Rommel Inviato 19 Gennaio 2018 Segnala Condividi Inviato 19 Gennaio 2018 Intercettore DV-15 RWS30 La corsa agli intercettori nautici non risparmiò i cantieri francesi CMN (Constructions Mécaniques de Normandie), i quali crearono una versione militarizzata ad alte prestazioni delle imbarcazioni utilizzate nel diporto, che sapesse lavorare congiuntamente al naviglio generale di una qualsiasi marina militare. Il prototipo DV15 fu presentato nel 2011, valutato positivamente e adottato dalla marina dello Yemen, Quatar ed Emirati Arabi Uniti. La progettazione dell'unità fu realizzata tenendo conto del ruolo anti-pirateria, più precisamente, nell “arena” dei mari del Sud Africa dove le bande armate dimostrarono una notevole aggressività e un notevole volume di fuoco. Come attività, doveva prendere parte anche a compiti di patroling del traffico marittimo, controllo dell'immigrazione e narcotraffico, ruolo di incursore veloce in situazioni di conflitto, scorta leggera dei vascelli, piattaforme off-shore e porti vulnerabili. La velocità avrebbe svolto un ruolo primario ma da sola non sarebbe bastata a svolgere un ruolo di deterrenza, inoltre non sarebbe bastata a proteggere l'imbarcazione stessa. La soluzione fu l'istallazione di un sistema d'arma remoto e interagente con tutta l'elettronica dell'imbarcazione, costituito da un cannoncino ampiamente rodato sui campi di battaglia, ma limitato in cadenza di tiro per ovvie ripercussioni sulla stabilità d'assetto. In quanto a dimensioni e in vista di future esportazioni venne pensata in grado di poter essere imbarcata su aerei cargo come l'A400M. Fu venduta in 45 unità con il nome ufficiale di DV15 RWS30 e venne realizzato un upgrade del mezzo rimasto su carta e tuttora senza acquirenti, denominato DV33, con una lunghezza di 33 m e una suite bellica basata su missili antinave e antiaerei. CARENA E STRUTTURA Lo scafo ha una geometria planante a V profonda, è costruito interamente in materiali compositi monoscocca, quali fibra di carbonio, NOMEX e carbon-epoxy. Tale soluzione, sebbene molto costosa, ha consentito ai progettisti di raggiungere i 50 nodi senza particolari fenomeni di stress all'impatto con la cresta con le onde, alleggerire il peso fino a 15 t, abbassare la riflettività radar, contenimento dei disturbi elettromagnetici e, grazie alla struttura interna a nido d'ape, disporre di celle di contenimento con funzione di minima protezione balistica e resistenza agli strappi in caso di incaglio/speronamento (evitando quindi la propagazione della falla). La lunghezza fuori tutto è di 16,3 m per una larghezza di 3,10 m. Il tagliamare presenta un profilo molto inclinato per consentire una veloce intercettazione d'onda, lungo il fianco centralmente sono presenti due fori spia per l'eliminazione dell'acqua di mare di raffreddamento; l'area del bagnasciuga è compresa da due spigoli, di cui quello inferiore è sfaccettato con profilo divergente verso poppa per evitare l'espulsione degli spruzzi d'acqua uscenti dall'area d'appoggio dello scafo; sulla parte inferiore della carena, sono presenti oltre ai pattini anche due piccoli redan. Sullo specchio di poppa, inferiormente sono presenti due flap stabilizzatori, dalla trasmissione e dagli scarichi soffianti, necessari a velocità dislocante al fine di alleggerire la resistenza sulle eliche super-cavitanti. Il ponte superiore non è calpestabile, delimitato dai parabordi, senza pulpito in prora o battagliole (fatta eccezione per due piccoli tientibene in poppa per facilitare l'imbarco degli operatori) e realizzato con i medesimi materiali dello scafo. A prora sono presenti gli appigli per l'ormeggio e l'ancora Danforth, filata dal boccaporto carenato e dotata di salpa-ancora elettrico. L'accesso al cassero è permesso solo posteriormente, tramite una spiaggetta dotata di rollbar a protezione del delicato sistema di trasmissione. L'ingresso al cassero/cabina di comando tramite un singolo portello è delimitato da carenature aerodinamiche, le quali integrano le prese d'aria di notevoli dimensioni per l'alimentazione dei propulsori. La cabina di guida e comando è incassata e chiusa, senza contro-plance esterne e protetta da vetri blindati, sul tetto è presente tutta la suite elettronica, un albero carenato che sorregge il radar di navigazione e la torretta mobile del sistema d'arma. In plancia ospita due operatori a dritta e a sinistra, lasciando libero il passaggio centrale che porta ai gavoni abitativi sottocoperta. I sedili sono ammortizzati Recaro