BlackGripen Inviato 9 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 9 Luglio 2011 In questo contesto l'English Electric Lightning non conta nella nominazione dell'F-35 in Lightning II essendo inglese C'è anche da ricordare che all'YF-22 li fu dato il nome non ufficiale di Lightning II per poi essere nominato F-22 Raptor... :adorazione: grazie mille Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
olvi Inviato 10 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 10 Luglio 2011 Al di là delle differeze tra f35 ed x35 è da tanto che si parla di una versione export e downgradata dell'f35. in sostanza l'F35 di serie A sarebbe appannaggio solo di USA e GB mentre tutti gli altri (Italia compresa) avrebbero la versione export; tale soluzione,d'altronde, è stata formalizzata dallo stesso pentagono quando ha ufficializzato il finanziamento alla lockeed per le modifiche necessarie a downgradare (soprattutto sembra per le prestazioni di alcuni sensori e per la stealthness) la versione export. pochi giorni fa, tuttavia, la stessa lockeed ha smentito. insomma, tutti sanno che ci sarà la versione export ma tutti fanno finta di non saperlo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
zak fair Inviato 10 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 10 Luglio 2011 (modificato) Al di là delle differeze tra f35 ed x35 è da tanto che si parla di una versione export e downgradata dell'f35. in sostanza l'F35 di serie A sarebbe appannaggio solo di USA e GB mentre tutti gli altri (Italia compresa) avrebbero la versione export; tale soluzione,d'altronde, è stata formalizzata dallo stesso pentagono quando ha ufficializzato il finanziamento alla lockeed per le modifiche necessarie a downgradare (soprattutto sembra per le prestazioni di alcuni sensori e per la stealthness) la versione export. pochi giorni fa, tuttavia, la stessa lockeed ha smentito. insomma, tutti sanno che ci sarà la versione export ma tutti fanno finta di non saperlo. ne abbiamo già parlato più di una volta. io comunque non credo sia vero. non solo siamo partner nel finanziamento del progetto ma poi ci rifilano la versione "baracca" no non mi sembra possibile. Modificato 10 Luglio 2011 da zak fair Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 10 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 10 Luglio 2011 (modificato) Si, se n'è parlato e non c'è nessuna "soluzione formalizzata"per una variante downgrade per l'esportazione. I due contratti per un totale di 700 milioni non sono volti specificatamente e spudoratamente alla realizzazione di una variante downgrade per l'esportazione (non basterebbero), ma alla protezione delle tecnologie più sensibili... Il concetto di "proteggere le tecnologie" è un po' nebuloso, questo si, ma non è sinonimo di "tarocco"o di "downgrade" visto la complessità della materia. Certe tecnologie non sono così facilmente duplicabili, ma nemmeno così facilmente taroccabili al fine di creare un velivolo di serie B senza che qualcuno se ne accorga. Il malumore dei partner industriali stranieri (anche britannico) è infatti guardacaso nelle non soddisfacenti ricadute tecnologiche e bassa condivisione di informazioni che derivano dal protezionismo statunitense. Di fatto l'elettronica (con i codici sorgenti) è blindata e certi componenti sensibili sono realizzati negli Stati Uniti o sotto diretto controllo statunitense (come il processo di verniciatura nella futura FACO italiana) senza che gli altri possano mettere becco. L'integrazione di elettronica e armamenti custom è di fatto impossibile senza il beneplacito statunitense e la collaborazione di LM. Ecco quindi che i 700 milioni di dollari acquisiscono una ragion d'essere meno plateale, ma non per questo meno fastidiosa: un paese partecipa a un consorzio per acquisire know how, non per limitare la propria industria nazionale. Gli USA invece avevano tutto l'interesse tarpare le ali all'industria europea e alla sua capacità di creare autonomamente velivoli di quinta generazione...Guardiamo questi aspetti invece di limitarsi alla superrficie del "il mio aereo è meno stealth del tuo"... S'è parlato di riduzioni della stealthness legata a certe scelte per i velivoli export ma sono scelte dei clienti, come per esempio l'adozione di un parafreno per i clienti che lo richiedono e che si vedranno aumentare un po' la RCS per la carenatura dorsale che lo contiene. Il resto sono chiacchiere , per carità non certo da bar, ma a livello di stampa specializzata, ma pur sempre prive di riscontri oggettivi visto che per ora, di aerei export non se n'è completato manco uno. Modificato 10 Luglio 2011 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davide9610 Inviato 12 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 12 Luglio 2011 (modificato) Quindi non avremo accesso ai codici sorgente vero ? Modificato 12 Luglio 2011 da vorthex Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 12 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 12 Luglio 2011 Se le cose restano così non li vedremo manco col binocolo... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 13 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 13 Luglio 2011 (modificato) Altro sforamento dei costi .... e il senatore McCain protesta .... DATE: 13/07/11SOURCE: Flight International Lockheed adds $771 million to early F-35 production bills By Stephen Trimble Lockheed Martin has added $771 million to the final bill for the first 31 early production models of the F-35 joint strike fighter, prompting a key lawmaker to describe the latest cost overrun as "disgraceful". The Department of Defense (DoD) notified Congress of the overrun two months after F-35 programme officials admitted the costs for low rate initial production lots (LRIPs) 1-3 would exceed the contracted cost. The government is required to absorb the entire bill for overruns under the terms of the first three LRIP contracts. Last year, Lockheed accepted a cost-sharing scheme for any overruns after LRIP-3. Sen John McCain, minority leader of the Senate Armed Services Committee, on 12 July revealed the amount of the F-35 cost overrun on his Twitter account, adding the revelation was "outrageous" and "disgraceful". Lockheed declined to respond directly to McCain's criticism. But company officials released a statement to explain the cause of the cost overruns in LRIPs 1-3. The $771 million reflects the impact of the 2004 weight reduction redesign on the Lockheed's production system, the company said. The redesign carved off thousands of pounds of excess weight, but suppliers could not keep up with the flow of design changes. That led to late delivery of parts, then extra labour hours to install them outside of the normal manufacturing sequence, the company said. As the F-35 continues to be developed even as the first production models are delivered, the $771 million bill also includes the cost of future modifications to make the aircraft standard with jets delivered after the development phase ends in 2016. It is possible that the bill for LRIPs 1-3 could be reduced in the future. "The F-35 team is focused now on any opportunity to reduce the concurrency estimate and improve the final cost-to-complete on these early production lots," Lockheed said. Meanwhile, Lockheed is continuing to negotiate costs for the LRIP 5 contract for 35 aircraft even as learns more about actual cost data on the 32 F-35s ordered under the LRIP 4 contract last year. "It is important to note that our LRIP 4 settlement was significantly below the government's estimate and our initial proposal for LRIP 5 is also below the December 2010 government estimate," Lockheed said. Altri interessanti dettagli circa la posizione e le future iniziative in merito da parte del senatore McCain (dal sito di "AW&ST") .... http://goo.gl/ZATNe Modificato 13 Luglio 2011 da TT-1 Pinto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteo16 Inviato 15 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 15 Luglio 2011 (modificato) Notizia in Italiano del budget stimato per la produzione iniziale che è aumentato 16:18 - venerdì F-35 Jsf: il budget stimato per la produzione iniziale è aumentato Washington, Stati Uniti - Lo conferma l'ufficio del programma F-35 (WAPA) - Secondo quanto si evince da un botta e risposta pubblicato sul social network "Twitter" tra il senatore statunitense John McCain e Lockheed Martin, la spesa prevista per la produzione dei primi 28 caccia F-35 Jsf è aumentata, passando da 771 milioni di dollari a 1,15 miliardi. Il 12 luglio il senatore ha espresso la propria disapprovazione ed ha definito l'importo "Vergognoso"; l'industria ha replicato il giorno seguente affermando che il programma sta segnando progressi significativi. Secondo quanto riferito, il governo Usa dovrebbe coprire i costi extra pagando 771 milioni di dollari per i primi tre lotti della fase Lrip (Low-rate initial production); il resto della spesa sarebbe assorbito da Lockheed Martin e Pratt&Whitney. All'interno del dibattito americano sul budget dell'anno fiscale 2012, il