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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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Qualche punto in ordine sparso:

- Uso nucleare: No perché semplicemente se lo fai ti molla anche il tuo cane, inoltre non ci sono target che valgano anche una sola tattica. La tiri contro cosa? un deposito di munizioni che puoi far fuori con un (centinaio di) Kalibr (Qualcuno andrà a segno prima o poi)?. E' semplicemente irreale, stando alla situazione sul campo. 

-Sabotaggio nord stream: nell'individuare il sabotatore il gioco dei paggetti di corte dello zar è quello di tirare in mezzo biden che ovviamente per quelli che hanno conseguito da tempo il pollice opponibile si riferiva a pressione diplomatica, mentre per i filorussi (che di pollice opponibile nemmeno a parlarne) ha dichiarato il sabotaggio. Da che so io, ne sabotaggi e ne uso di armi nucleari sono qualcosa che viene preventivamente annunciata e sbandierata. Giusto perché gli USA non sono in guerra con la Russia e un atto del genere poteva essere un casus belli. Per non parlare poi del fatto che sono stati mandati assets ASW NATO. Ora, se siamo stati noi non andiamo sempre noi a cercare noi stessi, a meno che dietro non ci sia Marko Ramius. Piuttosto, la mancata fornitura di Gazprom, dettata da scelte politiche, costituisce una chiara violazione agli obblighi contrattuali. Violazione=Penali milionarie. Tante Penali milionarie diventano penali miliardarie. Metti invece che un misterioso attentatore lo fa saltare? Eeeeeeh ... "io no paga, no mia colpa". 

-foto del giorno: il col. Stirpe spiega che la superiorità aerea russa non è mai esistita perché i russi non erano liberi di svolazzare qua e la, quindi lo spazio aereo era conteso e non perché l'aeronautica ucraina lo contendeva, ma perché lo hanno conteso i SAM. L'espressione di chi capisce che fare 400 missioni in 18mq non è superiorità aerea se nel frattempo gli ucraini ne fanno 10 ma su tutto il resto dell'ucraina. 

 

stirpe.JPG

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14 minuti fa, fabio-22raptor ha scritto:

-Sabotaggio nord stream: nell'individuare il sabotatore il gioco dei paggetti di corte dello zar è quello di tirare in mezzo biden che ovviamente per quelli che hanno conseguito da tempo il pollice opponibile si riferiva a pressione diplomatica, mentre per i filorussi (che di pollice opponibile nemmeno a parlarne) ha dichiarato il sabotaggio. Da che so io, ne sabotaggi e ne uso di armi nucleari sono qualcosa che viene preventivamente annunciata e sbandierata. Giusto perché gli USA non sono in guerra con la Russia e un atto del genere poteva essere un casus belli. Per non parlare poi del fatto che sono stati mandati assets ASW NATO. Ora, se siamo stati noi non andiamo sempre noi a cercare noi stessi, a meno che dietro non ci sia Marko Ramius. Piuttosto, la mancata fornitura di Gazprom, dettata da scelte politiche, costituisce una chiara violazione agli obblighi contrattuali. Violazione=Penali milionarie. Tante Penali milionarie diventano penali miliardarie. Metti invece che un misterioso attentatore lo fa saltare? Eeeeeeh ... "io no paga, no mia colpa"

