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F-15 vs F-14


m4rkoz

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Non era un mezzo catorcio, era nato per l'intercettazione a lungo raggio, sul mare, e non per la superiorità aerea sul campo di battaglia (tantomeno quello del XXI secolo). Già con Desert Storm si ebbe un assaggio della guerra informatizzata e soprattutto dell'impossibilità pratica di "sparare nel mucchio" all'insegna del "noi siamo qui e loro sono là" quando in realtà anche i più recenti sistemi non impedirono casi di blue on blue e di ingaggi BVR non si poteva quasi parlare.

E poi di base era un sistema analogico.

Inoltre l'affidabilità e la disponibilità del sistema d'arma F-14 Tomcat nel suo complesso erano molto basse.

Modificato da SML
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Non era un mezzo catorcio, era nato per l'intercettazione a lungo raggio, sul mare, e non per la superiorità aerea sul campo di battaglia (tantomeno quello del XXI secolo). Già con Desert Storm si ebbe un assaggio della guerra informatizzata e soprattutto dell'impossibilità pratica di "sparare nel mucchio" all'insegna del "noi siamo qui e loro sono là" quando in realtà anche i più recenti sistemi non impedirono casi di blue on blue e di ingaggi BVR non si poteva quasi parlare.

E poi di base era un sistema analogico.

Inoltre l'affidabilità e la disponibilità del sistema d'arma F-14 Tomcat nel suo complesso erano molto basse.

 

Infatti il sistema ottico IRST dell'F14D è stata una cosa molto invidiata dai piloti degli F15, perchè consentiva di avere un'immagine video del bersaglio ad una distanza accettabile. Sugli Eagle hanno installato un telescopio per sopperire a tale mancanza.

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Infatti il sistema ottico IRST dell'F14D è stata una cosa molto invidiata dai piloti degli F15, perchè consentiva di avere un'immagine video del bersaglio ad una distanza accettabile. Sugli Eagle hanno installato un telescopio per sopperire a tale mancanza.

Giusto, questo è verissimo. Però non bastò ad evitare che gli F-14 fossero perlopiù mantenuti in retroguardia, mentre all'occorrenza gli F-18 si scortavano da sé.

Questo si potrebbe spiegare in altro modo, se non fosse che la fonte di questa spiegazione è interna alla USN.

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Giusto, questo è verissimo. Però non bastò ad evitare che gli F-14 fossero perlopiù mantenuti in retroguardia, mentre all'occorrenza gli F-18 si scortavano da sé.

Questo si potrebbe spiegare in altro modo, se non fosse che la fonte di questa spiegazione è interna alla USN.

 

 

Comunque non so quanti D fossero operativi durante Desert Storm. Il primo volo fu del 9/2/90 e le consegne iniziarono a novembre dello stesso anno... poco più di un mese prima della "Tempesta".

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giusto ci sono i tomcat iraniani

 

Ma in che condizioni sono? Non li vedo molto bene contro gli F-15C/E e i gli F-15I, come potrebbe accadere in uno scenario ipotetico - si spera - in caso di attacco agli impianti nucleari iraniani; hanno tutti i limiti descritti per le prime versioni dei tomcat, accompagnati dai problemi di manutenzione di quasi 30 anni di embargo...

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Ospite kentar

infatti se mai si dovessero scontrare gli f14 iraniani con i vari f15C/E/I dell'usaf semplicemente cadrebbero come mosche...

gli f14 intendo

per tutta una serie di motivi..

Modificato da kentar
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infatti se mai si dovessero scontrare gli f14 iraniani con i vari f15C/E/I dell'usaf semplicemente cadrebbero come mosche...

gli f14 intendo

per tutta una serie di motivi..

 

dubito che avranno anche qualche possibilità di alzarsi in volo...e se ci riescono F-15&Slammer gli faranno un bel comitato di benvenuto... :rotfl:

Modificato da dogfighter
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Lo sapevo che qualcuno tirava fuori i 14 Iraniani :rolleyes: ! , ma io intendevo aerei in condizioni di lottare alla pari con gli F15 (cioè quelli della Navy) , contro i tomcat Iraniani forse la spunterebbe anche un caccia degli anni '50 ...

 

Puoi sempre accontentarti degli F15 sauditi allora! Secondo me, pilota arabo contro pilota arabo, atterrano e la fanno a sassate: quei popoli sono molto più esperti nel lancio di pietre che in qualsiasi altra cosa! :asd:

Modificato da Marvin
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Lo sapevo che qualcuno tirava fuori i 14 Iraniani :rolleyes: ! , ma io intendevo aerei in condizioni di lottare alla pari con gli F15 (cioè quelli della Navy) , contro i tomcat Iraniani forse la spunterebbe anche un caccia degli anni '50 ...

