Gianni065 Inviato 2 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 2 Gennaio 2006 Io credo che nel settore dei velivoli a reazione, la Germania non abbia fornito tanto ai vincitori. Programmi come il P-59 ed il P-80 dimostrano che i progettisti americani erano più o meno allo stesso livello di quelli tedeschi, chiaro che poi si è proceduto a una fusione tra il meglio delle conoscenze americane ed inglesi, ed il meglio di quelle tedesche (che erano più avanti sulla configurazione alare, ad esempio, avendo già scoperto i vantaggi delle ali a freccia). Anche i sovietici attinsero abbondantemente alla tecnologia tedesca (anche perchè misero le mani su molti più ingegneri tedeschi e non avevano programmi già avviati nel settore). Questo ad esempio è il SU-9 (da non confondere con il supersonico che porta la stessa sigla) che è una scopiazzatura del 262: Il P.1101 servì come base del dimostratore sperimentale americano X-5. Il Sabre invece, nacque nel 1944, ma fu solo nell'agosto del 1945 che le sue ali diventarono a freccia, e c'è da scommettere che questo cambiamento fu dovuto proprio all'analisi dei dati ottenuti dai tedeschi sulle ali a freccia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
phoenix Inviato 2 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 2 Gennaio 2006 si, certo, anche i sovieti presere più che uno semplice spunto dai progetti requisiti in germania. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 2 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 2 Gennaio 2006 Davide ma veramente tutte quelle differenze chje hai elencato non influenzavano particolarmente il pilotaggo??' Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite batterfield Inviato 2 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 2 Gennaio 2006 Anche a me sembra strano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davide_volante Inviato 6 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 6 Gennaio 2006 Non ho detto che no influenzano il pilotaggio, ho detto che non richiedono un nuovo addestramento. Anche rimanendo all'interno dei velivoli a elica passare da un'ala alta a una bassa, da un mono motore ad un bimotore, richiede un po' di passaggio macchina. La parte più difficile dell'addestramento è quella iniziale dove si aquisisce il primo senso del volo, andando avanti le cose si semplificano. Se avete letto bene, passare da una trazione ad elica ad una spinta a getto ci sono più vantaggi che svantaggi anche in termini di semplicità di pilotaggio. Bisogna però sempre fare un po' di addestramento quando si cambia macchina perchè spesso anche le più piccole differenze non perdonano. La zona con la più alta concentrazione di incidenti dovuti ad errori di pilotaggio si trova tra le 400 e le 800 ore di volo, questo perchè si accresce la spavalderia dei piloti che dimenticano le limitazioni fisiche che tengono un aeroplano in aria. Superate le 800 ore, i piloti o si sono già fatti una discreta coscienza da soli, oppure hanno già avuto il piacere di fare la conoscenza con il rischio, quello vero! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Aeroplanaro Inviato 13 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 13 Gennaio 2006 (modificato) Io credo che nel settore dei velivoli a reazione, la Germania non abbia fornito tanto ai vincitori. Devo dissentire, i progettisti tedeschi influenzarono non solo la tecnologia motoristica ma anche quella spaziale, non dimenticate che gli Yankee sono andati nello spazio grazie a Von Braun!! Inoltre i motoristi americani svilupparono grazie agli inglesi il motore con compressore centrifugo, ma attinsero agli studi tedeschi per quanto concerne il motore con compressore assiale. Quindi è solo grazie ai dollari, e agli studi compiuti dagli inglesi e dai tedeschi che essi(yankee) poterono sviluppare il motore a jet. Ciao Francesco Modificato 13 Gennaio 2006 da Aeroplanaro Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 13 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 13 Gennaio 2006 (modificato) Ho detto "nel settore dei velivoli a reazione". In questo stesso forum ho sempre detto che sulla propulsione a razzo non si discute: americani e russi si avvalsero a piene mani degli studi tedeschi. Per i velivoli a reazione, l'apporto tedesco fu meno significativo e ne beneficiarono soprattutto i sovietici. Gli americani infatti disponevano già del programma P-80 che tecnologicamente era più avanzato dei programmi tedeschi, mentre gli inglesi erano molto avanti nel settore della motoristica. Ho anche detto che americani ed inglesi impararono molto dalla configurazione alare a freccia che fu sviluppata dai tedeschi. Quindi non ho mai disconosciuto la valenza degli ingegneri tedeschi, tranquillo. Quando poi dici "è solo grazie ai dollari" non capisco cosa tu voglia dire. Forse che gli ingegneri aeronautici degli altri paesi venivano pagati con le noccioline? O forse vuoi dire che gli immigrati europei che hanno costruito gli Stati Uniti erano così idioti da non saper mettere su