Ant Inviato 10 Gennaio 2007 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2007 parli proprio dell'alfa, con le sue due belle eliche d'ottone che faceva un rumore fortissimo, ma poteva raggiungere i 40 nodi. Le eliche erano 3 - una principale e due secondarie e poteva raggiungere una velocita' di 45 nodi (da 0 a massima velocita in 1 minuto, una virata di 180 gradi, sempre a massima velocita', richiedeva solo 42 secondi) Comunque c'erano altri sottomarini con scafo in titanio Progetto 661 (NATO: Papa class) Progetto 945 (NATO: Sierra I-II class) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 10 Gennaio 2007 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2007 ora arriva la domanda da 1000000000 di dollari....Un sottomarino può navigare in assetto rovesciato?Magari causa problemi di zavorra e sbilancamento si giri...è possibile Assolutamente no, nè risulta che un comandante si sia mai trovato in una simile situazione. Credo che il bilanciamento di un sub impedisca a priori di trovarsi in un assetto del genere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Takumi_Fujiwara Inviato 26 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 26 Settembre 2007 Fantastico !Non sapevo che L'alfa avesse 3 eliche (avevo sempre creduto in un'elica).Ma funzionano davvero quelle piccoline ,servono solo per manovra meglio o girano senza forza motrice con funzioni chesso'...di riduzione idronamica? (qualcosa del tipo le rotelline alle estremità alari dei missili aria aria) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cartman Inviato 27 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 27 Settembre 2007 Sulle pagine Wiki in italiano è riportato che il Trieste è stato costruito in Italia (Terni e MOnfalcone). In quella inglese e tedesca si dice che è stato costruito in Germania e Belgio. Mah, wiki sorprende sempre +... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ghostrider Inviato 29 Settembre 2007 Segnala Condividi Inviato 29 Settembre 2007 Sulle pagine Wiki in italiano è riportato che il Trieste è stato costruito in Italia (Terni e MOnfalcone). In quella inglese e tedesca si dice che è stato costruito in Germania e Belgio. Mah, wiki sorprende sempre +... alcune volte succede che durante le trascrizioni ci siano degli errori comunque quella esatta e che a me risulta è che il Trieste è stato costruito in italia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Takumi_Fujiwara Inviato 7 Dicembre 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Dicembre 2007 Fantastico !Non sapevo che L'alfa avesse 3 eliche (avevo sempre creduto in un'elica).Ma funzionano davvero quelle piccoline ,servono solo per manovra meglio o girano senza forza motrice con funzioni chesso'...di riduzione idronamica? (qualcosa del tipo le rotelline alle estremità alari dei missili aria aria) mmm avrò mai una risposta? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lillomollo Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 Ricordiamoci che il Batiscafo Trieste di Picard scese ad oltre 16.000 metri ed eradi dimensioni estremamente ridotte... poi mi spieghi dove li trovi 16.000 m sul nostro pianeta. La fossa delle marianne non arriva a 11.000 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 (modificato) alcune volte succede che durante le trascrizioni ci siano degli errori comunque quella esatta e che a me risulta è che il Trieste è stato costruito in italia È stato costruito in Italia, lo scafo a Monfalcone se non vado errato, e l'abitacolo, cioè quella sfera sottostante, non ricordo dove, ma sempre in Italia. Fu acquistato dalla USN e attualmente dovrebbe essere esposto allo Smithsonian o in un qualche altro museo del genere, comunque a Washington, D.C., perché è là che l'ho visto alla fine degli anni Settanta. Profondità massima di un sottomarino nucleare, dovrebbe essere sui mille metri, anche se difficilmente viene raggiunta né ha senso farlo (300 metri sembrano pochi, ma provate a trovare qualcosa là sotto e vi accorgerete che bastano e avanzano). Modificato 31 Marzo 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 A mille metri un SSN americano non arriva assolutamente, ci provarono i russi con il Mike, ma quella profondità gli piacque così tanto che c'è restato. Anche l'Alfa, grazie allo scafo in Titanio, aveva profondità d'immersione eccezionali, si parla di 800 metri di quota operativa ma in prova è andato abbondantemente oltre i 1000, ma ci si è resi conto che queste prestazioni a livello operativo non servono a nulla. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 ma quella profondità gli piacque così tanto che c'è restato. Questa è proprio russofobia acuta. Sento già gli strilli di certe nostre conoscenze. Per il resto d'accordo, infatti sapevo che scendere oltre certe profondità poteva avere un valore propagandistico (oppure di sicurezza per gli equipaggi in caso di incidente, lo scafo resiste bene fino a x metri finché arrivano i soccorsi) ma nessuna utilità pratica in campo bellico. Infatti da anni non si sente più parlare di queste cose, gli ultimi SSN probabilmente arrivano a 400-450 metri, ma non oltre. E comunque la maggior parte del tempo navigano a profondità superiori. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 L'Alfa è stato solo il capostipite. Aveva il difetto, col suo reattore a metallo liquido, di essere terribilmente rumoroso. Seppur in piccoli numeri, i russi hanno anche costruito Sierra I, Sierra II e qualcuno è ancora operativo. Dunque, ecco qua. Hanno un Sierra I, ha una profondità massima operativa di 750m (quindi la crush depth dovrebbe essere intorno ai 1100m) e un Sierra II, medesima profondità massima. Entrambi operativi, dal Jane's. Su betasom invece, dove sono di solito bene informati, mi davano in 500m la profondità massima operativa del Todaro (ovviamente "secondo me...") Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 Beh una delle modifiche inserite al momento dell'entrata italiana nel programma U-212 è stato proprio l'inspessimento dello scafo per adeguarsi alle maggiori profondità del mediterraneo (che tra l'altro ha comportato la rinuncia al sonar attivo), 500 metri di profondità massima sono possibili quindi ma di certo non corrisponde alla normale quota operativa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 (modificato) Dunque penso si debba distinguere tra test depth (profondità massima testata prima della consegna della nave), max operating depth e crush depth. Queste ultime due non necessariamente sono una il 50% più dell'altra. Dipendono da due fattori: - la profondità massima operativa dei sistemi d'arma del sottomarino e di tutto quello che deve essere tirato fuori e dentro lo scafo (es il sonar rimorchiato) - il margine che la marina vuole lasciare ai propri comandanti. Io posso anche dare una max op depth di 15m sopra la crush depth se ho fiducia totale nelle capacità dei miei comandanti. Più realisticamente, siccome non è così difficile andare 50m sotto quanto voluto, il margine è ben più ampio. L'idea dei russi era evadere i siluri americani stando sotto la loro profondità massima, in una sorta di santuario dove, in effetti, erano inviolabili. Poi sono arrivati mk48 e Spearfish. Ci sono altri vantaggi comunque: pare esistere, dai 1000 ai 2500m di profondità, un "deep sound channel", (copio da un libro che ho a casa) dove l'acqua di mare cessa di diventare più fredda via via che la profondità aumenta. Poichè questa parte di mare è estremamente fredda e lineare come temperatura, le onde sonore viaggiano a maggiore distanza ed è quindi possibile sentire molto lontano eventuali rumori e/o supplire al vantaggio acustico dei som avversari. Quanto e se questa cosa sia vera poi, non lo so. Quasi quasi chiedo spiegazioni su betasom e poi vi faccio sapere Modificato 31 Marzo 2009 da Rick86 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 Infatti più che per evadere i siluri l'altissima profondità testata col mike era proprio necessaria per raggiungere le presunte "condizioni idrofoniche perfette" per colmare, con un colpo di spugna, il gap nei sistemi sonar che hanno con gli occidentali. Manco a dirlo le condizioni idrofoniche delle acque profonde non erano così efficenti come si pensava. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 31 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 31 Marzo 2009 Allora il deep sound channel parte da 1000m. Poi non è detto che sempre incominci li e non, magari, un paio di centinaia di metri sotto dove neanche un SSN con scafo in titanio può andare. C'è una cosa che mi incuriosisce molto, magari se Gianni passa da queste parti (o chiunque altro ovviamente). Perchè non si è mai pensato ad uno scafo fatto in carbo-ceramica? Intendo il materiale usato per i freni a disco delle auto da corsa. A parte che costerebbe un assurdità, darebbe vantaggi tattici enormi, permettendo ad un sottomarino di navigare dove veramente nessuno può raggiungerlo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 1 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 1 Aprile 2009 Perche' e' un materiale pochissimo resistente alla torsione, che e' una delle forze principali che si esercitano sullo scafo dei sottomarini. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 1 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 1 Aprile 2009 (modificato) Perchè è 9inutile stare a 1000 metri di quota? non è più difficile farsi trovare da parte di sottomarini che navigano molto più in alto? PS La Classe Alfa, nome in codice NATO di sottomarini nucleari sovietici del Progetto 705 Lyra, sono stati lo spauracchio della NATO, ben oltre le loro reali possibilità. Tra i più piccoli battelli nucleari costruiti, essi avevano lo scafo in titanio e due reattori potentissimi, raffreddati a metallo liquido (in particolare, i reattori successivi agli anni sessanta erano raffreddati ad elio), e con un elevato livello di rumorosità dovuto alla pompa ad alta pressione. Entrambe le cose si sono dimostrate estremamente difficili da realizzare in concreto, e gli 'Alfa' sono stati prodotti in soli 6 esemplari, tutti attualmente radiati dal servizio, a causa anche dei loro costi elevatissimi. Poiché i siluri NATO dell'epoca raggiungevano al massimo i 45 nodi, le specifiche facevano affidamento sulla velocità di fuga elevata piuttosto che sulla furtività; i siluri come lo Spearfish britannico, con i loro quasi 70 nodi, hanno però vanificato ciò. La paura delle loro prestazioni, oltre 40 nodi e oltre 1000 metri di profondità massima, ha dato il pretesto per costruire siluri ASW più potenti, con il risultato di costituire addirittura un 'overkill' per un sottomarino normale. Comunque, essi hanno costituito un salto tecnologico estremamente audace. da wiki Come è raffredato a metallo liquido????? Modificato 1 Aprile 2009 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 1 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 1 Aprile 2009 non mi sembra molto difficile da capire... si usa il piombo fuso come liquido di raffreddamento, anzicchè l'acqua. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cama81 Inviato 1 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 1 Aprile 2009 Rubbia disse che l' applicazioni civili di quel reattore erano interessanti , intervista al corsera , c'è stato un qualche seguito Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 2 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Aprile 2009 (modificato) Rubbia disse che l' applicazioni civili di quel reattore erano interessanti , intervista al corsera , c'è stato un qualche seguito Non vorrei aprire l'ennesimo OT, ma Rubbia, da parecchio tempo, propone di utilizzare un reattore a torio, minerale che è presente praticamente ovunque sul pianeta, anche se i giacimenti più grandi sono in Australia e negli USA. La sua fissilità è 200 volte superiore a quella dell'uranio, inoltre, le disponibilità di torio sul pianeta sono 3 volte quelle di uranio, il che ci farebbe stare relativamente tranquilli anche dal punto di vista del prezzo (in Italia useremmo il nostro...). Last but not least, il torio non deve essere arricchito. Questo tipo di reattore, per certe sue caratteristiche intrinseche, darebbe migliori prestazioni se raffredato a piombo fuso (ma andrebbe anche bene un LW o HW). Inoltre, Rubbia aveva anche realizzato una tecnologia che usando neutroni fatti passare attraverso un layer di piombo fuso, poteva accelerare il decadimento delle scorie radioattive, producendo altra energia e riducendone in modo significativo il volume. Le notizie che hai sentito in giro immagino si riferissero a una di queste due cose. Thorium as a nuclear fuel Chiuso Modificato 2 Aprile 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 2 Aprile 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Aprile 2009 In Russia stanno andando avanti con qualche progetto civile riguardo ai reattori a metalli pesanti, ma non si capisce quali siano le reali possibilità. Di certo è una delle opzioni sul piatto per la quarta generazione, invece come reattori per SN hanno fallito su tutta la linea. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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