dipartimento delle difesa aveva inoltre chiesto ulteriori 264 milioni per sostenere i costi iniziali del programma: se il senatore McCain riuscisse ad impedire l'erogazione di denaro, i fondi andrebbero reperiti da altre parti o gli Stati Uniti potrebbero ridurre gli ordini (vedi in proposito anche notizia AVIONEWS). Intanto ieri giovedì 14 luglio il primo caccia F-35A, denominato AF-9, è atterrato alla base militare di Eglin, in Florida, ed è il primo ad essere consegnato per test non di volo. (Avionews) Link Brutte notizie per noi? Speriamo di no! 11:52 - venerdì I tagli alle spese della difesa Usa potrebbero danneggiare l'industria italiana Milano, Italia - Lo riporta il quotidiano "Finanza&Mercati" (WAPA) - Secondo quanto riferisce ieri giovedì 14 luglio il quotidiano di Milano "Finanza&Mercati", ci sarebbero seri rischi per il futuro dello stabilimento che Alenia Aeronautica, controllata da Finmeccanica, sta per aprire a Cameri a causa dei tagli alle spese che l'amministrazione Obama ha annunciato per ridurre il deficit pubblico. La nuova struttura in provincia di Novara, i cui cantieri sono stati inaugurati lunedì scorso da Umberto Bossi, è stata progettata per l'assemblaggio dei 131 caccia F-35 Joint Strike Fighter che l'Italia ha ordinato e per la realizzazione di aerei della flotta dell'Unione europea e di altri componenti: il progetto sarebbe costato in tutto 750 milioni di Euro, di cui 184 solo per la costruzione dei cantieri. Alenia dovrebbe produrre l'ala dell'aereo e costituire la seconda linea di produzione, ma se gli Stati Uniti annullassero alcuni ordini, "Il costo per noi aumenterà ulteriormente e dipenderemo sempre più da loro" secondo le parole di un esperto intervistato dal quotidiano. Quello dei nuovissimi caccia F-35 JSF è un progetto internazionale tra Usa, Italia, Gran Bretagna, Canada, Turchia, Australia, Norvegia e Danimarca che prevede la costruzione di 3200 aerei; questi velivoli ad altissima tecnologia sostituiranno in Italia gli F-16 e gli F-18, ma il nostro Paese ne ha anche ordinato una variante a decollo verticale che, spiegano gli esperti, si adatta solo alle portaerei italiane (come la "Cavour") e a quelle statunitensi, vincolandoci alle scelte oltreoceano ed esponendoci ad un aumento della spesa nel caso in cui gli Stati Uniti comprassero meno esemplari. (Avionews) Link Modificato 15 Luglio 2011 da matteo16 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Robby Inviato 15 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 15 Luglio 2011 Vorrei sapere dall' "esperto intervistato" in quale base Italiana fanno servizio gli F18 che sostituiremo col LightningII... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteo16 Inviato 15 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 15 Luglio 2011 (modificato) Vorrei sapere dall' "esperto intervistato" in quale base Italiana fanno servizio gli F18 che sostituiremo col LightningII... mah questa sarà proprio una difficile domanda da porre all'intervistato proprio da esperti eh! da Modificato 15 Luglio 2011 da matteo16 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 16 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 16 Luglio 2011 ineffetti... è una domanda davvero complicata Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 16 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 16 Luglio 2011 A quanto pare .... lo sforamento è di maggiori proporzioni .... DATE: 15/07/11SOURCE: Flight International F-35 LRIP overrun value raised to $1.15B By Stephen Trimble F-35 programme office has confirmed the estimated cost overrun for the first 28 production jets is roughly $1.15 billion, and not $771 million as previously reported. The higher figure includes the roughly one-third share of the overrun absorbed by Lockheed Martin and Pratt & Whitney. The US government has to pay the remaining $771 million in extra costs under the terms of the first three lots of low-rate initial production (LRIP). Sen John McCain first revealed the $771 million figure in a tweet on 12 July, calling the cost overrun "disgraceful". On 13 July, Lockheed Martin tweeted that the F-35 is showing "significant progress", which drew a quick response from McCain via the same online medium. "To most observers, a $771M cost overrun for 28 F-35s doesn't qualify as 'significant improvement.' Taxpayers deserve better," he wrote. The dispute could set up a clash in final negotiations over the Fiscal 2012 budget. The Department of Defense has asked for another $264 million to pay the initial overage costs. If McCain succeeds in blocking the additional payment, the money would have to be found somewhere else or F-35 orders could be reduced. The sharp exchange over Twitter over-shadowed a major news event for the F-35 programme. The first F-35A conventional take-off and landing (CTOL) variant arrived at the programme's international training hub at Eglin AFB, Florida, on 14 July. The aircraft designated AF-9 arrived at 14:18 to become the first jet delivered for non-flight test purposes. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Alpino_sommerso Inviato 17 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 17 Luglio 2011 A quanto pare .... lo sforamento è di maggiori proporzioni .... C'è sempre più puzza di "cerino in mano" vero, ma non posso credere che dopo l'EFV tolgano ai marines anche buona parte o tutti gli F35B. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
olvi Inviato 18 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 18 Luglio 2011 L'inghippo è cercare di capire se ed in che misura il B sia indispensabile ai marines. per l'italia da 1 a 100..... 101. per i marines non so...... visto che comunque hanno gli hornet e potrebbero sostiuire il B con il C. voi direte: ma il C non va sulle unità d'assalto anfibio, vero, ma potrebbe garantire ugualmene l'appoggio alle truppe decollando dalle cvn. insomma, il B ha problemi di cui ancora oggi è difficile capire la portata, pertanto, a mio parere, gli usa piuttosto che svenarsi lo lasceranno cadere nel nulla. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 18 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 18 Luglio 2011 il B per i verdi non vale 101, ma 1001 almeno. la loro dottrina prevede di avere CAS proprietario, puntale e preciso... cosa che non sempre una CVN può fornire, senza dimenticare le operazioni a terra eseguite da piste improbabili e così via. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 18 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 18 Luglio 2011 Sono curioso di conoscere le valide alternative di McCain. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 18 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 18 Luglio 2011 Intanto anche "The Economist" (settimanale britannico che taluni definiscono "autorevole") ha preso posizione, sfavorevole, nei confronti dell'aereo .... America should cut back orders for its late and expensive new fighter—and spend the cash on more useful kit .... http://www.economist.com/node/18958367 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 18 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 18 Luglio 2011 (modificato) L'articolo mi sembra un po' una collezione di dietrologia, forse un po'spiccia, come quella della frase: "And to be as stealthy as it is, the F-35 can carry only two air-to-air missiles." Una delle solite argomentazioni...La specifica di missili in stiva ne prevede 4 e lo spiral upgrade 6. Se ora son 2, non è per limiti progettuali, ma solo perchè nel resto della stiva si preferisce infilare due bombe da una tonnellata, visto che c'è una certa carenza di velivoli d'attacco al suolo stealth... Troppo spesso certe critiche si sono rivelate dei "si dice" privi di fondamento o relative a difetti ai quali si è posto da tempo rimedio (ad esempio il peso dell'F-35B non è la ragione dei 2 anni di pausa di riflessione imposta da Gates, visto che da tempo il rapporto spinta/peso garantisce le prestazioni richieste)... Ma poi, quali sono questi "more capable weapon systems"in cui è meglio spendere soldi tagliando l'F-35?... Qualche migliaio di velivoli tattici con cosa li si sostituisce? Con UCAV che si stanno dimostrando sempre meno economici o con missili cruise supersonici, oppure aerei da 3000km di autonomia che gli antinave balistici cinesi comunque non li potrebbero contrastare? Ammesso serva, visto che si deve ancora dimostrare che un missile balistico abbia senso come arma antinave contro un gruppo da battaglia tralaltro dotato di armi antimissile... Taglia e ritaglia, i costi non ricorrenti porterebbero a ulteriori incrementi del costo unitario, fino a valori inconciliabili con qualsiasi programma di acquisto, conducendo alla già più volte vista spirale che porterebbe a buttare alle ortiche quanto speso finora e a limitarsi ad aggiornare sine die sistemi d'arma irrimediabilmente obsoleti, cancellando i più moderni o acquistandoli in numeri poco incisivi sul piano tattico/strategico e con ritardi tali che li si trasforma in mezzi obsoleti come successo