimasta contro l'inflazione oltre a un pari aumento dei salari che, comunque, la scala mobile tra i suoi difetti comportava

 

alzare i tagli è una procedura contro l'inflazione (semplice nozione di economia) ma comporta un calo degli investimenti per l'aumento del costo del denaro che ne comporta

 

 

Con il termine scala mobile era chiamato fino agli anni Novanta il sistema di aggiornamento automatico della retribuzione da lavoro dipendente rispetto all'aumento del costo della vita. La scala mobile - delineante la congiuntura corrente - veniva calcolata seguendo l'andamento variabile dei prezzi di particolari beni di consumo (l'indice era l'IPC, indice dei prezzi al consumo), generalmente di larga diffusione, costituenti il cosiddetto paniere. Un'apposita commissione aveva il compito di determinare ogni tre mesi le variazioni del costo della vita utilizzando - come indice di riferimento - appunto le variazioni dei prezzi di tali beni.

 

Accertata e resa uguale su base 100 la somma mensile necessaria per la famiglia tipo, in riferimento ad un dato periodo per l'acquisto dei prodotti del paniere, le successive variazioni percentuali dei prezzi dei beni di consumo divenivano i punti di variazione dell'indice stesso del costo della vita.

 

Nel 1975 la scala mobile, applicata fino ad allora al solo settore industriale, venne unificata agli altri settori con un accordo considerato storico stipulato tra la Confindustria e le tre maggiori organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.

 

Fra i vari successivi interventi legislativi, quello maggiormente incisivo è stato quello concretizzato nel Decreto Legge 1 febbraio 1977 n. 12 che regola le Norme per l’applicazione dell'indennità di contingenza. Con esso è stato introdotto il divieto di corrispondere, a lavoratori di settori diversi, trattamenti retributivi di scala mobile più favorevoli rispetto a quelli previsti dall'accordo per il settore industriale. Dagli anni 2000, l'indennità di contingenza è confluita in un'unica voce retributiva, insieme al salario base previsto dai contratti nazionali per ogni livello di inquadramento. L'indennità è aggiornata, come minimo, a cadenza annuale.

 

Invece, la scala mobile, indennità di contingenza, aggiornata ogni mese con l'inflazione corrente, è rimasta invariata per alcune categorie quali politici, magistrati, giornalisti, e pensionati con reddito maggiore di 5 volte la pensione sociale INPS. Da luglio 2007, la scala mobile è stata ripristinata per tutti i pensionati.

 

Nel dibattito di quel periodo i detrattori del sistema sostenevano che la scala mobile fosse causa d'inflazione, oltreché una misura di questo fenomeno che avrebbe dovuto mantenere inalterato il potere di acquisto dei lavoratori e il loro salario reale. L'aumento salariale non comportava una variazione della base monetaria, ma una riduzione dell' utile delle imprese, che veniva redistribuito ai lavoratori: diversi economisti, come quelli che si riconducono alla scuola monetarista austriaca di von Mises, ritengono che l'aumento dei prezzi dipenda unicamente da un aumento dell'offerta di moneta, e di conseguenza escludono un legame scala mobile-inflazione.

 

Il 14 febbraio 1984 un decreto del Governo Craxi taglia 4 punti percentuale della Scala Mobile, convertendo un accordo delle associazioni imprenditoriali con Cisl e Uil. Al decreto farà seguito la conversione nella legge 219 del 12 giugno 1984.

 

La scala mobile è stata definitivamente soppressa con la firma del protocollo triangolare di intesa tra il Governo Amato I e le parti sociali avvenuta il 31 luglio 1992.

 

La scala mobile non teneva conto di un altro parametro economico, che può essere più importante dello stesso fattore inflattivo: l'aumento del PIL, o valore aggiunto per le aziende, oppure, in termini equivalenti, l'aumento della produttività del lavoro.

