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Mubarak accusa l'Iran


-{-Legolas-}-

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ma nemmeno per stare a guardare mentre lo strapotere degli USA dilaga per tutto il medioriente

adesso è così ch si chiama esportate la democrazia e i valori occidentali? se vuoi chiamarlo così a me sta bene, basta che continuino

 

 

oltretutto l'ho detto e lo ribadisco... l'Iran rappresenta una minaccia ben minore di quello che pensate

ovviamente staffo e gli Ayatollah sono in contatto stretto, chi pensate passi le tabelle del ferro per i dati dell'acciaio nella discussione sull'11 settembre?

 

per mettere in ginocchio quello stato basterebbe fare un embargo

simaptica soluzione, sai quanto petrolio importiamo dall'Iran? parlo dell'Europa, visto che gli USA non ne comprano nemmeno un goccio

se tu ci ci stai a lascaire il tuo 125 in garage, io no, e inoltre non capisco perchè bisogna far soffrire la popolazione quando bastano un paio di bombe sopra una centrale, ma...logiche particolari, meglio soffrire tutti, che pochi vero?

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Partecipanti più attivi

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rispondo a Legolas per correttezza...

 

riguardo il tuo post sull'invasione iraniana dei territori circostanti;

concordo che ovviamente l'Iran fa cose sbagliate (questa ed altre) e concordo sul fatto che ci dovrebbe essere qualcuno che vigili sugli stati che non rispettano le autonomie e la sovranità degli altri stati

 

tuttavia se uno stato da solo si prende il compito di fare la cosa giusta nei confronti dell'Iran, finisce per commenttere lo stesso errore... e diventa lui stesso uno stato che si comporta in modo illegittimo

 

questo è come la penso io, considera che l'ONU e la NATO non sono state create per raccogliere fiori... ma nemmeno per stare a guardare mentre lo strapotere degli USA dilaga per tutto il medioriente

 

oltretutto l'ho detto e lo ribadisco... l'Iran rappresenta una minaccia ben minore di quello che pensate

 

per mettere in ginocchio quello stato basterebbe fare un embargo... con Saddam aveva funzionato più o meno... aveva ridotto (quasi) tutto il paese in povertà, quindi lontano dal rappresentare una minaccia

 

solo che l'embargo non porterebbe i soldi e il controllo sul territorio che VOGLIONO alla casa bianca...

Ah, allora almeno su un punto concordiamo, l'Iran non è esattamente estraneo ai fatti dell'Iraq, e se tu comprendessi anche che questo comprende il termine più ampio della parola, comprenderesti anche perchè se l'Iran si vuole fare la bomba, nessuno si fida

 

EDIT: agli USA non frega niente dei soldi dell'Iran e del controllo dello stato, se comprendi anche questo, cambi qualcuna delle tue idee.

 

-----------------------

 

Di Evelyn Leopold

 

NAZIONI UNITE (Reuters) - Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia si apprestano ad esporre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la loro bozza di risoluzione che dà all'Iran un'altra chance per sopprimere il suo programma nucleare.

 

Ma gli alleati occidentali probabilmente non distribuiranno un testo cui si oppongono Russia e Cina. I due membri permanenti del Consiglio di sicurezza temono che la risoluzione possa rappresentare un passo verso le sanzioni o l'azione militare, anche se la bozza non contiene minacce in questo senso.

 

"Spiegheremo a tutto il consiglio il nostro pensiero e che direzione intendiamo prendere", ha detto oggi ai giornalisti l'ambasciatore Usa all'Onu John Bolton dopo una serie di riunioni.

 

Secondo gli Usa, sarebbe "utile esercitare maggiore pressione sull'Iran" affinché tutti i 15 membri del consiglio, non soltanto le potenze occidentali, siano indotti a esporre il loro punto di vista.

 

Il piano prevede di presentare a breve una risoluzione sotto il Capitolo 7 della Carta dell'Onu, rendendo vincolante una dichiarazione del Consiglio di marzo che ha chiesto all'Iran di sospendere l'arricchimento dell'uranio -- un processo che potrebbe essere usato per generare elettricità o per costruire l'arma atomica.

 

Il testo prevederebbe anche una scadenza entro cui l'Iran dovrebbe adeguarsi, ma non minaccia alcuna azione.

 

Il Capitolo 7 permette sanzioni o azioni militari, ma in questo caso sarebbe necessaria un'altra risoluzione che specifichi queste misure.