un progetto di aereo? ======= EDIT Benvenuto nel forum. Modificato 13 Gennaio 2006 da Gianni065 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dread Inviato 13 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 13 Gennaio 2006 O forse vuoi dire che gli immigrati europei che hanno costruito gli Stati Uniti erano così idioti da non saper mettere su un progetto di aereo? c'è chi dice che il gliamericani sono stupidi (cioè non intelligenti), ed è per questo che molti ricercatori vanno laggiù, scusate l'OT ma volevo farvi sapere che gente esiste al mondo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 14 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 14 Gennaio 2006 O forse vuoi dire che gli immigrati europei che hanno costruito gli Stati Uniti erano così idioti da non saper mettere su un progetto di aereo? c'è chi dice che il gliamericani sono stupidi (cioè non intelligenti), ed è per questo che molti ricercatori vanno laggiù, scusate l'OT ma volevo farvi sapere che gente esiste al mondo Veramente quello che ho sempre sentito è che le scuole americane (parlo di superiori per quanto ne so..) non sono al livello di quelle italiane riguardo alla preparazione, cultura generale, vastità dei programmie ecc.. i nostri licei sono migliori.. almeno questo è quello che mi hanno detto amici che si sono trasferiti.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 14 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 14 Gennaio 2006 O forse vuoi dire che gli immigrati europei che hanno costruito gli Stati Uniti erano così idioti da non saper mettere su un progetto di aereo? c'è chi dice che il gliamericani sono stupidi (cioè non intelligenti), ed è per questo che molti ricercatori vanno laggiù, scusate l'OT ma volevo farvi sapere che gente esiste al mondo Veramente quello che ho sempre sentito è che le scuole americane (parlo di superiori per quanto ne so..) non sono al livello di quelle italiane riguardo alla preparazione, cultura generale, vastità dei programmie ecc.. i nostri licei sono migliori.. almeno questo è quello che mi hanno detto amici che si sono trasferiti.. Hanno una scuola improntata diversamente, ma non automaticamente peggiore. Infatti da noi ci si impronta più su un insegnamento di tipo nozionistico mentre gli americani puntano più su quello pratico, con la conseguenza di avere minor cultura generale ma maggiori competenze nella materia specifica. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 15 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 15 Gennaio 2006 O forse vuoi dire che gli immigrati europei che hanno costruito gli Stati Uniti erano così idioti da non saper mettere su un progetto di aereo? c'è chi dice che il gliamericani sono stupidi (cioè non intelligenti), ed è per questo che molti ricercatori vanno laggiù, scusate l'OT ma volevo farvi sapere che gente esiste al mondo Veramente quello che ho sempre sentito è che le scuole americane (parlo di superiori per quanto ne so..) non sono al livello di quelle italiane riguardo alla preparazione, cultura generale, vastità dei programmie ecc.. i nostri licei sono migliori.. almeno questo è quello che mi hanno detto amici che si sono trasferiti.. Hanno una scuola improntata diversamente, ma non automaticamente peggiore. Infatti da noi ci si impronta più su un insegnamento di tipo nozionistico mentre gli americani puntano più su quello pratico, con la conseguenza di avere minor cultura generale ma maggiori competenze nella materia specifica. Si penso che questa sia la differenza.. cmq rimango del parere che in termini assoluti la scuola italiana dia una preparazione più solida e vasta.. chiudo l'OT Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 15 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 15 Gennaio 2006 un conto è studiare come reagisce un elemento a contatto con un altro elemento, un altro conto e verificarlo di persona, rendersi conto che veramente funziona così eccc....questa è la sostanziale differenza tra la scuola americana e quella italiana, in italia fai più teoria che pratica, mentre negli states invece avviene esattamente il contrario, sarebbe bello integrare i 2 sistemi di studio soprattutto a livello universitario gemellando le nostre universita con le loro ..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dread Inviato 15 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 15 Gennaio 2006 ok, però ritorniamo IT ragazzi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Giovanni86 Inviato 16 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 16 Gennaio 2006 sulla propulsione a razzo non si discute: americani e russi si avvalsero a piene mani degli studi tedeschi. Verissimo. Lo stesso ingegnere tedesco Von Braun, che è considerato uno dei padri della missilistica moderna, colui che ideo i missili V2, emigrò nel dopoguerra negli Stati Uniti dove diede grande contributo allo sviluppo della tecnologia aerospaziale che permise di inviare i primi uomini sulla Luna. Se non sbaglio fu proprio Von Braun a progettare per la prima volta il razzo a piu' stadi... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
