Psycho Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 Qualcuno mi può spiegare esattamente, dal punto di vista giuridico, come funziona la legittima difesa? Grazie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 Il concetto essenziale della legittima difesa è quello che devono esserci alcuni requisiti precisi: 1) deve essere minacciato un diritto 2) la minaccia deve essere ingiusta 3) la difesa deve essere necessaria 4) la difesa deve essere proporzionata all'offesa Sulla questione si sono scritti trattati e milioni di pagine e le opinioni non sono univoche, ma la giurisprudenza è orientata su questi aspetti: 1) il diritto difeso deve essere chiaro e concreto (la persona, la proprietà, ecc...) 2) per minaccia ingiusta si intende che qualche volta la legittima difesa non può essere invocata da chi ha provocato l'offesa. Se insulto una persona al punto che quella mi molla un ceffone, me la sono cercata. Allo stesso modo, a volte la lesione di un diritto non è di per sè ingiusta: non posso picchiare il carabiniere che è venuto lecitamente ad arrestarmi, anche se l'arresto è una lesione della mia libertà. 3) la necessarietà della difesa implica che non dece esserci altro modo per evitare l'offesa. La conseguenza più significativa di questo assunto è che se posso evitare l'offesa scappando, devo scappare e non difendermi. Allo stesso modo, il concetto di "minaccia" comporta che se l'offesa si è ormai consumata, non posso "vendicarmi". 4) Il concetto di "proporzionalità" non riguarda il mezzo utilizzato, ma il tipo di danno che intendo provocare. In altre parole, se uno minaccia di darmi un ceffone, non sono autorizzato a sparargli o ad accoltellarlo o a riempirlo di botte. Ma se uno minaccia di uccidermi, è disarmato ma è un campione di arti marziali oppure è quattro volte più grosso di me, posso ben sparargli. A tutto questo vanno aggiunti altri aspetti. Se sono un bravissimo tiratore, e quindi ho la capacità di sparare a uno a un braccio per impedirgli di spararmi, è questo che dovrei fare, e non sparargli in testa o al cuore. In altre parole, in concreto, la legittima difesa è un'azione con la quale una persona si difende, ponendo in essere l'azione minima che consenta - sulla base delle circostanze e delle proprie capacità - di evitare l'offesa. Lascio a Capaneo il compito di correggere quanto ho detto e di integrarlo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Capaneo Inviato 9 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 9 Novembre 2006 In questi giorni ho avuto molto da fare e non sono stato molto presente... Comunque, aggiungo solamente che, data la recentissima modifica che tutti conosciamo, in alcuni casi particolari, la proporzione tra azione e reazione è presunta. Si tratta del caso in cui taluno ti aggredisca nel tuo domicilio, o nel tuo negozio; ci sia pericolo per la tua o altrui incolumità; NON ci sia desistenza da parte dell'aggressore e tu reagisca con un'arma che detieni legittimamente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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