Riguardo il casus belli, poiché la società proprietaria del Nord Stream 1 è svizzera, dal punto di vista strettamente giuridico il mandante dell'attentato al gasdotto, che è avvenuto in acque internazionali (anche se non so se appartenenti a qualche EEZ) si sarebbe caso mai trovato in guerra con Berna (sai le risate), non con Mosca o con Berlino.
Riguardo le dichiarazioni di Biden, sappiamo che il presidente americano è notoriamente soggetto a cali di lucidità, quindi l'ipotesi che gli sia sfuggito qualcosa che avrebbe fatto meglio a non dire per non creare inutili fraintendimenti non è dimostrabile ma è del tutto plausibile. Se così non fosse, per il suo portavoce non ci sarebbe stata alcuna ragione di affrettarsi immediatamente a precisare che il presidente si riferiva ad azioni di carattere esclusivamente diplomatico fra alleati per convincere i tedeschi a lasciar perdere il Nord Stream 2 (cosa che si è effettivamente verificata) mentre invece il Nord Stream 1 era già pienamente operativo con i contratti di fornitura già attivi, e quindi non vi era alcun modo di fermarlo rimanendo nell'ambito della legalità anche se - e nemmeno questo è un segreto - quella pipeline è sempre stata vista da Washington come il fumo negli occhi per ragioni note e per quanto mi riguarda molto condivisibili riguardanti il rischio strategico insito nella decisione di legare la politica energetica tedesca a una fonte politicamente così poco affidabile.
Quindi, pur avendo il pollice opponibile (ho controllato 😎 ), mi limito a prendere atto del fatto che:
1. sia Mosca che Washington possono vantare concrete - anche se opposte - ragioni per "rallegrarsi dell'inoperatività" del Nord Stream 1;
2. per Mosca esistono ANCHE concrete ragioni per NON rallegrarsi di questo fatto, mentre a Washington si può serenamente brindare senza patemi;
3. né a Mosca né a Washington potrà mai essere addebitata la responsabilità dell'attentato, per impossibilità tecnica di dimostrarlo trovandone le prove;
4. sia a Mosca che a Washington comandano da sempre elementi dotati di pelo sullo stomaco in quantità industriale (cito a caso, le stragi in Cecenia e le "armi di distruzione di massa" irachene), capacissimi di ordinare un sabotaggio di questo tipo stante i presupposto del punto 3 e dotati di moventi che si possono considerare plausibili.
Ne deriva che sia lo scenario del mandante moscovita sia quella del mandante yankee sono al momento entrambe appartenenti al contesto delle ipotesi ragionevoli. Propendere per l'una o per l'altra può essere una questione di personale interpretazione della logica e della geopolitica, ma per adesso escluderne una a priori non lo considero utile.

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5 ore fa, fabio-22raptor ha scritto:

Qualche punto in ordine sparso:

- Uso nucleare: No perché semplicemente se lo fai ti molla anche il tuo cane, inoltre non ci sono target che valgano anche una sola tattica. La tiri contro cosa? un deposito di munizioni che puoi far fuori con un (centinaio di) Kalibr (Qualcuno andrà a segno prima o poi)?. E' semplicemente irreale, stando alla situazione sul campo. 

-Sabotaggio nord stream: nell'individuare il sabotatore il gioco dei paggetti di corte dello zar è quello di tirare in mezzo biden che ovviamente per quelli che hanno conseguito da tempo il pollice opponibile si riferiva a pressione diplomatica, mentre per i filorussi (che di pollice opponibile nemmeno a parlarne) ha dichiarato il sabotaggio. Da che so io, ne sabotaggi e ne uso di armi nucleari sono qualcosa che viene preventivamente annunciata e sbandierata. Giusto perché gli USA non sono in guerra con la Russia e un atto del genere poteva essere un casus belli. Per non parlare poi del fatto che sono stati mandati assets ASW NATO. Ora, se siamo stati noi non andiamo sempre noi a cercare noi stessi, a meno che dietro non ci sia Marko Ramius. Piuttosto, la mancata fornitura di Gazprom, dettata da scelte politiche, costituisce una chiara violazione agli obblighi contrattuali. Violazione=Penali milionarie. Tante Penali milionarie diventano penali miliardarie. Metti invece che un misterioso attentatore lo fa saltare? Eeeeeeh ... "io no paga, no mia colpa". 

-foto del giorno: il col. Stirpe spiega che la superiorità aerea russa non è mai esistita perché i russi non erano liberi di svolazzare qua e la, quindi lo spazio aereo era conteso e non perché l'aeronautica ucraina lo contendeva, ma perché lo hanno conteso i SAM. L'espressione di chi capisce che fare 400 missioni in 18mq non è superiorità aerea se nel frattempo gli ucraini ne fanno 10 ma su tutto il resto dell'ucraina. 

 

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A me, più che la menata di Mirko sul concetto di superiorità aerea in cui evidentemente oltre il conteggio di sortite giornaliere non sa andare,provando furbescamente a coprirsi sul concetto di dominio aereo,ma in realtà i russi non hanno neanche la superiorità ma tant'è,mi è invece rimasta la riflessione dell' ospite sul fatto che un esercito(quello russo) professionista ma mal gestito è durato due mesi,mentre quello ucraino meglio gestito ma con poco supporto di fuoco,ha perso nello stesso tempo le sue forze professioniste,ma il grosso non professionale lo sta riuscendo a sostituire,pur con limiti. 

