BuzzerIvan Inviato 24 Luglio 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 24 Luglio 2007 Kill probability del 3,5%? non credo proprio dato gli abbattimenti registrati negli anni del servizio reso dal tomcat. Poi i dati precisi non li conosco, li fornisca qualcuno...... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Madmax Inviato 24 Luglio 2007 Segnala Condividi Inviato 24 Luglio 2007 (modificato) Ma poi bisogna contare che il Phoenix é stato rinnovato nella versione AN/AWG-9 molto più precisa e letale e in altre versioni: AIM-54A: la prima versione in servizio dal 1974. AIM-54C: versione potenziata contro i missili da crociera in servizio dal 1986. Nel 1982 venne sospesa la costruzione dello AIM-54A. AIM-54 ECCM: versione con contro-contromisure elettroniche, non richiedeva più un raffreddamento durante il volo agganciato al vettore. In servizio dal 1988. A causa dell'assenza del sistema di raffreddamento, il Tomcat non doveva superare una certa velocità quando lo portava in volo. Alcune voci riportano che gli iraniani possiedano una loro versione del Phoenix. Ci furono anche versioni per le prove sperimentali designate ATM-54, AEM-54, DATM-54A, e CATM-54. Tutte volarono nella versione A e C eccetto il DATM-54, solo nella versione A. Ed ecco le informazioni generali dell'AIM-54 Phoenix prese da wikipedia Lo AIM-54 Phoenix era un missile aria-aria a lungo raggio, impiegato, fino ad un massimo di sei unità, dal Grumman F-14 Tomcat, l'unico caccia intercettore che aveva integrata questo tipo di arma. Lo AIM-54 fu originariamente sviluppato per il F-111B e per il Douglas F6D Missileer, ma entrambi i progetti vennero cancellati. Erano basati sull'idea di un vettore di missili a lungo raggio e poco manovrabile. Il missile Phoenix (fenice) divenne l'unico missile a lugno raggio della Marina degli Stati Uniti ed era parte di un sistema d'arma con possibilità di acquisizione ed ingaggio di bersagli multipli. Era possibile agganciare fino a sei bersagli contemporaneamente in condizioni ognitempo e con sistemi di contromisure elettroniche (ECM) attivi. Ciò era possibile grazie ad una antenna radar che poteva illuminare il bersaglio senza assistenza del vettore lanciatore (l'F-14 appunto). La carenatura era una versione in scala maggiore dello AIM-47 Falcon con quattro alette incrociate. Quattro potevano essere agganciati ventralmente in due speciali piloni ed uno ad ogni pilone subalare, sotto alla parte fissa della semiala a geometria variabile. Il pieno carico superava le 6.000 lb, circa il doppio del peso degli Sparrow, quindi era più comune caricare un misto di Phoenix, Sparrow e Sidewinder. A dispetto delle vantate prestazioni, il Phoenix fu usato raramente in combattimento, con solo due lanci confermati e nessun abbattimento. L'aeronautica USA non aveva armi paragonabili sino all'introduzione dello AIM-120 AMRAAM. Il Phoenix venne progettato per difendere la flotta contro missili da crociera a bassa quota, evitando riflessi e confusione da parte del suolo o della superficie marina, e aeroplani in alta quota e molto veloci, come il MiG-25 Foxbat. Un missile simile fu sviluppato per il Lockheed YF-12, prototipo della versione da intercettazione del Lockheed SR-71. Il Phoenix fu radiato il 30 settembre del 2004. I Tomcat seguirono la stessa sorte l'8 febbraio del 2006. Sono stati rimpiazzati rispettivamente dagli AIM-120 AMRAAM e dagli F/A-18E ed F Super Hornet. Alcuni esemplari di F-14 e Phoenix sono ancora in Iran, ma la loro operatività è dubbia, dato che oltrettutto gli USA, comprensibilmente, non riforniscono loro più i pezzi di ricambio necessari dalla rivoluzione del 1979. Tecnologia Schema di un Phoenix.Durante il suo sviluppo, una funzionalità chiave dello F-14 Tomcat era il buon accoppiamento con il suo radar, lo AN/AWG-9 e il missile AIM-54 Phoenix. La combinazione avrebbe fornito il Tomacat di un sistema di sorveglianza mai costruito prima, così come un raggio d'azione eccezionale. Il risultato fu un caccia intercettore che poteva volare molto lontano dalla portaerei, rilevare il nemico da grande distanza e ingaggiarlo quando questo era ancora a grande distanza dall'aereo ed ancora più lontano dalla flotta. Lo AN/AWG-9 fu un apparecchio rivoluzionario per l'epoca, prima della sua introduzione l'operatore era costretto ad interpretare un quadro luminoso