 

La produttività è intesa come guadagno operativo per addetto, non come fatturato per addetto, e quantifica appunto il valore aggiunto di ogni lavoratore. Un aumento dei salari al di sopra della produttività, anche se in linea con l'inflazione corrente, è causa di nuova inflazione, a meno che questo aumento derivi da una corrispondente riduzione degli utili aziendali, da un drenaggio di denaro dalle imprese ai dipendenti. Se l'utile rimane invariato, si genera un aumento della moneta circolante non corrisposto da una crescita della ricchezza prodotta, e una spirale inflazionistica. Viceversa, un aumento dei salari, anche al di sopra dell'inflazione, ma entro la crescita della ricchezza nazionale, è una redistribuzione ai lavoratori dei guadagni di produttività. Secondo la teoria monetarista, gli aspetti più rilevanti sono che:

 

-il costo del lavoro non determini un aumento della moneta circolante;

-di secondaria importanza, il costo del lavoro non cresca più della produttività e della ricchezza nazionale, più che il suo collegamento con l'inflazione.

 

Gli aumenti salariali andrebbero visti in contrapposizione a una riduzione dei profitti aziendali. Se l'economia cresce poco, è un semplice travaso di moneta. Se la crescita di PIL e produttività è sostenuta, crescono sia utili che salari, ma l'impresa comunque guadagna meno di quanto avrebbe ovviamente senza una reditribuzione ai dipendenti.

 

ricordo le continue lotte per i rinnovi dei CCNL

 

@ graziani: il tuo articolo strumentalizza il discorso fatto dalla corte dei conti il quale punto il dito contro la corruzione...

 

va bè vedendo le vicende giudiziarie dei tuoi leader se ne auspica presto la depenalizzazione della corruzione a illecito civile con "dosi minime di tangenti" :D :D

Modificato da Leviathan
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typhoon lo dicono tutti i giornali e telegiornali, purtroppo è la realtà!!!!

Tipo il TG4, il Giornale e Libero? ... mi sembra che dalle parole del presidente Lazzaro escano parole diverse rispetto a quelle che hai riportato tu, anzi mi sembra che Lazzaro si soffemi sulla "corruzione" dilagante ... ti fischia un orecchio? ...

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Gia gia, coruzione, andate a chiedere alla moglie di mastalla, alla moglie di follini e al segretario del senatore uder che ha votato la fiducia al governo.

 

Comunque ora come ora, l'unica cosa giusta da fare cioè quello che dovrebbe fare la BCE è tagliare il costo del denaro. ALtrimenti tutte le economie del area euro si fermano.

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Intervengo a sostegno di Typhoon; i conti pubblici in questi due anni sono migliorati enormemente ed è stato anche certificato dalla Commissione Europea un paio di settimane fà e dalle agenzie di rating internazionali che hanno parlato di dati italiani "impressionanti": Corriere

 

Certo è inutile negare che la corruzione in Italia è tornata a livelli molto alti, quasi prossimi a quelli che precedettero tangentopoli e che rimangono alti i livelli di spesa pubblica inutile...

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Raga ma avete una minima idea di cosa volevano dire le "svalutazioni competitive"? Di cos'era diventata la Lira?

 

Un esempio solo:

- 1 Euro = 1936£, 1$ = 1850£ circa nel 2001.

Ipotizzando di aver rinunciato all'euro ci ritroveremmo con una lira debole e sicuramente con altre "svalutazioni competitive" (= deprezzamento artificiale del valore della moneta al fine di favorire le esportazioni). In una situazione come questa la lira sarebbe crollata ma per pietà ipotizziamo che il dollaro avesse raggiunto semplicemente il valore dell'euro (= 1936£).

Quindi 1 barile di petrolio = 100$ = 193.600£ (ed è una previsione moooolto ottimista).

 

- adottando l'euro invece abbiamo che 1 Euro = 1,465$, quindi 1 barile (100$) lo paghiamo 68 Euro cioè 131.648£, in pratica per ogni barile importato risparmiamo più di 60.000£!

 

Naturalmente gli effetti sarebbero ben peggiori:

- inflazione galoppante

- nessun controllo dei conti pubblici (che se tutti i governi sono obbligati a mantenere sotto controllo è solo grazie all'autorità di Bruxelles)

- provate a chiedervi l'effetto che l'attuale crisi dei mutui in america avrebbe avuto qua senza lo scudo dell'Euro...

 

AVREMMO FATTO LA FINE DELL'ARGENTINA

 

EDIT Per quanto riguarda gli articoli di Graziani.. beh è tutta propaganda! prova a postare articoli del Corriere, di siti istituzionali... Oppure prova a rispondere con le tue di parole..

