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L'armamento ausiliario dei veicoli militari


Gian Vito

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L’armamento ausiliario dei veicoli militari.

 

Non è difficile reperire dati, anche molto particolareggiati, sull’armamento principale e secondario di ogni veicolo militare esistente. Raramente, invece, sono descritte le armi personali dell’equipaggio e la dotazione ausiliaria del veicolo. I carristi, per ragioni diverse, possono essere costretti ad abbandonare il mezzo. Una semplice pistola non può certo assicurare l’autodifesa di questi “fanti improvvisati”. Una pistola-mitragliatrice e qualche granata difensiva possono invece fare la differenza. Una MG o un lanciarazzi ancor più. E sicuramente non mancano le armi “insolite”, occasionali.

Ma i dati sono rari. Così chiedo a tutti un qualsiasi elemento utile. E’ una mia curiosità che ogni tanto si ripresenta.

 

Intanto eccovi qualcosa, ho escluso le pistole individuali. Ho trovato quasi tutto in rete.

 

Seconda guerra mondiale

 

Stati Uniti

 

I carri americani erano sempre ben forniti di armi ausiliarie: 2-4 M1 Thompson (M3 Lee, M4 Sherman, M5 Stuart) e 12 granate (4 M2 a frammentazione, 2 incendiarie alla termite, 4 fumogene e 2 offensive M3) su Sherman e Stuart. Sul finire della guerra, 1-3 M3 "grease gun". I carri del gen. Patton erano stati equipaggiati con 5 M3. Due versioni del Garand (T26 ed M1E5) sono state sviluppate apposta ma non sono entrate in uso. I carri Sherman, Lee e Stuart avevano un treppiede M3 ed un M2 per impiegare la 12,7 mm o una delle mitragliatrici di bordo (coassiale o sullo scafo), dopo averla smontata.

 

M8 Greyhound: 2 carabine M1 (in Italia nel dopoguerra, 2 MAB), 16-24 granate, 4 cand. fumogeni M1/M2, 6 mine (AT o HE) esterne.

 

M10 Wolverine: 2 M1 Thompson o 2 carabine M1. Oppure 1 M1 Thompson, 1 Garand e 4 carabine M1.

 

M18 Hellcat: 5 carabine M1 con 450 colpi, 6 granate fumogene M50, 6 granate a frammentazione M2, 4 cand. fumogeni.

 

M20 (derivato M-8): bazooka da 60 mm.

 

M24: mortaio da 51 mm con 10 bombe nebbiogene e 4 incendiarie, 12-18 bombe a mano. 2 FAL con 120 cartucce (Italia, dopoguerra).

 

M26 Pershing: M3 "grease gun".

 

M36: 12 bombe a mano, 2 FAL con 120 cartucce (Italia, dopoguerra).

 

Regno Unito:

 

1 Bren e 1-2 Thompson/Sten (Churchill, Cromwell, Comet, Sherman). Bombe a mano. Spesso un mortaio da 51 mm sulla torretta per fumogeni difensivi o marcatori bersagli. Non è chiaro se smontabile o fisso. Talvolta gli equipaggi cedevano gli Sten in cambio di carabine M1 Para.

 

Germania:

 

Di solito 1-2 MP38/40. La MG-34 poteva essere rimossa dallo scafo.

 

PZ 4: 2 MP40, 12 bombe a mano

 

Stug-III: 2 MP38/40

 

Tiger: 1-2 MP40

 

Panther: 1 MP40

 

Jagdpanther: 2 MP40 (384 colpi)

 

Puma: 1 MP40

 

Unione sovietica:

 

T-34/76: 1 PPSh e 25 bombe a mano F-1. La mitragliatrice sullo scafo dei T-34 veniva spesso smontata per l’impiego esterno.

 

Su-85: PPSh e bombe a mano F-1.

 

Dopoguerra

 

Stati Uniti

 

M47 Patton: 2 M3 (Italia: 2 FAL con 120 cartucce) e 12 bombe a mano.

 

M48 Patton: 2 M3 o carabine M2 (Italia: 2 FAL) e 8-12 bombe a mano. Dal 1968 in Vietnam, 20 bombe a mano, bombe fumogene, lanciagranate M79. Talvolta mine Claymore, M72 LAW ed esplosivo C4.

 

M60 Patton : 2 M3 (Italia: 2 FAL) e 8-12 bombe a mano.

 

 

M88A1: 2 M14 (anni '60) poi 2 M3A1 poi 2 M16. 10 LAW, bombe a mano.

 

M88A2: 2 M16, bombe a mano

 

M578: Prima M14 (anni ’60) poi 2 M3 infine 2 M16

 

M-109: 2 M3 (Italia 2 FAL) e 8 bombe a mano.

 

M551 Sheridan: M-3

 

M1 Abrams: 3 M-3 e 8 bombe a mano a frammentazione e incendiarie M67. Poi 1-2 M16A2. Sostituiti di recente con carabine M4. Sembra che alcuni equipaggi in Iraq, data la ridotta disponibilità delle carabine, abbiano impiegato gli AKM di preda bellica. Le mitragliatrici M240 da 7,62 mm possono essere smontate.

 

Germania

 

Inizialmente i carristi avevano i Thompson M1 e gli MP1 (Beretta M1938/49). Dal 1959 sostituiti con gli MP2 (UZI). Cambiati ancora nel 1985 con gli MP5 ed infine, dal 2007 gli MP7.

 

Leopard 1: 2 armi (in Italia i FAL) e 8 bombe a mano.

 

Regno Unito

 

Chieftain: possibilità di impiegare a terra sia la mitragliatrice in torretta che la coassiale.

