ice80 Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 Ciao a tutti, sono appassionato di aerei e sottomarini (non un tecnico purtroppo) e seguo questo forum da tempo, ma ancora non avevo avuto il piacere di scriverci. In questo periodo sto scrivendo un piccolo racconto che sarà pubblicato in una raccolta di storie. Il racconto non tratta nello specifico di sottomarini, ma una parte di esso narra la storia di un'unità della marina americana. A questo proposito, ho "rotto il silenzio" perché dei dubbi che spero mi aiuterete a risolvere. Le domande che volevo farvi sono le seguenti: 1) Esistono dei sistemi/tecnologie nelle quali i missili lanciati da unità subacquee sono programmati e/o guidati da terra o da unità di superficie? 2) Nel caso si verifichi una falla nello scafo di un sottomarino nucleare e l'acqua invadesse il compartimento del reattore, questo si spegnerebbe automaticamente? Vi sarebbe una fuga radioattiva o il sistema è progettato perché questo non avvenga? 3) Vi sono dei casi in cui un sottomarino per un guasto non riesca a tornare in superficie nonostante (presumo) abbia dei sistemi di sicurezza appositi? 4) Collegandomi alla domanda precedente, nel caso un sottomarino non riesca a tornare in superficie, ci sono dei sistemi che garantisco aria ed elettricità per alcuni giorni? Tipo, ad esempio, accumulatori o batterie di riserva? Mi scuso per le domande sciocche, ma non ho trovato nessun riferimento in internet che mi potesse aiutare. Ringraziandovi anticipatamente per le risposte, vi auguro una buona giornata. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
red giacomo Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 ma ti interessano sottomarini di che epoca??? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 1. si, esistono sia i sistemi di Up-link nella guida mid-course del missile, sia missili che possono eseguire un percorso pre-programmato. tendenzialmente i primi sono missili da crociera o missili anti-nave, i secondi sono i missili balistici. 2. se l'acqua arriva al reattore... il sottomarino affonda, il reattore fonde e si contamina una porzione discreta di mare. 3. certamente, se la riserva di spinta non basta a far risalire il sottomarino, appesantito da acqua penetrata dalle falle, il sottomarino affonda. 4. si, ci sono dei sistemi di accumulo energetico e dei purificatori di aria, ma hanno, ovviamente, una durata molto limitata. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brando Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 mi sorge un dubbio poniamo che un sottomarino abbia una falla e sia affondato, se il reattore è rimasto intatto teoricamente potrebbe sopravvivere finche durano le scorte alimentari, con l'energia fornita dal reattore il sistema per creare l'ossigeno e tutti i sistemi del ricambio dell'aria e il desalatore, se sono intatti, funzionano.... o no? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cama81 Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 se l'acqua arriva al reattore... il sottomarino affonda, il reattore fonde e si contamina una porzione discreta di mare. mah no ci sono dei sistemi indipendenti per spegnere i rettori in caso di incidenti e poi un reattore immerso in un oceano è già raffreddato a sufficienza , i reattori dei sub sono più sicuri di quelli terrestri , non è un caso che per il kursk si siano mossi con molta più calma che a TMI , fukushima, o Chernobil Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 mi sorge un dubbio poniamo che un sottomarino abbia una falla e sia affondato, se il reattore è rimasto intatto teoricamente potrebbe sopravvivere finche durano le scorte alimentari, con l'energia fornita dal reattore il sistema per creare l'ossigeno e tutti i sistemi del ricambio dell'aria e il desalatore, se sono intatti, funzionano.... o no? Beh , dipende in che acque affonda , se il sottomarino supera la quota di schiacciamento l'equipaggio è destinato a fare una bruttissima fine ... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brando Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 giusto a quello non avevo pensato, pero se succedesse cio che ho ipotizzato in acque relativamente basse (prima della quota di schiacciamento) si potrebbe ipotizzare il recupero del sottomarino? sicuramente quello dell'equipaggio è possibile anvendo il tempo necessario. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 7 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 7 Luglio 2011 bhe si, altrimenti le navi di salvataggio con relativi DSRV non esisterebbero Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
