IceSergei Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 Mi chiamo Sergio, allora mettiti in testa una cosa: senza diploma e voglia di studiare l'accademia puoi solo sognarla quindi se ti interessa veramente entrar in un ramo militare come ufficiale impegnati a scuola e si determinato nelle tue scelte..... eh grazie... secondo te non sono arrivato a questa conclusione anche io??? comq, al momento dell'aruolamento, fanno discriminazioni se uno ha studiato da ragioneria o geometra, e uno che ha fatto lo scentifico??? perchè il prossimo anno vorrei cambiare scuola... ciao ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 9 Gennaio 2005 Autore Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 c'è scritto che per frequentare l'accademia militare aeronautica bisogna essere in possesso di un titolo di studio che permetta l'iscrizione all' università, non è specificata nessuna variante in merito a che tipo di scuola hai fatto e di conseguenza non è specificata nessuna specializzazzione particolare sia esso Geometra, Cuoco, Chimico e via discorrendo..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
JackFlanker Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 Caro Sergei... la verità è proprio questa!!! Se vuoi davvero farcela ci devi credere al massimo e studiare TANTO!!!! Essere uno fra i fortunati 100 a poter entrare in accademia su migliaia di aspiranti esige di essere superiori agli altri che non ce la fanno!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tillo77 Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 fiuuuu meno male che ho letto gli ultimi post... a leggere di "amici" gallonati che potrebbero darvi una mano per entrare... beh, scusatemi ma mi ha fatto un po' sch### ognuno deve arrivare dove riesce senza guardarsi indietro e senza guardare cosa hanno fatto i propri padri, ognuno è padrone della propria vita ed io non sputo sopra l'abbandono dell'Accademia da parte del cadetto... ... lo so che adesso a qualcuno di voi cascherà il mondo oppure mi considererà un blasfemo... ma sappiate che l'Aeronautica e/o la Marina NON SONO TUTTO NELLA VITA, anzi se ci si va perchè costretti il sistema inevitabilmente ti schiaccia prima o poi. Non ci credete??? Ogni volta che vado a Ghedi ricevo in mano da parte di un certo numero di personale il loro curricula affinchè possano congedarsi ed andarsene dall'Aeronautica... oppure il mio comandante stava lì perchè lo aveva costretto il padre colonnello e alla fine viveva la divisa come una GALERA... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
JackFlanker Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 (modificato) oh mio DIO!!! Così ci smonti su due piedi Tillo!!! e perché tutta questa voglia di andarsene??? E' così torturante la vita da militare??? Modificato 9 Gennaio 2005 da JackFlanker Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 c'è scritto che per frequentare l'accademia militare aeronautica bisogna essere in possesso di un titolo di studio che permetta l'iscrizione all' università, non è specificata nessuna variante in merito a che tipo di scuola hai fatto e di conseguenza non è specificata nessuna specializzazzione particolare sia esso Geometra, Cuoco, Chimico e via discorrendo..... meno male... però, successivamente, andranno avanti i ragazzi che hanno più preparazione culturale... no di certo 2 ignoranti che sono passati per l'odontotecnico con il rotto della cuffia... comq, speriamo bene.. sono acnora nell'indecisone massima tra marina e aeronautica... il rpx anno cabio scuola, devo sapere se andare al nautico, o all'eronautico... mha... ciao ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tillo77 Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 no non è torturante, è diversa! E' una vita da vivere ricca di ideali, ma purtroppo con gli ideali non si va avanti... Il nostro paese destina alla difesa una percentuale del PIL da barzelletta... Disponiamo di attrezzature militari che nel mondo civile fanno ridere... Esempio, nel 2003 l' AM ha la licenza per windows 97... (in ditta siamo ad XP...), i TACAN sono datati di decine di anni (per non parlare dei radar GCA), i telefoni... lasciamo perdere... il personale non riceve la dovuta vestizione perchè mancano i fondi per acquistarla... gli aerei volano poco perchè si rompono spesso (essendo vecchi ed essendo l'impiego militare molto più stressante per la cellula) e sono vecchi, alcuni pezzi di essi non sono neanche più in produzione e allora si prelevano da altri aerei per far volare i primi (si chiama cannibalizzazione...), le strutture nelle quali lavora il personale sono fatiscenti e mancano i condizionatori... ... non vado oltre perchè la lista è lunga e nera ... per fare il militare bisogna ingoiare un sacco di bocconi amari, ma se ti anima la passione... ecco perchè i piloti militari (anche quelli d'accademia) al termine della ferma corrono in alitalia poi ci sono i trasferimenti che