all'altrettanto costoso EF-2000. Un gioco al massacro pericolosissimo sul lungo periodo, sia per la difesa che per l'industria e lo sviluppo tecnologico in generale, in cui i paesi occidentali si stanno sempre più cacciando a dispetto di una Cina che fà l'esatto contrario...spendendo cifre spaventose in ricerca e sviluppo (mica copiano e basta...) e facendo crescere a dismisura la sua economia, producendo (anche per noi) tutto quello che noi non siamo più capaci di produrre a costi ragionevoli. Ma qui, sicuramente The Economist è molto più competente nel fare valutazioni e nell'esprimere giudizi autorevoli di quanto non lo sia nelle valutazioni tecniche/tattiche relative all'F-35... Modificato 18 Luglio 2011 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 19 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 19 Luglio 2011 (modificato) .... oppure aerei da 3000km di autonomia che gli antinave balistici cinesi comunque non li potrebbero contrastare? Ammesso serva, visto che si deve ancora dimostrare che un missile balistico abbia senso come arma antinave contro un gruppo da battaglia tralaltro dotato di armi antimissile... Un gioco al massacro pericolosissimo sul lungo periodo, sia per la difesa che per l'industria e lo sviluppo tecnologico in generale, in cui i paesi occidentali si stanno sempre più cacciando a dispetto di una Cina che fà l'esatto contrario...spendendo cifre spaventose in ricerca e sviluppo (mica copiano e basta...) e facendo crescere a dismisura la sua economia .... Cito in proposito (e scusatemi per l'OT) un articolo apparso ieri sul sito di "Aviation Week & Space Technology" .... http://goo.gl/4GEDU Modificato 19 Luglio 2011 da TT-1 Pinto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 19 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 19 Luglio 2011 Riguardo a quel missile cinese ci si è consumati le dita sulla tastiera qui... http://www.aereimilitari.org/forum/topic/14880-missilistica-cinese-icbm-df-21-silkworm-c-802-e-soci/ Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 19 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 19 Luglio 2011 (modificato) Sullo stesso numero di "The Economist" .... .... c'era anche un altro articolo .... The defence industry The last manned fighter It is the most expensive military project ever. It is plagued by delays and menaced by budget cuts. Will the F-35 survive? (July 14th, 2011 | from the print edition) ..LEON PANETTA is under no illusions about what Barack Obama moved him from the CIA to the Pentagon to do. The wily Mr Panetta, who took over from Robert Gates as defence secretary at the beginning of the month, is everyones idea of a safe pair of hands. But his greatest claim to fame (other than presiding over the plan to kill Osama bin Laden) is as the director of the Office of Management and Budget who paved the way to the balanced budget of 1998. Mr Panetta has inherited from his predecessor the outlines of a plan to reduce military spending by $400 billion by 2023. But Americas fiscal crisis (and the lack of any political consensus about how tackle it) makes it almost certain that Mr Panetta will have to cut further and faster than Mr Gates would have wished. That could be bad news for the F-35 Joint Strike Fighter, the most expensive military-industrial programme in history, and its lead contractor, Lockheed Martin. The plane is expected to come into service six years late (in 2016) and wildly over-budget. The Pentagon still plans to buy 2,443 F-35s over the next 25 years, at a cost of $382 billion. But in a parting shot, Mr Gates gave warning that although he did not think the F-35 faced cancellation, the size of the buy might have to be cut. After beating a Boeing design that was deemed technically riskier, Lockheed Martin signed the contract with the Department of Defence to develop the F-35 in 2001. It was an ambitious undertaking. The aim was to reap huge efficiency gains by replacing nearly all of Americas ageing tactical aircraft (the air forces F-16s and A-10s; the navys A/F-18s and the marines AV8B jump jets) with three variants of one basic design. There would be a conventional take-off and landing (CTOL) version for the air force, a short take-off and vertical landing (STOVL) version for the marines and a beefier carrier version for the navy. With radar-beating stealth capability and a suite of advanced software and sensors, the F-35 would be a fifth generation fighter, far more effective in both its primary ground-attack role and air defence than