 

 

 

© Reuters 2006. Tutti i diritti assegna a Reuters.

Modificato da -{-Legolas-}-
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Staffo calmati. Sei praticamente solo ma non per questo devi minacciare di andartene.

 

Sulla armi di distruzione di massa rispondo a dread.

La guardia repubblica irachena ebe l'ordine di distruggere le armi di distruzione di massa poichè l'interesse unico del governo di Saddam Hussein era di sopravivere.

Saddam Hussein era concio del fatto che il suo regime non avrebbe retto un'altro scontro con gli americani.

Io non ho visto armi di distruzione di massa e tu?

 

Io sono contrario alla guerra irachena, in fondo penso che più che essere liberi gli iracheni preferiscano essere vivi.

(frase tratta da Full Metal Jacket)

 

Saddam Hussein legato ad al Quada? mi sembra strano per motivi ideologici (laici contro fondamentalisti). Non credo sia affidabile questa notizia.

Mi sembra la stessa cosa della partita di uranio comprata al sudan.

Cosa mai provata.

 

Tornando a gianni065 mi permetto di fare una battuta ironica (staffo non te la prendere non ti riguarda direttamente è per scherzare):

 

"gianni a volte penso tu sia un'inteligenza artificiale frutto di una cospirazione della CIA per farci credere che gli americani siano bravi ragazzi che vanno in giro a salvare la gente e a rendere il mondo migliore... "

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Ospite staffo

:D

 

quoto alla grande

"gianni a volte penso tu sia un'inteligenza artificiale frutto di una cospirazione della CIA per farci credere che gli americani siano bravi ragazzi che vanno in giro a salvare la gente e a rendere il mondo migliore... "

 

:okok:

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io avevo già avaznato tempo fa che lui fosse un pc non per queste ragioni però il concetto non cambia :P comunque

 

"gianni a volte penso tu sia un'inteligenza artificiale frutto di una cospirazione della CIA per farci credere che gli americani siano bravi ragazzi che vanno in giro a salvare la gente e a rendere il mondo migliore... "

 

io credo che lo siano, ognuno ha i suoi guadagni dietro,ma ripeto i loro interessi sono anche i nostri quindi non posso far altro che sostenere la loro causa !

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Eccomi qua.

 

Io sono americano. Sono un bravo ragazzo. Vado in giro a salvare la gente e a cercare di rendere il mondo migliore (ok ok... adesso non più, sono invecchiato troppo...)

 

A parte la battuta...

 

Per me sono tutti bravi ragazzi.

Sono bravi ragazzi quelli che sbarcarono in Normandia.

Sono bravi ragazzi quelli che morirono a Pearl Harbour.

Sono bravi ragazzi quelli che hanno costretto i dirottatori del volo 93 a schiantarsi.

 

E sono bravi ragazzi anche quelli che vanno a morire in Irak.

 

Tutti ragazzi che chiedono solo di poter mangiare un hamburger e una coca cola insieme a una bella ragazza.

Chiedono di vivere. Ma sanno che il loro dovere è quello di fare ciò che il paese chiede loro. E se questo significa rischiare di morire, se questo significa morire, lo fanno.

 

Sono così anche i ragazzi inglesi, quelli italiani, quelli francesi...

 

Lo erano anche quelli sovietici, lo sono quelli russi e cinesi.

 

Quindi, distinguiamo innanzitutto tra i "bravi ragazzi" ed i loro governanti.

 

Come ho già detto mille volte, ogni Stato tutela innanzitutto i propri interessi.

Gli USA non sono da meno.

Ma da qui a dire che gli USA sono imperialisti, sanguinari, guerrafondai ecc... ce ne passa.

 

Ognuno tutela i propri interessi. Lo dico ancora una volta.

Quindi lo fanno tutti, dagli USA alla Svizzera, dall'Italia al Burundi.

 

Chi pensa che gli USA siano padri missionari, vive nel mondo dei sogni.

Chi pensa che gli USA siano solo guerrafondai, sogna assieme al primo.

 

Gli USA fanno i propri interessi come tutti, è solo una differenza di quantità e di mezzi a disposizione.

Se ti chiami Burundi e le tue forze armate ammontano a mezzo carro armato e due soldati mal vestiti, e le tue finanze ammontano a pochi spiccioli, per fare i tuoi interessi devi PER FORZA abbracciare la via del dialogo, della conciliazione, del pacifismo, ecc... ecc...