analogico per distinguere i veri bersagli dal rumore di fondo. Questo radar era uno dei primi con filtro digitale che lasciava all'operatore una visuale molto più chiara dello spazio aereo davanti a lui. Aveva due unità di potenza, tre processori, cinque filtri digitali, quattro unità di controllo radar, tre trasmittenti ed un'antenna di 914 mm. Sull'antenna era anche montato il sistema di identificazione amico o nemico (IFF) formato da due righe di sei dipoli. La potenza del radar era di 10,2 kW. La trasmittente era capace di generare un'onda continua, a impulsi ed a impulsi Doppler. Comunque la capacità più strordinaria dello AWG-9 era quella di agganciare fino ad un totale di 24 bersagli simultaneamente, fornendo la posizione di sei di questi ai missili Phoenix. Come i moderni radar Track-While-Scan (TWS), cioè "aggancia mentre continua a scansire", il radar tiene in memoria i dati di ogniuno dei 24 bersagli acquisiti, mentre l'antenna continua a girare e cercare. Al passaggio successivo compara le nuove acquisizioni con quelle vecchie aggiornandone la posizione. Lo stesso metodo permetteva al radar di aggiornare i Phoenix mentre erano in volo verso il bersaglio strasferendo via radio i dati del bersaglio appropriato a ciascuno dei missili inviati. Il missile avrebbe dovuto aggiustare appropriatamente la sua corsa. Prima del lancio dei missili il radar stabiliva anche una gerarchia tra le minacce che rilevava, aumentando così le possibilità di sopravvivenza dell'aereo lanciatore. Raggio d'azione dello AN/AWG-9 Modo miglia km Ricerca ad impulsi 73 117 Ricerca ad impulsi in aggancio PSTT 56 91 Ricerca ad impulsi Doppler di 5 m² 132 213 RWS / TWS 104 167 VSL / PRL 6 9 Onda continua per lo AIM-7 44 70 Modificato 7 Gennaio 2008 da Madmax Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
nofaxe Inviato 24 Luglio 2007 Segnala Condividi Inviato 24 Luglio 2007 Kill probability del 3,5%? non credo proprio dato gli abbattimenti registrati negli anni del servizio reso dal tomcat. Poi i dati precisi non li conosco, li fornisca qualcuno...... che a quanto pare corrispondono a 0 abbattimenti su 2 tentativi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
BuzzerIvan Inviato 26 Luglio 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 26 Luglio 2007 non è possibile. Ma esiste un missile con kill probability 100% (sicuramente è fantascienza, ma non si sa mai......) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 29 Luglio 2007 Segnala Condividi Inviato 29 Luglio 2007 Ciao a tutti! Per prima cosa: un eccellente sito per conoscere missili è il seguente: www.designation-systems.net è in inglese ma i dati tecnici sono internazionali! La SSKP (single shot kill probability ) dell’Aim 54 Phoenix è argomento tra i più dibattuti. Alle prove si rivelò eccezionale con risultati dell’85 % ed oltre! Peraltro è un risultato comune a moltissimi missili …In prova. Lo skyflash in prova ha ottenuto il 50% dei colpi sul bersaglio (impatto diretto) ed un altro 35% a breve distanza (pochi metri). Anche l’Aim7 non era da meno. Ed il vecchio Aim 9B otteneva il 70% a segno nelle prove iniziali! In Vietnam la percentuale era scesa, per vari motivi al 9% per l’Aim 7 e solo al 12-15% per l’Aim 9B con punte del 18% per l’Aim 9D. Diverse inchieste del governo americano avevano dichiarato una affidabilità del 40% per il Phoenix ed una possibilità di colpire caccia a bassa quota del 10% che scendeva al 5% contro missili da crociera ,sempre a bassa quota. L’accusa doveva essere in parte fondata perché in una pubblicità la ditta costruttrice dichiarava per l’Aim 54C una affidabilità “di due terzi superiore alle versioni precedenti”. Nel conflitto Iran-Iraq la percentuale di successi è stata di circa il 28% con pochi missili lanciati (probabilmente 2 a segno su 7) dato lo scarso addestramento…Così ci hanno riprovato gli americani nel golfo, senza colpire niente. Da più parti si è detto che sono stati lanciati diversi missili a vuoto per tenere lontani i nemici (e perché non abbatterli?) e con la stessa motivazione si sono giustificati i “cilecca” degli Aim120 . In un caso un F15 ha lanciato contro un Mig 25 un Aim7 da 27 km ed un Aim120 da 40 km, entrambi a vuoto! Durante il famoso combattimento tra F14 e Mig 23 libici su tre Aim7 uno solo ha colpito. Al momento l’Aim 120 ha ottenuto una SSKP reale del 75% e