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Conflitto Israelo-Palestinese - Discussione Ufficiale


Berkut

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Ospite intruder
Ma vedi, il fatto è che, generalmente parlando, gli occidentali (e non solo) hanno sempre fatto di tutto per prendersi quello di cui avevano bisogno pagandolo il meno possibile. Il risultato è stato che molto spesso hanno appoggiato più o meno esplicitamente dei regimi che svendessero le materie prime del loro paese in cambio di compensi pecuniari o armi per mantenere il proprio potere, ecc... Pensa ai talebani in Afghanistan: andavano bene finché combattevano l'armata rossa, poi d'un tratto sono diventati il nemico. Saddam Hussein era un personaggio da aiutare fino a quando combatteva contro gli Iraniani, poi è diventato un nemico per tutto il mondo quando ha attaccato il Kuwait. Quindi non veniamo a dire che è colpa loro se si cacciano in mani sbagliate, sapendo benissimo che tutti i dittatori che ci sono sulla terra godono dell'appoggio di qualche alleato con le "spalle larghe". Non facciamo sempre finta di dimenticarci.

 

 

Chiedo venia, ma l'OT qui si impone se non altro per dire una cosa. E cioè che lo scrivente che cito non ha la più pallida idea di quello che scrive. I taliban non hanno mai combattuto contro l'Armata Rossa in quanto movimento, perché semplicemente non esistevano all'epoca. Infine non c'è nulla di indecente nel sostenere qualcuno contro il mio nemico e poi combatterlo quanto anche lui mi diventa nemico. La stessa cosa è successa con Stalin, mi pare che nessuno dica che è stato indegno averlo come alleato contro i nazisti. Fine OT?

Modificato da intruder
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Piccole unita' di commando israeliane hanno cominciato a operare dentro la striscia di Gaza attuando rapidi raid prima di allontanarsi, secondo il sito internet israeliano di intelligence Debka, che cita fonti militari. I Rambo israeliani sono sbucati in posti di comando di Hamas, colpendo inoltre vie di comunicazione e gruppi di miliziani impegnati a lanciare razzi contro Israele, prima di scomparire di nuovo dietro le dune di sabbia della Striscia. Il compito di queste unita' scelte, afferma Debka, e' duplice: marcare obiettivi chiave per successivi attacchi aerei e spianare la strada a una prossima vasta incursione di mezzi blindati.

 

 

 

L'Egitto schiera 10 mila uomini alla frontiera di Rafah

 

da ANSA.it

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... La stessa cosa è successa con Stalin, mi pare che nessuno dica che è stato indegno averlo come alleato contro i nazisti. Fine OT?

Inizio OT

... dei quali nazisti, Stalin stesso, prima, era stato alleato!!!

Fine OT

 

 

 

Piccole unita' di commando israeliane hanno cominciato a operare dentro la striscia di Gaza attuando rapidi raid prima di allontanarsi, secondo il sito internet israeliano di intelligence Debka, che cita fonti militari. I Rambo israeliani sono sbucati in posti di comando di Hamas, colpendo inoltre vie di comunicazione e gruppi di miliziani impegnati a lanciare razzi contro Israele, prima di scomparire di nuovo dietro le dune di sabbia della Striscia. Il compito di queste unita' scelte, afferma Debka, e' duplice: marcare obiettivi chiave per successivi attacchi aerei e spianare la strada a una prossima vasta incursione di mezzi blindati.

Mi sembra che le FF.AA. israeliane stanno dando un'ulteriore dimostrazione di grande capacità operativa, anche in un contesto di guerra asimmetrica! :adorazione:

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Mi sembra che le FF.AA. israeliane stanno dando un'ulteriore dimostrazione di grande capacità operativa, anche in un contesto di guerra asimmetrica! notworthy1.gif

beh... loro sono dei maestri in questo genere di operazioni e sicuramente non ripeteranno gli errori, se pur marginali, fatti in Libano nel 2006.

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Ospite intruder
i buoni contro i cattivi

 

 

Cos'è, l'ora delle spiritosate?

 

On Monday, Dec. 29, Day 3 of Israel's Gaza operation, the spokesman said Iran had embarked on preparations for operations against Israel in line with the directives laid down by supreme ruler Ayatollah Ali Khameini in his speech Sunday.

 

in his speech, Khameini issued a fatwa calling on Muslims to stand up and defend Palestinians against Israel. He said "true believers" were "duty-bound to defend" the Palestinians. Khamenei did not spell out what he intended. The foreign ministry statement said believers killed in their cause would be counted martyrs.

