cap.med.cpl. Inviato 12 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2012 Questa volta voglio toccare un mito: l'aereo che secondo baffone serviva all'armata rossa più del pane. Sappiamo che era un carrarmato volante, masappiamo anche che il suo potenziale offensivo non era superiore a uno stukakannone o a un typhoon. La domanda è allora: quanto l'essere superprotetto influì sulle tattiche e sull'operatività dell'iliushin ? Si avvicinavano di pù ed erano perciò più precisi? Le loro perdite furono in proporzione meno significative di altri assaltatori e la loro efficienza bellica fu da questo significativamente influenzata? Insomma a farla breve, d'accordo i russi quell'avevano e quello hanno usato, ma un caccia con motore radiale armato di razzi non sarebbe stato meglio? Quanti thunderbolt furono abbattuti dalla contraerea e quanti sturmovic dalla caccia? A gli esperti la risposta Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massarosa Inviato 13 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 13 Novembre 2012 (modificato) Definire con precisione l'efficacia dello Il-2 non è assolutamente semplice. Qualsiasi cosa si voglia cercare di analizzare - rateo di perdite in proporzione alle sortite, effettiva efficacia come assaltatore, doti di incassatore, ecc.. - il problema è reperire la documentazione necessaria. Tutte le pubblicazioni sulle battaglie - terrestri o aeree - svoltesi sul fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale devono essere presi con le molle. Un esempio classico può essere lo scontro di mezzi corazzati che ebbe luogo a Prokhorovka il 12 luglio 1943; per decenni ci si è dovuti affidare ai resoconti sovietici che sempre più si sono rivelati assolutamente esagerati, soprattutto dopo l'apertura degli archivi dell'Europa orientale a seguito della caduta dell'URSS. Recentemente addirittura alcuni storici hanno ridimensionato, dopo attente ricerche ed analisi, del tutto lo scontro che di conseguenza non può più essere considerato - secondo loro - la più grande battaglia di mezzi corazzati della storia. Di conseguenza è già difficile avere stime anche lontanamente precise sull'operatività dello Shturmovik, figuriamoci riuscire a fare un confronto diretto con velivoli di impiego similare. Io lascio ad esperti in materia il compito di provare a rispondere precisamente alle tue domande, ma ritengo che qualsiasi tentativo in merito risulterebbe in ogni caso impreciso (non per colpa di nessuno, bensì appunto per una generale mancanza di indicazioni precise). Ciao... Modificato 13 Novembre 2012 da vorthex Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vultur Inviato 13 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 13 Novembre 2012 Non sono un esperto, ma lo Stuka era nato come bombardiere in picchiata, l'Il-2 come assaltatore. Il bombardiere in picchiata la contraerea la scansa il più possibile grazie al suo profilo di missione verticale, l'assaltatore alla contraerea ci vola in mezzo. Il bombardiere in picchiata non è molto corazzato, l'assaltatore lo è molto. Il bombardiere in picchiata doveva occuparsi di distruggere i nodi di resistenza nemica, come fortificazioni o comunque complessi di costruzioni o ripari cui il nemico si appoggiava per opporre resistenza all'avanzata delle truppe di terra. La distruzione di bersagli "duri" come orde di carri armati non era inizialmente prevista, dato che l'idea di Hitler era una guerra (e una vittoria) lampo, senza dare al nemico il tempo di riprendersi e men che meno di mettere su una produzione industriale di guerra (carri, aerei, cannoni ...). L'assaltatore invece distrugge anche e soprattutto bersagli corazzati, o comunque rassembramenti di uomini e mezzi. Il suo armamento pertanto comprende normalmente anche razzi non guidati e cannoni pesanti a tiro rapido e teso con munizioni perforanti. Detto questo, dello Stuka secondo la stima di Wikipedia ne furono prodotti meno di 7.000 esemplari, anche perchè la Germania della razza superiore a un certo punto si fece due conti e si accorse che era ora di darsi alla produzione di caccia intercettori ... Dell'Il-2/Il-10 alla fine i russi ne produssero qualcosa come più di 40.000 aerei. Secondo me potrebbe bastare questo dato per dare un'idea della massa di Il-2 che i tedeschi si ritrovarono di fronte. Qui, come anche in altri campi, la produzione di massa che Stalin e i suoi riuscirono a mettere su e a far funzionare fu per me il fattore