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Motovedetta classe 800 (Carabinieri)


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Motovedetta classe 800 (Carabinieri)

 

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La classe 800 è la punta di diamante della componente alturiera in forza al Servizio Navale nell'Arma dei Carabinieri. Progettata negli anni '90 dai Cantieri Navali del Golfo di Gaeta, ed entrata in servizio effettivo nel 1994, svolge le mansioni di pattugliamento costiero, d'altura e nelle acque interne; controllo sulle attività di pesca e inquinamento; appoggio e assistenza ai carabinieri subacquei; soccorso in mare; collegamenti con i comandi dell'Arma dislocati nelle isole, in assenza o interruzione dei servizi di trasporto civili e trasporto di ufficiali comandanti e magistrati. All'attivo sono in servizio 27 motovedette.

 

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CARENA E STRUTTURA

 

La carena è una semi-dislocante, tipica per le imbarcazioni d'altura ma che sa coniugare l'ottima tenuta a mare con l'alta velocità in planata; lunghezza fuori tutto di 17 m, larghezza di 5 m e 1,85 m di pescaggio e dislocamento di 30 t; realizzata in fibra aramidica ARAMAT 72K. La linea dell'opera viva presenta una superficie pulita, senza stabilizzatori o pattini laterali. Sul tagliamare nel dritto di prora è presente l'occhio di cubia, dalla quale spunta l'ancora hall. A poppavia sotto la carena, sono presenti due astucci e due supporti reggi-albero, due timoni semi-compensati seguono l'inclinazione della carena, con un deadrise di 20° alla base dello specchio di poppa è presente una pedana con funzione di spiaggetta/recupero. Gli scarichi motori e le prese a mare sono situate sul bagnasciuga nella sezione centrale poppiera, in linea con lo spigolo di carena. Il bordo superiore è rientrante verso l'interno orlato dal parabordo. Il ponte è piatto, con due battagliole sul fianco di dritta e di sinistra, un pulpito aperto dotato di pennone e tientibene in acciaio ai giardinetti e in poppa. Verso prora sono presenti gli organi di salpamento e i boccaporti, mentre a circondare la tuga è presente un paraonde interno, realizzato per l'evacuazione rapida di eventuale acqua imbarcata con il mare mosso senza che questa raggiunga la tuga o il pozzetto frontale (dove hanno sede i respingenti e l'affusto per le armi di bordi). A poppavia, due supporti verticali posizionati sopra il cofano d'areazione della sala motori ospitano un RIB da 4 m le cui operazioni di calata e recupero sono gestite da un derrick su affusto abbattibile al giardinetto di dritta. A fianco del cofano d'aerazione sono presenti due gavoni per lo stivaggio delle zattere di salvataggio, mentre a poppa vi sono i boccaporti d'accesso alla sala macchine e a sinistra il supporto per l'antenna VHF.

 

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La tuga in alluminio possiede la tipica conformazione frontale della componente alturiera, dotata quindi di vetratura inclinata verso l'interno. Ai fianchi sono presenti due portelli per l'accesso mentre a poppavia di essa sono presenti le prese d'aria per l'alimentazione dei propulsori. Nel retro della tuga, una scaletta porta gli operatori nel fly bridge dotato di contro plancia di pilotaggio, protetto da generose vetrature sempre inclinate rientranti verso il basso. Tramite supporti laterali strutturali, un tendalino fornisce protezione al fly bridge mentre il rollbar funge da piano per la suite elettronica e la segnalazione luminosa, la cui sommità è raggiungibile tramite una scaletta d'acciaio posta a poppavia. I locali interni sono studiati per un equipaggio di cinque operatori.

 

APPARATO DI PROPULSIONE

 

La propulsione è data da due motori paralleli sullo stesso piano. Ogni motore è un Iveco-AIFO 8291 SRM, V12 diesel con sovralimentazione bi-turbo raffreddati ad acqua, 1000 cv a 2100 rpm, alesaggio 145 mm x corsa 130 mm, 25800 cc di cilindrata, Pompa dell'iniezione Bosch Type P, iniezione diretta Bosch, doppio filtro carburante per bancata, distribuzione ad aste e bilancieri, raffreddamento ad acqua di mare/dolce tramite fasci tubieri e cassa di compenso.

 

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I propulsori sono accoppiati a due riduttori/invertitori ZF1900A con trasmissione V-drive, due eliche in bronzo a 3 pale a passo fisso.

Sul piano delle prestazioni, l'autonomia è di 500 miglia nautiche alla velocità di crociera di 25 nodi, velocità massima di 37 nodi

 

SISTEMI DI NAVIGAZIONE

 

La suite elettronica è composta da un radar GEM SC1005/RDA e Supernet, un ecoscandaglio Furuno FCV-612, GPS Autohelm Navcenter 300, e radio VHF Sailor RT2048. Inoltre è presente a bordo apparato di comunicazione CB e chart-plotter per la navigazione automatica.

 

APPARATO OFFENSIVO E DIFENSIVO

 

Tralasciando la dotazione personale degli operatori dell'arma, la bocca di fuoco primaria è una mitragliatrice Beretta MG 42/59, montata su un affusto abbattibile sul pozzetto di prora davanti alla tuga.

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=DVJb2xHiNzg

http://www.portaledifesa.it/forum/showthread.php?tid=1601

http://www.carabinieri.it/arma/oggi/mezzi/l%27arma-naviga/motovedetta-classe-800

http://www.milistory.net/forum/mezzi-dotazione-allarma-dei-carabinieri-vt9983-3.html

IvecoAIFO.Pdf

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Secondo la classificazione d'altura, assicura la tenuta al vento forza 8 e ad onde con altezza massima di 4 metri. Tenendo conto però che è stata progettata prima del '98 (e quindi con caratteristiche personalizzate dal cantiere) credo regga un pelo di più. I Cantieri Navali del Golfo sono abbastanza tirchi in fatto di informazioni al pubblico.. spero in qualche aggiornamento di qualche carabiniere imbarcato..

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