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AW189 ....


TT-1 Pinto

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Verrà presentato al Salone di Parigi ....

 

18ywl3.jpg

 

AgustaWestland Unveils The AW189 Helicopter.

 

20/06/2011

 

AgustaWestland, a Finmeccanica company, is proud to unveil the AW189, a new generation affordable multi-purpose twin-engine 8-tonne class helicopter designed in response to the growing market demand for higher payload, longer range and higher productivity. The AW189 complements the modern range of AgustaWestland commercial helicopters and will be certified in 2013 and enter service in early 2014. The AW189 is being developed to perform a wide range of roles including offshore transport, search and rescue, passenger transport and a variety of parapublic missions. Speaking at the unveiling ceremony Bruno Spagnolini, CEO, AgustaWestland said “It gives us great pleasure unveiling the latest addition to our expanding commercial helicopter product range here at the Paris International Air Show. The AW189 demonstrates our commitment to offer the market the most advanced, versatile and cost/effective helicopter in its class by working in partnership with our customers to ensure the AW189 will meet their present and future requirements.”

 

Powered with two General Electric CT7-2E1 engines, equipped with FADEC and built-in particle separators, the AW189 will have class leading performance. The aerodynamically efficient airframe, rotor system and the innovative rotor blade design will ensure the AW189 delivers low fuel consumption, high cruise speed and an outstanding range capability. These factors will enable the AW189 to achieve low seat mile costs and low fuel burn. The spacious unobstructed cabin is configured with 16 seats as standard. Seating options include a high density 18 seat layout or an ultra long range 12-seat configuration with a number of forward and backward facing layouts. A mix of seats, mission consoles, dedicated equipment and litters can be installed according to the operational requirement. A modular fuel system, that is quick to fit and remove, ensures the optimum mission specific trade off between passengers and distance can be achieved. Exceptional external visibility and the deployment of the latest in avionics technology make the AW189 the pilot’s choice. The open architecture avionics suite includes a fully digital glass cockpit with four 8” x 10” displays (AMLCD), a 4-axis dual-duplex digital automatic flight control system (DAFCS) and dual Flight Management System (FMS). All contribute to minimising pilot workload during VFR/IFR flight. Single pilot IFR certification is a design objective. The avionics suite is suitable for the NextGen satellite-based IFR navigation (with vertical navigation and precision approaches) and advanced communication and surveillance requirements. The AW189 sets new standards in situational awareness in low visibility flying conditions and has an all weather capability thanks to its Synthetic Vision System, which emulates the surrounding topography, and to the Enhanced Vision System which sees through darkness, smoke, dusk and light fog, further improving operational safety.

 

The AW189 will meet the very latest international regulatory safety requirements (EASA / FAA Part 29, JAR OPS 3 / EU-OPS). Structural crashworthiness has been a priority in the design of the airframe, fuel system and seats. The helicopter main gearbox will have a 30 min ‘dry-run’ capability and Cat. A, PC1 / PC2e performance will allow take-offs and landings with high payloads and superior safety margins. The cockpit design, incorporating the latest in advanced situational awareness technologies, will reduce crew workload and enhance safety. In the event of an emergency landing or ditching, seats are aligned with large push-out windows maximising egress speed. There is an emergency exit window for every two passengers. Emergency floatation aids enable the AW189 to remain stable in up to sea state 6 conditions, while life rafts are positioned for access directly from the helicopter cabin. A limited number of components are subject to overhaul and retirement. Maintenance operations have been optimised to reduce downtime for flight intensive schedules. The availability of advanced diagnostic tools to continuously monitor the health of systems provides additional safety and reduced aircraft down time. The AW189 will benefit from the extensive and expanding AgustaWestland worldwide support network already serving the offshore oil and gas industry. A comprehensive array of simulator and training devices will progressively be made available to serve the worldwide AW189 customer base. The AW189 is optimized for the long range, deep water missions typical of current and evolving offshore oil and gas support operations, but that are equally relevant to several other missions including long range SAR. The combination of speed and exceptional passenger comfort available in the large cabin also make the AW189 ideal for VIP/corporate and onshore passenger transport operations. The standard auxiliary power unit (APU) allows the cabin and cockpit air conditioning to be operated without the main engines running for additional passenger comfort. A low cost per seat mile together with a long range capability make this helicopter an ideal alternative to more expensive 19-seat helicopters.

 

E il 179 ????

 

:hmm:

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Praticamente AW fa gli elicotteri in scala! :) trovata la formula ideale man mano la ingrandisce o la rimpicciolisce a seconda delle necessità. Anche ad un occhio esperto non risulterebbe facile distinguerlo dal 139 o dal 149. Comunque pare fatto su misura per il trasporto off-shore, 16 seggiolini sono tanti eh!