red giacomo Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 8 Luglio 2011 ci stanno alcuni casi di salvataggio dell'equipaggio di sottomarini affondati molto interessanti, guardati il caso del mini sommergibile AS-28 russo ,salvato da un sommergibiie da salvataggio britannico, l'AS-28 non era nucleare,però aiuta a capire come funzionano i recuperi sottomarini,e soprattutto l'equipaggio è sopravvissuto!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MASSIMO176 Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 8 Luglio 2011 Sommergibili e Sottomarini, i primi hanno un'operatività subacque limitata dalle batterie a parte l'ultima classe "Sciré" derivata da un progetto tedesco che ha una propulsione ad idrogeno che permette dei periodi più lunghi d'immersione. I secondi sono quelli a propulsiuone atomica, il sistema d'arma dei sommergibili sono normalmente dedicati ad operazioni "locali" il missile come ad esempio l'exocet francese viene lanciato attraverso i tubi lanciasiluri e quando é in superfice si dirige sul punto programmatoin precedenza del bersaglio. I sottomarini atomici , vere basi balistiche in movimento, hanno un sistema di lancio con missili balistici che sono in effetti i nipoti delle V 2 che permettono il lancio su dei bersagli preprogrammati e la traiettoria viene calcolata da bordo del battello in funzione naturalmente della sua posizione quindi niente guida da basi terrestri. I balistici sono i missili più pericolosi in quanto sono come dei "Colpi di cannone" in quanto non hanno sistemi attivi che possano farli individuare e per questo che lo "ombrello" di protezione di siti sensibili viene effettuato con sistemi come il Patriot (un po vecchiotto) il SAAM/T Italo/francese e il futuro MEADS US/GERMANIA/ITALIA.Per quanto riguarda i punti 3 e 4 il fatto da considerare é che i sottomarini in genere operano a quote , non precisamente conosciute, ma che comunque in caso d'impossibilità di tornare in superficie non permettono il recupero del personale a bordo, comunque le marine hanno delle unità recupero sommergibili , in Italia abbiamo Nave Anteo che ha una campana che si aggancia ad un portello specifico del battello e permette la risalita di due uomini alla volta credo. Quanto prima ciomunque credo se il battello é a non più di 400 metri di profondità in conclusione é per questo che gli equipaggi delle unità subacquee sono tutti volontari il rischio é sempre molto alto. Questo é tutto Massimo Vancini Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ice80 Inviato 8 Luglio 2011 Autore Segnala Condividi Inviato 8 Luglio 2011 (modificato) Ciao a tutti, grazie mille per le risposte che mi avete fornito, mi saranno molto utili. Se posso approfittare ancora della vostra gentilezza, ho un paio domanda da farvi: potete dirmi quanto è la portata dei sonar dei sottomarini americani degli inizi anni ottanta? Per essere più precisi, della classe Los Angeles? Sapete indicarmi un sito dove posso trovare info sul funzionamento/utilizzo dei sonar? Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte. Matteo Modificato 8 Luglio 2011 da ice80 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ROBY1 Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 8 Luglio 2011 In un documentario ho visto i marinai che una volta indossata una tuta stagna (con piccola riserva di ossigeno) si "sparavano" fuori dal portello d'emergenza. Non mi ricordo ne la profondità massima per tale operazione nè la nazionalità. Vagamente 40 metri e sul tifone, devo ritrovare il filmato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brando Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 8 Luglio 2011 Picolo OT il futuro MEADS US/GERMANIA/ITALIA. Il meads credo che rimanrra solo un miraggio, infatti appena finito lo sviluppo gli states tagliano i fondi e se italia e germania lo vogliono, si sobbarcano le spese di produzione e se li fanno, senza l'aiuto dal governo americano. Fine OT Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
meason Inviato 9 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 9 Luglio 2011 In un documentario ho visto i marinai che una volta indossata una tuta stagna (con piccola riserva di ossigeno) si "sparavano" fuori dal portello d'emergenza. esattamente, nel libro eroi degli abissi di tom clancy spiega in modo approfondito come avvengono queste situazioni ad esempio come dicevi tu due marinai per volta vengono fatti indossare quella maschera (come la mark 8 inglese) e poi sparati fuori. in questo modo non si corre il rischio di embolia dato che si è risaliti in superficie in modo veloce. nel caso dei drsv gli stati uniti utilizzano un modello che ospita 24 marinai. ice 80 ti consiglio di leggere "eroi degli abissi" di tom clancy se vuoi saperne di più sui sottomarini. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
zak fair Inviato 9 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 9 Luglio 2011 esattamente, nel libro eroi degli abissi di tom clancy spiega in modo approfondito come avvengono queste situazioni ad esempio come dicevi tu due marinai per volta vengono fatti indossare quella maschera (come la mark 8 inglese) e poi sparati fuori. in questo modo non si corre il rischio di embolia dato che si è risaliti in superficie in modo veloce. nel caso dei drsv gli stati uniti utilizzano un modello che ospita 24 marinai. ice 80 ti consiglio di leggere "eroi degli abissi" di tom clancy se vuoi saperne di più sui sottomarini. se si parla di libri riguardanti i sommergibili ti consiglio quota periscopio sempre di tom clancy durante tutto il libro da molte spiegazioni ed alla fine c'è la descrizione di ogni singolo sottomarino e siluro. sono presenti la classe kilo, akula I e II, los angeles e molti altri. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
meason Inviato 9 Luglio 2011 Segnala Condividi Inviato 9 Luglio 2011 anche alla fine di eroi degli abissi c'è una piccola scheda tecnica e delle note riguardo praticamente tutti i sottomarini attualmente in servizio, mentre i sistemi d'arma sono descritti all'interno del libro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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