Nickel01 Inviato 31 Agosto 2006 Segnala Condividi Inviato 31 Agosto 2006 Difficile descrivere in poche parole la missione effettuata. Ma quando sei li ti rendi conto la difficoltà a cui sono soggetti certi gruppi piuttosto che altri. E se pensiamo che se succede qualcosa di grave a chiunque in un posto remoto, intervengono loro, ci si sente molto + tranquilli. E l'HH-3F è una grande macchina... Inizia il recupero dei piloti abbattuti Stessa scena in soggettiva Decollo rapito e via verso casa, bassi (ma bassi)e veloci Altra prospettiva...le gambe distese che vedete...mi fanno ancora male [] Poi quando avrò scritto l'articolo su aviopress vi avvertirò Ciaoo Ric Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 31 Agosto 2006 Segnala Condividi Inviato 31 Agosto 2006 Io ho volato nel 2003 con il 32 CSAR di rimini, 15° stormo. Abbiamo sorvolato la costa e facevano lanci in mare... Gli HH 3F li tenevano scoperti dentro, vedevi cavi e tubi ovunque. Quando gli ho chiesto mi hanno risposto che lo facevano per due motivi: - a per tenere il motore più allo scoperto in modo da non surriscaldarlo troppo -b in caso di perdita era tutto più facile Veramente spettacolare 3 ore di volo (autonomia di 4 ore). HH 3F mi è sembrato fragile però... Anche perchè durante il mio battesimo dell'aria un motore non rispondeva bene ai comandi (i piloti risolserò la cosa in pochissimo tempo) e proseguimmo la missione tranquillamente Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 31 Agosto 2006 Segnala Condividi Inviato 31 Agosto 2006 Ottime le foto, non vedo l'ora di leggere l'articolo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
markone Inviato 27 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2006 Ciao Ragazzi Volare in formazione sul Tirreno centrale a fine agosto con 3 dico 3 elicotteri dell'AM è stato interessante... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ulster Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 comne mai il pilota da recuoperare non aveva i giubbino di salvataggio?che e obbligatorio da portare in volo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 Ciao. C'eri anche tu Markone? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
skettles Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 fichissimo!!! ma ke aereoporto è quello in kui atterrano?? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nickel01 Inviato 28 Ottobre 2006 Autore Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 L'aeroporto dove siamo partiti e riatterrati è Pratica di Mare. Il pilota è senza giubbotto perchè naturalmente non pilotava lui, faceva solo da sopravvissuto. Che poi sarebbe la situazione reale, non è che se ti eietti poi rimani imbacuccato con casco, giubbotto ecc ecc...avresti i movimenti troppo costretti. Ric Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ulster Inviato 28 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 28 Ottobre 2006 be se permettete una leggera critica e sbagliato anch eperchè nei piu elementari corsi di c. sar ti dicono di portare con te il giubbottino di sopravvivenza e di mascherarti una volta che sei stato abbattuto, ma suppongo a quaesto punto che quella era una esercitazione solo di sar e comunque anche in patria il materiale presente nell'irvi e utilissimo, quindi mi sembra strano che una volta eiettati ci si liberi di quello che potrebbe essere utile materiale di sopravvivenza Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nickel01 Inviato 29 Ottobre 2006 Autore Segnala Condividi Inviato 29 Ottobre 2006 quella era una csar a tutti gli effetti, il perchè i piloti recuperati non avessero il giubbotto si può spiegare in vari modi: 1. era una missione pratica-pratica fatta a fine agosto, probabilmente, per essere recuperati e basta sono stati portati li senza niente anche perchè il caldo si faceva sentire 2. la spiegazione che ho dato io nel messaggio precedente intedeva giubbotto nel senso di giubbotto autogonfiabile a contatto con l'acqua. 3. Potevano anche simulare 2 piloti scappati dal nemico (e non è che quando ti catturano ti lasciano tutto il tuo kit) Ric Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