Cioè con motivazione meglio i numeri della competenza?

Interessante..

 

4 ore fa, Athens ha scritto:

Riguardo il casus belli, poiché la società proprietaria del Nord Stream 1 è svizzera, dal punto di vista strettamente giuridico il mandante dell'attentato al gasdotto, che è avvenuto in acque internazionali (anche se non so se appartenenti a qualche EEZ) si sarebbe caso mai trovato in guerra con Berna (sai le risate), non con Mosca o con Berlino.
Riguardo le dichiarazioni di Biden, sappiamo che il presidente americano è notoriamente soggetto a cali di lucidità, quindi l'ipotesi che gli sia sfuggito qualcosa che avrebbe fatto meglio a non dire per non creare inutili fraintendimenti non è dimostrabile ma è del tutto plausibile. Se così non fosse, per il suo portavoce non ci sarebbe stata alcuna ragione di affrettarsi immediatamente a precisare che il presidente si riferiva ad azioni di carattere esclusivamente diplomatico fra alleati per convincere i tedeschi a lasciar perdere il Nord Stream 2 (cosa che si è effettivamente verificata) mentre invece il Nord Stream 1 era già pienamente operativo con i contratti di fornitura già attivi, e quindi non vi era alcun modo di fermarlo rimanendo nell'ambito della legalità anche se - e nemmeno questo è un segreto - quella pipeline è sempre stata vista da Washington come il fumo negli occhi per ragioni note e per quanto mi riguarda molto condivisibili riguardanti il rischio strategico insito nella decisione di legare la politica energetica tedesca a una fonte politicamente così poco affidabile.
Quindi, pur avendo il pollice opponibile (ho controllato 😎 ), mi limito a prendere atto del fatto che:
1. sia Mosca che Washington possono vantare concrete - anche se opposte - ragioni per "rallegrarsi dell'inoperatività" del Nord Stream 1;
2. per Mosca esistono ANCHE concrete ragioni per NON rallegrarsi di questo fatto, mentre a Washington si può serenamente brindare senza patemi;
3. né a Mosca né a Washington potrà mai essere addebitata la responsabilità dell'attentato, per impossibilità tecnica di dimostrarlo trovandone le prove;
4. sia a Mosca che a Washington comandano da sempre elementi dotati di pelo sullo stomaco in quantità industriale (cito a caso, le stragi in Cecenia e le "armi di distruzione di massa" irachene), capacissimi di ordinare un sabotaggio di questo tipo stante i presupposto del punto 3 e dotati di moventi che si possono considerare plausibili.
Ne deriva che sia lo scenario del mandante moscovita sia quella del mandante yankee sono al momento entrambe appartenenti al contesto delle ipotesi ragionevoli. Propendere per l'una o per l'altra può essere una questione di personale interpretazione della logica e della geopolitica, ma per adesso escluderne una a priori non lo considero utile.

È notizia fresca che il sabotaggio è stato ad opera di un robot per la manutenzione,quindi Germania o Russia..

Modificato da maxiss
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2 ore fa, Athens ha scritto:

Riguardo le dichiarazioni di Biden, sappiamo che il presidente americano è notoriamente soggetto a cali di lucidità, quindi l'ipotesi che gli sia sfuggito qualcosa che avrebbe fatto meglio a non dire per non creare inutili fraintendimenti non è dimostrabile ma è del tutto plausibile.

Quando Biden ha detto ciò che ha detto, Scholz era alla sua destra a 3 metri di distanza…Vuoi che, dopo dei colloqui con il Cancelliere in cui si decidevano le future mosse, si sia lasciato sfuggire che avrebbe fatto saltare dei gasdotti tedeschi?

https://www.youtube.com/watch?v=OS4O8rGRLf8

L'unica cosa che si è lasciato sfuggire (questo si) è che la misura da prendere sarebbe stata quella di chiudere i rubinetti al Nord Stream 2. Doveva solo diplomaticamente rimanere sul vago come ha fatto Scholz, che da parte sua subito dopo conferma che, se la Russia avesse invaso, le contromisure sarebbero state sanzioni e sarebbero state concordate con gli USA. In sostanza uno dice che il Nord Stream 2 sarebbe stato stoppato in caso di invasione e l’altro non fa che confermare quello che poi è successo immediatamente dopo l’invasione di PUC.