 

anche perchè mi sembra che siano i primi modelli e tutti i ricambi sono stati distrutti !!!!

 

cmq secondo me tra F-14 e F- 15 a parita di pilota la partita finirebbe gattone 1 aquila 0...;)

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Lo sapevo che qualcuno tirava fuori i 14 Iraniani :rolleyes: ! , ma io intendevo aerei in condizioni di lottare alla pari con gli F15 (cioè quelli della Navy) , contro i tomcat Iraniani forse la spunterebbe anche un caccia degli anni '50 ...

Lo sapevo anche io che lo sapevi! Io invece intendevo che il motivo non è quello, perché per volare volano ancora.

 

Comunque la maggior parte degli Iraniani non è di etnia araba.

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anche perchè mi sembra che siano i primi modelli e tutti i ricambi sono stati distrutti !!!!

Sì, come no... Tutti distrutti tranne quelli che rimangono e quelli nuovi! Ormai li vendono anche su eBay, o quasi.

Anzi, pare che il ritiro dei Tomcat dalla USN sia stato accelerato anche per rendere più difficile all'Iran trovare qualcosa sul mercato nero. Di sicuro è il motivo per cui ora li stanno anche distruggendo.

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Lo sapevo anche io che lo sapevi! Io invece intendevo che il motivo non è quello, perché per volare volano ancora.

 

Comunque la maggior parte degli Iraniani non è di etnia araba.

 

A si ? E come facevi a saperlo ? :rotfl:

 

A parte gli scherzi , vuoi dire che gli f 14 della Navy volano ancora ? Non lo sapevo ...

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Ospite kentar

davvero??? non avrei mai pensato che tu potessi dare questo risultato :rotfl::rotfl:

 

 

anche perchè mi sembra che siano i primi modelli e tutti i ricambi sono stati distrutti !!!!

 

cmq secondo me tra F-14 e F- 15 a parita di pilota la partita finirebbe gattone 1 aquila 0...;)

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anche perchè mi sembra che siano i primi modelli e tutti i ricambi sono stati distrutti !!!!

 

cmq secondo me tra F-14 e F- 15 a parita di pilota la partita finirebbe gattone 1 aquila 0...;)

si ma tu sei di parte :thumbdown:

io sapevco che gli americani quando se ne sono andati dopo l'imposizione dell'embargo hanno modificato il software di guida per cui aparte i sidewinder e cannoncino non possono fare molto

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Da http://www.airspacemag.com/military-aviati...ersiancats.html

 

Post lungo, ma credo sia interessante.

 

PERSIAN CATS

FIVE YEARS BEFORE THE 1979 Islamic Revolution transformed Iran, Shah Mohammad Reza Pahlavi, a pilot who had earned his wings in 1946 flying a British Tiger Moth, arranged for Iran to purchase 80 Grumman F-14A Tomcats and 633 Hughes AIM-54 Phoenix missiles for $2 billion. (The Iranian deal is credited with saving the F-14 program, which Congress had stopped funding, and by some with saving the Grumman Corporation from bankruptcy.) Iran became the only country besides the United States to fly the big fighter. How useful the F-14 was in the eight-year war that Iran fought against Iraq following the revolution has been a matter of controversy. Many U.S. military analysts have dismissed the significance of airpower in the conflict, but the testimony of the Iranian Tomcat pilots paints a different picture.

 

Information about the Iran-Iraq air war is difficult to come by. It is impossible to tabulate, for example, how many air-to-air victories were scored by Iranian F-14s because air force records were repeatedly tampered with during and after the war for political, religious, or even personal reasons. Even today, most Iranian pilots will speak about their experiences only on the condition of anonymity. Several pilots quoted here insisted on pseudonyms for their protection.

What is known is that in the 1970s Iran needed an air superiority fighter that could end incursions into its airspace by Soviets flying MiG-25Rs, and the F-14 was up to the job.

By 1979, 120 pilots and radar intercept officers in the Iranian Imperial Air Force (IIAF) had been trained in the United States and Iran, with 100 additional personnel still in training. Simultaneously, maintenance technicians were trained at Pratt & Whitney and Hughes on the engines, avionics, and weapons systems.

 

“We trained with many U.S. Navy pilots [who have, over the years] ‘shot down’ U.S. Air Force and Israeli F-15s and F-16s almost at will in all [training] exercises,” recalls Colonel (then-Captain) Javad. “They trained us well.”Before the arrival of the F-14s in Iran, a giant air base was built in the central Iranian desert. Khatami Air Base, named after legendary IIAF commander-in-chief General Mohammad Khatami—killed in a paragliding accident in 1975—was to become the main hub for F-14 operations in Iran. By late 1978, 284 Phoenix missiles were also delivered, including 10 ATM-54A training missiles, and the IIAF launched a series of live-fire tests.

