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Crisi Ucraina & Crimea


Sergetto75

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@vorthex

Al momento credo che il possesso dell'isola dei Serpenti non sia di alcuna utilità pratica per i russi poiché essa costituisce un assetto utile solo qualora il conflitto si sviluppi nelle estreme regioni sud-occidentali dell'Ucraina, qualora nascano tensioni in Transinistria o qualora si dovesse rendere necessario controllare un traffico marittimo che al momento, da parte ucraina, è virtualmente assente stante il blocco del porto di Odessa.
Se questi presupposti sono corretti, ne deriva che solo in quel caso l'isola diventerebbe un obiettivo di rilevante importanza per l'Ucraina. Se invece l'isola venisse attaccata ora per via aerea ma senza poterne riprendere possesso "boot on the ground", i russi potrebbero comunque riparare i danni e ripristinarne le difese in tempi rapidi.

Modificato da Athens
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17 ore fa, vorthex ha scritto:

Se si riescono a saturare/ingannare i Sa-15 ed i Sa-22, verosimilmente presenti sull'isola, poco e niente... Ma la questione è che gli ukriani già dovrebbero avere questa possibilità coi BM-30, i Vilkha o dei "banali" SS-21 Scarab, quindi qualcosa ci sfugge.

Forse non hanno sistemi del genere nell'area. Quanto meno Smerch e similari Vilkha dovrebbero essere portati in prossimità dell'estuario del Danubio e solo per questo scopo. I russi comunque si sono premurati di distruggere il ponte di Zatoka che mi pare fosse l'unico collegamento stradale e ferroviario con la zona sud del paese.

 

Tornando sullo "Spray and pray".

https://medium.com/@x_TomCooper_x/supplement-spray-pray-how-it-works-bcbf65d8a790

Il video sembra meno critico sulla pratica di quanto avesse fin qui fatto presagire Tom Cooper.

Certo che se l’obiettivo è sparare alla membro di segugio tanto per distruggere qualcosa come fanno i russi con l’artiglieria, allora anche questo va bene.

Intanto altri Mi-17 ex afghani sono pronti alla partenza

https://twitter.com/UAWeapons/status/1538116722586177538

 

Modificato da Flaggy
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Situazione difficile a Severodonetsk, ma altrove i russi le prendono come al solito, mentre i loro depositi di munizioni saltano in aria e le ferrovie del Donbass non se la passano bene. Per fortuna che hanno la superiorità aerea...su Youtube.

https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-17-18-19-june-2022-d8a71e864b08

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L occidente,e l Europa peggio,non potrebbe mai reggere una guerra come quella ucraina.  

Ma mi chiedo perché mai dovremmo combattere in quel modo!

Comunque le perdite materiali ucraine sembrano essere almeno del 50% rispetto l inizio del conflitto 

Di seguito una parziale analisi del conflitto 

 

https://www.analisidifesa.it/2022/06/le-prime-amare-indicazioni-dalla-guerra-in-ucraina/

Modificato da maxiss
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22 ore fa, maxiss ha scritto:

L occidente,e l Europa peggio,non potrebbe mai reggere una guerra come quella ucraina.  

Ma mi chiedo perché mai dovremmo combattere in quel modo!

Comunque le perdite materiali ucraine sembrano essere almeno del 50% rispetto l inizio del conflitto 

Di seguito una parziale analisi del conflitto 

 

https://www.analisidifesa.it/2022/06/le-prime-amare-indicazioni-dalla-guerra-in-ucraina/

Considerazioni, quelle di AD, interessanti ma da prendere con le pinze.
Condivisibile l'allarme sulla insufficiente consistenza numerica del "sistema difesa" europeo nel suo complesso, analizzato nazione per nazione, ma dobbiamo anche osservare che non viene ricordato il moltiplicatore di forze costituito dalla NATO. E' virtualmente impossibile accettare come realistica l'ipotesi di una singola nazione NATO che, se attaccata dal "villain" di turno (Russia, tanto per intenderci), non fa appello agli altri membri dell'Alleanza e decide di fare da sola.
Inoltre, il caso ucraino non può di per sé rappresentare una fotografia sufficientemente attendibile di quello che potrebbe essere l'andamento di un ipotetico conflitto su larga scala "buoni" (noi) contro "cattivi" (loro) sul territorio europeo, perché nel teatro ucraino manca in misura sostanziale l'apporto di un elemento assolutamente cruciale, ovvero l'aviazione, sia in ambito tattico CAS o BAI sia a livello prettamente strategico.

Quindi ci andrei cauto prima di trascurare i danni che in pochi giorni potrebbe fare al villain una campagna aerea diretta a incapacitare i sistemi di allarme precoce, i sistemi antiaerei, la forza aerea nemica nel suo complesso e le direttrici logistiche. Una volta raggiunto l'obiettivo dell'air dominance da parte dei "buoni", il villain se la vedrebbe brutta e probabilmente non avrebbe nemmeno il tempo di far avanzare in profondità le sue masse di T-34.