Comunque fortunatamente questo non è Luogocomune, dove fanno spesso dire alla gente quello che non dice per ricamarci intorno le loro minchiate, quindi io, con buona pace del sopra citato farabutto che ci gode a seminar zizzania, posso lasciar da parte la paranoia e tranquillamente aspettare che qualcuno più qualificato abbia gli elementi per dire con certezza chi sia stato.

Cita

3. né a Mosca né a Washington potrà mai essere addebitata la responsabilità dell'attentato, per impossibilità tecnica di dimostrarlo trovandone le prove;

Quanta solerzia…Sta ancora uscendo il gas e il misfatto è avvenuto a qualche decina di metri e non nelle profondità Fossa delle Marianne...

Io non escludo affatto che si possa capire chi sia stato. Probabilmente il punto non è se, ma quando; e per quando questo succederà, si potrebbe rifare il giochino del cui prodest: per gli Stati Uniti sarebbe una masochistica mazzata sugli zebedei, mentre per la reietta Russia di PUC sarebbe solo l'ennesimo crimine nei confronti del quale basterebbe dire che è tutta una montatura, come per Bucha e per qualsiasi altra schifezza fatta da loro e la cui scoperta con tanto di prove lampanti non ne ha cambiato nè la fama di contaballe, nè la determinazione a continuare a raccontarle. Intanto però l'obiettivo sarebbe comunque raggiunto: si tratta solo di capire quanto danno gli lasceremo provocare.

 

Intanto altro incidente e altro abbattimento ai danni dei russi

 

Modificato da Flaggy
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4 ore fa, maxiss ha scritto:

,mi è invece rimasta la riflessione dell' ospite sul fatto che un esercito(quello russo) professionista ma mal gestito è durato due mesi,mentre quello ucraino meglio gestito ma con poco supporto di fuoco,ha perso nello stesso tempo le sue forze professioniste,ma il grosso non professionale lo sta riuscendo a sostituire,pur con limiti. 

Cioè con motivazione meglio i numeri della competenza?

Interessante..

No, non ha detto questo. ha detto che gli ukriani sono riusciti a salvare l'esercito professionale, sacrificando "la leva", alias i territoriali e che, in ogni caso, riescono ancora ad addestrare i nuovi arrivati, cosa che non riescono a fare i russi.

In realtà non è dimostrabile: non si conosce né il tipo di perdite né il numero esatto (anche la storia che avrebbero avuto lo stesso numero di perdite... ma quando?), quindi io mi sarei astenuto da questo genere di commento piuttosto "qualunquista".

Di sicuro, però, io non limiterei le motivazioni della oscena performance russa con "ha state lo ordino di Putin": sicuramente la gestione politica delle operazioni è quasi sempre fallimentare, ma le legnate prese nello svolgimento tattico o i problemi tecnici no...

Per il gasdotto... Ma ci rendiamo conto che, se sono stati gli Stati Uniti e viene dimostrato (e si dimostrerà chi è stato, il gasdotto sta a profondità accessibilissime alle ispezioni), la NATO cessa di esistere? Eddai ragazzi.

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Bruttissima situazione, per chi deve resistere avendo bisogno di rifornimenti oppure decida di ritirarsi verso est. Per riattraversare il Dnepr, che a Dudchany è largo circa 5 km, il ponte più vicino è a Nova Kachovka (ammesso che sia ancora in piedi).
Peraltro il Dnepr rappresenta un grosso ostacolo anche per gli ucraini, ammesso che in un futuro più o meno prossimo intendano proseguire l'offensiva oltre la sua riva orientale.

 

Edit: come non detto, pare che il ponte di Nova Kachovka sia out. https://agenpress.it/ucraina-abbattuto-un-ponte-vitale-per-le-forze-russe-nella-zona-occupata-di-kherson/

Modificato da Athens
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L'articolo è un tantino datato visto che è del 13 agosto.

Nel frattempo ci sono stati vari attacchi e riparazioni posticce dei ponti sul Dnepr, di cui qui peraltro si è tenuto conto in queste settimane.