legacy aircraft. (Respectively eight times and four times better, say Lockheed Martin executives, though by what measure is anyones guess.) Burning banknotes Above all, the F-35 was meant to be affordable. Development costs would be shared across the three versions and with eight foreign partners who were also buying and helping to build the F-35. Manufacturing scale economies were assured because more than 3,000 planes were to be sold2,443 to Uncle Sam and the rest to his NATO allies. And because 80% of the parts were common to all three versions, maintenance and logistics would be simpler and cheaper. Deliveries of operational aircraft were to begin in 2010. That was the idea, anyway. The F-35s critics have long argued that its performance is compromised by having to fulfil too many roles and that an over-complicated design lashed to an over-optimistic schedule was asking for trouble. In the past 18 months, as delays have mounted and costs escalated, even some of the planes ardent fans have become alarmed. In 2009 the Pentagon realised that a breach of the Nunn-McCurdy rules on over-budget defence-procurement programmes was inevitable, because costs would exceed the original baseline by more than 50%. An internal report declared: Affordability is no longer embraced as a core pillar. Anticipating the breach, in March 2010 Mr Gates restated his support for the F-35, but hit out at unacceptable delays and cost overruns. He said he was fundamentally restructuring the programme, adding more money and time for development. He also withheld $614m in performance payments to Lockheed Martin, tying its future earnings to specific criteria rather than the subjective ones that he believed had stiffed the taxpayer. In January this year Mr Gates made a series of further announcements which included spending another $4.6 billion on development, slowing down initial production to avoid building aircraft that would later have to be expensively upgraded and putting the marines STOVL version on two-year probation because of problems with the aircrafts structure and propulsion system. Condemning the failure to get costs under control, which he blamed partly on the lack of financial discipline in the defence department during George Bushs presidency and partly on execution failures by Lockheed Martin and its partners, Mr Gates said that the culture of endless money that has taken hold must be replaced by a culture of restraint. The latest cost estimates from the Government Accountability Office (GAO), published in May to coincide with a Senate Armed Services Committee hearing on the F-35 programme, were shocking. The average price of each plane in then-year dollars had risen from $69m in 2001 to $133m today. Adding in $56.4 billion of development costs, the price rises from $81m to $156m. The GAO report concluded that since 2007 development costs had risen by 26% and the timetable had slipped by five years. Mr Gatess 2010 restructuring helped. But still, after more than nine years in development and four in production, the JSF programme has not fully demonstrated that the aircraft design is stable, manufacturing processes are mature and the system is reliable. Apart from the STOVL versions problems, the biggest issue was integrating and testing the software that runs the aircrafts electronics and sensors. At the hearing, Senator John McCain described it as a train wreck and accused Lockheed Martin of doing an abysmal job. What horrified the senators most was not the cost of buying F-35s but the cost of operating and supporting them: $1 trillion over the planes lifetime. Mr McCain described that estimate as jaw-dropping. The Pentagon guesses that it will cost a third more to run the F-35 than the aircraft it is replacing. Ashton Carter, the defence-acquisition chief, calls this unacceptable and unaffordable, and vows to trim it. A sceptical Mr McCain says he wants the Pentagon to examine alternatives to the F-35, should Mr Carter not succeed. How worried should Lockheed Martin be? The F-35 is the biggest biscuit in its barrel, by far. And it is not only Mr McCain who is seeking to knock a few chocolate chips out of it. The bipartisan fiscal responsibility and reform commission appointed by Mr Obama last year said that not all military aircraft need to be stealthy. It suggested cancelling the STOVL version of the F-35 and cutting the rest of its order by half, while buying cheaper F-16s and F-18s to keep numbers up. If America decided it could live with such a high-low