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Panzerkampfwagen Maus


Berkut

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In primavera in Russia e Ucraina si affonda in un mare di fango, immaginiamo che fine avrebbero fatto le 188 tonnellate di ferraglia del Maus. Del tutto impossibile poi tirarlo fuori e con cosa? E poi chi può avanzare o scappare a soli 20 chilometri orari ? Praticamente era fermo. Che faccio muovere una divisione corazzata a 20 Km/h perchè deve aspettarmi i Maus?

La sagoma enorme poi era un bersaglio naturale.

Gli unici mezzi che riuscivano a venirne fuori erano l' half track Sd. Kfz-251, il Panther ed il T-34. Tutto il resto si poteva buttare. La guerra è movimento, chi si ferma è perduto, letteralmente.

Beh ma come già detto da qualcuno per la Germania ormai era chiaro che una guerra di movimento era impossibile. I Maus nei territori del Reich potevano essere trasportati anche attraverso il trasporto ferroviario. Erano ormai bunker semovibili più che carri, mezzi inutili in una offensiva in territori ucraini ma che in difesa dei territori del reich con infrastrutture relativamente in buono stato e con le linee di rifornimento molto corte potevano essere di qualche utilità. Certo, magari invece che sviluppare e produrre il maus e tutti gli altri mostri, i tedeschi avrebbero dovuto incentrarsi sul produrre carri medi in serie e ottimizzare quindi la produzione, ma questo è un discorso più ampio.

 

E' vero che i carri pesanti furono sviluppati in risposta ai carri pesanti russi, ma è anche vero che lo sviluppo di carri come il Tiger 2 o il Maus, che ormai avevano 0 capacità di movimento autonomo e -infinito di capacità di movimento fuori-strada, non poteva che essere influenzato dalle nuove condizioni in cui i tedeschi era ormai obbligati a combattere. Su carri come il tigre 2 iniziarono a lavorarci molto presto, già dal '40, ma poi vabbè, l'impennata nello sviluppo del progetto si ebbe chiaramente a fine guerra.

Modificato da Armilio
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questa storia che i carri pesanti siano inadatti all'offensiva o alla guerra di movimento è un imprecisione: i carri pesanti tedeschi hanno sempre partecipato alle offensive, dando sfoggio di qualità, da Kursk alle Ardenne, solo la mancanza di carburante riusciva a farmarli, non certo le loro dimensioni.

quindi si, sicuramente non erano degli L-3/35 italiani, ma non pensiamo che fossero dei "fortini semoventi", figli del momento storico, tutt'altro!i veri "figli della crisi" erano gli Jagdpanzer con cannone in casamatta, quelli si che erano poco adatti alla guerra di movimento!

ovviamente il maus, con la sua mole e la scarsa motorizzazione, esce fuori da questi parametri, ma l'armamento di cui disponeva e la sua corazza, permettavano di "attaccare" andando palcidamente a 20km/h, ingaggiando il nemico da distanze notevoli.

Modificato da vorthex
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questa storia che i carri pesanti siano inadatti all'offensiva o alla guerra di movimento è un imprecisione: i carri pesanti tedeschi hanno sempre partecipato alle offensive, dando sfoggio di qualità, da Kursk alle Ardenne, solo la mancanza di carburante riusciva a farmarli, non certo le loro dimensioni.

quindi si, sicuramente non erano degli L-3/35 italiani, ma non pensiamo che fossero dei "fortini semoventi", figli del momento storico, tutt'altro!i veri "figli della crisi" erano gli Jagdpanzer con cannone in casamatta, quelli si che erano poco adatti alla guerra di movimento!

ovviamente il maus, con la sua mole e la scarsa motorizzazione, esce fuori da questi parametri, ma l'armamento di cui disponeva e la sua corazza, permettavano di "attaccare" andando palcidamente a 20km/h, ingaggiando il nemico da distanze notevoli.

 

Non si possono definire efficaci per una offensiva se erano poco autonomi, avevano continuamente bisogno di sostituzione di pezzi per l'usura del motore o dei cingoli dovuta al peso, e fuoristrada diventavano vere e proprie lumache. Anche il Tiger I era un carro pesante ma non con le caratteristiche estremizzate dei mostri che arrivarono a fine guerra.

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bhe, se la mettiamo su questo piano, nessun assetto è autonomo: gli uomini devono mangiare e riposare, tutti i i mezzi hanno bisogno di parti di rispetto, carburante e munizioni e così via...

ovviamente, i corazzati tedeschi avrebbero avuto bisogno di una catena logistica decisamente più forte, però, anche così, si comportarano in maniera eccezzionale.

Modificato da vorthex
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Sì certo, il problema è che l'autonomia dei super-carri tedeschi era minore rispetto ad un panzer, ma anche ad un Tiger. Ripeto, lo voglio vedere il Maus nella fanghiglia ucraina, col peso che aveva e col motore che aveva...Il Tiger 2 aveva una usura del motore assurda, dovendo sempre il motore girare al massimo.

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bisognerebbe conoscere la pressione esercitata dal Maus sul terreno: aveva cingoli molto larghi e sospensioni ad hoc.

certo è, comunque, che dal punto di vista progettuale non era proprio il massimo, meglio lo E-100 a sto punto.

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Quello del tiger I 1,05kg/cm^2.

 

Ma oltre a questo è anche una questione di velocità: se pesi il doppio ma hai un buon rapporto peso/potenza, ok. Ma il maus ha un rapporto peso/potenza della metà del tiger I.

Modificato da Armilio
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  • 4 mesi dopo...

Quello del tiger I 1,05kg/cm^2.

 

Ma oltre a questo è anche una questione di velocità: se pesi il doppio ma hai un buon rapporto peso/potenza, ok. Ma il maus ha un rapporto peso/potenza della metà del tiger I.

 

Spiacente ma non sono d'accordo.

Anche se il rapporto peso/potenza era la metà di quello di un TigerI, il Maus a più di 20 km/h non ci andava, neanche se il capocarro avesse pianto in Ostrogoto, Greco antico e chi più ne ha più ne metta. Poi anche se il peso era ben distribuito 188 tonnellate non si spostano facilmente, infatti per spostare un bestione di quel genere bisognava tenere conto che non faceva più di 60 km con un pieno, che rischiava di spaccare le strade e avrebbe fatto crollare i ponti su cui passava (e nelle città con la metropolitana sotto le strade possiamo immaginare quale casino avrebbe fatto. Poi trasportare via treno un coso da 188.000 kg. era una grande sfida. E infine ho letto che il Maus sprofondava lentamente nel terreno solido sotto il suo stesso peso e dubito fortemente che avrebbe potuto uscire da un ammasso di fango in Russia o in Ucraina.

Bisogna però aggiungere che consumava un casino di carburante quindi per rifornirlo sarebbe stata necessaria una "colonna privata di autocisterne", cosa molto pericolosa da fare in guerra. Io se fossi stato un pilota da attacco al suolo sovietico durante la seconda guerra mondiale mi sarei subito fiondato su una colonna di autocisterne senza protezione antiaerea, quindi una colonna di questo genere aveva bisogno di una scorta di semoventi contraerei; però le autocisterne consumano carburante, i semoventi contraerei consumano carburante e ogni 60 km sarebbe stato necessario fermare tutto per rifornire il bestione che viaggiava in testa alla colonna.

In sintesi il progetto era sicuramente allettante e anch'io avrei provato a svilupparlo, ma l'avrei abbandonato non appena fossi venuto al corrente di cosa effettivamente si sarebbe trattato; e il Maus lo avrei smantellato per costruirci qualcos'altro.

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