Dopo l'abbattimento del ponte stradale e di quello ferroviario il passaggio sul canale delle chiuse a Nova Kahovka è stato riempito di detriti e più a valle l'Antonovsky bridge è stato rattoppato per l'ennesima volta.

Entrambi i passaggi subiscono attacchi con gli HIMARS, ma il rattoppo sulle chiuse è ben più ostico da disabilitare ammesso e non concesso che gli ucraini non riprendano a bersagliare il successivo ponte sulla diga.

In ogni caso niente treni e senza treni e coi camion a singhiozzo su traghetti e ponti sforacchiati i russi sono in mutande.

Invece attraversare il Dnepr per gli ucraini non sarebbe nemmeno indispensabile, visto che poco più a nord, a Zaporizhzhia, sono già dall'altra parte e magari all'altezza di Melitopol, dove già opera la resistenza, o più a nord verso Mariupol possono pure pensare di segare in due il vulnerabile corridoio russo fra Crimea e Donbass.

Niente che possa accadere domani comunque...

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Un po' controcorrente Cooper parla della tentata controffensiva russa su Kupyansk, con molteplici attacchi che si sono infranti sulle difese ucraine che hanno fatto a pezzi alcuni battaglioni per poi procedere oltre.

https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-24-sep-3-oct-2022-russian-counterattack-on-kupyansk-c3d5c9a0fcdf

 

Si è saputo che nei giorni scorsi è andato perso un Mig-29 ucraino e il suo pilota.

Tornando ai ponti di Kherson, qualcuno aiuta i russi a rattopparli e la cosa non è passata inosservata...

 

Modificato da Flaggy
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Leggevo proprio ora su FB il post di Cooper. Al di là della valenza delle singole azioni descritte, si conferma ancora una volta la sensazione che da parte russa manchi totalmente la situation awareness quanto meno nei singoli atti tattici (e forse anche a livello strategico visto che non riesco a capire dove vogliano andare a parare, ma non è questo il punto).

Non si può certamente dire la stessa cosa degli ucraini, che essendo avvantaggiati dalla collaborazione occidentale sembrano sapere quasi sempre cosa succede, come debbano muoversi e cosa debbano colpire. Da parte russa, invece, un disastro. O si tratta del loro peculiare approccio operativo, già abbondantemente noto, consistente nella rigidità della catena di comando e dello spazio decisionale praticamente nullo concesso ai quadri inferiori sul campo di battaglia, oppure si può pensare che a tutto ciò si stia aggiungendo una sopraggiunta grave carenza di ufficiali subalterni esperti.

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Oltre a non avere consapevolezza del campo di battaglia non comunicano nemmeno adeguatamente fra di loro. Forze russe nell'area di Kerson hanno usato telegram chiedendo di essere messi in contatto con i centri di comando per richiedere CAS. Cioè: Telegram! Confido che vedremo anche i piccioni viaggiatori e/o la versione in salsa borsc di un noto emerodromo che portò ad Atene notizie circa l'esito della battaglia di Maratona: 

 

fantozziu.JPG

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E niente, mentre anche la grande festa di piazza si è rivelata una squallida farsa nella farsa, da Mosca ci tengono a dire che il referendum è valido...anche se ci faranno sapere quali sono i confini di quello che hanno annesso...quando l'avranno capito anche loro...L'unica cosa seria sono i massacri al fronte (e i social sono spietati in questi giorni...).

Almeno qualcuno la prende con spirito...

 

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Che i referendum siano una solenne pagliacciata è perfettamente noto anche al Cremlino, ma il tutto si inquadra nella logica consequenziale relativa ai tre bluff di cui i referendum stessi sono il presupposto.
1. Referendum->annessione nuovo territori.
2. Annessione nuovi territori->mobilitazione dei 300000 riservisti per proteggere i nuovi confini della Santa madre Russia.
3. Violazione dei nuovi confini->legittimazione dell'uso dell'arma atomica.

Il primo bluff è stato scoperto, perché nessuno al mondo si sogna di riconoscere la validità dei referendum.

Il secondo bluff verrà scoperto a breve perché dei famosi 300000 riservisti non si sta vedendo alcuna traccia. Forse sono tutti in attesa che il sarto gli confezioni le uniformi su misura.