nelle esercitazioni si simula una precisione del 65% considerata realistica. Certo ,se il pilota lancia seguendo l’esperienza, cioè aspetta di essere nella zona “senza scampo”del suo missile e se il missile non accusa malfunzionamenti molto probabilmente colpirà il nemico… Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 9 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 9 Settembre 2007 Per tornare alla domanda ,quale è il miglior missile aria-aria? Escluderei l’Aim 54. Intanto non è più in servizio e poi non è stato ideato per colpire caccia nemici. Avrebbe dovuto colpire bombardieri sovietici come i Tu 22m Backfire ed i missili da loro lanciati (AS-4 kitchen in particolare) cioè bersagli veloci e poco manovrabili. Che poi potesse essere adoperato anche contro i caccia è vero ma non era ottimale. Il similare R33 (AA9 Amos) è in grado di colpire bersagli che manovrano a 4g cioè non molto. Meglio i missili a medio raggio. I migliori sono ,mi spiace per i francesi, l’Aim 120 C7 ed il russo R77 (AA12 Adder). L’R77 è ritenuto più manovrabile ma la resistenza delle alette di controllo a griglia lo penalizza a fine combustione quando la velocità inizia a calare. Il Meteor sarà superiore a tutti e due ma, per allora, sarà già in servizio il nuovo Aim120D. I russi non stanno a guardare e stanno per varare almeno tre nuovi aria-aria. Naturalmente se siete a meno di 10 km non penserete certo a questi. Sulle brevi distanze i missili a corto raggio surclassano per manovrabilità ogni arma a medio raggio. I migliori sono l’Aim 9x, l’Iris-T, l’Aim 132 ed il Python 5 (ho dimenticato qualcuno?) ; tutti vantano capacità simili e scegliere è difficile…Personalmente propendo per il Python 5 ma mi riservo di analizzare i dati aggiornati, quando saranno disponibili. A proposito di affidabilità: di una intera partita di missili R27 (AA10 alamo) e R73 (AA11 archer) sono risultati funzionanti il 20% degli R27 ed il 40% degli R73! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Unholy Inviato 9 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 9 Settembre 2007 Vorresti per cortesia citare la fonte riguardo all'affidabilità dei missili russi? Una partita di quanti missili? Prodotti quando? Di chi erano? Mantenuti come? Mi sembrano dati un po' campati in aria... Non credo che un sistema d'arma sia mantenuto in servizio attivo con dei numeri simili... Forse sono missili dei primi lotti di produzione al momento del ritiro dal servizio... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 9 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 9 Settembre 2007 Allora , per quanto mi ricordi,( si lo so ,sarebbe bello poter sempre dire: si trova a pag.x della rivista y pubblicata in z…appena lo ritrovo ve lo scrivo, credo fosse su aeronautica e difesa) si parlava di alcune centinaia di missili prodotti in unione sovietica per conto della germania dell’est in dotazione ai mig29. I missili in questione ereditati dal nuovo governo tedesco sono stati messi a disposizione per una esercitazione in america ed, effettuati i controlli , ci si è resi conto del problema. I dati sull’affidabilità non devono stupire troppo. Personalmente penso ci siano molte spiegazioni ed il dato non ha niente a che vedere con la bontà dei progetti russi. Come giustamente hai scritto: chi li ha prodotti, quando, per chi? Come sono stati immagazzinati, revisionati ecc…? I dati sull’Aim 54 li ricordo. Si trovano su Rivista difesa e su Take off dove, tra l’altro, si dichiara che il governo americano avrebbe chiesto il rimborso di una parte del costo della fornitura,vista la scarsa affidabilità. Perché mettere in servizio e mantenere missili inaffidabili ? Per anni gli F101-102-106 hanno utilizzato gli Aim4 ed i russi gli AA1 Alkali. In Vietnam gli Aim 7 non si sono rivelati migliori. Negli anni ’50,’60 e ‘70 c’era una fiducia assoluta nei missili e le verifiche non erano serie. In piena guerra fredda i fondi erano illimitati e si sono spesi miliardi di dollari in sistemi d’arma inaffidabili ma ,sulla carta, eccellenti… Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marco Esposito Inviato 4 Febbraio 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Febbraio 2008 Sicuramente secondo me il migliore e AIM-120 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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