determinante. In aggiunta, l'Il-2 era, come tutti i prodotti russi, una macchina spartana, funzionale, robustissima e affidabile. Era fatto per fare una cosa sola. Il motore si accendeva con qualunque temperatura, come quello del T-34 e anche se non aveva una vita particolarmente lunga (a causa anche delle condizioni estreme in cui quasi sempre lavorava), i motori nuovi e i pezzi di ricambio e il carburante di rado rappresentavano un problema, perchè le vie di rifornimento russe, nonostante si allungassero sempre più a ovest, non erano seriamente minacciate. Il contrario avveniva per i tedeschi. Una piccola nota poi andrebbe fatta sul coraggio, sull'aggressività e sulla motivazione che può avere solo chi sa che sta vincendo la propria partita e che combatte per liberare la propria casa da un nemico invasore. Sembrerebbe propaganda, ma non vuole esserlo. I russi, ripresisi dallo shock del 1941/42 si rivelarono il più implacabile dei nemici per i tedeschi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 possiamo dire con certezza che l'Il2 sia stato un aereo sui generis di fatto nella WWII non esistevano tipi paragonabili (i tedeschi ci provarono con l'Hs-129, ma ebbe scarso successo anche per via del ridottissimo numero di esemplari) resistentissimo alla contraerea nonchè praticamente invulnerabile alle mitragliatrici fino a 12.5mm secondo me gli unici aerei nella storia direttamente paragonabili come caratteristiche operative sono gli A-1 Skyraider e l'A-10 Thunderbolt l'unico limite era il carico massimo di armamento, ma le versioni col cannone da 37mm e i carichi di bombette a carica cava erano il peggior incubo per un comandante di una divisione di carri nella WWII, il P-47 e il Typhoon erano più un aerei da attacco tattico che da "CAS", di certo non avevano (specie l'inglese) le stesse capacità di incassare colpi di contraerea da 20mm, così come non avevano la stessa precisione sul bersaglio lo stuka era più simile come caratteristiche di volo, superiore nel carico ma assolutamente in balia della contraerea ed inadatto ad ambienti fortemente difesi il pilota dell'Il2 volava dentro una vasca d'acciaio...un po' come quello dell'A-10 oggi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cap.med.cpl. Inviato 15 Novembre 2012 Autore Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 A leggere Rudel non sembrerebbe che la contraerea abbia mai impedito di svolgere una missione.Certo che i typhoon erano più vulnerabili, ma le divisioni corrazzate tedesche sono andate a pezzi lo stesso. Insomma l'essere corazzato dava all'il-2 la possibilità di adottare tattiche proibite a gli altri o no? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massarosa Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 Rudel era un pilota fuori dal comune, ma la contraerea poteva essere realmente un problema serio per gli aerei da attacco, soprattutto quella di calibro medio-piccolo (20-37 mm). Lo JU-87 ottenne grandissimi successi i primi anni di guerra - come penso tutti sapranno - perchè, a parte la non elevatissima opposizione da parte della caccia, fondamentalmente le unità terrestri non erano assolutamente protette da un numero adeguato di pezzi contraerei atti a contrastare aerei da attacco relativamente piccoli quali lo JU-87. In seguito, con il proseguo della guerra, aumentò moltissimo l'opposizione dei caccia nemici, ma da parte alleata non aumentò altrettanto la difesa di unità mobili da parte di pezzi contraerei (obiettivi fissi quali aeroporti e punti sensibili erano ben protetti), anche perchè sul fronte occidentale nel 1943-44 le missioni di attacco al suolo della Luftwaffe poca cosa. Le divisioni tedesche dovettero affrontare per parte della guerra un pericolo sempre crescente da parte degli aerei da attacco nemici e di conseguenza si dotarono di un maggior numero di pezzi contraerei (vista anche la crescente difficoltà della Luftwaffe). Questo rendeva le missioni di appoggio tattico molto rischiose ed è ovvio che alcuni velivoli fossero più vulnerabili di altri. Sul fronte occidentale i velivoli dotati di motore raffreddato a liquido con radiatore posto in basso nella fusoliera, erano estremamente vulnerabili al fuoco di risposta, anche da parte di calibri relativamente piccoli. Questo era vero per il Typhoon e per il Mustang, soprattutto quando venne impiegato massicciamente nel ruolo di appoggio tattico in Corea. Da questo punto di vista lo Il-2 era sicuramente molto più adatto al ruolo; ebbe moltissime perdite (ma bisogna anche considerare il numero impiegato, l'opposizione che incontrò soprattutto nei primi anni e il semplice tipo di scontro totale che ci fu sul fronte orientale), ma era sicuramente molto più robusto degli altri modelli. Da parte occidentale il P-47 era sicuramente più adatto a questo ruolo, per quanto non fosse nato per tale impiego: era più intrinsecamente robusto, il motore radiale era meno vulnerabile ed era un'ottima piattaforma di tiro. Le stragi che i velivoli occidentali riuscirono a fare furono dovute alla scarsissima opposizione aria-aria e all'enorme numero di sortite che effettuavano, ma è bene ricordare che la maggior parte dei danni non venivano assolutamente inflitti ai carri armati. Per quanto questa sia una leggenda dura a morire i carri armati potevano essere messi fuori combattimento soltanto da un colpo diretto e persino quando vennero impiegati i bombardieri pesanti (vedi Operazione Cobra per esempio) soltanto colpi diretti o molto vicini potevano distruggere completamente un mezzo. Più facile era che venissero strappati i cingoli o che l'equipaggio andasse fuori di testa. Effettuare un colpo diretto su un carro - magari in movimento - con un Typhoon armato di razzi o bombe entrambi privi di guida, mentre da terra ti sparano di tutto, era estremamente complicato. Rapporti americani e inglesi dopo la fine della battaglia di Normandia e dopo la fine del conflitto evidenziano che erano ben pochi i mezzi corazzati pesanti messi completamente fuori uso da questi attacchi (come viene specificatamente detto in D-Day di Antony Beevor e nel molto precedente Overlord: il D-Day e la battaglia di Normandia, di Max Hastings). Le perdite maggiori erano inflitti ai mezzi poco o niente corazzati, come camion o semicingolati. Perdite che comunque erano importanti, visto che una divisione corazzata non si muove se non arrivano i rifornimenti su camion o su treno... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 (modificato) non mi pare si usassero tecniche assai diverse dagli altri, sia perchè la blindatura dell'Il-2 non lo metteva di certo al riparo dei pezzi da 20mm e 37mm, sia perchè era un aereo piuttosto impreciso nei suoi attacchi... con le PTAB si dovevano effettuare quasi dei carpet bombing per colpire qualcosa, non parliamo dei razzi poi. Modificato 15 Novembre 2012 da vorthex Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massarosa Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 non mi pare si usassero tecniche assai diverse dagli altri, sia perchè la blindatura dell'Il-2 non lo metteva di certo al riparo dei pezzi da 20mm e 37mm, sia perchè era un aereo piuttosto impreciso nei suoi attacchi... con le PTAB si dovevano effettuare quasi dei carpet bombing per colpire qualcosa, non parliamo dei razzi poi. Gli attacchi al suolo nella Seconda guerra mondiale erano imprecisi a prescindere e solo due cose aumentavano la precisione: l'abilità del pilota o la tecnica del bombardamento in picchiata. Lo Il-2 non era certo invulnerabile, come non lo sono i corazzatissimi A-10 o l'Apache (che tra l'altro non sono mai stati impiegati in un contesto di guerra ad alta intensità con un'opposizione massiccia di caccia nemici, cannoni antiaerei e SAM). Il fatto però che è se lo Il-2 non era al riparo da cannoni da 20 o 37 mm, era quantomeno ben protetto nei confronti di armi di calibro inferiore, cosa che i Typhoon o i Mustang (anche se questi non erano impiegati molto spesso in ruoli di appoggio tattico) con i loro esposti radiatori non potevano essere. La versione da attacco al suolo del Mustang, il relativamente poco conosciuto A-36 Apache, era efficace, ma piuttosto vulnerabile. Purtroppo ripeto ancora una volta che quando si parla di qualsiasi cosa inerente al fronte orientale si naviga nella nebbia. Sarebbe interessante confrontare i ratei di perdite con il numero e la tipologia delle missioni, l'intensità di impiego e, cosa difficilissima persino per i ben più conosciuti e registrati avvenimenti sugli altri fronti, l'effettiva efficacia... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vultur Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 (modificato) Un'altra riflessione, tedeschi produssero meno di 7.000 Stuka e lo Stuka combattè su tutti i fronti in cui erano impegnate le forze tedesche dalla Norvegia al nord Africa. Quindi non solo in Russia. I russi invece solo di Il-2 ne produssero più di 36.000 e tutti questi aerei, a differenza dello Stuka, vennero tutti concentrati sul solo fronte russo in 4 anni! Un Il-2 poteva trasportare fino a 200 bombette a carica cava in diversi contenitori sia nelle stive interne che ai piloni subalari (fino a mezza tonnellata) e poteva "coprire" con esse un'area larga circa 80 metri e larga una ventina. Dall'inizio del '43 la Luftwaffe iniziò a lasciare la sua presa in Russia, l'aumento dei bombardamenti alleati sulla Germania e il problema di uno sbarco alleato in occidente distraevano sempre più forze aeree tedesche da tutti i fronti. Per cui i caccia tedeschi in Russia furono sempre meno e con meno carburante. Al fronte tutto ciò penso che comunque non facesse certo una differenza immediatamente apprezzabile per i pilti russi. Scommetto che le perdite tra gli Il-2 furono impressionanti, ma tutte le perdite russe furono impressionanti (le più alte della guerra) e tuttavia i risultati positivi furno "in proporzione" (se non lo fossero stati, probabilmente oggi parleremmo tedesco). Per Stalin i morti e i feriti avevano ancora meno importanza che per Hitler, quel che contava era il risultato. Con la differenza che Stalin poteva permettersi questo atteggiamento, perchè aveva risorse a non finire, Hitler invece no. Da quel che so io, l'A-36 era un caccia "adattato" al bombardamento, ma non era un assaltatore era più un bombardiere in picchiata e aveva se voleva pure i freni di picchiata. Assomigliava quindi più allo Stuka e, sganciato il carico, manteneva anche tutte le possibilità di un caccia simile a un P-40. Modificato 15 Novembre 2012 da Vultur Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massarosa Inviato 15 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 15 Novembre 2012 Beh, la campagna di bombardamento strategico lanciata dagli Alleati occidentali fin dall'arrivo di Arthur Harris alla guida del Bomber Command ha sempre suscitato critiche e dibattiti, tut'ora in corso; ma è innegabile che essa ebbe dei risvolti importanti, seppur forse non immediatamente percepibili, sui combattimenti sul fronte orientale: prima di tutto le difese antiaeree del Reich dovettero essere sempre più rinforzate e questo drenò uomini da altri impieghi (per quanto spesso si usasse personale non proprio adatto alla prima linea), nel 1944 circa 1 milione di uomini erano impiegati in compiti concernenti la difesa dai bombardamenti. In secondo luogo la Flak assorbì la maggior parte degli ottimi pezzi da 8,8 cm multi impiego, che mancarono quindi al fronte come difesa antiaerea e anticarro. Una terza conseguenza si ebbe dal punto di vista della copertura aerea del fronte. La maggior parte dei caccia tedeschi dovette essere concentrato all'interno dei confini del Reich e alle truppe di terra mancò sempre di più la copertura della caccia amica, sia sul fronte orientale che occidentale. Dal 1943 l'Aviazione Rossa ebbe sempre di più la superiorità aerea su tutto il fronte. In ultimo, nonostante eccezioni, la produzione dovette essere indirizzata prevalentemente alla costruzione di caccia a discapito delle altre tipologia di aerei. Forse il pilota russo di un aereo da attacco al suolo non poteva avvertire immediatamente il miglioramento - esso doveva affrontare tutta la pericolosità del volo a bassa quota e del fuoco di risposta - ma è innegabile che le perdite sarebbero state enormemente più grandi se la caccia tedesca fosse stata presente, dopo il 1943, in numero accettabile. Le perdite d'altra parte non erano la prima preoccupazione di Stalin, anche se alla fine del conflitto le forze armate sovietiche stavano cominciando a raschiare il fondo. L'efficacia dell'azione delle armi e degli uomini in forza alle armate sovietiche fu sì dovuta alla bontà di alcune macchine e armi (nonchè del semplice numero), ma anche al progressivo declino della macchina bellica tedesca su tutta la linea e questo fu dovuto a diversi fattori, non tutti causati dalla lotta sul fronte orientale. E' vero, l'A-36 aveva freni da picchiata ed era impiegato teoricamente come bombardiere a tuffo, compito che tra l'altro a quanto pare svolgeva bene, solo che nella fase critica, e cioè la risalita dalla picchiata, rivelò una forte vulnerabilità al fuoco da terra. Questo perchè esso doveva necessariamente, in questa fase, volare di fronte al nemico esponendo la sua parte più vulnerabile: il ventre. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 16 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2012 Gli Il2 venivano impiegati anche in gruppi di 500 aerei per volta do solito non lasciavano sul campo di battaglia un solo nemico capace di muoversi vero che non era precisissimo, ma alle velocità a cui combatteva (anche inferiori ai 300 km/h) c'era maggior possibilità di colpire il target con cannoni, razzi e soprattutto con le micidiali bombette un P-47 o un Typhoon, invece, piombavano sul bersaglio a 500km/h per cui, anche essendo proporzionalmente più precisi, l'efficacia finale era inferiore con lo stuka neanche a farlo il paragone, lo Ju87 era ancora più lento, carico alare più alto e minore protezione, l'armamento di caduta era superiore ma nel ruolo anticarro l'unico veramente efficace era la versione G2 con i cannoni da 37mm (ma con soli 12 colpi) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 16 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2012 (modificato) 500 aerei per volta mi pare un numero eccessivo, ma tant'è. Piu che altro negli ultimi due anni l'opposizione della Luftwaffe (e gli ottimi aerei da caccia schierati dai russi) davano una superiorità totale all'URSS in campo aereo, come si vede anche dalle sempre maggiori forze di artiglieria AA date (sulla carta, ma anche sul campo) all'esercito tedesco. Peraltro, compito della contraerea non è necessariamente abbattere l'aereo, e bene dice Massarosa qualdo parla della protezione dello IL2 specie relativamente al tiro delle armi leggere. Il vero successo della contraerea è infatti fare interrompere l'attacco, o fare in modo che sia impreciso: e se un aereo perde olio perchè colpito da una fucilata deve mollare tutto e andarsene. Con lo IL2 succedeva molto poco: in più, essendo un aereo con discreta autonomia e buonissimo carico bellico, aveva una permanenza enorme sul campo di battaglia, che era poi quello che faceva la differenza. Gli Schlachtflieger della Luftwaffe, mafari con gli FW190G\F, facevano più o meno la stessa cosa, avvalendosi di un aereo più agile, bene armato, probabilmente meno robusto, ma eccellente. Lo Stuka era oggettivamente un ripiego, nel 44\45, e anche Rudel, in quel periodo usava sia l'amato Kanonenvogel, sia il più performante FW190. Però stiamo parlando di un pilota che oggettivamente non si può prendere come riferimento tipico.... per avere una idea della efficacia della contraerea nella IIGM potete anche vedere qui (ma in rete ci sono molti dati) relativamente alla contraerea giapponese su IwoJima. http://cgsc.contentdm.oclc.org/utils/getfile/collection/p4013coll8/id/2026/filename/2015.pdf come vedete si parla di un rateo di perdite limitato (si tratta di cacciabombardieri contro difese fisse, peraltro....). Modificato 16 Novembre 2012 da madmike Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 16 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2012 500 aerei per volta mi pare un numero eccessivo, ma tant'è. Piu che altro negli ultimi due anni l'opposizione della Luftwaffe (e gli ottimi aerei da caccia schierati dai russi) davano una superiorità totale all'URSS in campo aereo, come si vede anche dalle sempre maggiori forze di artiglieria AA date (sulla carta, ma anche sul campo) all'esercito tedesco. Peraltro, compito della contraerea non è necessariamente abbattere l'aereo, e bene dice Massarosa qualdo parla della protezione dello IL2 specie relativamente al tiro delle armi leggere. Il vero successo della contraerea è infatti fare interrompere l'attacco, o fare in modo che sia impreciso: e se un aereo perde olio perchè colpito da una fucilata deve mollare tutto e andarsene. Con lo IL2 succedeva molto poco: in più, essendo un aereo con discreta autonomia e buonissimo carico bellico, aveva una permanenza enorme sul campo di battaglia, che era poi quello che faceva la differenza. Gli Schlachtflieger della Luftwaffe, mafari con gli FW190G\F, facevano più o meno la stessa cosa, avvalendosi di un aereo più agile, bene armato, probabilmente meno robusto, ma eccellente. Lo Stuka era oggettivamente un ripiego, nel 44\45, e anche Rudel, in quel periodo usava sia l'amato Kanonenvogel, sia il più performante FW190. Però stiamo parlando di un pilota che oggettivamente non si può prendere come riferimento tipico.... per avere una idea della efficacia della contraerea nella IIGM potete anche vedere qui (ma in rete ci sono molti dati) relativamente alla contraerea giapponese su IwoJima. http://cgsc.contentdm.oclc.org/utils/getfile/collection/p4013coll8/id/2026/filename/2015.pdf come vedete si parla di un rateo di perdite limitato (si tratta di cacciabombardieri contro difese fisse, peraltro....). quoto il discorso anche se diciamo che il 190 non fosse proprio l'ideale per fare le stesse cose che fai con l'Il2 il suo alto carico alare - oltre 220kg/mq come caccia, diciamo ben oltre i 260 come assaltatore - non gli consentiva certo di virare efficacemente alle basse velocità va da sè che fosse costretto ad andare oltre i 450, un po' troppo per fare CAS nella WW2 consideraci poi che la sua piccola cellula non fosse l'ideale per sopportare ripetuti colpi di flack lo vedo più come un'aereo da un attacco-massimo due- e via (come del resto il P-47 ed il Typhoon) l'unico aereo della Lw che poteva fare quello che faceva l'Il-2 era l'Hs-129, prodotto tuttavia in quantità risicate Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
massarosa Inviato 16 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2012 Tra l'altro a tutta la discussione si può aggiungere il fattore terreno. Sul fronte occidentale, a partire dal terreno della penisola italiana, passando dalla Normandia, per arrivare alle collinose e boscose zone del confine franco-belga-tedesco, le truppe di terra avevano possibilità di trovare riparo maggiori rispetto alle grandi pianure di buona parte della Russia europea. Si può dire che quando l'Armata Rossa guadagnò definitivamente l'iniziativa - indicativamente dopo Kursk, nell'estate del 1943, fino a che essa non arrivò all'interno della Polonia, l'aviazione tattica sovietica ebbe a disposizione un terreno perfetto per massimizzare la grande superiorità in fatto di numero di macchine. Questo è un fattore che non è assolutamente semplice quantificare, ma sicuramente ebbe una sua qualche importanza sull'efficacia degli attacchi al suolo. La cosa sarebbe ovviamente stata valida per entrambi i contendenti - e in effetti la ebbe anche per i tedeschi nei primi due anni e mezzo di campagna -, ma dal 1943 in poi, appunto, il semplice peso numerico dei velivoli dell'aviazione sovietica fece pendere l'ago della bilancia dalla parte di Mosca. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cap.med.cpl. Inviato 16 Novembre 2012 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Novembre 2012 sulla vulnerabilità del motore raffreddato ad acqua però sul topic dedicato al typhoon non sono d'accordo. Comunque non credo che lo sturmovic avesse un carico alare equindi una velocità minima inferiore ad un monomotore. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 sulla vulnerabilità del motore raffreddato ad acqua però sul topic dedicato al typhoon non sono d'accordo. Comunque non credo che lo sturmovic avesse un carico alare equindi una velocità minima inferiore ad un monomotore. il carico alare dell'Il2, ma soprattutto la pianta dell'ala, sono ottimimali per un impiego alle basse velocità il 190 nasce come caccia da superiorità aerea e la sua ala dritta e sottile con alto carico era l'ideale per le picchiate vertiginose e le manovre ad alta veloctà....una sorta di F-104 della WWII il P-47 aveva caratteristiche di volo non dissimili dal Fw quanto a carico alare e raggio dei virata Il Typhoon era una via di mezzo rispetto allo sturmovick Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vultur Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 (modificato) Con quel popò di superficie alare credo che l'Il-2 si travasse benissimo a bassa quota e bassa velocità anche perchè con quel carico non penso fosse un fulmine. L'ala inoltre mi pare bella spessa in profilo. Tutte robe fatte per andare piano. Al motore raffreddato a liquido che si scassa di più io non c'ho mai creduto, qualunque motore si scassa se ci sparano dentro, se non prendono il radiatore prendono qualcos'altro, magari l'impianto dell'olio. Come se non bastasse è possibile che aerei fatti per questo tipo di compiti avessero impianti di riserva o sdoppiati, o comunque motori fatti per continuare a funzionare magari ancora per 20 minuti anche senza più neanche una goccia d'olio o roba del genere. Il Typhoon e l'FW-190 F e G erano cacciabombardieri non assaltatori. La stessa differenza tra un F-16 e un'A-10. Modificato 17 Novembre 2012 da Vultur Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 beh, insomma, alla lontana. F e G erano proprio concepiti e modificati come aerei d'attacco, non una cosa come lo IL2 ma corazzatura e modifiche varie li rendevano molto bombardieri e molto poco caccia. Poi ovvio che c'erano differenze con lo IL2 non ultimo essere monoposto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cap.med.cpl. Inviato 17 Novembre 2012 Autore Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 Intanto grazie a tutti gli intervenuti per le loro competenti risposte. Che voi sappiate le bombette a carica cava furono usate anche da altri , oltre i russi ? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vultur Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 (modificato) beh, insomma, alla lontana. F e G erano proprio concepiti e modificati come aerei d'attacco, non una cosa come lo IL2 ma corazzatura e modifiche varie li rendevano molto bombardieri e molto poco caccia. Poi ovvio che c'erano differenze con lo IL2 non ultimo essere monoposto. No no Typhoon e FW-190 erano proprio caccia. Le versioni corazzate del FW-190 potevano essere sia cacciabombardieri che intercettori di bombardieri. Il numero di posti è indipendente. Anche l'IL-2 era monoposto, poi aggiunsero il mitragliere in genere un dissidente nemico del popolo perchè era il primo a morire dato che era praticamente in mutande nella sua postazione davanti ai caccia nemici. Le cluster bomb vennero usate un po' da tutti, anche dai tedeschi soprattutto contro le concentrazioni dell'artiglieria sovietica, che i tedeschi temevano più di tutto il resto, Hitler compreso. Modificato 17 Novembre 2012 da Vultur Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 beh, insomma, alla lontana. F e G erano proprio concepiti e modificati come aerei d'attacco, non una cosa come lo IL2 ma corazzatura e modifiche varie li rendevano molto bombardieri e molto poco caccia. Poi ovvio che c'erano differenze con lo IL2 non ultimo essere monoposto. metti vicino il piccolo Fw e il massiccio Il2 le versioni F e G erano cacciabombardieri, attaccavano a bassa quota o in leggera picchiata, velocità quasi sempre superiori ai 500 km/h un po' come il Tornado, fatte le dovute proporzioni ovviamente gli Il2 invece agivano come gli A-10 o come gli Skyraider in Vietnam giusto quello che dice Vultur Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 metti vicino il piccolo Fw e il massiccio Il2 ;)/> le versioni F e G erano cacciabombardieri, attaccavano a bassa quota o in leggera picchiata, velocità quasi sempre superiori ai 500 km/h un po' come il Tornado, fatte le dovute proporzioni ovviamente gli Il2 invece agivano come gli A-10 o come gli Skyraider in Vietnam giusto quello che dice Vultur Beh se attaccavano a bassa quota a piu di 500 kmh erano dei bei fenomeni, a colpire qualcosa, magari lungo 4\5 metri..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 (modificato) Beh se attaccavano a bassa quota a piu di 500 kmh erano dei bei fenomeni, a colpire qualcosa, magari lungo 4\5 metri..... gli attacchi a bassa quota dei Fw venivano effettuati in velocità, parliamo di strike e non di CAS, che il 190 magari svolgeva ma in modo improprio, un po' come gli F-4 in Vietnam lo spitfire Mk12 venne sviluppato apposta per contrastare i cacciabombardieri Fw-190 negli attacchi veloci a bassa quota impossibile immaginarsi un wurger che vira sornione a 250km/h sul campo di battaglia mentre la flack lo bersaglia Modificato 17 Novembre 2012 da Vega Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vultur Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 impossibile immaginarsi un wurger che vira sornione a 250km/h sul campo di battaglia mentre la flack lo bersaglia E perchè no? Comunque grossomodo i FW-190 da attacco al suolo erano cacciabombardieri (Jabo), in generale le verianti denominate G erano Jabo con attacchi esterni per bombe, le varianti F erano "Schlachtflugzeuge" cioè aerei "da battaglia", o assaltatori e erano i più simili come compiti all'Il-2, usando pure loro bombe a grappolo (AB-250/500) e razzi panzerblitz. Il FW-190 era ovviamente molto più veloce dello Sturmovik. Gli Sturmovik erano enormemente più numerosi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Vega Inviato 17 Novembre 2012 Segnala Condividi Inviato 17 Novembre 2012 E perchè no? a parte che volerebbe malissimo con quelle ali e con quel carico, con tutto ciò che ne consegue nella stabilità di tiro ma poi non avrebbe la necessaria massa, due colpi da 20mm ed eccolo che cade a piombo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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