Tutto questo in Ucraina NON si è visto, salvo che in misura molto embrionale e inefficiente da parte russa, e anche questo dovrà far parte della lesson learned, quando se ne tireranno le conclusioni.

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Trovo altamente improbabile che la decisione lituana (membro UE e soprattutto NATO, quindi militarmente intoccabile senza rischio di conseguenze molto serie) sia stata presa in maniera unilaterale, senza preventivamente consultare i due organismi di cui sopra e accertare scrupolosamente la legittimità formale dell'atto.
Se il caro zio Vladimir vuole continuare a garantire ai cittadini di Kaliningrad la regolare disponibilità dei tre "regolamentari" strappi di carta igienica dopo ogni espletamento fisiologico, beh... nessuno gli impedisce di allestire un ponte aereo o marittimo.

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5 hours ago, Athens said:

Considerazioni, quelle di AD, interessanti ma da prendere con le pinze.
Condivisibile l'allarme sulla insufficiente consistenza numerica del "sistema difesa" europeo nel suo complesso, analizzato nazione per nazione, ma dobbiamo anche osservare che non viene ricordato il moltiplicatore di forze costituito dalla NATO. E' virtualmente impossibile accettare come realistica l'ipotesi di una singola nazione NATO che, se attaccata dal "villain" di turno (Russia, tanto per intenderci), non fa appello agli altri membri dell'Alleanza e decide di fare da sola.
Inoltre, il caso ucraino non può di per sé rappresentare una fotografia sufficientemente attendibile di quello che potrebbe essere l'andamento di un ipotetico conflitto su larga scala "buoni" (noi) contro "cattivi" (loro) sul territorio europeo, perché nel teatro ucraino manca in misura sostanziale l'apporto di un elemento assolutamente cruciale, ovvero l'aviazione, sia in ambito tattico CAS o BAI sia a livello prettamente strategico.

Quindi ci andrei cauto prima di trascurare i danni che in pochi giorni potrebbe fare al villain una campagna aerea diretta a incapacitare i sistemi di allarme precoce, i sistemi antiaerei, la forza aerea nemica nel suo complesso e le direttrici logistiche. Una volta raggiunto l'obiettivo dell'air dominance da parte dei "buoni", il villain se la vedrebbe brutta e probabilmente non avrebbe nemmeno il tempo di far avanzare in profondità le sue masse di T-34.

Tutto questo in Ucraina NON si è visto, salvo che in misura molto embrionale e inefficiente da parte russa, e anche questo dovrà far parte della lesson learned, quando se ne tireranno le conclusioni.

A parte la parentesi siriana che ha un po' ingannato tutti, la ruaf non è assolutamente in grado di confrontarsi con un approccio di guerra aerea in ambito nato

Il conflitto russo ucraino a parte l'utilizzo di missili da crociera molto inferiore allo standard nato, soprattutto se si parla di first strike, ha messo di fronte al mondo l'incapacità russa di agire alla americana. E cioè colpire tutto ciò che è Sam, logistica, forza aeree a terra.

 

Nella "unthinkable" possibilità di un conflitto Russia- Nato , come giustamente hai detto sarebbe un insieme di eserciti addestrati ad agire sinergicamente e con standard simili contro un esercito rimasto a tattiche e tecnologie di venti anni fa.

Motivi per cui spero non accada mai perché il passo successivo da parte russa è una opzione nucleare che anche se tattica sarebbe uno scalino mai superato dal 1945.

Comprendo le analisi dell'articolo ma il conflitto attuale è simmetrico tra due nazioni molto indietro a livello di awacs, proiezione, guided weapon, impostazione dei carri armati, addestramento e pure stealthness.

Il modello nato seppur concordo non possa sostenere militarmente e politicamente certe perdite, è nettamente superiore..

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30 minuti fa, nik978 ha scritto:

Il modello nato seppur concordo non possa sostenere militarmente e politicamente certe perdite

è da vedere, in una ipotetica WWIII, quale sarebbe l'atteggiamento verso questi aspetti. sicuramente, ai tempi della guerra fredda, si sapeva e si accettava un rateo di perdite elevatissimo.

Modificato da vorthex
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17 hours ago, vorthex said:

è da vedere, in una ipotetica WWIII, quale sarebbe l'atteggiamento verso questi aspetti. sicuramente, ai tempi della guerra fredda, si sapeva e si accettava un rateo di perdite elevatissimo.

Vero. Sono situazioni che definirei ENORMI che hanno dinamiche loro e tutto può cambiare.

Comunque come era ovvio che fosse, l'inerzia di non fornire notizie sui "buoni"  sta finendo e le perdite ucraine iniziano a essere da documentate da varie fonti e i numeri, seppur inferiori ai russi, sono alti

Interessante anche il dato sui foreign fighters fornito da analisi difesa.  Numeri molto alti. A conferma della grossa presenza di stranieri tra le file ucraine.  Sarebbe interessante sapere i numeri dei foreigner anche da parte di Wagner e truppe del donbass.