Se ti chiami USA e hai le forze armate più potenti del mondo e l'economia industriale più forte della terra, puoi permetterti di fare la voce grossa quando serve.

 

La differenza sta solo in questo.

 

Tutti tutelano i propri interessi con i mezzi a propria disposizione: che siano portaerei o aerei condotti da kamikaze, il fine ultimo è quello di portare avanti le proprie idee, il proprio stile di vita, il proprio benessere.

 

Fatta questa premessa lunga e sostanziosa, come ho già detto tante volte, si dà il caso che gli interessi americani coincidano con quelli del mondo occidentale.

E si dà il caso che io viva nel mondo occidentale.

 

Se vivessi a Teheran, probabilmente l'interesse americano NON sarebbe il mio interesse.

 

Ma io non vivo a Teheran (Dio, Allah, Budda, vi ringrazio per questo).

 

Gli interessi degli americani sono per un mondo libero, per un'economia di mercato di larga scala, per un vogliamoci bene tutti quanti.

A partire dall'Europa, dal Canada, dall'Australia, dal Giappone e dagli altri paesi con i quali gli USA sentono di poter camminare tutti assieme, litigando ogni tanto ma senza perdere di vista l'obiettivo finale.

 

In questo lungo cammino di costruzione di un mondo migliore

(che tutti vorrebbero: solo che il mondo migliore americano mi consente di decidere se stasera metterò i jeans o l'abito scuro, mentre quello iraniano mi impone di chinarmi 5 volte al giorno verso un pezzo di pietra)

ci sono momenti in cui si è chiamati al sacrificio (vedi sbarco in Normandia tanto per fare il classico e abusato esempio), ci sono momenti in cui bisogna scendere a patti con personaggi poco raccomandabili (dittatori e affini) e ci sono momenti in cui si può prendere il bastone e tirare sane randellate a quelli che vorrebbero imporci il loro mondo migliore.

 

Questa è la vita, questa è la politica, questa è la strategia, questa è la storia, da millenni a questa parte.

 

Si commettono errori, si fanno scelte difficili, spesso si sacrifica qualcuno o qualcosa per un risultato che pare meritare quel sacrificio, ma resta il fatto che questo mondo in cui viviamo è una gigantesca scacchiera, dove la patta non è ammessa: si può raggiungere una posizione di stallo, ma storia insegna che chi si fa agnello, il lupo se lo mangia.

 

Io gioco da questa parte della scacchiera. Chi gioca da questo lato sono gli amici.

Chi gioca dall'altro lato sono i nemici.

Chi gioca in mezzo non sa mai cosa gli potrà capitare.

 

Ma se e quando uno dei due colori vincerà la partita, ho il sacrosanto diritto di sperare che sia il colore in cui mi trovo io a vincere.

E quindi è mio dovere, mio diritto, nonchè sacrosanto buonsenso, dare il mio contributo alla vittoria del mio colore, e non di quello del nemico.

 

Così parlò Gianni065.

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hanno portato la democrazia in un paese dominato da una dittatura

 

io ne vado fiero

 

tu no?? bè, come si dice, chissene frega!!

chissene frega?

poi andiamo a portare la democrazia in giro...

infatti staffo è democraticamente libero di dire quello che vuole e rekap è democraticamente libero di non starlo a sentire, tutto fila...

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Stavo leggendo un bell'articolo, lo condivido con voi:

 

Tra tutte le minacce che affronta il nostro mondo caotico, le armi nu

cleari sono al primo posto. Provate a combinare la bomba atomica

con l'antisemitismo e si ottiene una miscela che dovrebbe spaventa

re tutte le persone ragionevoli. Non sorprende quindi che l'attivistaperi diritti umani Elie Wicsel, persona di solito pacata, non abbia usata mezzi termnini per descrivere il presidente del l Iran.

Mahmoud Ahmadinej ad "un caso patologico". Mi piacerebbe fosse così semplice.

Il problema è che l'esaltato Akhmadinejad è assolutamente razionale dal punto di vista di un tematico religioso. Da musulmano sciita fanatico qual è, il leader dell'Iran aspetta con ansia il ritorno dell"'imam nascosto—, noto popolarmente come il mahdi. È la guida spirituale che, secondo la tradizione sciita, scomparve misteriosamente centinaia di anni fa. Gli sciiti ortodossi credono che il suo ritorno annuncerà un'era di pace e sicurezza per tutto il mondo. Quando tornerà il loro messia, scomparirà ogni ingiustizia, compresa la potenza statunitense.