 

Il 179 sinceramente non ricordo neanche come fosse fatto ed a che categoria appartenesse...

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Ah ma praticamente è il 149 civile! Ci assomigliava troppo in effetti! Il fatto che viene proposto con un nome commerciale totalmente diverso e certificato come un velivolo tutto nuovo è segno di notevoli differenze con il modello dal quale deriva però...

 

Comunque avete notato che un po' tutti gli elicotteri recenti (NH-90, EC-175, Drhuv...) hanno la stessa impostazione dell'AW139? Qualcuno conosce i vantaggi di questa configurazione rispetto ad un'altra?

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Non parla di un paio di cosette interessanti di cui ho sentito parlare, probabilmente i dettagli arriveranno in futuro... e faranno rumore. O forse non sono ancora sicuri di metterle.

Mi sa che abbismo un insider tra di noi... BENE! :D

 

Che tu sappia avrà il FIPS?

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  • 2 settimane dopo...

Mi sa che abbismo un insider tra di noi... BENE! :D

Ex...

 

Che tu sappia avrà il FIPS?

 

Se è progettato per le piattaforme, che sono stati uno dei punti di forza del 139, sicuramente, comunque sempre come opzione.

La cosa che ho sentito sarà più tecnologica, se la mettono. Un first per Agusta, già usato in macchine più piccole (per quanto ne sapevo, adesso sono fuori da un po' e non sempre aggiornato) da altri.

Modificato da Agustaman
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  • 3 settimane dopo...

Beh dai è già in alto, ora si tratta di lotta alla pari con i maggiori costruttori di elicotteri al mondo! Per tecnologie, fatturato, produzione e gamma AW non ha nulla da invidiare a Bell e Sikorski, mentre si distanzia da Eurocopter solo per le quote di mercato conquistate.

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Beh dai è già in alto, ora si tratta di lotta alla pari con i maggiori costruttori di elicotteri al mondo! Per tecnologie, fatturato, produzione e gamma AW non ha nulla da invidiare a Bell e Sikorski, mentre si distanzia da Eurocopter solo per le quote di mercato conquistate.

 

ho mio zio che è progettista aeronautico all'agusta (non so se adesso ha avuto qualche promozione,lo desumo dal fatto che vadi sempre all'estero sempre per lavoro) e devo dire che quest'azienda mi ha sempre incuriosito fin da piccolo, adesso poi le conoscenze e le notizie su internet mi stanno facendo veramente capire come un'azienda italiana sia leader nel mondo e come il sistema Italia se a regime e se ben adoperato funziona

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Al salone parigino la macchina è stata apprezzata molto dal pubblico e personalmente credo verrà apprezzata molto anche dal mercato. Di sicuro le compagnie che già usano il 139, di cui la stragrande meggioranza con soddisfazione, potranno pensare a questa macchina per ampliare la propria offerta. La cosa che renderebbe vincente questa macchina è l'andarsi ad inserire in un segmento, le 8 tonnellate, dominato da prodotti di derivazione militare (Puma ed S-92 in primis): il mercato civile ha sempre gradito molto mezzi appositamente progettati per le proprie esigenze, la rivoluzione che portò Cessna con il Citation ne è la riprova, senza contare la bellezza di questa macchina rispetto ai pariclasse, che come ripeto nel settore business è sempre un punto a favore. Notate, giusto per dirne una, la maggiore ampiezza della finestratura della macchina italiana rispetto alle altre, condizionate da requisiti di resistenza strutturale e balistica tipicamente militari, ed immaginate la differenza di comfort dovuta anche solo a questo. Aggiungeteci l'insonorizzazione dovuta alla posizione dei motori e la larghezza della cabina...

 

eurocopter_superpuma.jpg

 

0420_C32.jpg

 

bhdt39.jpg

Modificato da Tuccio14
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  • 1 mese dopo...

Ma dove vorranno arrivare?

Haano acquisito la pzl swidink hanno acquisito il 100% del ba609 adesso l'aw 189 ... beh non c'è che dire in un anno l'azienda sta decisamente puntando in alto

 

La Swidnik l'hanno acquistata più per portare in casa gli utili per la produzione della fusoliera del 139 e successivi che per altro. I modelli che hanno sono datati (anche se hanno un leggero ceh ad Agusta mancava), il mercato governativo polacco non credo renda molto (ma potrebbe cambiare in futuro, se mai si uscirà ad questa maledetta crisi)

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il leggero lo usano per realizzare un vertical uav ...

 

 

ps ma A119 non era abbastanza leggero ?

Era praticamente un pariclasse del modello polacco, che acquisendo PZL hanno tolto dalla concorrenza... In pratica ci hanno guadagnato su quattro fronti:

  1. hanno "portato a casa" un sub fornitore,
  2. hanno eliminato un competitor,
  3. si sono assicurati il mercato polacco,
  4. hanno una piattaforma da dedicare totalmente alla ricerca.