mix, foreign customers might follow suit. The danger for Lockheed Martin is that if orders start to tumble, the F-35 could go into a death spiral. The fewer planes governments order, the more each one will cost and the less attractive the F-35 will be. This happened to the even more sophisticated and expensive F-22. By cutting its order from 750 to 183, the Pentagon helped to drive the programme cost per aircraft of the F-22 up from $149m to $342m. Lockheed Martins investors doubt this will happen to the F-35: the share price has been remarkably stable over the past two years. Tom Burbage, the executive who helped run the F-22 programme and who has also been in charge of the F-35s development from the start, is still in chargeevidence that the company thinks he is doing a decent job. Mr Burbage says that a programme as big as the F-35 is bound to attract barbs. The main cause of the delays and cost over-runs, he says, is a problem with the weight of the STOVL version that came to light in 2004. It was impossible to continue work on the other two variants while this was being dealt with, he says. The plane was slimmed by 2,700lb (1,225kg), but this severely disrupted the supply chain that Lockheed Martin had put together with its main partners (BAE Systems and Northrop Grumman). That set the project back by nearly two years. On the bright side, Mr Burbage says that applying a similar diet to the other two variants yielded better planes. Mr Burbage is also confident that once production at the firms mile-long factory in Fort Worth ramps up to 17 aircraft a month, as planned, the more pessimistic unit-cost projections will start to fall. That, however, remains a distant prospect while the design of the aircraft keeps changing. Even so, Mr Burbage points out that the fixed-price contract agreed with the Pentagon for 32 aircraft in the fourth production lot (including a 13% margin for Lockheed Martin) is half the price of the first lot of aircraft. Mr Burbage predicts that the average cost of the air force version will eventually be around $65mabout the same as the F-16 sells for today. One reason for the much higher Pentagon forecasts is that the cost is built up to include every contingency, including projecting inflation over the whole production cycle. In other words, the Pentagon and its contractor calculate future costs in completely different ways. That vertigo-inducing $1 trillion figure is so high because it covers such a long periodthe government changed its initial cost projections to cover 50 rather than 30 years. It also increased the number of bases the aircraft would be stationed at from 33 to 49. Mr Burbage rejects the assumption that the F-35 will cost a third more to sustain than the F-16s and F-18s it is replacing. He says that if you applied the same measures to legacy fighters the cost would be up to $3 trillion. He also remains convinced that the cost-saving ideas that first gave birth to the F-35 remain validcommonality of spares, quick and easy replacement of components, advanced diagnostics and so on. Together they add up to a plane that will be twice as reliable as its predecessors and require fewer hands to maintain. Yet none of these benefits has been factored in because none has yet been proven. Even if Mr Burbage is too sanguine, the F-35 is in no imminent danger. Its position is strengthened by two inarguable propositions. The first is that many of the current generation of fighters are approaching 30 years in service and must soon be replaced. The second is that because the F-35 was designed to replace so many types of aircraft, it has, in effect, a monopolists grip on the future fighter market. Even if America and some of its NATO allies cut their orders, Lockheed Martin is confident that the numbers will be more than made up by countries such as Japan, South Korea, Singapore and Taiwan. All these nations are rich and nervous of Beijing. Mr Burbage draws comparison with the F-16, of which more than 4,500 will be built over its long life. The future belongs to the drones But the longer-term outlook for the F-35 is uncertain. Its costly capabilities are intended to make it effective against the air defences of a sophisticated enemy, such as China. But the growing vulnerability of American aircraft carriers to Chinese missiles will mean operating from well beyond the F-35s 600-mile (1,000km) range. Some military strategists already think that the job the F-35 is meant to do can be better handled by cruise missiles and