Modificato da Rick86
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In più come se non bastasse oggi i telegiornali hanno parlato di un buco di oltre 7 miliardi di euro nei conti pubblici!!!!!

 

Vi ricordo che siamo già in campagna elettorale...come sempre sentiremo tutto ed il contrario di tutto!

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iN POCHE PAROLE IL BUCO NON C'E' E IL SOLE 24ORE SI E' SBAGLIATO!!!!!

MA VA LA'!!!!!

 

Buco di 7 miliardi nei conti pubblici

Qual è il contrario di tesoretto? È buco nel bilancio. Appunto quello che è in arrivo nei conti del 2008. A guardare a fondo nelle carte e nelle tante cambiali firmate dal governo Prodi e ora in scadenza, è stato il Sole 24 Ore. La firma di punta del giornale della Confindustria in materia di bilancio dello stato calcola, per il 2008, un extraspesa di almeno 7 miliardi di euro. Proprio così, si passa molto rapidamente dall'illusione dei tesoretti (meglio definiti extragettiti, cioè tasse in più pagate dai contribuenti) al loro contrario, cioè a spese in più avviate ma non calcolate nei conti ufficiali. Eppure sono tutte spese note, non c'è niente di sorprendente o non prevedibile. E sono anche spese inevitabili.

2 miliardi sono trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il miglioramento delle linee secondarie delle ferrovie. Altrettanti per l'amministrazione pubblica. I ministeri chiedono aiuto per le spese rinviate nel 2007. Poi c'è il contratti dei dipendenti pubblici. Firmato mesi fa deve essere onorato e servono soldi, da un minimo di 2 miliardi fino a un massimo di addirittura 6 miliardi. E ancora i costi per la crisi dei rifiuti in Campania, 600 milioni.

400 milioni arrivano nel 2008 per tenere le varie elezioni (politiche e amministrative): ma quelli, prima o poi, sarebbero stati spesi comunque. Perciò il totale di 7 miliardi è in realtà solo una base minima, come correttamente calcola anche il Sole 24 Ore. Il buco c'è, ed è grande.

Modificato da Graziani
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Le finanze pubbliche italiane sembrano essersi ben instradente sul sentiero del risanamento,almeno questo raccontano tutti i dati più recenti. L'ultimo arrivato oggi dall'ISTAT riguarda il deficit dei primi 9 mesi del 2007, fermatosi all'1,3% del Pil, il miglior risultato degli ultimi 8 anni che si confronta con il 4% dello stesso periodo dello scorso anno. Se poi si prende in esame solo il terzo trimestre il deficit precipita addirittura dal 6,2 allo 0,6%. Un exploit importante che va tuttavia in parte ridimensionato visto che nel terzo trimestre dello scorso anno sono stati contabilizzati i 16 mld di euro pagati dallo stato per il rimborso dell'iva sulle auto aziendali imposto da Bruxelles. Ciò non toglie che alla luce delle ultime indicazioni il Governo abbia sensibilmente migliorato le previsioni sul deficit dell'intero 2007 che viene ora collocato intorno al 2% ben al di sotto del 2,8% concordato con l'Unio\ne europea.

Le ripercussioni favorevole si faranno ovviamente sentire anche sul debito pubblico, che altro non è che la somma dei deficit accumulati nel corso degli anni, e che nel 2007 dovrebbe riportarsi sotto il 105% del PIL. Attualmente il nostro debito ammonta a circa 1575 miliardi di euro che costano allo Stato il oltre 70 mld di euro all'anno in interessi.

Dal sole24ore su dati Istat: penso siamo tutti d'accordo trattasi di dati imparziali ed incontrovertibili

Naturalmente se Graziani ci porta le fonti possiamo parlarne, ma so che la CdL ha l'abitudine di dare dati.. come dire.. tendenziosi.. faziosi... in camapgna elettorale

Modificato da Rick86
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iN POCHE PAROLE IL BUCO NON C'E' E IL SOLE 24ORE SI E' SBAGLIATO!!!!!

MA VA LA'!!!!!

