Python5 Inviato 16 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 Ciao a tutti. Sono una recluta fresca fresca... Seguo il mondo dell'aviazione militare da un po' di tempo (anche se ultimamente ho un po' mollato), ma su che cosa sia esattamente l'eccesso di spinta specifica di un velivolo ho le idee ancora non molto chiare. So che comunque ha a che fare con la manovrabilità...o sbaglio? Forum fantastico. Peccato che vi ho scoperto solo adesso... In alto gli Assi! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
grissom Inviato 16 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 ciao e benvenuto. Dunque considera un velivolo a getto in volo: per ogni quota e per ogni velocità esso sarà soggetto a una forza aerodinamica chiamata resistenza che identifica la spinta necessaria al volo in quella condizione. Il propulsore dell'aereo avrà come caratteristica una spinta che sarà circa costante al variare della velocità e varierà in funzione della quota e della posizione della manetta. La spinta erogata dal motore rappresenta la spinta disponibile in quella condizione. Ora per eccesso di spinta specifico si intende la differenza ad una data velocità e quota di questi due valori normalizzata rispetto al peso del velivolo in quel momento, ossia: (Td-Tr)/W con Td: spinta disponibile Tr: spinta richiesta W: peso, tutte e 3 le grandezze in Newton per avere un valore adimensionale. Ha a che fare anche con la manovrabilità in quanto rappresenta la capacità del velivolo in una data situazione di compiere delle manovre. Un alto eccesso di spinta in un dato assetto di volo ti permette di virare o iniziare a salire o quant'altro. Se l'eccesso di spinta e' nullo (situazione di stallo, spinta richiesta e spinta disponibile uguali) non hai possibilità di manovrare. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Python5 Inviato 16 Febbraio 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 Ok. Tutto chiaro adesso. Grazie grissom. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 16 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 (modificato) Scusate ragazzi, ma se non ricordo male, il SEP non e' un numero adimensionale, ma e' espresso in m/s, infatti e' una differenza di potenze (disponibile- necessaria) diviso il peso. In altre parole e' SEP=(T-D)V/W dove: V=velocita' T=spinta disponibile; (T x V)=potenza disponibile D=resistenza; (D x V)=potenza necessaria W=peso E' importante che anche la velocita' entri nella formula, perche' la capacita di manovrare di un velivolo dipende da essa..e, non a caso, piu' e' elevata la velocita', maggiore e' il SEP.. PS:In effetti io ho sempre sentito parlare di SEP="Specific Excess Power" e cioe' "eccesso specifico di potenza" come parametro importante per valutare le prestazioni di un velivolo e non di "eccesso di spinta specifica" che, come tale, sarebbe adimensionale... Modificato 16 Febbraio 2007 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
grissom Inviato 16 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 Beh le potenze (forza x velocità) in meccanica del volo acquistano significato parlando di aerei a elica, dove è la potenza e non la spinta che si può considerare quasi costante con la velocità. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 16 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Febbraio 2007 (modificato) In effetti esiste anche l'eccesso specifico di spinta che è esattamente quello descritto nella sua risposta da Grissom (è cioè un numero adimensionale). Se però vogliamo parlare del parametro che indica la capacità di manovrare di un velivolo, allora penso sia piu' corretto riferirsi al SEP (eccesso specifico di potenza), indipendentemente dal tipo di propulsione (anzi si parla spesso di SEP proprio in relazione a caccia a reazione). Tale parametro diventa significativo proprio perchè tiene conto della velocità del velivolo che, poichè si muove a una certa velocità, può generare le forze aerodinamiche che gli consentono di manovrare. In ogni caso: SEP=(eccesso specifico di potenza)=(eccesso specifico di spinta) x Velocità Per chiunque volesse farsi del male e approfondire la questione su eccesso specifico di potenza e di spinta: http://www.aero.polimi.it/~trainell/bachec...lide09a_old.pdf Modificato 16 Febbraio 2007 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AndreaC