 

A group of hardline clerics is signing up volunteers to fight "against the Zionist regime" in the Gaza Strip "in either military, financial or propaganda fields." This is reported by the semi-official Fars news agency.

 

Iranian lawmaker Ali Motahari told the Iranian news agency IRNA that it was time for Iran and Arab nations to go to war with Israel.

 

DEBKAfile: Egypt has led widespread Arab voices blaming Hamas for the Gaza crisis and accusing Iran of manipulating the Palestinian cause as a power play for its own ends.

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Cos'è, l'ora delle spiritosate?

 

On Monday, Dec. 29, Day 3 of Israel's Gaza operation, the spokesman said Iran had embarked on preparations for operations against Israel in line with the directives laid down by supreme ruler Ayatollah Ali Khameini in his speech Sunday.

 

in his speech, Khameini issued a fatwa calling on Muslims to stand up and defend Palestinians against Israel. He said "true believers" were "duty-bound to defend" the Palestinians. Khamenei did not spell out what he intended. The foreign ministry statement said believers killed in their cause would be counted martyrs.

 

A group of hardline clerics is signing up volunteers to fight "against the Zionist regime" in the Gaza Strip "in either military, financial or propaganda fields." This is reported by the semi-official Fars news agency.

 

Iranian lawmaker Ali Motahari told the Iranian news agency IRNA that it was time for Iran and Arab nations to go to war with Israel.

 

DEBKAfile: Egypt has led widespread Arab voices blaming Hamas for the Gaza crisis and accusing Iran of manipulating the Palestinian cause as a power play for its own ends.

 

Ma che si aspettano gli Iraniani, i terroristi tirano razzi tutti i giorni contro Israele e Israele dovrebbe dire "grazie mille fate pure anzi aggiustate la mira perche' ne uccidete troppo pochi dei nostri"?

 

La strategia Iraniana è quindi spalleggiare i terroristi di Hamas per scatenare la reazione (forse esagerata?) di Israele e tentare quindi di coalizzare gli altri paesi arabi in guerra contro Israele?

Ma chi ci va in guerra contro Israele??? specialmente per difendere i poveri Palestinesi (non tutti sono terroristi) dei quali in realtà non frega niente a nessuno!

Scherzare con Israele equivale a scherzare col fuoco, il barbettino Iraniano si dovrebbe dare una calmata e smetterla una volta per tutte di finanziare i terroristi.

Possono anche andare a fare guerra contro Israele gli Iraniani (da dove passano??), ma se gli va bene prendono un sacco di botte, se gli va male anche qualche funghetto atomico.

 

Speriamo che questa vicenda non degeneri ulteriormente (come al solito molti innocenti ci hanno già rimesso la pelle).

L'atteggiamento cauto e apparentemente cooperativo dell' Egitto fa ben sperare.

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beh... loro sono dei maestri in questo genere di operazioni e sicuramente non ripeteranno gli errori, se pur marginali, fatti in Libano nel 2006.

 

Gli errori furono politici, non militari, nel 2006. Olmert pose alle forze di terra tante di quelle limitazioni per evitare perdite tra i propri stessi soldati che alla fine Tshal si impantanò. Nelle ultime 48 ore di guerra, tolti i vincoli, gli Israeliani arrivarono di slanciò fino al fiume Litani, schiantando le milizie di Hezbollah ma soffrendo anche di un centinaio di morti.

Modificato da Rick86
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I "danni collaterali" sono l' ultima cosa che Israele vuole ( visto la buona stampa di cui gode a livello mondiale , oltre a ragioni morali )

Quanti sono i morti di gaza ? Non lo so , anche 1 innocente e' troppo .

Diamo uno sguardo a questi numeri , pero' .

Li conoscerete , ma li cito ugualmente : densità di popolazione

Gaza = 4117 /km

Israele = 350 /km

Veneto = 264 /km

Emilia = 194 /km

Penso che con questi numeri si debba valutare l' efficienza chirurgica dell' operazione.

Una domanda , quali precauzioni ha preso Hamas per evitare danni collaterali ? A Gaza , non ad Ashqelon .

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Ospite iscandar

Credo, che stavolta, israele debba andare fino in fondo, e non accontentarsi, di ridurre semplicemente hamas, eliminarne il più possibile, con minime perdite tra i civili, e poi cosa???? sperare che alle elezioni vincano i buoni?? instaurare un governo fantoccio?? dare aiuti economici affinchè il grande burattinaio iraniano non possa far presa sulla miseria delle persone?? perchè son sicuro che se anche venissero eliminati tutti i componenti di hamas, dopo qualche tempo spunterebbe un "movimento", magari che si chiama haadnafa, con lo stesso colore di soldi, che troverebbe dei poveri disgraziati che per soldi si fanno saltare in aria..., li il vero bubbone è l'iran, la teocrazia non è mai una buona cosa, e noi lo sappiamo abbiamo avuto l'esempio in casa per 1000 anni circa...

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Ospite intruder

Hamas minaccia nuovi lanci di razzi a gittata ancora maggiore se continueranno le operazioni militari d'Israele a Gaza. Intanto l'emittente Channel 10 ha riferito che i bombardieri israeliani hanno distrutto finora un terzo dei razzi di cui dispone Hamas. Il movimento radicale palestinese che controlla la Gaza dispone ora di circa 2.000 razzi, inclusi centinaia in grado di colpire in profondita' il territorio israeliano. Prima dell'inizio dell'offensiva, ne aveva 3mila.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._130265125.html

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Stavolta israele può veramente andare fino in fondo.

Pensateci, Hamas non ha un posto dove nascondersi: non in Egitto o in Palestina, ne tantomeno in Israele. La Siria e l'Iran sono lontani lontani dalla striscia e Gaza è una città, non una regione montagnosa.

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Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/israel...i+terra.0063908

 

riporto:

 

Nessuna tregua

 

Israele non ha paura e si prepara all'offensiva di terra

 

di Luca Meneghel

 

2 Gennaio 2009

 

 

Il capodanno non ferma "Piombo fuso". Mentre Betlemme e svariati paesi – tra cui Siria, Egitto, Dubai e Giordania – hanno sospeso o ridimensionato i festeggiamenti per il nuovo anno, Israele e Hamas hanno continuato a farsi la guerra per il quinto e sesto giorno consecutivo: raid aerei israeliani e razzi sempre più potenti sono stati i protagonisti della notte più lunga dell'anno. Ma le prime ore del 2009 sono segnate anche dalla diplomazia: a una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite è seguita la trasferta francese del ministro degli Esteri israeliano Tzipi Livni, che a nome del suo paese ha respinto la possibilità di una tregua. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano "Haaretz", la continuazione delle operazioni militari è sostenuta dal 71% della popolazione israeliana.

 

Stando alle notizie che giungono dal fronte, intanto, i raid israeliani non accennano a calare d'intensità: nella sola notte del 31 dicembre, Israele ha colpito dall'aria svariati edifici istituzionali di Hamas. I miliziani della Striscia, intanto, rispondono colpo su colpo: le Brigate Ezzedine Al Qassam, in un comunicato rilasciato giovedì mattina, hanno annunciato di aver colpito con un razzo la base israeliana di Hatzerim, a 40 km dal confine con la Striscia di Gaza. Sono oltre 250 i razzi sparati da Hamas contro il sud di Israele nei primi sei giorni di guerra: ieri mattina un ordigno ha colpito un condominio di Ashdod, mentre Sderot e Beersheba restano le città più bersagliate. A dispetto dei raid israeliani, insomma, Hamas è in grado di raggiungere obiettivi distanti fino a 40 km dalle rampe di lancio: sono circa 900.000 gli israeliani potenzialmente esposti al fuoco dei miliziani palestinesi.

 

A marchiare il sesto giorno di guerra, però, è stata senza dubbio l'uccisione dell'alto esponente di Hamas Nizar Rayyan, colpito dal fuoco israeliano nella sua casa di Jabalya insieme ad alcuni familiari. Secondo Channel 10, dal 2004 Rayyan aveva preso il posto dello sceicco Ahmed Yassin, guida spirituale di Hamas a sua volta uccisa in un'operazione aerea di Tel Aviv: oltre 200.000 persone assistettero al suo funerale. Dopo aver confermato l'uccisione di Rayyan (insieme a una delle mogli, tre figli e cinque vicini di casa), Hamas ha annunciato incisive azioni di vendetta. Secondo il responsabile del servizio sanitario palestinese Mouawiya Hassanein, dopo sei giorni di combattimenti i morti sarebbero già 400 e i feriti oltre 2000.

 

Sul piano della diplomazia, l'alba del 2009 ha visto moltiplicarsi le critiche, gli appelli al cessate al fuoco e i tentativi di mediazione. Condanne ai raid israeliani accomunano gran parte dei paesi arabi: secondo Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba, "assistiamo a un rilancio israeliano: l'obiettivo sono le elezioni del 10 febbraio in Israele, e Gaza ne paga il prezzo". Il presidente dell'Anp Abu Mazen – di fronte ai militanti di Fatah – ha parlato poi di "un'aggressione il cui obiettivo non è soltanto Gaza, ma l'intero popolo palestinese e la sua causa". Un'invocazione alla cessazione di tutte le ostilità è giunta invece da Papa Benedetto XVI, che si è appellato al "profondo desiderio di vivere in pace che sale dal cuore della grande maggioranza delle popolazioni israeliana e palestinese, ancora una volta messe a repentaglio dalla massiccia violenza scoppiata nella striscia di Gaza in risposta ad altra violenza".

 

Ma al di là degli appelli, due sono le principali iniziative diplomatiche attivate nelle ultime ore. La prima è una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocato d'urgenza nella notte del 31 dicembre: a fronte di una bozza di risoluzione libica che gli Stati Uniti hanno giudicato troppo "sbilanciata" verso Hamas, però, non è stato raggiunto alcun accordo. Niente di fatto anche per il duo Kouchner-Sarkozy: Tzipi Livni, invitata a Parigi per discutere di una possibile tregua, ha ribadito ieri la volontà israeliana di andare avanti con i raid. Secondo il ministro degli Esteri israeliano, "non c'è una crisi umanitaria nella Striscia: Israele non ha mai interrotto il flusso di aiuti per la Striscia, anzi li ha addirittura aumentati nel corso dei giorni". Il premier ceco Mirek Topolanek, da ieri presidente di turno dell'Unione Europea, ha annuncia intanto una missione diplomatica in Medio Oriente allo scopo di mettere fine alle ostilità.

 

La posizione israeliana, ribadita dalla Livni a Sarkozy, resta dunque salda. Interrompere i raid significherebbe regalare una vittoria d'immagine ad Hamas: esattamente quello che avvenne nell'estate 2006 nel corso del conflitto contro Hezbollah. Sugli obiettivi israeliani, del resto, tanto il presidente Shimon Peres quanto il premier Olmert sono stati molto chiari. Nel corso di una visita ad Ashkelon, Peres ha dichiarato che "Israele non potrà accettare una Striscia di terrore come vicino, dunque Hamas sta testando la risposta israeliana". "Nonostante gli allarmi" ha continuato il presidente, parlando ai bambini di una delle città più colpite dai razzi di Hamas, "noi non abbiamo paura". In visita a Beersheba, altra città bersagliata, il premier Olmert ha invece chiarito che "noi non cerchiamo un conflitto su larga scala, ma vogliamo che la vita dei cittadini del sud possa cambiare così che i loro figli possano crescere in sicurezza, senza incubi e paure".

 

Cosa aspettarsi ora? L'invasione terrestre della Striscia di Gaza sembra imminente. E una parziale conferma è venuta da Tzahi Hanegbi, presidente della Commissione Esteri della Knesset: "Ci siamo ormai – ha dichiarato a Channel 10 – il mondo non fa pressioni su di noi, capisce che abbiamo il diritto di batterci per difendere le nostre case". Sul campo tutto è pronto: i carri armati sono schierati al confine, i riservisti sono stati richiamati. Un alto ufficiale di Tsahal – interpellato dal quotidiano israeliano "Yediot Ahronoth" – ha dichiarato che i piani per un'invasione di terra sono sul tavolo da mesi e le incognite restano le stesse del Libano: "Durante il conflitto, Hamas potrebbe utilizzare molti tipi di armi, congegni esplosivi, cecchini e cellule kamikaze che proveranno a colpire le nostre forze". Obiettivo di Hamas è quello di replicare le "gesta" di Hezbollah, vero vincitore della seconda guerra del Libano agli occhi dei fondamentalisti della regione.

 

Ma in attesa delle prossime mosse israeliane, sul fronte palestinese qualcosa si muove. Per ora solo sospetti: sul banco degli imputati ci sono paesi moderati come l'Egitto, sospettati di complottare con Israele ai danni di Hamas. Ma le critiche al movimento islamista, in effetti, abbondano: Muhammad Bassiouny, deputato egiziano a capo della commissione Esteri, ha criticato i capi dell'organizzazione che restano "chiusi nei bunker" a fronte delle bombe sulla popolazione di Gaza. Ad attirarsi la maggior parte delle critiche, però, resta sempre Abu Mazen: secondo il "Palestine Information Center", sito web affiliato ad Hamas, un consigliere di Abbas avrebbe addirittura telefonato ad Amos Gilad (consigliere della Difesa israeliana) concordando sul "diritto di Israele a liquidare Hamas". Forse anche per le due Palestine – quella di Fatah, in Cisgiordania, e quella di Hamas, nella Striscia – siamo giunti alla resa dei conti.

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perdonate, ma non posso non linkare questa pagina, dove addirittura si giustifica l'attentato dinamitardo contro un asilo nido.

http://electroworld.forumfree.net/?t=35395...stpost#lastpost

 

ma è possibile sporgere denuncia verso chi dice ste cose?

Modificato da vorthex
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devono continuare a colpire finchè Hamas non sparisce

 

ma proprio qui sta lo stallo: ogni singola persona che Israele volontariamente o involontariamente ammazza, chiunque egli sia, si trasformano in una dozzina di persone che si unisce ad Hamas.

 

Non ricordo in quale paese ma gli USA (non ricordo nemmeno se sono loro) risarciscono i famigliari diretti delle vittime affinchè non si vendichino come è da tradizione inscindibile in certe parti del mondo.

Può sembrare assurdo ma alla fine come sistema pare avere qualche risultato.

 

Prendi questa foto, è in molti network arabi:

 

sorelle_Balousha.jpg

 

 

Soluzioni?

Forse Israele dovrebbe occupare e tenersi certi territori cercando di strapparli alla miseria, e in conseguenza al fondamentalismo!

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Soluzioni?

Forse Israele dovrebbe occupare e tenersi certi territori cercando di strapparli alla miseria, e in conseguenza al fondamentalismo!

impossibile.

 

i territori non fanno più parte di Israele. Israele può far passare gli aiuti umanitari, come sta facendo, ma non può fare altro per i palestinesi, i quali hanno eletto Hamas, organizzazione terroristica, che nel suo stato ha la distruzione di Israele, degli ebrei e la riconquista anche di Sicilia e Spagna, la quale ha tutto l'interesse a lasciare la popolazione negli stenti.

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Ecco la superiorità morale della sinistra comunista:

 

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

Nulla di cui meravigliarsi: i comunisti (soprattutto russi) hanno sempre perseguitato gli ebrei, anche se ciò è meno noto delle camere a gas naziste!

 

D'altronde i primi "pogrom" (termine di origine russa, di cui il dizionario dà la seguente definizione: sommosse popolari antisemite, sfocianti generalmente in saccheggi e massacri) dell'età moderna si verificarono in Russia nel 1881, dopo l'assassinio dello zar Alessandro II e proseguirono per decenni; nel 1905 oltre seicento villaggi e città della Russia furono teatro di pogrom, attuati dalle popolazioni indigene.

 

Anche nell'Unione Sovietica (dal 1917 in poi, quindi) si assiste alla presenza di un antisemitismo ben radicato, con pogrom frequenti. Stalin è un antisemita, anche se col decreto del luglio 1918 l’antisemitismo è dichiarato nefasto alla Rivoluzione. Sono infatti tollerate le esplosioni d’odio antisemita, se addirittura non sono utilizzate ai fini della lotta politica. Si pensa di creare una regione ebraica all’interno dell’URSS, in Asia Centrale, verso la Manciuria. Nel 1941 nasce il comitato antifascista ebraico dell’URSS che elaborerà il Libro Nero e che verrà disciolto nel 1948. I suoi membri sono imprigionati e nel processo del 1952 sono condannati a morte 450 intellettuali ebrei.

 

 

----------

 

 

Intanto è iniziata l'offensiva terrestre israeliana; eccovi il link

 

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo437637.shtml

 

 

 

israelepy7.jpg e non dalla parte dei terroristi!!!

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i territori non fanno più parte di Israele. Israele può far passare gli aiuti umanitari, come sta facendo, ma non può fare altro per i palestinesi, i quali hanno eletto Hamas, organizzazione terroristica, che nel suo stato ha la distruzione di Israele, degli ebrei e la riconquista anche di Sicilia e Spagna, la quale ha tutto l'interesse a lasciare la popolazione negli stenti.

 

Si possono anche fare paragoni molto interessanti tra Hamas e il nazismo, non solo col comunismo.

Entrambi sono stati eletti dal popolo.

Entrambi hanno (avevano) un programma di conquista.

Entrambi volevano lo sterminio degli ebrei.

Entrambi hanno portato alla rovina il loro popolo.

 

PS: il paragone vale anche per il fascismo, salvo che non è stato eletto democraticamente ma ha preso il potere con un colpo di stato.

Modificato da Rick86
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Ospite intruder

Sì, il fascismo ha preso il potere con un putsch, ma per lungo tempo avrebbe vinto anche delle elezioni democratiche. Quanto alla proposta di Lev, non sta in cielo é in terra: occupare e tenersi dei territori cercando di strapparli alla miseria farebbe solo strillare le prefiche dell'anticolonialismo a comodo (ingerenza umanitaria quando fa comodo a loro, per intenderci).

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