Conflitto più sanguinoso in europa dalla fine della guerra mondiale e visto che le cose si fermeranno quando uno dei due mollerà per troppe perdite, prevedo numeri ben più alti in futuro.

Modificato da nik978
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Del resto hanno detto che la loro risposta non sarà diplomatica. Ma dubito possano permettersi forzature in quel teatro.   Ma visto che ritenevo impossibile un attacco alla Ucraina, non mi lancio più in previsioni....

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E' presumibile che violazioni dello spazio aereo di poco conto come quella riportata in Estonia possano avere da parte russa lo scopo di provocare una reazione eccessiva rispetto alle normali procedure che si attivano in tempo di pace quando si verificano eventi di questo tipo.

Si tratta semplicemente di non farsi prendere la mano, e eventualmente - se si ritenesse opportuno - di rispondere con qualche similare "involontario e del tutto casuale errore di rotta",

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1 hour ago, maxiss said:

Himars giunti in Ucraina 

Intanto i russi non mollano l isola dei serpenti..

 

https://www.thedrive.com/the-war-zone/battle-for-snake-island-rages-on-ukraine-says

comunque questa guerra a me pare sia a volte combattuta più a colpi di propaganda che altro. Che senso ha annunciare al mondo l'arrivo dei sistemi himars? Non sarebbe più utile NON diro e lasciare che i russi scoprano nel modo peggiore che sono arrivati? 

Ovvio, se lo dicono è perché vogliono farlo sapere a tutti. Chissà se i russi reagiranno alla notizia con timore, tracotanza o fastidio. Certo putin non festeggerà.

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12 hours ago, Alpino said:

comunque questa guerra a me pare sia a volte combattuta più a colpi di propaganda che altro. Che senso ha annunciare al mondo l'arrivo dei sistemi himars? Non sarebbe più utile NON diro e lasciare che i russi scoprano nel modo peggiore che sono arrivati? 

Ovvio, se lo dicono è perché vogliono farlo sapere a tutti. Chissà se i russi reagiranno alla notizia con timore, tracotanza o fastidio. Certo putin non festeggerà.

Lo dicono perché oramai dipendono solo dalle forniture esterne che sono ampiamente insufficienti.. Quindi capisco la loro tattica di far saper che li hanno ma non sufficienti..

 

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Questo articolo costituisce uno spunto interessante per ragionare sulle implicazioni politiche e strategiche della decisione lituana di dare applicazione alle sanzioni europee nei confronti della Russia.

Il primo interrogativo al momento ancora irrisolto è se si tratti effettivamente di una decisione autonoma della Lituania oppure se il tutto sia stato concordato "discretamente" con NATO e/o Unione Europea. E' chiaro che in base a quale sia la reale genesi del blocco lituano al traffico merci si possono prevedere i possibili scenari alternativi.

Il secondo interrogativo è come reagirà Mosca, che sembra aver preso la cosa decisamente male. Al Cremlino parlano di violazioni di accordi internazionali (!!!), ma alla fine credo che l'irritazione russa dipenda essenzialmente dalla consapevolezza che, al momento, spostare truppe nel corridoio di Suwalki in quantità adeguata per costruire una forma di pressione politica che possa convincere la Lituania a fare marcia indietro è sostanzialmente impossibile... a meno di non prelevare assetti dal fronte ucraino.
E qui probabilmente sta la risposta alla domanda: "perché la Lituania ha preso proprio ora questa iniziativa?"

E' evidente che se Mosca sposta truppe verso Kaliningrad viene modificato in modo rilevante il rapporto di forze Russia-Ucraina a tutto vantaggio dell'esercito di Zelenskij che ne ha un disperato bisogno. Se invece il trasferimento di assetti verso il corridoio di Suwalki non avviene o resta in misura più o meno simbolica, il caro zio Vladimir fa la figura della tigre di carta sia nei confronti dei suoi connazionali - soprattutto quelli di Kaliningrad - che nei confronti del resto del mondo.

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Perdite, perdite e ancora perdite...

https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-23-24-june-2022-49bba213305f

Credo che i rapporti di Cooper mettono sempre più in evidenza la criminale ottusità dei russi, che letteralmente mandano al massacro truppe e mezzi a fronte di guadagni territoriali ormai marginali e di danni incalcolabili a persone e cose.

Gli ucraini hanno parimenti perdite pesanti, ma è da notare questo passaggio sulle riserve dei due schieramenti...

Cita

Foremost, Ukraine has still not touched its strategic reserve — of about 30–35 battalions. Seems, this is continuously built up, trained on NATO-provided weaponry etc.. That said, RUMINT has it that Dvornikov and Zhidko are building up their new ‘operational reserve’ consisting of about 14,000–15,000 reservists that are currently drafted all over Russia, for some kind of a new offensive, probably on the Severodonetsk Cauldron.

 

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