Le loro idee non sono molto distanti da quelle di milioni di cristiani evangelici che, in America. si infervorano per il secondo avvento del mes

-Vogliono che Gesù si manifesti prima possibile e per questo molti di loro sono contro l'ambientalismo o ne sottovalutano il bisogno: risparmiare le risorse della Terra può solo ritardare l'Apocalisse. Da questo punto di vista. il riscaldamento globale è la volontà di Dio.

Richard Land, membro autorevole della Southern baptist convention, si è pronunciato alla Cnn in termini più blandi. Parlando del cambiamento climatico ha detto: "Non c'è alcun consenso tra gli evangelici - sul fatto che sia in corso, su quanto sia grave, sulle sue cause". Land guida negli Stati Uniti più di 16 milioni di cristiani. Ora, non sto sostenendo che tutti gli sciiti musulmani o tutti i cristiani evangelici marcino in perfetta sintonia; ci sono dei dissensi. I sondaggi indicano che secondo i170 per cento degli evangelici americani il riscaldamento globale sarà presto un problema, e i163 per cento dice che va affrontato immediatamente. Citando questi numeri, un gruppo chiamato Evangelical emdronmental network sta contestando con forza la compiacenza e la passività della Southern baptist convention.

La parte ottimista di me la considera una buona notizia, perché significa che le masse sono più avanti dei loro leader. .Ma quella realista si dice: e allora? Resta il fatto che questi leader si sono armati di una logica apocalittica. Presi dal delirio, non gli interessa se le masse la pensano diversamente. E questo mi riporta al presidente iraniano.

Ahmadinejad sostiene di avere un "canale personale privato" con l'imam nascosto. Se questo è vero, se l'è meritato: quando era sindaco di Teheran, si dice che fece risistemare una via importante perché al suo ritorno il messia non dovesse percorrere una strada accidentata. E da presidente del paese, ha chiesto ai membri dell'esecutivo di firmare un giuramento di fedeltà al messia. Lo scorso settembre, in un discorso alle Nazioni Unite, Ahmadinejad ha evocato apertamente il ritorno del mahdi. A quel punto il presidente iraniano si è rafforzato

grazie a due cose: la sensazione di essere irradiato dalla luce divina, e il fatto che apparentemente nessun diplomatico dell'Onu abbia alzato il sopracciglio. Forse gli interpreti sono stati lenti nella traduzione.

E possibile che Ahmadinejad stia insistendo sul programma di arricchimento nucleare del suo paese proprio per provocare una reazione violenta, così da accelerare il ritorno del messia. "Dobbiamo prepararci a governare il mondo", ha detto di recente agli iraniani durante una preghiera del venerdì, "e l'unico modo per farlo è difendere le nostre posizioni sulla base della Speranza del

Ritorno": il ritorno dell'ultimo ambasciatore dell'umanità presso Allah. Inquietante? Sì. Patologicamente malato? Dipende. Per i "veri credenti" la politica apocalittica è assolutamente sensata.

Ma prima di dichiarare che la religione è la radice dei problemi dell'umanità, consideriamo un ultimo punto. Il terrorismo moderno fu inventato dai rivoluzionari che crearono la repubblica francese. I giacobini rovesciarono la monarchia, voltarono le spalle alla chiesa cattolica e promossero una versione radicale di laicismo. Il capo rivoluzionario, Robespierre, annunciò un credo spaventosamente teocratico: "La virtù senza il terrore è impotente, il terrore senza la virtù è funesto". Dovremmo tirare un sospiro di sollievo per il fatto che oggi non ci sia più Robespierre: lui avrebbe dimostrato che nucleare e laicismo possono andare insieme.

Le armi di distruzione di massa sono state di fatto trovate: sono quelle persone che hanno una fede incrollabile nell'imminente resa dei conti tra il bene e il male. Lasciato nelle loro mani, il mondo va verso uno scontro da Apocalisse. nm

 

IrshadManji è una giornalista canadese nata in Uganda. Ha scritto Quando abbiamo smesso di pensare? Un'islamica di fronte ai problemi dell'islam (Guanda 2004). Ha un sito web: www.muslim-refusenik.com

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Pultroppo sulla lettere di Ahmadinejad c'è tutto, tranne un discorso che intavoli il nucleare, non fa altro che criticare la politica estera USA, critica il fallimento della democrazia americana, critica la religione di Bush e di come ha gestito l'11 settembre.

 

Fate vobis...

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