phoenix Inviato 16 Gennaio 2006 Segnala Condividi Inviato 16 Gennaio 2006 sulla propulsione a razzo non si discute: americani e russi si avvalsero a piene mani degli studi tedeschi. Verissimo. Lo stesso ingegnere tedesco Von Braun, che è considerato uno dei padri della missilistica moderna, colui che ideo i missili V2, emigrò nel dopoguerra negli Stati Uniti dove diede grande contributo allo sviluppo della tecnologia aerospaziale che permise di inviare i primi uomini sulla Luna. Se non sbaglio fu proprio Von Braun a progettare per la prima volta il razzo a piu' stadi... si, infatti lavorò alla creazione del Saturn V. Inoltre fu il primo a concepire l'idea di "stazione spaziale". Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
navigator Inviato 4 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2007 Chi è che mi dice di questi aerei quale è stato il primo a reazione? Mi sembrano tutti dello stesso periodo... Di tutti e quattro almeno una volta ho letto "è stato il primo aereo a reazione". - Dh 100 Vampire - Bell P-59 Airacomet - Me 262 - Gloster Meteor Grazie Navigator... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
smial Inviato 10 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 10 Ottobre 2007 (modificato) in ordine cronologico (per quelle che sono le mie conoscenze): 1) Me 262 (tedesco) 2) Gloster Meteor (inglese) 3) Bell P-59 Airacomet (americano) 4) Dh 100 Vampire (inglese) di questi 4 il vampire è entrato in servizio dopo la fine della ww2 e l'airacomet non ha mai avuto un vero e proprio impiego operativo... costruito in pochi esemplari... quasi un aereo sperimentale. Modificato 10 Ottobre 2007 da smial Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
navigator Inviato 11 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Ottobre 2007 Grazie Smial! Anche in Italia si studiava un aereo a reazione nella WWII, lo chiamavano "sigaro volate", Caproni Campini mi sembra ora giro un po per Internet. L'ho visto fotografato all'interno di qualche museo italiano. Sembra però che volasse più lento dei caccia ad alica... Ciao Navigator Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
smial Inviato 11 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Ottobre 2007 (modificato) esattamente... il Campini Caproni... anche l'italia durante la ww2 ha avuto il suo aereo a reazione... in realtà non era propulso da un vero e proprio motore a reazione, ma da un "motoreattore"... un ibrido tra un normale motore a scoppio ed un vero e proprio motore a reazione... era di più facile costruzione e messa a punto (per i tempi) rispetto ad un motore a reazione standard, ma le prestazioni erano notevolmente inferiori... e comunque venne fatto volare dopo i primi prototipi tedeschi... resta però la soddisfazione di aver battuto sul tempo inglesi e americani. la velocità massima era di 360 km/h... molto bassa... eravamo nel 1940 (un anno dopo il primo volo del primo prototipo di aereo a reazione tedesco)... infatti non divenne mai un caccia e restò un modello sperimentale. Modificato 11 Ottobre 2007 da smial Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 11 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Ottobre 2007 Anche in Italia si studiava un aereo a reazione nella WWII, lo chiamavano "sigaro volate", Caproni Campini mi sembra oragiro un po per Internet. L'ho visto fotografato all'interno di qualche museo italiano. Sembra però che volasse più lento dei caccia ad alica... Ciao Navigator l'aereo a cui ti riferisci è il Caproni Campini CC1 che non era un vero e proprio aereo a reazione, sfruttava il sistema dell'elica intubata a cui era stato aggiunto una specie di postbruciatore che lo spingeva alla funambolica velocità di 400km/h, inoltre non era assolutamente un caccia ne un aereo studiato per avere un qualunque tipo di utilità operativa. Comunque secondo me il primo aereo a reazione è stato l'Heinkel 280 seguito dal Gloster E28/39 Whittle Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
faber61 Inviato 13 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 13 Ottobre 2007 penso sia il mig 19 o 21 ma sei cretino. è stato un aereo tedesco negli anni trenta però non ricordo il nome Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 13 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 13 Ottobre 2007 Anche se OT (e mi scuso con i moderatori) ti faccio presente che: 1) Il post di Leviathan è stato scritto quasi 2 anni fa... 2) Qualcun altro ha già provveduto a correggerlo. 3) La gente scrive nei forum per scambiarsi opinioni e imparare cose nuove: Leviathan te ne potrebbe insegnare molte... 4) Visto che sei nuovo non mi pare che dare del cretino a un utente che è qua da ben prima di te sia molto educato e sia un bel modo di presentarsi. 5) Prima di correggere gli errori degli altri vedi di ricordare la risposta corretta. 6) Era proprio necessario il tuo messaggio? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Captor Inviato 14 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Ottobre 2007 Anche se OT (e mi scuso con i moderatori) ti faccio presente che: 1) Il post di Leviathan è stato scritto quasi 2 anni fa... 2) Qualcun altro ha già provveduto a correggerlo. 3) La gente scrive nei forum per scambiarsi opinioni e imparare cose nuove: Leviathan te ne potrebbe insegnare molte... 4) Visto che sei nuovo non mi pare che dare del cretino a un utente che è qua da ben prima di te sia molto educato e sia un bel modo di presentarsi. 5) Prima di correggere gli errori degli altri vedi di ricordare la risposta corretta. 6) Era proprio necessario il tuo messaggio? <_> Quoto. Già presi i dovuti provvedimenti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Kometone Inviato 14 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Ottobre 2007 Vediamo di concludere qui: Il concetto di "aereo con motore a reazione" è da attribuire sicuramente al Coanda, con il suo biplano del 1910; quest'aereo non volò mai, in quanto il progettista si spaventò per un'improvvisa fiammata emessa dalla turbina, che veniva fatta girare da un classico motore a pistoni (e non da un compressore come nei veri turbogetti). Dopo la prima guerra mondiale un ingegnere italiano (di cui ho dimenticato il nome, ma so dove trovarlo appena ho tempo), probabilmente affascinato dagli studi di Coanda, raccontò di aver progettato un propulsore simile nel 1908, ma nessuno trovò mai le prove per dimostrarlo. Una foro di questo motore risale al 1923, epoca in cui probabilmente fu costruito mentendo sulla sua presunta progettazione. Poi ci fu un vuoto di anni, fino al 1930 circa, epoca in cui l'inglese Wittle fece girare al banco il primo vero motore a reazione; ma la RAF non ritenne necessario, almeno inizialmente, un aereo propulso da tale motore e così un giovane progettista tedesco, Von Ohain, che aveva iniziato lo studio di un motore a reazione negli stessi anni di Whittle, di sccordarsi con la Heinkel per costruire il primo aereo propulso da un turbogetto. Quindi, l'Heinkel He.178 è da considerarsi il primo jet della storia. Poco prima c'era stato anche l'He.176 con motore a razzo, ma visto il suo sistema di propulsione non ce ne occuperemo in questo topic. L'He.178 fece il suo primo volo partendo dall'aeroporto di Marienehe il 27 agosto del 1939 con ai comandi il pilota Erich Warsitz; a segiore ci fu l'aereo italiano Campini-Caproni C.C.2 progettato dall'ingegnere Secondo Campini sul finire degli anni '30 e che fece il suo primo volo il 27 agosto del 1940. Questo aereo sfruttava un motore simile all'aereo di Coanda, e per questo secondo me non è da considerarsi un vero Jet, in quanto esso poteva volare anche senza il bruciatore inserito. In pratica, aveva un'elica intubata. In Inghilterra Whittle si scontrava con il problema di reperire fondi per la ricerca mentre il Ministero dell'Aviazione, alle prese con problemi più pressanti, ignorava il suo lavoro. usando fondi privati Whittle riuscì a far funzionare un motore sperimentale nel 1937, ma questo era molto grande e non poteva essere utilizzato su du un velivolo. Per il 1939 il lavoro era avanzato e il motore comuinciò ad apparire utilizzabile. In questo momento la Whittle Jets Ltd. cominciò a ricevere i fondi dal MInistero. Nel 1941 era stata realizzata una versione volante del motore che venne chiamata W.1. Il W.1 forniva 453 kg (1,000 lb - 4kN) di spinta e venne montato su un Gloster E28/39 che volò nel maggio 1941. Lo sviluppo del propulsore in Germania portò al primo jet concepito come un caccia, l'He.280. ma le sue prestazioni erano inferiori al suo diretto concorrente, il Messerschmitt Me.262, primo caccia a reazione operativo propulso da due turbogetti assiali Junkers Jumo 004, ed in grado di toccare la fantastica velocità di 870Km/h. L'Arado Ar.234, propulso dagli stessi motori, fu invece il primo bombardiere medio a reazione, mentre il primo bombardiere pesante fu lo Junkers Ju.287, in fase sperimentale alla conclusione della guerra. I motori assiali della Junkers furono progettati da Anselm Franz, che nel dopoguerra migrò negli stati uniti dove progettò i motori turboalbero destinati agli elicotteri. Negli stati uniti il primo caccia a reazione fu il P-59A Airacomet, che volò il primo Ottobre del 1942, mentre pochi sanno che il primo motore a reazione Giapponese risale al 1941, ma il Nakajima Kikka volò solo pochi giorni prima della bomba di Hiroshima. I russi stavano studiando i jet fin da prima della guerra, ma le purghe stalininiane fermarono ogni sviluppo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cacinidilucca Inviato 14 Ottobre 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Ottobre 2007 grazie delle esautive notizie, in effetti quando ho citato l'heinkel 280 volevo dire 178. Per quel che riguarda l'aereo italiano degli anni '30 con elica intubata forse ti riferisci allo STIPA (non ricordo il nome del progettista). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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