windsaber Inviato 3 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2012 Non so se c'è già un topic che tratta l'argomento, comunque sia non lo trovato, quindi scrivo qui. Che qualcuno sappia i radar elettronici sono in grado di rilevare la radiazione naturalmente emessa dagli oggetti, ovviamente nellla banda delle microoonde? Sono cioè in grado di funzionare sugli stessi principi degli IRST? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Swissmade Inviato 3 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 3 Marzo 2012 Non sarebbero Radar, ma sensori.... Perche poi nella banda micrometrica? Se ti riferisci, al infrarosso, e un altra modo di emettere, si cambia teoria, da radioonde a fotoni, ma e una lunga storia. Secondo me emettiamo molto di piu EM per i movimenti che facciamo, es un battito del cuore, inoltre essendo fatti de molta acqua, qualcuno di vino a volte, allora campi magnetici nisba, semmai campi con Prevalenza di campo Elettrico solamente. dunque sotto i 100Khz se parliamo di onde EM. Questo a parer mio, per la limitata esperienza che ho. Aggiunta: Parlavo ovviamente di persone, per gli oggetti dipende solamente dalla temperatura, degli stessi. Credo si colca solo le emissioni di natua .. atomica, come il decadimento radioattivo, credo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
windsaber Inviato 5 Marzo 2012 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Marzo 2012 Esattamente! Mi riferivo alle onde em emesse per la temperatura (l'elettrodinamica non c'avevo pensato nemmeno ). Al di là dei metodi di emissione, in linea di principio posso rilevare entrambi i tipi. Le bande IR credo si riesca a rilevarle con un sensore opportuno, esistono sensori in grado di fare lo stesso nelle altre bande meno energetiche? In altri termini, quanto sono sensibili i radar moderni? In giro per la rete mi sono imbattuto, in passato, in citazioni apparentemente fantascientifiche, come radar in grado di rilevare, a grande distanza, le correnti interne dei bersagli (tipo supercar). Ma sono poi solo sparate? O c'è un fondo di verità? A Voyager nella prossima puntata?!? P.S. la tua esperienza non sembra poi così limitata; ingegnere? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Swissmade Inviato 5 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 5 Marzo 2012 Esattamente! Mi riferivo alle onde em emesse per la temperatura (l'elettrodinamica non c'avevo pensato nemmeno ). Al di là dei metodi di emissione, in linea di principio posso rilevare entrambi i tipi. Le bande IR credo si riesca a rilevarle con un sensore opportuno, esistono sensori in grado di fare lo stesso nelle altre bande meno energetiche? In altri termini, quanto sono sensibili i radar moderni? In giro per la rete mi sono imbattuto, in passato, in citazioni apparentemente fantascientifiche, come radar in grado di rilevare, a grande distanza, le correnti interne dei bersagli (tipo supercar). Ma sono poi solo sparate? O c'è un fondo di verità? A Voyager nella prossima puntata?!? P.S. la tua esperienza non sembra poi così limitata; ingegnere? Yes. Pero diciamo che mi occupo di sensori con piccole energie in gioco, per il campo automobilistico (non Fiat, ma estero) e non, anche se non vuol dire .... un sensore "diretto" per una sospensione elettronica ha lo stesso modus operandi di un ... per cercare dei sottomarini ... e tutto non posso dirti, ci sono contratti da rispettare .... Tornando al topic, Allora se parliamo di onde emesse per temperatura, in genere ci si riferisce alle vibrazioni a livello di cristallino atomico, ma come ti dicevo, secondo me, in quel caso e l'oggetto che emette un "energia sotto qualche forma"che viene captata. Un radar invece, che io sappia, invia del energia modulata in qualche modo e vede cosa viene riflesso, non si basa sulla generazione autoctona. Ma magari qualcosa di ibrido l'anno fatta ma me n'so. Per cui magari possono interagire con correnti e dunque del energia presente in modo attivo sul bersaglio ed ottenerne una risposta, pero comunque con un energia ivi generata oppure indotta dal impulso di "andata". Mentre un sensore, passivo ascolta e rileva anche correnti picolissime, pero se non presenti come un oggetto inerme, per quanto riguarda EM credo si veda ben poco. Altra facenda per quanto riguarda IR, dunque fotoni, questi dipendono fra le altre cose anche dal livello energetico del cristallino,.... dunque temperatura. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
windsaber Inviato 5 Marzo 2012 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Marzo 2012 E' che sto cominciando a studiare ottica all'università e mi si sta aprendo un mondo di domande, è davvero una splendida materia di studio . Venendo a sapere che i corpi emettono uno spettro continuo di frequenze, la domanda mi è sorta quasi immediatamente. E ti ringrazio della tua risposta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 5 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 5 Marzo 2012 Per convenzione la banda infrarossa inizia oltre i 300 GHz con lunghezza d’onda di 1 mm (1000 micron) e si estende fino al limite inferiore del “visibile”a 0,78 micron (colore rosso). Il picco di temperatura di un oggetto nella banda infrarossa si può ricavare con la formula LxT=2900 (dove L è la lunghezza d’onda in micron e T la temperatura in Kelvin). Naturalmente un oggetto non emette solo alla frequenza di picco ma questo cambia di poco la questione. Un velivolo, anche un aliante lentissimo ad altissima quota, emetterà sempre e comunque nell’infrarosso. Supponiamo che un aviogetto stia volando ad alta quota (11000 metri) a 0,7 Mach. La temperatura raggiunta T (in Kelvin) sarà T°(1+0,2 MxM) dove T° è la temperatura esterna, poniamo -56 °C cioè 217 K. Sostituendo i valori, si ottengono 238 K circa. Ovvero l’aereo, per attrito aerodinamico, si riscalda di 21°C. E a 238 K il picco di emissione è nel “medio infrarosso” a 12 micron. Naturalmente il motore emetterà molto più calore, con picco di emissione magari nel “vicino infrarosso” a meno di 3 micron (1000 K cioè oltre 700°C). Sperando di non aver commesso grossolani errori, veniamo al dunque. Il radar di un caccia non può passivamente percepire emissioni infrarosse. Non è il suo settore d’impiego e non ha nulla a che vedere con un sensore infrarosso. Può però, in molti casi, tracciare “passivamente” l’emissione di un radar nemico, purchè di frequenza almeno comparabile. E su questo principio funzionano anche i missili antiradar. Da questo punto di vista è un “sensore” che riceve passivamente microonde. Esistono anche sensori al confine tra microonde ed infrarosso come i radar ad onde millimetriche. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Swissmade Inviato 5 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 5 Marzo 2012 Naturalmente un oggetto non emette solo alla frequenza di picco ma questo cambia di poco la questione. Un velivolo, anche un aliante lentissimo ad altissima quota, emetterà sempre e comunque nell’infrarosso. Perfettamente d'accordo, e il tipo di emissione che non dipende da correnti elettriche. Può però, in molti casi, tracciare “passivamente” l’emissione di un radar nemico, purchè di frequenza almeno comparabile. E su questo principio funzionano anche i missili antiradar. Da questo punto di vista è un “sensore” che riceve passivamente microonde. Si vero, certo occorre stare attenti alle riflessioni ........ Esistono anche sensori al confine tra microonde ed infrarosso come i radar ad onde millimetriche. Ok ma credo che comunque questi non vedano .... il calore, ma comunque una EM emessa, credo? Poiche l'energia associata all'onda (ovvero il movimento dell'elettrone che va su e giu, detta semplicemente) diventa tale che ad un certo punto (frequenza) l'energia che si dovrebbe associare / Velocita non e piu possibile, .... e da li nasce poi la teoria dei fotoni ... sorry lo detta in modo grezzo, ma e tanto per capire. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 6 Marzo 2012 Segnala Condividi Inviato 6 Marzo 2012 Si, esatto. Anche i radar ad onde millimetriche emettono e ricevono, solo su frequenze estremamente elevate e lunghezze d’onda tra 1 e 10 mm, appena sotto l’infrarosso. Nell’infrarosso (ma anche nel visibile e nell’UV) operano invece i Lidar, definiti (impropriamente) radar a raggi laser. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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