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Huauaua hanno defenestrato Jones


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Usa: 11/9, professore sospeso per teorie cospirative

 

WASHINGTON - Steven Jones, un professore universitario americano, e' stato sospeso dall'incarico per aver sostenuto che le Torri Gemelle crollarono a causa di esplosivi appositamente collocati, e non per via degli aeroplani dirottati dai kamikaze che si abbatterono su di esse. Jones e' docente di fisica alla Brigham Young University di Provo, nello Utah, ed e' anche co-presidente di un gruppo chiamato "Studiosi per la verita' sull'11 Settembre", che sostiene e diffonde alcune delle cosiddette teorie cospirative sull'11 Settembre 2001, contestando i dati di fatto dell'attacco terroristico.

:rotfl::rotfl::rotfl:

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mah. io ho visto il dossier è mi è sembrato tutto sommato equo, in fondo non si è schierato anche se per me questo è dare troppa considerazione alle varie tesi complottistiche. hanno voluto concentrarsi più sul lato umano dei sopravvissuti più che sui lati tecnici e politici

Modificato da airborne
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Non sarà stato mica staffo a condurre lo speciale?

Da come ho capito staffo in questo forum in quanto complottista è diventato il demonio....ho sbaglio? :)

Sbagli, infatti nel tuo caso, non ci va la "h" in "ho" :rolleyes:

 

Comuqnue, più che il demonio Staffo è diventao lo stereotipo del complottista, specialmente per Leviathan :lol:

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Dando una letta veloce a questo articolo: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/conte...6090801027.html

 

mi pare di aver capito che l'università dove lavora Jones è "preoccupata per la natura crescentemente speculativa e accusatoria delle affermazioni del dottor jones". Ancora dicono che il lavoro di Jones non è stato pubblicato su nessuna rivista scientifica, ma lui ha scritto un libro che si può trovare in vendita e che spiega le sue teorie.

 

Se io sono in buona fede, le mie teorie le pubblico su una rivista specialistica, se voglio guadagnare soldi invece scrivo un libro.

 

Ancora alla fine dell'articolo, si legge di come il presidente del dipartimento di fisica dell'università, il signor Pierre Sokolsky, fa notare che la distruzione delle torri dovrebbe essere di competenza degli ingegneri e non dei fisici e che lui stesso trova il lavoro compiuto dal Dr. Jones disconnesso dalle attività accademiche del dipartimento di fisica.

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Berkut confonde "libertà" con "possibilità". Chiaro che Jones è libero di dire quello che vuole, ma deve assumenerse le responsabilità.

 

Nessuno andrà a confiscargli i profitti che ricaverà dalla pubblicazione del libro.

 

Se io fossi un professore di agronomia, ed andassi in giro a dire che il sole gira intorno alla Terra, prima o poi la cazziata da qualche parte arriva...

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Sto notando in berkut una crescità psicologica anti americana.

Siccome noi difendiamo l'operato degli anglo-americani a scapito dei nazisti (a cui si sente attratto) inizia a nutrire un'anti americanismo che lo porta a simpatizzare con i complottisti vero?

Chiaro che negherà.

 

In ogni caso oggi è il 5°anniversario delle torri gemelle.

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Leviathan, stavamo discutento pacificamente, stavamo creando un dialogo costruttivo... :P

Comunque... diciamo, che stò cominciando a riflettere, a pensare con la mia testa, a ragionare su quello che accade, e dopo, faccio le mie conculsioni.

 

Ritornando a Jones, comunque, avete detto che le sue tesi NON le faceva durante le lezioni, allora hanno sbagliato a licenziarlo, ma se le facea durantele lezioni, allora è un altro discorso.

Modificato da Berkut
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@Berkut: Anche Leviathan sta facendo un discorso costruttivo.

 

Piuttosto, tu dici che "dicevamo" che non inficiava le sue lezioni e non usava la struttura... e se Mirgal si sbaglia, anche solo in buona fede? Hai appena detto che stai usando la tua testa per ragionare, se è vero che le cose sono così, ti sei informato di come funzioni il rapporto di lavoro fra l'università e il professore? Hai chiesto a qualcuno? No perchè stai dicendo che gli USA non sono un paese democratico.

 

Per fare un esempio esplicativo, ma di tutt'altro peso: è come se dicessi che tu in questo forum non sei Berkut.

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Il professore è una persona libera appunto: può fare tutto ciò che vuole MENO le cose che danneggiano gli altri, per le quali dovrà assumersi le sue responsabilità... In questo caso il suo atteggiamento danneggiava il prestigio dell'università e quindi, dal loro punto di vista, è un bene che l'abbiano cacciato!!

Modificato da phoenix
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Steven Jones, a physicist who has taught at BYU since 1985, is co-chairman of a group called Scholars for 9/11 Truth.

 

E ancora su un'altro articolo: http://www.newwest.net/index.php/city/arti..._paid/C104/L104

 

Nel quale si legge di come questo gruppo di studenti chiamato "Studenti per la verità sull'11 settembre" e di cui S. Jones è il vice presidente, recentemente ha iniziato ad attribuire la colpa degli attentati a membri innominati del goversno degli Stati Uniti.

Le teorie di Jones sono state confutate dal "State Department and the National Institute of Standards and technology".

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Il rapporto di lavoro che lega un istituto universitario a i suoi docenti non è indifferente alle opinioni/teorie di questi ultimi (ed è GIUSTO che sia così).

 

Il docente universitario non è un operaio (le cui opinioni sono indifferenti per il datore di lavoro), ma un tizio le cui azioni (e pensieri) si ripercuotono direttamente sul prestigio e la credibilità dell'università, anche se sono espresse al di fuori delle lezioni.