avvengono abbastanza spesso e finchè si è da soli... quando poi si inizia ad avere una famiglia traslocare il tutto diventa un vero casino... un tempo la donna faceva la casalinga e allora seguiva il marito in giro per l'italia, adesso invece anche lei fa (giustamente) la sua carriera e non la pianta mica in asso per seguire il marito in una remotissima base dell'aeronautica dove intorno solitamente c'è ben poco... ... adesso non vado veramente più oltre... lo so che a 18 anni certe cose non si pensano, ma lo scorso anno a 27 anni, sposato e con la moglie a 100 km di distanza(la minor distanza ottenuta, sono statto per 3 mesi a Borgo Piave - LT), la mia branda (anche se da ufficiale) mi stava decisamente "strettina" specialmente quando tutti al termine dell'orario di servizio tornavano alle loro case ed io rimanevo da solo con gli avieri di leva e gli ufficiali AUC in 1a nomina... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 no non è torturante, è diversa! E' una vita da vivere ricca di ideali, ma purtroppo con gli ideali non si va avanti... Il nostro paese destina alla difesa una percentuale del PIL da barzelletta... Disponiamo di attrezzature militari che nel mondo civile fanno ridere... Esempio, nel 2003 l' AM ha la licenza per windows 97... (in ditta siamo ad XP...), i TACAN sono datati di decine di anni (per non parlare dei radar GCA), i telefoni... lasciamo perdere... il personale non riceve la dovuta vestizione perchè mancano i fondi per acquistarla... gli aerei volano poco perchè si rompono spesso (essendo vecchi ed essendo l'impiego militare molto più stressante per la cellula) e sono vecchi, alcuni pezzi di essi non sono neanche più in produzione e allora si prelevano da altri aerei per far volare i primi (si chiama cannibalizzazione...), le strutture nelle quali lavora il personale sono fatiscenti e mancano i condizionatori... ... non vado oltre perchè la lista è lunga e nera ... per fare il militare bisogna ingoiare un sacco di bocconi amari, ma se ti anima la passione... ecco perchè i piloti militari (anche quelli d'accademia) al termine della ferma corrono in alitalia poi ci sono i trasferimenti che avvengono abbastanza spesso e finchè si è da soli... quando poi si inizia ad avere una famiglia traslocare il tutto diventa un vero casino... un tempo la donna faceva la casalinga e allora seguiva il marito in giro per l'italia, adesso invece anche lei fa (giustamente) la sua carriera e non la pianta mica in asso per seguire il marito in una remotissima base dell'aeronautica dove intorno solitamente c'è ben poco... ... adesso non vado veramente più oltre... lo so che a 18 anni certe cose non si pensano, ma lo scorso anno a 27 anni, sposato e con la moglie a 100 km di distanza(la minor distanza ottenuta, sono statto per 3 mesi a Borgo Piave - LT), la mia branda (anche se da ufficiale) mi stava decisamente "strettina" specialmente quando tutti al termine dell'orario di servizio tornavano alle loro case ed io rimanevo da solo con gli avieri di leva e gli ufficiali AUC in 1a nomina... messo male eh... be... mi dispiace per te... ma io non voglio fare questa vita... anche se da ufficiale... però la passione, supera tutto e tutti... guadagnerai anche bene vero? o sbaglio??? per non parlare del rispetto he le persone hanno per te... insomma, un pilota della'aeronautica... mico uno scemo qualunque... ciao ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tillo77 Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 inanzitutto io sono messo BENE, faccio un bel lavoro tecnico nelle TLC, ho una bella famiglia, ecc. ecc. secondo io non sono un pilota militare dell'aeronautica (e nemmeno della marina) e questo l'ho scritto parecchie volte in questo forum e decisamente sono stufo di doverlo scrivere ogni volta, speravo che il mio avatar da civile chiarisse la cosa, ma mi sa che mi sbaglio... l'Aeronautica è composta da tanti Ufficiali non piloti militari, anche se questi ovviamente non hanno la medesima visibilità dei piloti, io mi sono arruolato e sono stato collocato in congedo con questo Ruolo qui: http://www.aeronautica.difesa.it/csma/ruoloarmi/indice.asp Ruolo delle Armi spero di aver frainteso una certa villaneria nello scrivere, vero IceSergei, dovuta credo in parte alla tua giovane età Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 9 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Gennaio 2005 inanzitutto io sono messo BENE, faccio un bel lavoro tecnico nelle TLC, ho una bella famiglia, ecc. ecc. secondo io non sono un pilota militare dell'aeronautica (e nemmeno della marina) e questo l'ho scritto parecchie volte in questo forum e decisamente sono stufo di doverlo scrivere ogni volta, speravo che il mio avatar da civile chiarisse la cosa, ma mi sa che mi sbaglio... l'Aeronautica è composta da tanti Ufficiali non piloti militari, anche se questi ovviamente non hanno la medesima visibilità dei piloti, io mi sono arruolato e sono stato collocato in congedo con questo Ruolo qui: http://www.aeronautica.difesa.it/csma/ruoloarmi/indice.asp Ruolo delle Armi spero di aver frainteso una certa villaneria nello scrivere, vero IceSergei, dovuta credo in parte alla tua giovane età guarda che non avevo nussuna intenzione di offenderti... assolutamente... pensavo che non fossi contento del tuo lavoro... ho capito male... scusa... comq, non te la prendere... non ho detto nulla di offensivo... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Giovanni86 Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Senti Tillo, tu sei entrato in Aeronautica come Ufficiale di Complemento o provieni dai corsi regolari? ...probabilmente lo avrai detto e ridetto, ma io non lo so. Quindi non ti incazzare!!! (sto scherzando eh... ) CIAO Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tillo77 Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 la storia è complessa e la descrivo nuovamente (prometto che non mi arrabbio) Arruolato nel 1997 con il 106° Corso Allievi Ufficiali di Complemento nel Ruolo Servizi. nel giugno '97 ricevetti i gradi di Aviere Scelto A.U.C. dopo il giuramento solenne del nostro corso. Durante il 106° AUC vinsi la selezione interna e divenni Capocorso del 27° Corso DA/ARC ( Radarista della Difesa Aerea), i gradi da Sottotenente del Ruolo Servizi arrivarono in luglio 1997 assieme alla mia destinazione, l' RTA di Pratica di Mare (RM) dove svolsi la 1a fase del corso radaristi, a dicembre fummo trasferiti alla BTA - DA di Borgo Piave (LT) dove ci fu la 2a fase e gli esami finali. A Borgo Piave decisi di non raffermarmi e rifiutai la specialità... la destinazione era il 35° GRAM di Marsala (TP) in chiusura..., a noi S.Ten. di cpl. era precluso il passaggio in spe a meno che non ci fosse stato " l'aiutino" e toccai con le mie mani per la prima volta cosa voglia dire essere superati dai raccomandati... Fui destinato a comandare i VAM di Borgo Piave (LT) prima e da febbraio quelli del Comando Aeroporto Linate (MI). Nel giugno del 1998 mi congedai... Da Luglio 2001 sono in avanzamento a tenente, ma sino ad ora non se ne sa nulla... Nel 2003 fui richiamato in AM grazie alla mia particolare specializzazione tecnica nelle telecomunicazioni e fui assegnato al 6° Stormo in qualità del Nucleo Tecnico TLC dello Stormo. Il periodo di richiamo, di 5 mesi, è stato intenso e finalmente più gratificante degli 11 mesi di 1a nomina... Ho avuto finalmente l'occasione di lavorare con gli specialisti dell'AM e di poter operare a ridosso degli aerei militari sulla linea di volo (altro che Borgo Piave o Linate dove gli aerei non c'erano proprio... ) Essendo stato richiamato adesso appartengo alla Riserva di Completamento (sono quindi Ufficiale Riservista AM con categoria di Specialista delle TLC) ecco la foto di un Tornado del mio Stormo spero di essere stato conciso se volete saperne di più di come è stato un corso AUC in AM (adesso non ce ne sono più), questo è quello che sono riuscito a combinare: 106° AUC - Aeronautica Militare ciao ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Bella storia... proprio ieri sera un amico di famiglia mi ha raccontato la sua esperienza con la selezione dell'accademia aeronautica nell'84... mi ha raccontato come aveva superato tutte le selezioni ritrovandosi alla fine 132esimo su 120 posti... <_< come idoneo non vincitore... questa e' l'accademia... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Bella storia... proprio ieri sera un amico di famiglia mi ha raccontato la sua esperienza con la selezione dell'accademia aeronautica nell'84... mi ha raccontato come aveva superato tutte le selezioni ritrovandosi alla fine 132esimo su 120 posti... <_< come idoneo non vincitore... questa e' l'accademia... lol... comq bella storia... ci sentiamo.. ciao ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Giovanni86 Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Grazie veramente...Tillo. E' molto interessante quello che hai fatto... Anche mio padre ha fatto l'ufficiale medico di complemento, nell' Esercito. Un mio amico è ufficiale di complemento nel corpo dei carristi. Lui viene richiamato tutt'ora per fare i corsi di aggiornamento che durano circa 3 mesi. Si diverte molto, dice che è una "pacchia": fa una cosa che gli piace, vive sempre nuove esperienze, conduce comunque una vita da ufficiale B) e gode di molti privilegi... E' un peccato che, con la nuova riforma della leva obbligatoria, nessuno potrà piu' vivere un'esperienza come l' ufficiale di complemento... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Grazie veramente...Tillo. E' molto interessante quello che hai fatto... Anche mio padre ha fatto l'ufficiale medico di complemento, nell' Esercito. Un mio amico è ufficiale di complemento nel corpo dei carristi. Lui viene richiamato tutt'ora per fare i corsi di aggiornamento che durano circa 3 mesi. Si diverte molto, dice che è una "pacchia": fa una cosa che gli piace, vive sempre nuove esperienze, conduce comunque una vita da ufficiale B) e gode di molti privilegi... E' un peccato che, con la nuova riforma della leva obbligatoria, nessuno potrà piu' vivere un'esperienza come l' ufficiale di complemento... chissa perchè poi berlusconi la ha tolta... che pirla... lol... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Allora, ragazzi, in questa discussione ci sono entrato poco, ma credo sia giunto il momento di dire la mia. La vita militare la conosco molto bene, e voglio essere ancora più chiaro di quanto non sia stato Tillo. Parlo dell'aeronautica, ma quello che dico vale anche per la marina. -------- Innanzitutto entrare in un corpo militare è come entrare in un qualsiasi settore pubblico: le raccomandazioni ci sono ancora, probabilmente ci saranno sempre, qualcuno ce la fa anche senza ma è una minoranza. In Accademia è ancora più difficile e le raccomandazioni contano ancora di più. Quindi, primo consiglio: sognate pure l'Accademia, ma non legate la vostra vita a questo sogno. Ricordate che le probabilità sono 1 a 1000 anche se siete raccomandati (o credete di esserlo): tutti quelli che ci provano hanno un qualche aggancio o cercano di averlo. -------- Lo stipendio. Lo stipendio di un militare dipende dal grado ed è rigorosamente agganciato ai contratti per il pubblico impiego. Un giovane ufficiale non porta a casa più soldi di quanti ne porti un funzionario di un'amministrazione pubblica, e molto spesso un maresciallo anziano guadagna più di un ufficiale giovane. Quello che fa lievitare gli stipendi sono gli straordinari, le indennità, le missioni all'estero. Queste cose, però, sono appannaggio dei piloti, ma spesso anche dei sottufficiali specialisti. Il punto è che la vita operativa di un pilota è relativamente breve: nel migliore dei casi va dai 22 anni ai 40 anni (proprio ad essere fortunati) dopo di che si smette di volare. Sono 15-18 anni belli e intensi, ma ricordate: un anno è fatto di 365 giorni di cui almeno 300 lavorativi per un totale di 1800 ore che salgono a 2300 con gli straordinari. Di queste ore di lavoro, una media di 150 saranno destinate al volo. Il resto è vita militare, con tutto quello che ciò comporta. Vivere in un ambiente militare non è facile: occorre essere pronti ad accettare di ricevere ordini da gente che vale molto meno di voi, ad ingoiare soprusi, a vedere che per il vostro lavoro saranno altri a prendersene i meriti, a prendere decisioni inevitabili che attireranno contro di voi il rancore dei subordinati. E in tutto questo, dovrete scontrarvi gomito a gomito con i vostri pari grado per fare carriera, dovrete accettare i sorrisi ipocriti e tante altre cose, e imparare a sorridere anche quando tutto va storto, e difendere la vostra istituzione anche quando sapete bene che le cose funzionano malissimo. Dovrete eseguire gli ordini anche quando vi sembrano assurdi (e spesso lo sono). Dovrete accettare di vivere come nomadi trasferendovi in continuazione, cambiando ogni due-tre anni il vostro modo di vivere, i vostri amici, la vostra città. Moglie e figli lamenteranno la vostra assenza e vi faranno sentire in colpa. Vostra moglie, specialmente se siete piloti e farete carriere di comando, dovrà recitare la sua parte, organizzare banchetti e feste, presenziare alle cerimonie: tutte cose che la ostacoleranno ad avere un lavoro indipendente. Certo, sarete piloti: tutti vi guarderanno con ammirazione ma alla fine vi renderete conto che la vostra vita sociale si esaurisce in gran parte nell'ambiente militare. I soldi non saranno mai abbastanza: la vita sociale che dovete condurre ed i frequenti trasferimenti non vi permetteranno di arricchirvi, state tranquilli. Se riuscirete a farvi una casa sarà tanto, e non potrete godervela. Tutto questo durerà quei 15 anni in media che ho detto, durante i quali le amarezze della vita militare saranno compensate dalle poche ore di volo. Poi non ci saranno più nemmeno quelle. Perderete l'indennità di volo, perderete i rimborsi di missione, sarete uno dei tantissimi ufficiali che pullulano per i corridoi degli stati maggiori e degli uffici. Pochi potranno diventare comandanti di reparti, pochissimi diventeranno generali. E in ogni caso vivrete tra le scartoffie per la gran parte del tempo. Adesso, se le duemila - tremila ore di volo che farete nella vostra vita militare valgono tutto questo sacrificio o no, è una scelta strettamente personale. Ma ricordate che questo sacrificio c'è, e spessissimo invidierete il compagno di scuola che senza aver affrontato tutti questi sacrifici, si è comprato una macchina lussuosa, una bella casa, la villa al mare e la settimana in montagna, ha una moglie carina e si va a vedere le recite dei bambini a scuola e la partita allo stadio. Certo quando vi incontrerete lui vi guarderà con ammirazione: cavolo, sei un pilota militare, io sono solo un avvocato. Poi lui salirà sul suo fuoristrada fiammante e voi sul vostro catorcio che non potete cambiare perchè non avete soldi abbastanza.... Conclusione: se la vostra passione è così forte, seguitela, provateci, soffrite per ottenere ciò che volete. Ma se dovesse andarvi male, ricordatevi di tutto quello che ho detto e tirate fuori dal cassetto un progetto più concreto e convincetevi che non tutto il male viene per nuocere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 (modificato) Allora, ragazzi, in questa discussione ci sono entrato poco, ma credo sia giunto il momento di dire la mia. La vita militare la conosco molto bene, e voglio essere ancora più chiaro di quanto non sia stato Tillo. Parlo dell'aeronautica, ma quello che dico vale anche per la marina. -------- Innanzitutto entrare in un corpo militare è come entrare in un qualsiasi settore pubblico: le raccomandazioni ci sono ancora, probabilmente ci saranno sempre, qualcuno ce la fa anche senza ma è una minoranza. In Accademia è ancora più difficile e le raccomandazioni contano ancora di più. Quindi, primo consiglio: sognate pure l'Accademia, ma non legate la vostra vita a questo sogno. Ricordate che le probabilità sono 1 a 1000 anche se siete raccomandati (o credete di esserlo): tutti quelli che ci provano hanno un qualche aggancio o cercano di averlo. -------- Lo stipendio. Lo stipendio di un militare dipende dal grado ed è rigorosamente agganciato ai contratti per il pubblico impiego. Un giovane ufficiale non porta a casa più soldi di quanti ne porti un funzionario di un'amministrazione pubblica, e molto spesso un maresciallo anziano guadagna più di un ufficiale giovane. Quello che fa lievitare gli stipendi sono gli straordinari, le indennità, le missioni all'estero. Queste cose, però, sono appannaggio dei piloti, ma spesso anche dei sottufficiali specialisti. Il punto è che la vita operativa di un pilota è relativamente breve: nel migliore dei casi va dai 22 anni ai 40 anni (proprio ad essere fortunati) dopo di che si smette di volare. Sono 15-18 anni belli e intensi, ma ricordate: un anno è fatto di 365 giorni di cui almeno 300 lavorativi per un totale di 1800 ore che salgono a 2300 con gli straordinari. Di queste ore di lavoro, una media di 150 saranno destinate al volo. Il resto è vita militare, con tutto quello che ciò comporta. Vivere in un ambiente militare non è facile: occorre essere pronti ad accettare di ricevere ordini da gente che vale molto meno di voi, ad ingoiare soprusi, a vedere che per il vostro lavoro saranno altri a prendersene i meriti, a prendere decisioni inevitabili che attireranno contro di voi il rancore dei subordinati. E in tutto questo, dovrete scontrarvi gomito a gomito con i vostri pari grado per fare carriera, dovrete accettare i sorrisi ipocriti e tante altre cose, e imparare a sorridere anche quando tutto va storto, e difendere la vostra istituzione anche quando sapete bene che le cose funzionano malissimo. Dovrete eseguire gli ordini anche quando vi sembrano assurdi (e spesso lo sono). Dovrete accettare di vivere come nomadi trasferendovi in continuazione, cambiando ogni due-tre anni il vostro modo di vivere, i vostri amici, la vostra città. Moglie e figli lamenteranno la vostra assenza e vi faranno sentire in colpa. Vostra moglie, specialmente se siete piloti e farete carriere di comando, dovrà recitare la sua parte, organizzare banchetti e feste, presenziare alle cerimonie: tutte cose che la ostacoleranno ad avere un lavoro indipendente. Certo, sarete piloti: tutti vi guarderanno con ammirazione ma alla fine vi renderete conto che la vostra vita sociale si esaurisce in gran parte nell'ambiente militare. I soldi non saranno mai abbastanza: la vita sociale che dovete condurre ed i frequenti trasferimenti non vi permetteranno di arricchirvi, state tranquilli. Se riuscirete a farvi una casa sarà tanto, e non potrete godervela. Tutto questo durerà quei 15 anni in media che ho detto, durante i quali le amarezze della vita militare saranno compensate dalle poche ore di volo. Poi non ci saranno più nemmeno quelle. Perderete l'indennità di volo, perderete i rimborsi di missione, sarete uno dei tantissimi ufficiali che pullulano per i corridoi degli stati maggiori e degli uffici. Pochi potranno diventare comandanti di reparti, pochissimi diventeranno generali. E in ogni caso vivrete tra le scartoffie per la gran parte del tempo. Adesso, se le duemila - tremila ore di volo che farete nella vostra vita militare valgono tutto questo sacrificio o no, è una scelta strettamente personale. Ma ricordate che questo sacrificio c'è, e spessissimo invidierete il compagno di scuola che senza aver affrontato tutti questi sacrifici, si è comprato una macchina lussuosa, una bella casa, la villa al mare e la settimana in montagna, ha una moglie carina e si va a vedere le recite dei bambini a scuola e la partita allo stadio. Certo quando vi incontrerete lui vi guarderà con ammirazione: cavolo, sei un pilota militare, io sono solo un avvocato. Poi lui salirà sul suo fuoristrada fiammante e voi sul vostro catorcio che non potete cambiare perchè non avete soldi abbastanza.... Conclusione: se la vostra passione è così forte, seguitela, provateci, soffrite per ottenere ciò che volete. Ma se dovesse andarvi male, ricordatevi di tutto quello che ho detto e tirate fuori dal cassetto un progetto più concreto e convincetevi che non tutto il male viene per nuocere. grazie, sei stato molto chiaro... ho provato a immaginarmi un mio futuro in marina e in aeronautica secondo quello che hai detto... attualemnte però rimango dell'idea, che finche non provo, non riuscirò a fare molto... se poi, non mi dovessero accettare, allora va bene...mi metto il cuore in pace, e via... ma prima ci devo provare, e possibilmente riuscire... per fare una vita familiare, c'è sempre tempo... perchè se dovessi entrare, credo che intorno ai 30 anni, mollerò tutto... e farò la bella vita (se i guadagni me lo permettono) con mia moglie, e i mie figli... comq, ti ringrazio per il posts.. sicuramente, anche gli altri lo apprezzeranno... ciao ciao a presto Modificato 10 Gennaio 2005 da IceSergei Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ice-man Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 si....anche io ho apprezzato molto questo post... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Giovanni86 Inviato 10 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 (modificato) Allora, ragazzi, in questa discussione ci sono entrato poco, ma credo sia giunto il momento di dire la mia. La vita militare la conosco molto bene, e voglio essere ancora più chiaro di quanto non sia stato Tillo. Parlo dell'aeronautica, ma quello che dico vale anche per la marina. -------- Innanzitutto entrare in un corpo militare è come entrare in un qualsiasi settore pubblico: le raccomandazioni ci sono ancora, probabilmente ci saranno sempre, qualcuno ce la fa anche senza ma è una minoranza. In Accademia è ancora più difficile e le raccomandazioni contano ancora di più. Quindi, primo consiglio: sognate pure l'Accademia, ma non legate la vostra vita a questo sogno. Ricordate che le probabilità sono 1 a 1000 anche se siete raccomandati (o credete di esserlo): tutti quelli che ci provano hanno un qualche aggancio o cercano di averlo. -------- Lo stipendio. Lo stipendio di un militare dipende dal grado ed è rigorosamente agganciato ai contratti per il pubblico impiego. Un giovane ufficiale non porta a casa più soldi di quanti ne porti un funzionario di un'amministrazione pubblica, e molto spesso un maresciallo anziano guadagna più di un ufficiale giovane. Quello che fa lievitare gli stipendi sono gli straordinari, le indennità, le missioni all'estero. Queste cose, però, sono appannaggio dei piloti, ma spesso anche dei sottufficiali specialisti. Il punto è che la vita operativa di un pilota è relativamente breve: nel migliore dei casi va dai 22 anni ai 40 anni (proprio ad essere fortunati) dopo di che si smette di volare. Sono 15-18 anni belli e intensi, ma ricordate: un anno è fatto di 365 giorni di cui almeno 300 lavorativi per un totale di 1800 ore che salgono a 2300 con gli straordinari. Di queste ore di lavoro, una media di 150 saranno destinate al volo. Il resto è vita militare, con tutto quello che ciò comporta. Vivere in un ambiente militare non è facile: occorre essere pronti ad accettare di ricevere ordini da gente che vale molto meno di voi, ad ingoiare soprusi, a vedere che per il vostro lavoro saranno altri a prendersene i meriti, a prendere decisioni inevitabili che attireranno contro di voi il rancore dei subordinati. E in tutto questo, dovrete scontrarvi gomito a gomito con i vostri pari grado per fare carriera, dovrete accettare i sorrisi ipocriti e tante altre cose, e imparare a sorridere anche quando tutto va storto, e difendere la vostra istituzione anche quando sapete bene che le cose funzionano malissimo. Dovrete eseguire gli ordini anche quando vi sembrano assurdi (e spesso lo sono). Dovrete accettare di vivere come nomadi trasferendovi in continuazione, cambiando ogni due-tre anni il vostro modo di vivere, i vostri amici, la vostra città. Moglie e figli lamenteranno la vostra assenza e vi faranno sentire in colpa. Vostra moglie, specialmente se siete piloti e farete carriere di comando, dovrà recitare la sua parte, organizzare banchetti e feste, presenziare alle cerimonie: tutte cose che la ostacoleranno ad avere un lavoro indipendente. Certo, sarete piloti: tutti vi guarderanno con ammirazione ma alla fine vi renderete conto che la vostra vita sociale si esaurisce in gran parte nell'ambiente militare. I soldi non saranno mai abbastanza: la vita sociale che dovete condurre ed i frequenti trasferimenti non vi permetteranno di arricchirvi, state tranquilli. Se riuscirete a farvi una casa sarà tanto, e non potrete godervela. Tutto questo durerà quei 15 anni in media che ho detto, durante i quali le amarezze della vita militare saranno compensate dalle poche ore di volo. Poi non ci saranno più nemmeno quelle. Perderete l'indennità di volo, perderete i rimborsi di missione, sarete uno dei tantissimi ufficiali che pullulano per i corridoi degli stati maggiori e degli uffici. Pochi potranno diventare comandanti di reparti, pochissimi diventeranno generali. E in ogni caso vivrete tra le scartoffie per la gran parte del tempo. Adesso, se le duemila - tremila ore di volo che farete nella vostra vita militare valgono tutto questo sacrificio o no, è una scelta strettamente personale. Ma ricordate che questo sacrificio c'è, e spessissimo invidierete il compagno di scuola che senza aver affrontato tutti questi sacrifici, si è comprato una macchina lussuosa, una bella casa, la villa al mare e la settimana in montagna, ha una moglie carina e si va a vedere le recite dei bambini a scuola e la partita allo stadio. Certo quando vi incontrerete lui vi guarderà con ammirazione: cavolo, sei un pilota militare, io sono solo un avvocato. Poi lui salirà sul suo fuoristrada fiammante e voi sul vostro catorcio che non potete cambiare perchè non avete soldi abbastanza.... Conclusione: se la vostra passione è così forte, seguitela, provateci, soffrite per ottenere ciò che volete. Ma se dovesse andarvi male, ricordatevi di tutto quello che ho detto e tirate fuori dal cassetto un progetto più concreto e convincetevi che non tutto il male viene per nuocere. E' lo stesso, identico, preciso discorso che mi fece un ragazzo del mio paese per motivare la sua decisione di lasciare l'Aeronautica e andare a lavorare per l'Alitalia... Modificato 10 Gennaio 2005 da Giovanni86 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 10 Gennaio 2005 Autore Segnala Condividi Inviato 10 Gennaio 2005 Allora, ragazzi, in questa discussione ci sono entrato poco, ma credo sia giunto il momento di dire la mia. La vita militare la conosco molto bene, e voglio essere ancora più chiaro di quanto non sia stato Tillo. Parlo dell'aeronautica, ma quello che dico vale anche per la marina. -------- Innanzitutto entrare in un corpo militare è come entrare in un qualsiasi settore pubblico: le raccomandazioni ci sono ancora, probabilmente ci saranno sempre, qualcuno ce la fa anche senza ma è una minoranza. In Accademia è ancora più difficile e le raccomandazioni contano ancora di più. Quindi, primo consiglio: sognate pure l'Accademia, ma non legate la vostra vita a questo sogno. Ricordate che le probabilità sono 1 a 1000 anche se siete raccomandati (o credete di esserlo): tutti quelli che ci provano hanno un qualche aggancio o cercano di averlo. -------- Lo stipendio. Lo stipendio di un militare dipende dal grado ed è rigorosamente agganciato ai contratti per il pubblico impiego. Un giovane ufficiale non porta a casa più soldi di quanti ne porti un funzionario di un'amministrazione pubblica, e molto spesso un maresciallo anziano guadagna più di un ufficiale giovane. Quello che fa lievitare gli stipendi sono gli straordinari, le indennità, le missioni all'estero. Queste cose, però, sono appannaggio dei piloti, ma spesso anche dei sottufficiali specialisti. Il punto è che la vita operativa di un pilota è relativamente breve: nel migliore dei casi va dai 22 anni ai 40 anni (proprio ad essere fortunati) dopo di che si smette di volare. Sono 15-18 anni belli e intensi, ma ricordate: un anno è fatto di 365 giorni di cui almeno 300 lavorativi per un totale di 1800 ore che salgono a 2300 con gli straordinari. Di queste ore di lavoro, una media di 150 saranno destinate al volo. Il resto è vita militare, con tutto quello che ciò comporta. Vivere in un ambiente militare non è facile: occorre essere pronti ad accettare di ricevere ordini da gente che vale molto meno di voi, ad ingoiare soprusi, a vedere che per il vostro lavoro saranno altri a prendersene i meriti, a prendere decisioni inevitabili che attireranno contro di voi il rancore dei subordinati. E in tutto questo, dovrete scontrarvi gomito a gomito con i vostri pari grado per fare carriera, dovrete accettare i sorrisi ipocriti e tante altre cose, e imparare a sorridere anche quando tutto va storto, e difendere la vostra istituzione anche quando sapete bene che le cose funzionano malissimo. Dovrete eseguire gli ordini anche quando vi sembrano assurdi (e spesso lo sono). Dovrete accettare di vivere come nomadi trasferendovi in continuazione, cambiando ogni due-tre anni il vostro modo di vivere, i vostri amici, la vostra città. Moglie e figli lamenteranno la vostra assenza e vi faranno sentire in colpa. Vostra moglie, specialmente se siete piloti e farete carriere di comando, dovrà recitare la sua parte, organizzare banchetti e feste, presenziare alle cerimonie: tutte cose che la ostacoleranno ad avere un lavoro indipendente. Certo, sarete piloti: tutti vi guarderanno con ammirazione ma alla fine vi renderete conto che la vostra vita sociale si esaurisce