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Ancora due caccia a tutta birra


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Anche se gli aerei oggi hanno il GPS, il sistema di navigazione inerziale è sempre presente (esso è indipendente da fattori come la qualità del segnale o i radiodisturbi, per cui è sempre bene che ci sia).

 

Le moderne piattaforme inerziali, però, si allineano in tempi molto ridotti.

 

Un Harrier non è diverso dagli altri aerei, per cui i tempi sono gli stessi.

 

Quello che fa perdere tempo è proprio il check dei vari sistemi di bordo e l'inizializzazione delle varie apparecchiature, per questo gli aerei in allarme sono tenuti in una condizione di pronto impiego, con tutti i sistemi già pronti in maniera tale che l'unica cosa da fare è salire a bordo, avviare e dare manetta.

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Quando c'è davvero guerra, gli aerei sono sulla pista pronti al decollo con tutti i sistemi già operativi (tranne il motore), generatore attaccato, e persino piloti nell'abitacolo, in maniera da poter decollare nel giro di pochi secondi.

 

Ma questi casi sono rarissimi.

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No, nessuno dei due eventi.

 

Durante i periodi più bui della guerra fredda gli americani tenevano costantemente in volo alcune squadriglie di bombardieri nucleari, mentre gli intercettori erano lasciati in condizioni operative normali (di solito 5 minuti dall'allarme al decollo), questo anche in Germania.

 

In Vietnam il controllo aereo americano era totale, per cui il servizio di allarme era quello normale.

 

Situazioni di massima allerta si sono verificate, invece, nei conflitti arabi-israeliani e in generale negli anni in cui quei paesi erano in massima tensione.

Gli israeliani tenevano infatti caccia pronti al decollo immediato.

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Certo, parlavo del periodo che va da metà anni '50 a metà anni '70, quando Israele era praticamente in stato di guerra perenne.

 

Le rappresaglie sono cosa diversa.

L'intelligence israeliana ha una lista di obiettivi, costantemente aggiornata, e quando c'è un attentato colpisce alcuni di quegli obiettivi, legali al gruppo responsabile dell'attacco, come forma di rappresaglia.

 

Spesso del tutto inutile, dal punto di vista strettamente militare, ma bisogna comprendere che un Governo deve dare un qualche sfogo psicologico al proprio popolo, non può incassare un attentato dopo l'altro e limitarsi a dire "mi dispiace".

Moralmente può essere una strategia discutibile, ma pragmaticamente è una scelta obbligata.

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dunque più che di strategia militare si può benissimo parlare di strategia politica!

non ci avevo pensato a questo lato della medaglia

difatti poche volte gli israeliani hanno agito contro i palestinesi per loro conto.

sotto questo punto di vista il governo sharon ha fatto bene.

gli italiani hanno mai avuto la necessità di far decollare subito i caccia?

con la guerra del kosovo?

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