remotely piloted drones. In many roles, unmanned planes are more efficient: they carry neither a bulky pilot nor the kit that keeps him alive, which means they can both turn faster and be stealthier. And if they are shot down, no one dies. Even the F-35s champions concede that it will probably be the last manned strike fighter aircraft the West will build. Modificato 19 Luglio 2011 da TT-1 Pinto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 19 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 19 Luglio 2011 (modificato) Non è che necessariamente la capacità di colpire da lontano significhi automaticamente superiorità, anzi spesso è stato indice di una certa mancanza di fiducia che un sistema d'arma possa sopravvivere dopo ripetuti colpi ...a vuoto, contro qualcosa difficile da colpire per carenze tecniche del sistema. E' il caso dei missiloni aria-aria di scuola russa e probabilmente anche del balistico cinese (non è molto credibile che i cinesi possano di già riuscire laddove altri non ritengono sia efficace andare...). Comunque, anche mettendola sotto l'aspetto prettamente della portata e anche trascurando l'aspetto precisione, non è corretto parlare di obsolescenza del concetto F-35 perchè ha un raggio d'azione inferiore a un missile balistico antinave e questo per diverse ragioni. Tra queste ci sono la possibilità di rifornimento in volo, l'aumento del braccio consentito da armamenti stand off che possono colpire fino a centinaia di miglia dal punto di sgancio, senza contare l'ipotesi che a fronteggiare la minaccia "alla fonte" non debba essere necessariamente l'F-35, ma per esempio un SSGN o gli stessi UCAV come l'X-47B che però non si propone come alternativa, ma come complementare. Tutto questo senza dimenticare che agitare lo spauracchio di un sistema d'arma nemico è uno dei metodi più collaudati per tutelarsi da ventilati tagli al bilancio della difesa...tuttaltro che ipotetici nell'era Obama. D'altra parte se portaerei e stealth pilotati fossero improvvisamente resi obsoleti da missili balistici e UCAV bisognerebbe chiedersi come mai altri, cinesi inclusi, non rinunciano a rincorrere le une e gli altri. "The future belongs to the drones" Si, i drone assumeranno sempre maggiore importanza sul campo di battaglia, ma è opportuno evitare affermazioni così perentorie, perchè se da un lato certi sistemi si sono rivelati obsoleti e si sono estinti (per esempio le corazzate) ce ne sono stati molti altri che sono stati dati per morti più e più volte e invece sono vivi e vegeti. L'aereo pilotato avrebbe dovuto soccombere al missile già dagli anni 50/60 e l'MTB trasformarsi in un relitto del passato da tempo. Le cose sono andate molto diversamente e l'utilizzo sempre più massiccio dei drone, se da un lato ne ha sancito l'irrinunciabilità, dall'altro che ha evidenziato carenze e limiti difficilmente superabili, tra cui vi è anche il costo che, all'aumentare delle dimensioni e delle capacità del sistema, rende sempre meno evidente il risparmio rispetto a un velivolo pilotato. Ecco, quindi che il concetto della complementarietà non nasce tanto da questioni di costi inferiori, ma di potenzialità e applicazioni differenti e nuove. L'F-35 oggi serve e nessun sistema è in grado di prenderne il posto completamente e nemmeno allo stato attuale è in progetto qualcosa in grado di farlo in tempi così brevi da rendere obsoleto un aereo manco entrato in servizio. Un piano di acquisizioni sensato ne deve tenere conto e adattarsi in modo flessibile alle nuove esigenze che si presenteranno senza cancellare o ridurre in modo sconsiderato ciò che è vitale per il funzionamento di un sistema difensivo efficiente. Modificato 19 Luglio 2011 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 21 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 21 Luglio 2011 Foto degli ultimi test datate 14 Luglio: Altre foto a questo link: Military Photos Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
TT-1 Pinto Inviato 21 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 21 Luglio 2011 Foto di famiglia .... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brando Inviato 22 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 22 Luglio 2011 (modificato) quello in primo piano è un A quello di lato mezzo verde è un B e quello di fronte al A è un C??? sembra aver un carrello anteriore piu grande percui dovrebbe essere il C Modificato 22 Luglio 2011 da Brando Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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