Il terzo bluff sarà l'ultimo a essere scoperto ma non ci sarà da aspettare poi tanto, visto che l'esercito russo sta già "rettificando le linee" sotto la spinta dell'offensiva ucraina.

Quando tutto questo sarà platealmente chiaro anche alla stessa opinione pubblica russa, è speribile che si possano almeno creare le condizioni per sedersi tutti intorno a un tavolo e negoziare un cessate il fuoco per poi cercare di riannodare nuove trattative di pace partendo magari dagli accordi di Minsk.

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Temo che il tirare la corda da parte dei russi con la suddetta annessione abbia messo la pietra tombale sugli accordi di Minsk...probabilmente morti già a Bucha.

Tornare a quegli accordi significherebbe per PUC cedere ciò che ora ha dichiarato essere Russia: sarebbe finito.

Dal canto loro, se il momentum positivo non cambia, gli ucraini si fermeranno solo al confine...quello del 2014.

Il ventaglio di possibilità si sta stringendo e si stanno insomma piano piano delineando le condizioni in cui o PUC salta o combina un casino...

Intanto la nuova linea di difesa russa, che doveva ricostruirsi a Dudchany, mi sa che non si è ricostituita molto bene...Nova Kachovka ormai è a 50 km...

 

PS: Manco a farlo apposta le uniformi mancano sul serio...

 

Modificato da Flaggy
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1 ora fa, fabio-22raptor ha scritto:

Incredibili coincidenze. E ancora devo sentir dire “sono stati gli usa”. Guarda caso proprio quello che avevano bloccato a inizio guerra come ritorsione per l’aggressione russa. 
 

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La questione dei NS1 e NS2 si sta facendo sempre più intricata. I primi allarmi di perdite di gas sono scattati a livello delle pipelines A e B di NS1, mentre NS2 non sembrava essere stato coinvolto da questi incidenti anche perché mai entrato in funzione e quindi presumibilmente vuoto.
L'ipotesi tratteggiata qualche giorno fa fa da Sergio Cappelletti, CEO di Drass Tech, era che il danneggiamento di una delle due condutture di NS1 abbia potuto coinvolgere a cascata anche l'altra.

Successivamente, Gazprom dichiara di aver rimediato al danno facendo cessare la fuga di gas. Non è chiaro però se ciò sia stato fatto limitandosi a chiudere i rubinetti a monte delle pipelines o procedendo a sigillare e mettere in sicurezza le condutture in corrispondenza delle lesioni per poi procedere in seguito al ripristino della loro funzionalità. Non è parimenti chiaro se similari azioni siano state compiute anche da parte tedesca.
Ma adesso (notizia proprio di qualche ora fa) pare che vi siano nuove perdite e che tali perdite siano localizzate a livello di una delle due pipelines di NS2, il che mi pare in contraddizione col fatto che NS2 dovrebbe essere una linea vuota non essendo mai entrata in funzione.
E' veramente difficile districarsi in questa baraonda di notizie, con buona pace di chi coltiva la convinzione che si possa giungere a capire cosa è successo e chi ne sia l'autore. A mio avviso questo sabotaggio rimarrà privo di spiegazioni, non tanto per una ipotetica impossibilità tecnica di poter mettere in atto tutte le investigazioni necessarie per giungere alla verità, quanto piuttosto perché manca oggettivamente l'autorità realmente terza, equidistante e indipendente a cui poter affidare l'indagine. In questa vicenda ci sono e ci saranno solo periti di parte, amen.
 

36 minuti fa, Flaggy ha scritto:

Temo che il tirare la corda da parte dei russi con la suddetta annessione abbia messo la pietra tombale sugli accordi di Minsk...probabilmente morti già a Bucha.

Tornare a quegli accordi significherebbe per PUC cedere ciò che ora ha dichiarato essere Russia: sarebbe finito.

Beh, diciamo che Minsk potrebbe essere considerato più un punto di partenza che di arrivo. Del resto, da qualcosa bisognerà pur partire, altrimenti la guerra rischia di continuare per chissà quanto tempo. Mosca qualcosa dovrà pr forza cedere, e pure Kiev, con buona pace di Zelenskij che continua a dire che non vi sarà nessuna trattativa fino a quando al Cremlino rimarrà Putin. Propaganda anche questa.