 

“The AIM-54 was truly a deadly system,” says Farhad, a former pilot. “During the testing in Iran, we tracked an AIM-54A at Mach 4.4 and 24,000 meters [15 miles] before it scored a direct hit on the target drone. This large and hefty missile had no snap-up or snap-down limits, and could maneuver at up to 17 Gs.”

Because of the chaos and violence surrounding the removal of the shah from power, 27 F-14 pilots left Iran in 1979. This number included all but two of the original cadre and 15 pilots still in training. Javad was one who stayed. He was arrested by a close friend at gunpoint, in front of his family. When the war with Iraq began, he was released.

 

Javad recalls that pilots were not the only ones in danger during those turbulent days. “When the Americans left, many of our technicians went with them,” he says. “Some [who stayed] were jailed, several were murdered by the new regime.”

To make matters worse, “Hughes technicians had sabotaged 16 AIM-54As at Khatami Air Base before departing for the U.S.,” says Captain Rassi. News reports at that time, he says, implied the whole fleet had been sabotaged and that all the Phoenix missiles had been rendered useless.

“In fact,” says Rassi, “all the other AIM-54s were safe in their sealed storage/transport cases, and permanently under guard, in underground bunkers at Khatami. Ironically, later we repaired all the 16 rounds damaged by Americans—[with] parts stolen from the U.S. Navy.”Tensions between Iraq and the new Islamic government in Iran escalated. By September 1980, the two countries were engaged in minor border skirmishes.

 

With Iraq becoming more bellicose by the week and despite chaos in the Iranian military chain of command, what was now the Islamic Republic of Iran Air Force worked hard to return its F-14s to service. Most of the 77 surviving airframes were not operational, or at least had non-functioning radars, while their crews lacked fresh training and experience. As a result, when it came to intercepting Iraqi aircraft, F-14 units had come to rely heavily on ground control. Within a few days of the first clashes with the Iraqis, a dozen or so F-14s were back in service, flying patrols along the border.

 

The first kill by an F-14 was scored even before the Iran-Iraq war officially began. On September 7, 1980, an Iraqi Mil Mi-25 Hind helicopter (an export version of the Soviet Mi-24 attack helicopter) was shot down with a 20-mm Vulcan cannon. Just six days later, the first AIM-54 kill followed: Major Mohammad-Rez Attaie shot down an Iraqi MiG-21 while he was patrolling an area over which Iraqi reconnaissance aircraft had been especially active in previous days.

 

The most intense periods of air combat were the first two months of the war, which began September 22. Captain Javad, who was involved in the early actions against the Iraqi air force recalled, “There was little on the ground to stop the massed Iraqi Army from rolling east...[however,] our air force intercepted Iraqi fighters over the border, bombed the Iraqis on the ground, and launched air strikes deep into enemy airspace.”

Their F-14s equipped with the AWG-9 pulse Doppler radar, the Iranian pilots could hit an enemy aircraft from 100 miles away, but the pilots also appreciated the airplane’s fighting abilities close in. Major Farhad recalls the airplane’s maneuverability: “The capability of the F-14A to snap around during the dogfight was unequalled.... After only 100 hours of training, I learned to pitch the nose of my Tomcat up at a 75-degree [angle of attack] in just over a second, turn around, and acquire the opponent either with Sidewinders or the gun.”

Despite some 1,000 air-to-air engagements between 1980 and 1988, air battles were not a deciding factor in the war. According to retired U.S. Air Force Colonel Ronald Bergquist, a former Middle East specialist, rather than sacrifice their fighter aircraft in combat, both air forces used their fighters as deterrents, in much the same way that the superpowers at the time used their nuclear arsenals. Neither side “could depend upon having a secure enough source to ensure a continuing balance between losses and replacements,” Bergquist writes in his 1988 monograph, The Role of Airpower in the Iran-Iraq War. Unlike Israel and Egypt in 1973, he says, Iran and Iraq in 1980 had no allies and, unable to replace their losses, had to conserve their fighters. “If they’re pressed to the wall, they’ll use what they have to,” he says. “But if they aren’t, they’ll just hold them back.”

The Iran air force concentrated on its ability to act as a deterrent, and used its F-14 Tomcats to defend strategically important installations, primarily Iran’s main oil-exporting terminal at Khark Island.

“During the first few weeks [of the war, the Iranians] did a good job of deterring Iraqi air power and actually forcing Iraqis to at least consider the fact that Iran could attack,” says Anthony Cordesman, the Arleigh Burke Chair in Strategy at the Center for Strategic and International Studies in Washington, D.C. “But that faded relatively quickly.”

Iran at first attempted to keep some 60 Tomcats in operational condition, but intensive flying and lack of qualified maintenance personnel—not the lack of spare parts, as is commonly believed—forced it to scale back the number of operational F-14s to 40 by 1984, and to 25 by 1986.

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