typhoon Inviato 15 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 15 Giugno 2007 Gianni, mesi fa mi sembrava avessi accennato a come il JSF potrà svolgere missioni SEAD senza missili "antiradar". Dicevi che il radar del JSF può in modo passivo tracciare le coordinate GPS di una stazione radar SAM nemica, caricarla in una JDAM e lanciarla da notevole distanza. Lo avevi scritto tu? se si puoi approfondire? il quesito era nato di fronte al fanno che il JSF non può trasportare un missile HARM nelle stive interne. PS. anche le SDB potrebbero tornare utili allo scopo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 15 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 15 Giugno 2007 Sulle SDB ti rispondo io: Si, se dotate del kit di planata MBDA Diamondback, che ne estende di una sessantina di km il raggio d'azione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
typhoon Inviato 15 Giugno 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 15 Giugno 2007 Non è quello il punto, il punto è se il radar del JSF può fare quello che ho scritto, e programmare una JDAM in volo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 15 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 15 Giugno 2007 Nessun dubbio che possa programmare una JDAM in volo. Questa capacità è stata implementata per prima sui B-2 ed F-22, e successivamente sugli F-16 e sugli altri aerei. Vorrei però chiarire che una JDAM ( o analogo ordigno GPS) può essere programmata in questi modi: 1) Programmazione a terra prima dell'inizio della missione (è la procedura standard per tutti i velivoli che non possono programmare in volo). 2) Programmazione in volo, sulla base di dati ricevuti però da una fonte esterna all'aereo (pattuglia a terra, altri velivoli da ricognizione, stazione a terra, ecc...) Questa capacità è implementata ormai su tutti i velivoli o quanto meno nelle loro versioni più recenti. 3) Programmazione in volo, sulla base dei dati acquisiti dai propri sensori (radar, flir, ESM, RWR). Questa capacità è appannaggio di B-2, F-22 ed F-35. E' possibile usarla anche sulle versioni più recenti di F-16, F-15E e F-18E/F ma la precisione è inferiore. Fatta questa premessa, è evidente che una volta che si dispone di sensori in grado di individuare con precisione la posizione del bersaglio, si può programmare una bomba contro di esso. Il B-2 ha un radar estremamente preciso nel mappare i bersagli a terra. F-22 ed F-35 oltre a mappare i bersagli usando il radar in modalità attiva, sono in grado anche di rilevare con precisione la posizione delle sorgenti elettroniche utilizzando il radar in modalità passiva (oltre ad altri sensori). Chiaro, quindi, che una volta individuata la posizione di un'emittente, basta programmare la bomba con quei dati. Ovviamente queste modalità operative richiederanno tempo per essere implementate. I piloti dovranno essere addestrati a usare queste nuove potenzialità e le tecniche andranno affinate. Come dissi un tempo, la tecnologia delle armi GPS sta sconvolgendo tutto il modo di pensare l'attacco aereo, e siamo solo all'inizio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
super64des Inviato 25 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 25 Giugno 2007 Gianni ma secondo te in questi termini si può parlare ancora di SEAD?Mi spiego..per SEAD solitamente si intende la degradazione del sistema difensivo antiaereo;gli aerei SEAD lanciano gli HARM per colpire i radar(ma non altri elementi della batteria)o cmq per costringere gli operatori a tenerli spenti,creando corridoi per gli altri aerei d'attacco.L'F35 di fatto esegue il DEAD operando in modo del tutto indipendente.Cosa ne pensi?Si tratterà di una svolta dottrinale? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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