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@Athens
ma Minsk prevedeva la Russia come parte non in conflitto... è del tutto inapplicabile. inoltre, io dubito seriamente che sarà possibile trattare con Putin, in quanto i "suoi amici" lo farebbero cadere da una finestra poco prima, in modo da addossare tutta la colpa a lui (che poi è anche vero) e trarsi di impiccio.

Modificato da vorthex
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Come spesso detto il fine stratega si è spinto troppo oltre per potersi sedere al tavolo delle trattative e il giochino di annettere 4 provincie per poi farsene riconoscere almeno 2 non ha funzionato. Ad oggi, guardando la situazione in campo, sono propenso a credere a Zelensky quando dice che la guerra finirà in Crimea. I russi hanno scommesso e hanno perso, Putin non può mollare, quindi di fatto nessuna trattativa è possibile senza un regime change, cosa che tutto il mondo occidentale e probabilmente anche qualcuno, sotto sotto, a oriente si auspica…. E forse anche in casa sono parecchi ad augurarselo…. Durante il discorso di Putin erano così:

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Modificato da fabio-22raptor
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14 ore fa, Athens ha scritto:

La questione dei NS1 e NS2 si sta facendo sempre più intricata. I primi allarmi di perdite di gas sono scattati a livello delle pipelines A e B di NS1, mentre NS2 non sembrava essere stato coinvolto da questi incidenti anche perché mai entrato in funzione e quindi presumibilmente vuoto.
....
Ma adesso (notizia proprio di qualche ora fa) pare che vi siano nuove perdite e che tali perdite siano localizzate a livello di una delle due pipelines di NS2, il che mi pare in contraddizione col fatto che NS2 dovrebbe essere una linea vuota non essendo mai entrata in funzione.

Non so perchè tu scriva che il Nord Stream 2 non sia stato inizialmente colpito e non ci fosse gas. Una condotta è sicuramente stata colpita ed è da capire l'aumento della perdita a cosa fosse da attribuire. Inoltre il fatto che non fosse operativo, non significa che non fosse stato collaudato prima di poter essere dichiarato pronto ad entrare in funzione: in sostanza era pieno di gas!

Cita

E' veramente difficile districarsi in questa baraonda di notizie, con buona pace di chi coltiva la convinzione che si possa giungere a capire cosa è successo e chi ne sia l'autore. A mio avviso questo sabotaggio rimarrà privo di spiegazioni, non tanto per una ipotetica impossibilità tecnica di poter mettere in atto tutte le investigazioni necessarie per giungere alla verità, quanto piuttosto perché manca oggettivamente l'autorità realmente terza, equidistante e indipendente a cui poter affidare l'indagine. In questa vicenda ci sono e ci saranno solo periti di parte, amen.

Athens, hai un'idea delle inchieste tecniche tutta particolare. A parte il fatto che le indagini manco sono cominciate, ma certe cose richiedono il tempo che richiedono per essere chiarite e non possono essere così facilmente depistate (la baraonda attuale non conta nulla!) e quando sono chiarite non sono tecnicamente opinabili: anche senza scomodare pasticci tutti italiani come Ustica, non è che siccome l'inchiesta tecnica sulle Torri Gemelle l'abbia condotta il NIST, implichi che non si sia potuto dire con certezza come e perchè degli aerei dirottati da dei terroristi le abbiano buttate giù. Che poi frotte di idioti, dopo più di 20 anni, siano convinti del gomblotto, non toglie che le cose siano andate come sono andate.

A me, che quel pagliaccio di PUC non riconosca un'eventuale responsabilità russa, non cambia molto, perchè tanto mi aspetto che non la riconosca indipendentemente da chi condurrà l'inchiesta. D'altra parte, prima quell'imbecille si leva di torno e meglio è per la Russia e per il Mondo intero.

 

L'offensiva di Kherson in dettaglio...più altre considerazioni.

https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-4-october-2022-kherson-da84b46d8131

Qui alcuni "aventi diritto" alle votazioni nel recente referendum si mostrano ingiustamente refrattari alla gioia di essere in Russia...

Qui la conferma di dove siano arrivati gli Ucraini spingendosi a sud...

 

Modificato da Flaggy
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