 

Challenger 2: carabine L22A1/A2 (L85)

 

Israele

 

Pistole mitr. UZI, poi carabine CAR-15 o carabine M4 per tutto l'equipaggio. Mitragliatrici smontabili dal carro e bombe a mano.

 

Unione Sovietica T-34/85 (1960): AK-47 (300 colpi), 20 bombe a mano F-1. In almeno un caso, 1 RPG-7.

 

PPS43 e pistole automatiche Stechkin (APS)

 

ZSU-57-2: 2 AK-47

 

 

Successivamente gli AKS-74U.

 

Veicoli per trasporto truppe

Il caso è differente, ma interessante. Le armi ausiliarie sono impiegate spesso.

 

Stati Uniti

 

M3 Halftrack: l'equipaggio portava 2 mitragliatrici M1919 da 7,62 mm o 1 bazooka da 60 mm con 6 razzi, e 24 mine controcarro M1 in rastrelliere, oltre alle dotazioni per la squadra, composte da 1 M3 (330 colpi), 12 Garand (2000 colpi) e 48 bombe a mano.

 

M16 Halftrack: oltre all’armamento primario (4x12,7 mm Maxson più 1 per autodifesa, 5000 colpi),

1 fucile M1903 da 7,62, pistole mitragliatrici con 420 colpi, 3 carabine M1 e 36 granate.

 

M113A1: in Vietnam oltre alla 12,7mm con 1500 colpi, 2 M60 (Italia: FAL) con 12000 colpi, 1 lanciagranate M79 con 120 granate, fucili M16 per ogni uomo dell’equipaggio, bombe a mano, mine Claymore e 4-6 lanciarazzi LAW.

 

M2 Bradley: 6 M231 (Firing Port Weapons). Anche se 4 feritoie su 6 sono state di recente chiuse, le armi restano disponibili. 2 TOW portatili per i fanti e 5 ricariche. 5 lanciarazzi M72 LAW o Dragon o Javelin.

 

Regno Unito

 

MCV 80 Warrior: 2 mitragliatrici da 7,62 mm e 8 lanciarazzi LAW da 94 mm.

 

Germania

 

Sd.Kfz.251: 2 MG34/42 e 1 MP38/40

 

Marder 1: 1 MG3, 1 lanciagranate Gra-Pi 40mm, 1 G3 GS1 Sniper, 1-2 Pzf-44 Panzerfaust 2 fino ai primi anni '90. Lanciatore smontabile con treppiede Milan. UZI e fucili G3. Successivamente, lanciatore smontabile per Milan con 5-6 colpi. 1 mitragliatrice MG3, 2-6 PzF 3 (Panzerfaust 3) con 6 colpi, 5 fucili G36 da 5,56 mm e 1 lanciagranate Gra-Pi 40mm con 18 colpi.

 

Unione Sovietica

 

BTR-70: RPG-7 e 2 lanciagranate AGS-17.

 

BMP-1: 2 mitragliatrici PK con 1600 colpi. 1 RPG-7/7V/16 con 5 colpi e un lanciatore 9K32 Strela-2/9K38 Igla (SA-7/14/16/18) con 2 missili di riserva.

 

BMP-2: Un appoggio permette l’impiego a terra del missile AT-5 Spandrel o dell’AT-4 Spigot. 1 RPG-16 con 5 colpi e un lanciatore Igla con 2-4 missili o un lanciagranate AGS-17.

Modificato da Gian Vito
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  • 2 anni dopo...

Oltre agli aggiornamenti, già inseriti nel testo, ecco altri dati:

 

Stati Uniti

 

M40: 8 carabine M1 (960 colpi), 1 lanciagranate M8 con 12 bombe da fucile M9A1, 12 bombe a mano

 

M-977 : 2 M16

 

M-992 : M16

 

Australia

 

Centurion: 2 F1 SMG (Sterling con caricatore superiore). Dai primi anni ’90 carabine F88C Austeyr. In Vietnam M16 e lanciagranate M79, fucili da caccia, bombe a mano.

 

Unione Sovietica

 

T-62: 1 AK-47 e bombe a mano F-1. 1 mitragliatrice da 7,62mm con 2500 colpi.

 

TOS-1: 1 AKS-74, 1 RPKS-74, 3 RPG-26 e 10 bombe a mano F-1

 

TZM-T: 2 AKS-74, 1 RPKS-74, 5 RPG-26 e 10 bombe a mano F-1

 

ASU-57: 1 SG-43 o SGM con 50-250 colpi. 1 AK-47 o AKM con 300 colpi. 20 granate F-1

 

ASU-85: AKM (300 colpi), 15 bombe a mano F-1

 

BRDM-2: alcuni hanno 1 lanciatore AT-4 per l’uso a terra.

 

BMP-1: AKM, bombe a mano F-1

 

BMD-1 : 1 RPG-7/16, 1 RPK, 5 AKM. Lanciatori per l’impiego a terra dei 9M14M Malyutka (AT3) o, sui BMD-1P, dei 9M111/9M113 (AT5/AT4)

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  • 5 mesi dopo...

Ma quale sarebbe il razionale operativo di tale scelta? gli equipaggi si dovevano portare dentro l'M1 i tubi dell'AT4 per usarli nel caso il loro mezzo fosse stato immobilizzato? ma solo contro blindati leggeri, non contro MBT, no?

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  • 2 settimane dopo...

Gli equipaggi italiani, a parte le pistole, hanno avuto in qualche occasione i MAB 38. Data l'insufficiente produzione di questa richiestissima arma, è probabile che solo pochi carri ne fossero dotati e magari in un solo esemplare. Ma non ho ancora trovato conferme.

 

 

A proposito:

 

Dal 1953 al 1988 i carri Chieftain hanno avuto gli Sterling. Dai primi anni '80 è iniziato il passaggio agli SA80.

Modificato da Gian Vito
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