in gran parte nell'ambiente militare. I soldi non saranno mai abbastanza: la vita sociale che dovete condurre ed i frequenti trasferimenti non vi permetteranno di arricchirvi, state tranquilli. Se riuscirete a farvi una casa sarà tanto, e non potrete godervela. Tutto questo durerà quei 15 anni in media che ho detto, durante i quali le amarezze della vita militare saranno compensate dalle poche ore di volo. Poi non ci saranno più nemmeno quelle. Perderete l'indennità di volo, perderete i rimborsi di missione, sarete uno dei tantissimi ufficiali che pullulano per i corridoi degli stati maggiori e degli uffici. Pochi potranno diventare comandanti di reparti, pochissimi diventeranno generali. E in ogni caso vivrete tra le scartoffie per la gran parte del tempo. Adesso, se le duemila - tremila ore di volo che farete nella vostra vita militare valgono tutto questo sacrificio o no, è una scelta strettamente personale. Ma ricordate che questo sacrificio c'è, e spessissimo invidierete il compagno di scuola che senza aver affrontato tutti questi sacrifici, si è comprato una macchina lussuosa, una bella casa, la villa al mare e la settimana in montagna, ha una moglie carina e si va a vedere le recite dei bambini a scuola e la partita allo stadio. Certo quando vi incontrerete lui vi guarderà con ammirazione: cavolo, sei un pilota militare, io sono solo un avvocato. Poi lui salirà sul suo fuoristrada fiammante e voi sul vostro catorcio che non potete cambiare perchè non avete soldi abbastanza.... Conclusione: se la vostra passione è così forte, seguitela, provateci, soffrite per ottenere ciò che volete. Ma se dovesse andarvi male, ricordatevi di tutto quello che ho detto e tirate fuori dal cassetto un progetto più concreto e convincetevi che non tutto il male viene per nuocere. Gianni sei stato molto chiaro, apprezzo il tuo post, probabilmente per questo tuo gesto qualcuno del forum te ne sarà grato in futuro, altri proseguiranno per la loro strada ma comunque sapranno ciò che li può attendere dopo pozzuoli a meno che non diventino Generali..... In questo momento per quanto riguarda me penso che sia giusto seguire il mio sogno e provarci, mi renderò conto da solo se la vita militare farà per me o no...in ogni caso grazie per il gesto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
JackFlanker Inviato 11 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 11 Gennaio 2005 E' un rischio da correre per seguire il proprio sogno!!! E' una questione che conoscevo ma che ho cercato di cancellare dalla mia mente per permettermi di continuare sulla mia strada! Il cuore mi spinge a diventare pilota militare; la mia ragiona fatica un pò... la carriera militare è molto limitante per i rapporti umani al difuori della cerchia professionale... se avrò fortuna alla fine magari molte cose andranno per il verso giusto ma non è affatto detto... Mi chiedo caro Gianni quali "certezze" professionali ho "io" pilota militare dopo la mia ferma obbligatoria????!!!! E nel caso molli prima???? Cmq è una cosa deve far riflettere molto perché sono variabili da non sottovalutare neanche un pò... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dread Inviato 11 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 11 Gennaio 2005 è una visione un pò pessimistica, ma reale, pensavo si facessero più ore di volo, ma pazienza ho gardito moto il tuo post john, sei sempre il migliore sicuramente non mi ha demotivato (non penso e non spero fosse quello il tuo obiettivo), anzi... se è questa la vera vita militare, con un futuro da schifo che ti si para davanti dopo i quarant'anni, pazienza (e poi è mica è detto che ci arrivi a quarant'anni), potrò sempre dire di aver volato e di aver servito il mio paese, non ho penasto solo ame stesso, e ho messo in gioco la mia vita per salvarti le chiappe, mentre tu stavi a mangiare un piatto caldo a casa io pensavo a proteggerti la fuori (o almeno ero pronto a farlo lui potrà anche avere la moglie carina, la villa al mare e la macchina sportiva, ma i 9 G, o i più di 1500 Km/h, la sensazione di libertà e la responsabilità, la coscienza che quello che stai pilotando è quello che è realizzare un sogno è bellissimo, ti da piena soddisfazione, ti senti potente, magari durerà solo pochi secondi, dopo ritorni a guardare la sua moglie fighissima... e poi le storie di volo sono più belle di quelle di un avvocato, da raccontare ad un nipotino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ice-man Inviato 11 Gennaio 2005 Segnala Condividi Inviato 11 Gennaio 2005 grande dread..anche io la penso esattamente come te.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 11 Gennaio 2005 Autore Segnala Condividi Inviato 11 Gennaio 2005 quanti di voi sarebbero volenterosi di operare in zone di guerra?; io sono il primo a partire se bisogna mostrare le palle Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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