Inviato 22 Febbraio 2007 Segnala Condividi Inviato 22 Febbraio 2007 Ciao a tutti, sono un nuovissimo visitatore del sito. Ho appena scoperto, grazie a voi, il concetto di spinta in eccesso. Nella letteratura interna Fiat (auto) e in qualche testo universitario è espresso il triste concetto di "potenza in eccesso" definito come la potenza ancora a disposizione del veicolo (terrestre) per accelerare a partire da una certa velocità costante che richiede già da sola una certa potenza per essere mantenuta. per ogni velocità: Pot.Max = Pot.Impiegata + Pot. in Eccesso Non ne parlo per il gusto di andare OT, ma solo perché vedo che i concetti di spinta in eccesso nei velivoli e di potenza in eccesso nei veicoli sono parenti stretti e credo che quindi la mia interpretazione della genesi di quello terrestre possa avere analogie con quello del volo. L'ho definito concetto triste perché presuppone che ci sia una potenza sufficiente, che quindi sarebbe meglio accontentarsi e che quella in eccesso sia inutile, pericolosa, nemica dell'ambiente e anche un po'truzza. Invece secondo me di potenza alle ruote non ce n'é mai abbastanza e credo che anche per aria nessuno si disperi per eventuali eccessi... E'un concetto nato decenni fa (per l'università è quindi fresco fresco) con i motori e l'aerodinamica di allora: immagino una "850" con meno di 30 kW che arranca a 130 km/h. Ora le macchine di media potenza consumano alle velocità ammesse solo il 15/20% della potenza disponibile e quindi in pratica la potenza in eccesso viene a coincidere con quella massima (se in Fiat se ne preoccupano ancora, fose hanno la coscienza sporca.. ). In aria le velocità sono diverse, finchè non vi metteranno l'autovelox, e quindi l'aerodinamica fa valere le sue caratteristiche "quadratiche", il velivolo consuma molta spinta e continua ad avere senso pensare a suddividerla in resistenza e spinta in eccesso. Considerazione finale: leggendo le caratteristiche tecniche degli aerei italiani di questo secolo dal CR-42 all' AMX temo che l'industria nazionale aeronautica (che poi è stata parente della Fiat, tutto torna...) abbia sempre considerato la potenza in eccesso come qualcosa di sconveniente o scostumato. Buona giornata a tutti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
astrogiga Inviato 12 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Marzo 2007 ciao e benvenuto.Dunque considera un velivolo a getto in volo: per ogni quota e per ogni velocità esso sarà soggetto a una forza aerodinamica chiamata resistenza che identifica la spinta necessaria al volo in quella condizione. Il propulsore dell'aereo avrà come caratteristica una spinta che sarà circa costante al variare della velocità e varierà in funzione della quota e della posizione della manetta. La spinta erogata dal motore rappresenta la spinta disponibile in quella condizione. Ora per eccesso di spinta specifico si intende la differenza ad una data velocità e quota di questi due valori normalizzata rispetto al peso del velivolo in quel momento, ossia: (Td-Tr)/W con Td: spinta disponibile Tr: spinta richiesta W: peso, tutte e 3 le grandezze in Newton per avere un valore adimensionale. Ha a che fare anche con la manovrabilità in quanto rappresenta la capacità del velivolo in una data situazione di compiere delle manovre. Un alto eccesso di spinta in un dato assetto di volo ti permette di virare o iniziare a salire o quant'altro. Se l'eccesso di spinta e' nullo (situazione di stallo, spinta richiesta e spinta disponibile uguali) non hai possibilità di manovrare. Diciamo che esistono anche effetti energetici per cui anche se un velivolo non ha eccesso di spinta può comunque effettuare brevi salite sfruttando ad esempio la trasformazione di energia potenziale-energia cinetica o viceversa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mauro1980 Inviato 26 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 26 Febbraio 2009 ciao a tutti sono un nuovo iscritto, le ricerche per la mia tesi mi hanno portato in questo forum. Io sto sviluppando una tesi sull'F-16, confrontando le forze agenti sul velivolo ottenute con i dati e quelli ottenuti attraverso la polare quadratica e relative limitazioni! Ho un problema relativo al capire le curve iso-ps. Qualcuno può essermi d'aiuto? Grazie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora