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Israele - Iran


Dominus

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Non ho letto tutta la discussione, quindi se mi scuso se dico cose già dette.

 

Secondo me Israele (che ha eccellenti capacità di spionaggio, sappiamo tutti cos'è il Mossad) attaccherà l'Iran se e solo se è ragionevolmente certo che l'Iran sia a un passo da una capacità nucleare, cioè se si trovasse vicinissima alla capacità di produrre materiale fissile adatto per usi militari.

In quel caso si tratterebbe di sopravvivenza stessa di Israele (piccolo com'è, basterebbero 4-5 nuke per completare il lavoro di adolfo) ma in ogni altro caso Gerusalemme avrebbe troppo da perdere con un attacco preventivo.

 

A livello militare Israele, rishiando in una operazione a sorpresa il grosso della sua aeronautica, potrebbe ritardare considerevolmente il programma nucleare. Dico ritardare perchè l'unico modo per fermare definitivamente e con la forza il programma iraniano sarebbe quello di rispedire l'Iran all'età della pietra distuggendo sistematicamente le sue industrie, centrale elettriche ed infrastrutture. Un po quello che è stato fatto nel 1999 per "convincere" Milosevic ad accettare i caschi blu in Kosovo (la famosa difesa preventiva di D'Alema).

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Oltre 500 tonnellate di armi di "presunta" provenienza iraniana, e destinate ad Hezbollah, sono state sequestrate dalle forze speciali israeliane a bordo della nave Francop battente bandiera di Antigua.

 

Annesso video su youtube.

 

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=133701

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...

Questa è la notizia: Iran: miliziani all'ambasciata italiana «A morte l'Italia, a morte Berlusconi

 

E questo è il mio commento:

 

6.091.281.601

 

è la dimensione della stupidità di Frattini espressa in euro, dati del 2008.

 

Si tratta dell'interscambio tra Italia ed Iran: noi importiamo gas, petrolio e materie prime (rame, piombo, zinco).

L'export è invece quasi tutto del nostro settore industriale: turbine, componenti che producono energia meccanica, macchine per la lavorazione di plastiche, autoveicoli e parti di autoveicoli, sistemi idraulici, pompe ecc.. Ogni anno l'industria italiana esporta circa 2 miliardi e 200 milioni di euro di macchinari in Iran (FONTE).

 

Veramente, sono allibito dall'inconsistenza di Frattini: fu desolante nella gestione del sequestro del rimorchiatore italiano in Somalia (finito in farsa, come tutti tristemente sappiamo, col pagamento di un riscatto milionario), ma adesso è andato oltre: i suoi comportamenti sono pericolosi per il sistema-paese, per la nostra economia, sopratutto in un momento estremamente difficile come questo.

 

Il Ministro deve capire che le logiche della politica estera sono diverse dalla simpatia personale che lui (come poi io del resto) prova per Israele. Indipendentemente da questo l'interesse nazionale italiano esige una cauta equidistanza tra le parti, la politica dell'essere amico con tutti che ha sempre fruttato bene sia in termini economici sia in termini politici permettendoci di venir visti come uno degli unici due interlocutori occidentali non appiattiti sulle posizioni israeliane (l'altro paese è la Francia). E' quando è il caso abbiamo potuto coglierne i frutti, come fu nel 2006 in Libano, con un Ministro di ben diverso e maggior spessore ed intelligenza.

 

Poi, è scontato che la manifestazione di oggi contro la nostra ambasciata è stata orchestrata dal regime per lanciare all'Italia un preciso segnale (è anche stato chiamato il nostro ambasciatore).

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Non concordo, la politica internazionale deve basarsi innanzi tutto su dei valori, per il resto prima tagliamo i ponti con l'Iran meglio è in modo da non avere una spada di damocle sulle spalle nel momento in cui un conflitto diverrà improcrastinabile.

 

La politica dell'amico di tutti ci ha solo fatto fare la figura del pulcinella internazionale, senza il rispetto di nessuno, oltre ad essere, cosa più importante, moralmente inaccettabile.

 

Uno stato che non ha dei saldi valori come timone non mi rappresenta.

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Intanto prendiamo atto che due politici italiani, l'ex senatore del PdCI Fernando Rossi e la sua degna collega Monia Benini, fondatori del movimento "per il bene comune", hanno partecipato alle manifestazioni di regime per commemorare la rivoluzione e hanno pure rilasciato delle belle interviste mentre in qualche piazza poco più in là manifestanti dell'onda venivano massacrati dalle milizie Basij e mentre sempre lì vicino, nel carcere di Evin, un bel pò di dissidenti politici aspettano che venga il loro turno per fare un giro sulla forca:

 

 

D) Buongiorno signora Benini. Come vede le manifestazioni?

 

R) Buongiorno; è davvero una manifestazione toccante e commuovente; ci sono tantissime persone; i colori della bandiera iraniana sono ovunque; è come se l’intera nazione si fosse data appuntamento qui oggi per stringersi intorno a quella che è una ricorrenza davvero fondamentale per questo paese. Sono molto emozionata e davvero toccata per l’importanza e l’imponenza di questa manifestazione. Sono orgogliosa ed onorata di poter essere qui oggi.

 

D) Ora chiediamo all’onorevole Rossi perchè è venuto qui e qual’è la sua impressione.

 

R) Sono qui per partecipare alla manifestazione dell’anniversario e sono particolarmente lieto di esserci: in parte rimedierò alla posizione sciagurata del governo Berlusconi, rappresentando la vera Italia”.

Modificato da Dominus
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Intanto prendiamo atto che due politici italiani, l'ex senatore del PdCI Fernando Rossi e la sua degna collega Monia Benini, fondatori del movimento "per il bene comune", hanno partecipato alle manifestazioni di regime per commemorare la rivoluzione e hanno pure rilasciato delle belle interviste mentre in qualche piazza poco più in là manifestanti dell'onda venivano massacrati dalle milizie Basij e mentre sempre lì vicino, nel carcere di Evin, un bel pò di dissidenti politici aspettano che venga il loro turno per fare un giro sulla forca:

 

Mi piace quando affermano di rappresentare la vera Italia. Neanche il quorum per entrare in parlamento hanno avuto... Ormai rappreesentano se stessi e basta. Per fortuna.

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Ma l'iran alla fine rappresenta veramente un pericolo??Se aspettiamo ancora un pò lo diventerà con la bomba nucleare.

Guardate:

http://it.wikipedia.org/wiki/Aeronautica_m...ica_dell%27Iran

Se i dati sono giusti quanto ci vuole a distruggere 20 f 14 che al massimo ti possono lanciare pietre??

La popolazione continua a fare proteste quindi suppongo che in caso di invasione di israele lo appoggerebbe.

Farebbero una guerra lampo per poi far diventare l'iran un paese filo-occidentale.Un pò come l'afghanistan via che con l'appoggio della popolazione non ci sarebbero pazzi che si farebbero saltare in aria.

Da questo forse israele non avrebbe più il problema dell'atomica o scatenerebbe una guerra in medio oriente?

L'unica nazione pericolosa è l'arabia saudita, sarebbe disposta a scatenare una guerra?

Perchè se è vero che vogliono fare una bomba nucleare poi basta poco per lanciarlo contro qualche paese.

Ora come ora è ancora possibile rovesciare il governo e (penso) la popolazione appoggerebbe ovviamente ridandole una repubblica.

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  • 2 settimane dopo...
Credo proprio di no. -_-

chiediamo libertà per l'Iran e non difendiamo la libertà dell'Italia

Reiterato OT e violazione del regolamento benchè avvertito.

+10% e visto che sei recidivo alla prossima scatta una sospensione.

Modificato da Dominus
Violazione regolamento
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  • 1 mese dopo...

gli F-14 rappresenterebbero un serio pericolo se i piloti fossero ben addestrati come quelli occidentali.

 

In più gli F-14 iraniani portano i missili phoenix che hanno una portata intorno ai 140 km, superiore a qualsiasi misssile occidentale da quando gli U.S.A. hanno mandato in pensione i loro phoenix.

 

Quindi un F-14 iraniano potrebbe teoricamente abbattere un caccia americano prima che esso possa impiegare i propri missili.

 

Poi anche se gli americani avrebbero una schiacciante superiorità aerea, non sarebbe comunque facile distruggere al primo colpo tutte le infrastrutture nucleari iraniane, perchè alcune di esse sono sotterranee e sono quindi a prova di quasi tutte le armi convenzionali.

 

Per distruggerle gli americani avrebbero dunque due possibilità:

A) attaccarle con bombe atomiche tattiche.

B) procedere con un invasione di terra, che però non è conveniente ne per i costi ne in termini di perdite.

 

E se non si distruggono al primo colpo tutte le infrastrutture nucleari c'è il rischio di una rappresaglia iraniana con missili armati con testate nucleari (anche se nessuno lo ammette l'Iran avrebbe aquistato alcune testate dal kazakistan nel 1994).

 

Bisogna considerare anche che in caso di conflitto l' Iran cercherebbe sicuramente di minare lo stretto di hormuz con conseguenze devastanti giacchè da lì passa il 90% del petrolio proveniente dal medio oriente.

 

Per concludere si può dire che sicuramente un eventuale guerra contro l'Iran non sarebbe così facile e senza rischi come la Guerra del golfo o l'operazione "forza alleata" contro la serbia nel 1999.

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gli F-14 rappresenterebbero un serio pericolo se i piloti fossero ben addestrati come quelli occidentali.

 

In più gli F-14 iraniani portano i missili phoenix che hanno una portata intorno ai 140 km, superiore a qualsiasi misssile occidentale da quando gli U.S.A. hanno mandato in pensione i loro phoenix.

 

Quindi un F-14 iraniano potrebbe teoricamente abbattere un caccia americano prima che esso possa impiegare i propri missili.

 

Poi anche se gli americani avrebbero una schiacciante superiorità aerea, non sarebbe comunque facile distruggere al primo colpo tutte le infrastrutture nucleari iraniane, perchè alcune di esse sono sotterranee e sono quindi a prova di quasi tutte le armi convenzionali.

 

Per distruggerle gli americani avrebbero dunque due possibilità:

A) attaccarle con bombe atomiche tattiche.

B) procedere con un invasione di terra, che però non è conveniente ne per i costi ne in termini di perdite.

 

E se non si distruggono al primo colpo tutte le infrastrutture nucleari c'è il rischio di una rappresaglia iraniana con missili armati con testate nucleari (anche se nessuno lo ammette l'Iran avrebbe aquistato alcune testate dal kazakistan nel 1994).

 

Bisogna considerare anche che in caso di conflitto l' Iran cercherebbe sicuramente di minare lo stretto di hormuz con conseguenze devastanti giacchè da lì passa il 90% del petrolio proveniente dal medio oriente.

 

Per concludere si può dire che sicuramente un eventuale guerra contro l'Iran non sarebbe così facile e senza rischi come la Guerra del golfo o l'operazione "forza alleata" contro la serbia nel 1999.

 

 

 

 

 

L'america ha svviluppato appositamente per i bunker con profondtà superiori a 10 metri una nuova tipologia di bombe guidate.

Gli f-14 Iraniani versano in condizioni tremende a dir poco:

-i missili phoenix).

-La gittta del Phoenix è di 140 chilometri se abbinato ad un eccelente manutenzione ed ad un sistema radar perefttamente funzionante:dubito che i missili e gli aerei Iraniani possegano queti requisiti.

 

è quindi forse più da temere la recentemente ammodernata contraerea di Teheran invece della sua aviazione.

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L'america ha svviluppato appositamente per i bunker con profondtà superiori a 10 metri una nuova tipologia di bombe guidate.

Gli f-14 Iraniani versano in condizioni tremende a dir poco:

-i missili phoenix).

-La gittta del Phoenix è di 140 chilometri se abbinato ad un eccelente manutenzione ed ad un sistema radar perefttamente funzionante:dubito che i missili e gli aerei Iraniani possegano queti requisiti.

 

è quindi forse più da temere la recentemente ammodernata contraerea di Teheran invece della sua aviazione.

 

Le bombe che hanno sviluppato gli americani sono le gigantesche e pesantissime MOAB trasportabili solo dai C-130 o dai B-52G, quindi non molto pratiche.

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  • 1 mese dopo...

Sul fatto che la politica estera debba basarsi sui valori ho qualcosa da ridire, sono molto più machiavellico io..

 

Detto questo, e premettendo che, secondo me, ne l'Iran ne Israele dovrebbero beneficiare dell'appoggio dell'occidente:

 

 

 

 

se l'Iran non ha l'atomica ( e secondo me non ce l'ha) e non abbiamo nulla da temere da una manciata di f-14 arrugginiti, perchè israele non lo attacca?

Che poi, un attacco nucleare ad Israele ucciderebbe anche un mucchio di "fratelli" palestinesi, e ciò non farebbe certo piacere agli ayatollah.

 

Ahmadinejad continua a provocarli e gli Israeliani se ne stanno buoni buoni.

Bah

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sono molto più machiavellico io

 

Condivido, tutto il mondo gira così anche se in apparenza non sembra.

 

non abbiamo nulla da temere da una manciata di f-14 arrugginiti, perchè israele non lo attacca?

 

Secondo me lo vorrebbe con tutto il cuore ma non può, perchè sarebbe condannato dalla comunità internazionale (rimprovero di facciata, giustoper aver euna coerenza con i 986754 provvedimenti ONU di cui nessuno se ne sbatte, perchè sotto sotto anche i pinguini lapponi sosterrebbero gli israeliani) e più probabilmente si ritroverebbe sotto una minaccia ancor più forte da parte fondamentalista.

Potrebbe farlo con una Black Ops anche se i sospetti ricadrebbero tutti su di esso. (però la comunità internazionale non potrà esprimersi).

Tuttavia credo che, se fossimo già seriamente in pericolo, le centrali nucleari iraniane a quest'ora pullulerebbero più di navy seals che di tecnici...

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se l'Iran non ha l'atomica ( e secondo me non ce l'ha) e non abbiamo nulla da temere da una manciata di f-14 arrugginiti, perchè israele non lo attacca?

Si dice che il Kazakistan gliene abbia vendute alcune.

Che poi, un attacco nucleare ad Israele ucciderebbe anche un mucchio di "fratelli" palestinesi, e ciò non farebbe certo piacere agli ayatollah.

 

All'Iran non gliene frega niente dei palestinesi, é solo una scusa per portare i paesi arabi contro l'occidente.

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Si dice che il Kazakistan gliene abbia vendute alcune.

abbastanza impossibile. il Kazakistan non è più una potenza nucleare da quasi 20anni. se le avesso acquistate prima, oggi l'Iran farebbe meno proclami e più fatti.

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