 

Oh no, non mi sognerei mai di mettere in dubbio l'attendibilità del Sole 24ore ma mi puzza un pò che questa notizia è uscita proprio all'inizio della campagna elettorale...

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Graziani il tuo articolo, probabilmente una faziosa rielaborazione di un articolo del Sole non sta ne in piedi ne in terra:

- iniziamo con la definizione di tesoretto: non si tratta di "tasse in più pagate dai contribuenti" ma di entrate maggiori di quelle previste non perchè i contribuenti hanno pagato più di quello che dovevano ma perchè invece di frodare 80 hanno frodato 60 (tradotto la lotta all'evasione funziona); il Diritto Tributario spiega bene che se il contribuente paga più di quel che deve lo stato è tenuto al rimborso. Ho forti dubbi che il Sole abbia scritto questa frase.

- "nelle carte e nelle tante cambiali firmate dal governo Prodi" cosa che tutti i governi fanno: sai si chiamano titoli di stato ;)

- "spese in più avviate ma non calcolate nei conti ufficiali." quello che l'articolista vorrebbe far passare per frode contabile altro non è che la più elementare procedura contabile del mondo, ovvero l'ammortamento usata da sempre sia da Prodi che da Berlusconi che dai governi della prima Repubblica.

Faccio un esempio comprensibile:

- io, azienda, compro un macchinario (che utilizzerò per 10 anni), a 1 milione di euro.

- se metto l'intera spesa nei conti di questo anno 1) non sarebbe corretto visto che utilizzerò la macchina 10 anni e 2) mi ammazzerebbe l'intero utile

- allora molto semplicemente imputo 1/10 della spesa quest'anno, 1/10 il prossimo e così via..

Altro esempio:

E' lo stesso sistema con cui si finanziano i maggiori programmi militari, es Cavour. Non è che paghi 1,5mld una tantum, spalmi il costo su più anni.

Modificato da Rick86
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iL testo potrà essere anche fazioso ma ciò non toglie che siamo in presenza di un grande buco nei conti pubblici quando tutto il PD e i comunisti volevano farci credere che i conti erano stati sanati.

 

 

tasse.jpg

 

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

Modificato da Graziani
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Il Sole 24 Ore non scrive che c'è un buco nei conti caro Graziani, questa è stata solo un interpretazioni dei soliti media amici del Cavaliere Mascarato, il Sole dice che nel 2008 ci sarà un aumento delle spese di 7 miliardi di Euro dovuto per esempio alle ferrovie, ai costi delle elezioni (dai 300 ai 600 milioni a seconda se ci sarà o no l'unificazione delle date per le politiche e le amministrative) e all’emergenza rifiuti in Campania (600 milioni). Il deficit salirà al 2,6% ma ti ricordo caro graziani che quando c'era il cavaliere mascarato il deficit era al 4.3%.

Modificato da typhoon
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Un buco nei conti pubblici ci sarà di sicuro, daltronde mica si fanno i miracoli ma nel cdx si dimenticano sempre di qualche piccolo particolare.

Infatti già nel 2001 Berlusconi impostò la sua campagna sul buco da 30.000 miliardi lasciato dai comunisti senza ricordarsi che quel buco era stato ereditato da 50 anni di prima repubblica e qualche mese di governo berlusconi e omettendo gli sforzi per il risanamento fatti dal Prodi I e dagli altri esecutivi di centrosinistra che in pochi anni sono riusciti a portarci nella CEE e nell'eurozona.

Non contento Berlusconi nei suoi anni di governo e di finanza crativa del caro giulietto ha letteralmente saccheggiato i conti pubblici peggiorando la situazione e portandoci fuori dai parametri dell'eurozona.

Ovviamente questa patata bollente è stata lasciata al governo successivo che ha dovuto fare due manovre "lacrime e sangue" per risanare i danni riuscendoci egregiamente (sbagliando nell'evitare il taglio della spesa pubblica sotto la spinta dei soliti estremisti e aumentando troppo la pressione fiscale), e questo gli è stato riconosciuto da tutti a livello internazionale, dove quest'azione è stata giudicata sorprendente.

Quindi adesso che la destra abbia la decenza di non ritirare fuori il debito pubblico come argomento di campagna elettorale.

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