markone Inviato 29 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 29 Ottobre 2006 ciao a tutti Si ero anch'io a bordo del HH3f codice charlie che ha partecipato alla missione Combat Sar in cui si ipotizzava un recupero in aria ostile di 2 piloti abbattuti che sfuggiti al controllo nemico venivano recuperati dopo un attento interrogatorio sommario in cui si determinava l'esatta e inequivocabile identità dei piloti "amici" abbattuti. La fase di recupero è stata fatta in un brevissimo tempo con la copertura aerea del 2° HH con a bordo NICKEL 01. Volo a bassa quota e varie manovre evasive e poi dopo il recupero via a tutta birra. Si sono utilizzati ausili alla navigazione Gps.... E volevo anche dirvi che i piloti recuperati erano piloti di Tornado... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 29 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 29 Ottobre 2006 Eilà spettacolo! Fantastico! Un resoconto dal vivo. Bhè, meglio di così non si può chiedere. Thx! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 30 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 30 Ottobre 2006 Era più realistico se erano piloti di AMX Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 30 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 30 Ottobre 2006 Era più realistico se erano piloti di AMX questa era cattiva... cmq i piloti di Tornado, volando più a bassa quota, hanno maggiore rischio di essere colpiti dalla contraerea, e di avere la necessità di ejettarsi.... dopotutto è avvenuto che piloti di Tornado italiani, siano stati catturati dal nemico...se non sbaglio nella guerra del golfo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nickel01 Inviato 31 Ottobre 2006 Autore Segnala Condividi Inviato 31 Ottobre 2006 cmq i piloti di Tornado, volando più a bassa quota, hanno maggiore rischio di essere colpiti dalla contraerea, e di avere la necessità di ejettarsi.... In tempi di guerra fredda ti darei ragione, nei tempi moderni sarà molto difficile che un tornado arrivi sul bersaglio con un volo a bassa quota, i tempi e gli scenari sono cambiati. Ric Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 31 Ottobre 2006 Segnala Condividi Inviato 31 Ottobre 2006 si lo dicevo perchè il Tornado è "famoso" per il suo TFR... poi non si sa mai, in caso di necessità, potrebbe essere necessario volare in terrain masking, per sfuggire ai radar nemici...dopotutto non è proprio stealth eh... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
markone Inviato 1 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 1 Novembre 2006 Si sicuramente il radar TFR è un ottimo ausilio tattico ma alla luce delle varie missioni avutesi da 20 anni a questa parte la quota da cui condurre azioni offensive dipende molto dalle minaccie presenti a terra e si preferisce sempre volare più alti e più sicuri. Oggi con la miriade di batterie A/A radar asservite o missili spalleggiabili, facilmente accessibili ai paesi anche del 3° mondo, è possibile operare in sicurezza a bassisima quota solo con l'indispensabile presenza di velivoli "antiradar" tipo Tornado ECR armati con missili HARM. Quindi la maggior parte delle missioni si svolgono: -Con la presenza di velivoli specializzati che come "apripista" rendono innocue temporaneamente o definitivamente le batterie antiaeree nemiche garantendo il volo finale sull'obiettivo a bassa quota. -Per missioni minori o non supportate da velivoli dedicati si opera a quote più alte e allo stesso tempo sicure tanto le nuove bombe "intelligenti" compiono il loro lavoro egregiamente.... Scusate la lunghezza ma il concetto e che oggi far cadere un CB costato qualche milione di euro basta un colpo ben assestato anche di un fucile... e quindi si opera in piena sicurezza da più in alto d'altronde la tecnologia ha reso più semplici le cose... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Captor Inviato 1 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 1 Novembre 2006 Quindi la maggior parte delle missioni si svolgono:-Con la presenza di velivoli specializzati che come "apripista" rendono innocue temporaneamente o definitivamente le batterie antiaeree nemiche garantendo il volo finale sull'obiettivo a bassa quota. -Per missioni minori o non supportate da velivoli dedicati si opera a quote più alte e allo stesso tempo sicure tanto le nuove bombe "intelligenti" compiono il loro lavoro egregiamente.... @markone: forse non ti sei espresso bene, in realtà accade l'esatto contrario: -Se sono disponibili mezzi SEAD si opererà da quote medio-alte (sopra i 4000-4500m). A queste quote si è perfettamente visibili ai radar nemici, e quindi si è esposti alle batterie di missili superficie-aria, delle quali si occuperanno i mezzi SEAD, ma si è al riparo dall'artiglieria anti-aereo leggera; -Al contrario, se non sono disponibili mezzi SEAD, si opererà da quote il più basse possibili (anche sotto i 150m). A queste quote si sfugge ai radar nemici e quindi alle annesse batterie superfice-aria, tuttavia si è esposti alla contraerea leggera del nemico. Inutile ricordare che, al giorno