mentre la strumentazione all'avanguardia è disposta su due pannelli LCD. All'interno, l'imbarcazione è studiata per ospitare 4 operatori e per avere un'autonomia di 3 giorni in mare. A prua sono presenti 4 cuccette più un piccolo locale per i servizi igienici; dal centro verso poppa, il serbatoio di carburante da 2200 l e la sala macchine, accessibile dal ponte di poppa tramite un boccaporto. APPARATO DI PROPULSIONE La propulsione è data da due motori diesel Man Marine R6-800 (D2876LE423), 6 cilindri in linea a quattro tempi, quattro valvole per cilindro e raffreddamento a liquido tramite fasci tubieri e cassa di compenso. Sovralimentazione tramite turbocompressore a singolo stadio, intercooler e Wastegate, iniezione diretta Bosh Common Rail System con pompa ad alta pressione e controllo EDC. Il sistema di gestione dell'iniezione è elettronico, il quale comprende l'auto-diagnostica dell'intero motore e il monitoraggio dei parametri riportati su schermo LCD in plancia. Alesaggio 128 mm x corsa 166 mm, 12820 cc di cilindrata, coppia massima a 2700 Nm a 2100 rpm, 800 cv a 2100 rpm. Il consumo nominale si attesta sui 158 l/h al massimo regime, 100 l/h a 1500 rpm e 40 l/h a 900 rpm. I motori sono alloggiati nella sezione poppiera dell'imbarcazione, paralleli e posti simmetricamente, collegati a due invertitori/riduttori ZF-335A. La spinta è data da due organi di trasmissione di superficie France Hèlice SDS4 con inclinazione in planata fino a 18°, le eliche sono super-cavitanti in acciaio a 5 pale. Le prestazioni si attestano ad una velocità massima di 50 nodi e un'autonomia di 350 miglia nautiche a 40 nodi. SISTEMI DI NAVIGAZIONE E PUNTAMENTO La suite elettronica comprende una dotazione di tutto rispetto comprende GPS, radar da 4 KW e chart-plotter Raymarine, un apparato indipendente per le comunicazioni satellitari C2, VHF Thales PRG4. Opzionalmente è possibile l'istallazione di una torretta SeaFlir 230 EO: un sistema opto-elettronico Flir girostabilizzato creato in collaborazione con la Alfaphotonics, dotato di FPA (Focal Plane Array), telemetro laser, zoom 18x e videocamera diurna ad alta sensibilità, è presente inoltre una videocamera a bassa intensità per le fasi di scarsa luce, completamente integrato con la plancia di comando. La componente elettronica del sistema d'arma LEMUR della Bae System e Bofors comprende camere ad infrarossi e diurne, telemetro a lungo raggio, LOS indipendente, video-tracking per l'identificazione del naviglio, modulo di calcolo di traiettoria sul bersaglio dell'arma e GDS (Gunshot detection System) della ACOEM, per il tracciamento di bersagli da (e su) aree costiere. L'integrazione della componente elettronica d'arma e quella a bordo dell'imbarcazione permette alla DV-15 di effettuare le operazioni di calcolo e di aprire il fuoco con molta precisione mentre plana con mare calmo alla massima velocità raggiungibile. Il LEMUR inoltre può ricevere informazioni al tiro non solo dai propri sensori, ma anche da coordinate designate esternamente da altre unità in mare, mantenendo in movimento il tracking sulla linea di fuoco. APPARATO OFFENSIVO E DIFENSIVO Come accennato, il sistema LEMUR si basa su una torretta girostabilizzata a comando remoto, con rotazione orizzontale di 360°. La bocca di fuoco primaria è un chain-gun Hughes da 30 mm ATK M230 LF, il medesimo in dotazione all'elicottero d'attacco Apache, con una capacità di fuoco ridotta a 200 c/min ma dotato di sistema anti-rinculo maggiorato e schermata tramite pannellature in fibra di carbonio. La riserva di munizioni è di 300 colpi, stoccati in tre caricatori da 110 colpi l'uno. Opzionalmente, il cannone da 30 mm è sostituibile con una mitragliatrice da 12,7 mm o una da 7,62 mm, a discrezione dell'acquirente. https://cmn-group.com/products-and-services/military-vessels/interceptor/interceptor-dv15-rws/ http://www.navyrecognition.com/m/index.php/component/content/article/97-french-navy-marine-nationale-patrol-vessels/440-interceptor-dv15-rws30-fast-patrol-boat-craft-cmn-constructions-mecaniques-de-normandie-datasheet-pictures-photos-video-specifications.html https://www.tactical-life.com/lifestyle/military-and-police/cmn-rws-30-interceptor/ https://www.meretmarine.com/fr/content/les-cmn-devoilent-leur-nouvel-intercepteur http://www.tecnonauticagroup.it/it/man-diporto/man-diporto-r6-800.html http://www.flir.com/surveillance/display/?id=64167 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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