 

Come una facoltà di medicina sarebbe danneggiata se uno dei suoi docenti andasse in giro a dire che il cuore è un osso, così l'università in questione era danneggiata dal fatto che un suo docente andasse in giro a dire che le torri sono cadute per opera dello spirito santo.

 

Dare il ben servito a quel tizio era un diritto dell'università... anzi, hanno tardato a prendere provvedimenti.

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Scusa Capaneo, ma non mi sembra che tu abbia scelto un esempio calzante.

 

Il sig. in questione è un professore in fisica che ha pubblicato lavori su fusione nucleare e fonti energetiche alternative. Il suo lavoro all'università esula completamente dalle sue opinioni sul crollo delle torri gemelle.

 

Il tuo esempio sarebbe più azzeccato se avessi detto che il tuo professore di medicina sostenesse che la teoria evoluzionista sia sbagliata, mentre quella creazionista sia quella corretta, e per questo fosse licenziato.

 

Tra parenetesi, le opinioni degli operai non è detto siano affatto indifferenti ai datori di lavoro. I nomi Randolfo Pacciardi e Vittorio Valletta ti dicono nulla?

 

Ciao

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Mirgal, quel professore è comunque una persona di scienza.

 

E una persona di scienza non ci fa una bella figura se sposa certe teorie che di scientifico hanno ben poco... anche se non sono perfettamente attinenti alla sua materia.

 

Dulbecco mi cadrebbe dal cuore se dicesse di credere all'esistenza degli unicorni... anche se il suo campo non è la zoologia. Chiaro il concetto no? ;)

 

P.S. E' ovvio che possono esserci casi in cui un datore di lavoro si interessi alle opinioni dei suoi dipendenti, ma io (mi sembrava piuttosto chiaro) facevo riferimento all'aspetto giuridico del rapporto.

 

Da questo punto di vista, mentre l'opinione di un operaio è indifferente sul rapporto di lavoro (nel senso che non puoi, per esempio, licenziarlo solo perchè la pensa in una certa maniera), l'opinione di un professore universitario (come anche di una baby-sitter) è rilevante.

 

Per esempio, le scuole cattoliche possono licenziare un professore SOLO perchè è ateo (è nel loro pieno diritto).

 

E tu puoi licenziare la tua baby-sitter ebrea, se ritieni che tuo figlio debba ricevere un'educazione cattolica... è nel tuo pieno diritto.

 

Ed è SACROSANTO che sia così.

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L'Università è un ente, con degli scopi (educazione) per realizzare i quali si avvale di mezzi (strutture e insegnanti) pagati con le entrate (rette e contributi).

 

E' normale che l'Università decida quale sia il prodotto che intende fornire e con quali mezzi realizzarlo, ed è normale che se uno di questi mezzi finisce per danneggiare l'università, il mezzo va sostituito.

 

Questo è ancor più vero nel sistema universitario americano, che è largamente privato, per cui l'Università si aspetta un guadagno finale.

 

Se un professore assume una linea imbarazzante per l'Università, una linea non condivisa dalla stragrande maggioranza degli utenti (che pagano) è normale che venga sospeso o licenziato.

 

In fin dei conti, è come in un qualsiasi attività lavorativa.

Persino se ho un negozio di scarpe, e scopro che uno dei miei dipendenti - fuori dal lavoro - se ne va in giro con i cartelloni che dicono: "La fine del mondo arriverà fra una settimana" e perdo clienti perchè giudicano il tipo menagramo, posso decidere di licenziarlo.

Tanto per fare un esempio limite.

 

Nel caso di Jones, il professore e le sue idee sono state anche fin troppo tollerate dalla BYU.

Jones non si è limitato a dire : "Io la penso così", ma lo ha detto utilizzando e avvalendosi, direttamente e indirettamente, del nome e delle strutture della BYU.

 

Jones ha propagandato le sue tesi attraverso i siti web della BYU.

Ha tenuto lezioni e convegni nelle aule della BYU ed ai suoi studenti.

 

Qui in Italia stiamo a discutere se è giusto o meno tenere un crocifisso in aula.

Immaginate di andare a scuola per studiare fisica, e sentire il prof. di fisica che vuole a tutti costi convincervi che le Twin Towers sono state demolite e il vostro governo è il responsabile.

Non è carino, siete americani, è il vostro governo e magari siete pure repubblicani.

 

Se si mettono tutte le cose insieme:

- Jones si avvale del suo titolo accademico e della sua appartenenza alla BYU

- Jones si avvale degli spazi della BYU

- Jones influenza gli studenti su argomenti peraltro diversi dalla sua materia

- Jones sostiene tesi largamente non condivise dagli utenti e dai loro genitori

- Jones sostiene tesi rigettate dal mondo scientifico

- Jones non sviluppa le sue tesi in modo scientifico ma a scopo di lucro personale

 

mi pare che la BYU abbia aspettato sin troppo, e di certo non può essere accusata di censura, perchè in tal caso lo avrebbe censurato anni addietro.

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TOKYO - Un'insegnante di una scuola pubblica di Tokyo e' stata licenziata

per avere criticato un editore e un rappresentante politico fautori di un

testo revisionista sul militarismo nipponico. Lo rende noto l'agenzia

'Kyodo'. L'insegnante aveva definito ''vergognoso'' il rifiuto

dell'editore e del rappresentante politico di riconoscere l'aggressione

nipponica compiuta durante la seconda guerra mondiale. La donna prima ha

subito due decurtazioni di stipendio ed e' stata sottoposta a un 'corso di

rieducazione' per insegnanti: poi, dinanzi al suo rifiuto di cambiare

idea, e' stata licenziata lo scorso marzo. (Agr)

 

Immagino sarete d'accordo anche in questo caso.

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