d'oggi, le missioni più pericolose sono le seconde. Un esempio pratico, anche se non recentissimo che spero renda l'idea: durante la prima guerra del golfo, a parità di missione (attacco ad un aeroporto con armamento a submunizioni), gli F-15E dell'USAF volavano a quote medio-alte, confidando sulle proprie contromisure e sui velivoli SEAD, mentre i nostri Tornado erano costretti a volare, come disse scherzosamente un pilota inglese, "guardando i cammelli negli occhi". Tornando alla situazione Tornado-AMX considerando tutti i fattori a discapito dell'AMX (minori contromisure, configurazione monomotore, minore potenza installata, grande pericolosità delle missioni di appogio tattico, ecc.) sicuramente è più probabile il suo abbattimento ripetto a quello di un Tornado. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 1 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 1 Novembre 2006 anche io la penso come te captor... -Se sono disponibili mezzi SEAD si opererà da quote medio-alte (sopra i 4000-4500m). A queste quote si è perfettamente visibili ai radar nemici, e quindi si è esposti alle batterie di missili superficie-aria, delle quali si occuperanno i mezzi SEAD, ma si è al riparo dall'artiglieria anti-aereo leggera; -Al contrario, se non sono disponibili mezzi SEAD, si opererà da quote il più basse possibili (anche sotto i 150m). A queste quote si sfugge ai radar nemici e quindi alle annesse batterie superfice-aria, tuttavia si è esposti alla contraerea leggera del nemico. nel secondo caso, in BBQ si è anche meno esposti ai radar di caccia/AWACS nemici, anche se al giorno d'oggi è una situazione che difficilmente si presenterà guardando i cammelli negli occhi questa è presa dal "guardare il nemico nel bianco degli occhi", per i piloti della WWII Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MiLoZ Inviato 2 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 2 Novembre 2006 be se permettete una leggera critica e sbagliato anch eperchè nei piu elementari corsi di c. sar ti dicono di portare con te il giubbottino di sopravvivenza e di mascherarti una volta che sei stato abbattuto, ma suppongo a quaesto punto che quella era una esercitazione solo di sar e comunque anche in patria il materiale presente nell'irvi e utilissimo, quindi mi sembra strano che una volta eiettati ci si liberi di quello che potrebbe essere utile materiale di sopravvivenza Se precipiti nel deserto ti porti dietro il salvagente, il gommone e magari pure i remi?? Ma che bestiate stai a dire?? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
markone Inviato 3 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 3 Novembre 2006 Ritengo che la trattazione del compito dei velivoli ECR o come dicono i piloti USAF WILD WEASEL non sia così semplice da schematizzare ma a detta di piloti di Tornado ECR il compito degli ECR è quello di APRIPISTA e/o preda e rimanendoo in zona fino alla fine dell'azione offensiva (tipo F.I.L.O. First In Last Out) Quindi ritengo che in caso di "bonifica" anti radar i velivoli bombardieri possono benissimo volare a quote adeguate per ottenere il massimo risultato. Ribadisco che con assetti specialistici del genere e con armi di caduta efficaci e sofisticate supportate da Laser, oggi disponibili in molti arsenali, possono sicuramente rendere il volo a bbq o a media alta quota del tutto attuabile indifferentemente. E durante il combat Sar l'impiego dei velivoli a copertura e a media bassa quota... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Captor Inviato 3 Novembre 2006 Segnala Condividi Inviato 3 Novembre 2006 Quindi la maggior parte delle missioni si svolgono:-Con la presenza di velivoli specializzati che come "apripista" rendono innocue temporaneamente o definitivamente le batterie antiaeree nemiche garantendo il volo finale sull'obiettivo a bassa quota. -Per missioni minori o non supportate da velivoli dedicati si opera a quote più alte e allo stesso tempo sicure tanto le nuove bombe "intelligenti" compiono il loro lavoro egregiamente.... @markone: forse non ti sei espresso bene, in realtà accade l'esatto contrario: -Se sono disponibili mezzi SEAD si opererà da quote medio-alte (sopra i 4000-4500m). A queste quote si è perfettamente visibili ai radar nemici, e quindi si è esposti alle batterie di missili superficie-aria, delle quali si occuperanno i mezzi SEAD, ma si è al riparo dall'artiglieria anti-aereo leggera; -Al contrario, se non sono disponibili mezzi SEAD, si opererà da quote il più basse possibili (anche sotto i 150m). A queste quote si sfugge ai radar nemici e quindi alle annesse batterie superfice-aria, tuttavia si è esposti alla contraerea leggera del nemico. Inutile ricordare che, al giorno d'oggi, le missioni più pericolose sono le seconde. Un esempio pratico, anche se non recentissimo che spero renda l'idea: durante la prima guerra del golfo, a parità di missione (attacco ad un aeroporto con armamento a submunizioni), gli F-15E dell'USAF volavano a quote medio-alte, confidando sulle proprie contromisure e sui velivoli SEAD, mentre i nostri Tornado erano costretti a volare, come disse scherzosamente un pilota inglese, "guardando i cammelli negli occhi". Tornando alla situazione Tornado-AMX considerando tutti i fattori a discapito dell'AMX (minori contromisure, configurazione monomotore, minore potenza installata, grande pericolosità delle missioni di appogio tattico, ecc.) sicuramente è più probabile il suo abbattimento ripetto a quello di un Tornado. Scusa Markone, ma rimango della mia opinione... Se utilizzi i Tornado IDS a pochi metri da terra, perchè dover esporre gli ECR a medie altitudini? Gli ECR se la cavano egregiamente, sotto certi aspetti meglio degli F-16CJ americani, ma cosa serve impiegarli per difendere dai radar nemici i Tornado che volano al di sotto dei fasci radar? In questo modo i tornado IDS sarebbero "furtivi" per lunghi tratti del volo, mentre gli ECR sarebbero ben visibili a mezza altezza ed indicherebbero al nemico l'imminenza di un attacco... Non mi sembra una gran tattica. Con ciò non voglio dire che siccome abbiamo gli ECR possiamo lasciar perdere l'addestramento al volo a bassissima quotà (cosa che in realtà avviene, infatti abbiamo abbandonato Goose Bay per mancanza di fondi...), perchè in molte missioni l'avvicinamento a quote minime è indispensabile (magari perchè non si ha la superiorità aerea). Però dico ancora una volta che non vedo perchè esporre inutilmente gli IDS all'artiglieria nemica quando si potrebbe farli volare insieme agli ECR a quote più sicure. Il mio discorso è indipendente dal tipo di armento di caduta, il confronto Tornado vs Beagle era, come detto, fatto per missioni anologhe di attacco all'aeroporto con armi a submunizioni.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
old_admiral Inviato 8 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 8 Marzo 2007 Io ho volato nel 2003 con il 32 CSAR di rimini, 15° stormo. è l'82° CSAR Gli HH 3F li tenevano scoperti dentro, vedevi cavi e tubi ovunque.Quando gli ho chiesto mi hanno risposto che lo facevano per due motivi: - a per tenere il motore più allo scoperto in modo da non surriscaldarlo troppo -b in caso di perdita era tutto più facile Sì, pare un cadavere squartato, in effetti... l' HH è bruttino a vedersi, dall'interno (cielo, non è proprio grazioso nemmeno dall'esterno...). Gli scopi per cui non si montano le cappotte interne (con funzione antirumore) sono essenzialmente 1. la riduzione del peso; 2. l'ispezionabilità degli impianti di bordo e dei dispositivi di governo (come giustamente riportato da Leviathan). I motori (2) e l'APU sono nella parte superiore dell'elicottero, (ben visibili davanti alla trasmissioe principale, nelle belle foto di Nickel01) e il loro raffreddamento non è in alcun modo legato alla presenza o meno di arredi del vano di carico (!) HH 3F mi è sembrato fragile però... Il Pelican è un vero "padre di famiglia": la cellula sovradimensionata ha salvato la vita a parecchia gente nei (pochi, in vero) incidenti occorsi durante la sua carriera. I motori non saranno il massimo in termini di prestazioni, ma hanno sempre garantito la possibilità di mettere in sicurezza il mezzo. L'affidabilità del sistema, nel complesso, è quella che è, specialmente per la parte impiantistica e avionica (ma si sa... non si rompe quello che non c'è!) nota di colore: le foto si riferiscono a Onda 21 e Onda 3: Onda 3 è il primo HH3F "codice Charlie"; la definizione è ufficiosa, si tratta di un cod. B aggiornato nell'avionica e dotato di sistemi di autoprotezione migliorati. Comunque sarà (è) lo standard previsto fino alla radiazione della flotta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
old_admiral Inviato 8 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 8 Marzo 2007 A proposito di HHe CSAR: l'iimagine nel mio avatar, che non è proprio chiaramente interpretabile, è la foto di una formazione di 2 HH3F in volo notturno lungo il litorale romano (presa attraverso l'oculare dell'NVG)... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
markone Inviato 24 Marzo 2007 Segnala Condividi Inviato 24 Marzo 2007 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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