E' un po' quello che ha fatto Boeing con l'industria aerospaziale statunitense, anche se ha faticato molto ad integrare la gamma, per portarsi nella posizione di "costruttore di riferimento" nel mercato dei liners, insidiata solo da Airbus che però ha avuto una nascita ed una crescita diversa. Agusta ha già fatto una cosa del genere nel Regno Unito, lasciando sul terreno praticamente solo l'etichetta, trasformandosi in AgustaWestland, ma guadagnando quella dimensione internazionale che un po' mancava, nonchè assicurandosi il profittevole mercato domestico di Sua Maestà, superiore anche a quello italiano.

 

Eurocopter invece ha avuto una nascita diversa, dato che è un consorzio, tant'è che ha una gamma estremamente variegata ed eterogenea. Rimane però il primo costruttore di elicotteri al mondo, ad evidenziare che il funzionamento delle formule varia da settore a settore ed in funzione di innumerevoli variabili.

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Era praticamente un pariclasse del modello polacco, che acquisendo PZL hanno tolto dalla concorrenza... In pratica ci hanno guadagnato su quattro fronti:

  1. hanno "portato a casa" un sub fornitore,
  2. hanno eliminato un competitor,
  3. si sono assicurati il mercato polacco,
  4. hanno una piattaforma da dedicare totalmente alla ricerca.

E' un po' quello che ha fatto Boeing con l'industria aerospaziale statunitense, anche se ha faticato molto ad integrare la gamma, per portarsi nella posizione di "costruttore di riferimento" nel mercato dei liners, insidiata solo da Airbus che però ha avuto una nascita ed una crescita diversa. Agusta ha già fatto una cosa del genere nel Regno Unito, lasciando sul terreno praticamente solo l'etichetta, trasformandosi in AgustaWestland, ma guadagnando quella dimensione internazionale che un po' mancava, nonchè assicurandosi il profittevole mercato domestico di Sua Maestà, superiore anche a quello italiano.

 

Eurocopter invece ha avuto una nascita diversa, dato che è un consorzio, tant'è che ha una gamma estremamente variegata ed eterogenea. Rimane però il primo costruttore di elicotteri al mondo, ad evidenziare che il funzionamento delle formule varia da settore a settore ed in funzione di innumerevoli variabili.

 

mi resta da riflettere su un particolare motivi o no l'Agusta è un azienda che sta andando forte e non si sta dimostrando un carrozzone per silurati politici o raccomandati dell'ultim'ora segno che se in Italia le cose vengono fatte con tutti i criteri adeguati sappiamo essere eccellenti.

Concretamente le differenze evidenziate in qualche post sopra con i suoi concorrenti nati invece da specifiche militari potranno essere nel suo campo dei vantaggi , un elicottero già nato per essere confortevole e non una "corazzata" adattata al fine di fungere come nave da crociera.

Modificato da Gianfra1987
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Che AgustaWestland sia la locomotiva di Finmeccanica non ci sono dubbi. Non conosco nella fattispecie la realtà di Finmeccanica, so solo che nelle purtroppo famose intercettazioni tra il nostro premier ed uno dei dirigenti del gruppo si sente quest'ultimo interloquire con molto... coraggio anche avendo dall'altra parte del telefono il Presidente del Consiglio dei Ministri, e rifiutare seccamente qualsiasi interferenza personale al di la delle dovute ingerenze istituzionali. Questo dovrebbe essere segno della serietà di una delle galline dalle uova d'oro del Ministero dell'Economia, ma non ci metterei la mano sul fuoco, anche perchè finchè le cose vanno bene e mangiano sia pesci piccoli che grossi nessuno ha da ridire, mentre è quando i soldi cominciano a scarseggiare che ci si fa la "guerra" tra colleghi. Inoltre esistono molte altre aziende con status simile a quello di Finmeccanica, ossia s.p.a. partecipate dallo Stato, non ultima quella in cui lavoro, dove scandali e pocessi sono storia recente. Ovviamente alla fine tutti hanno pagato, la giustizia è stata fortunatamente impietosa con i dirigenti corrotti e disonesti, ma non me la sento di dire che il successo commerciale di una delle tante aziende a partecipazione pubblica, seppur la più imponente e strategica, sia segno di un nuovo modo di fare le cose in Italia, anche perchè i dirigenti sono sempre quelli da mezzo secolo ormai...

 

Ho molta fiducia nella nostra generazione, spero che non finisca come quelli che fecero la loro rivoluzione nel '68, generazione che è stata capace di mangiarsi il miracolo economico italiano e lasciarci in eredità solo una mentalità retrograda dove il furbacchione incivile fa da modello ispiratorio. Scusate lo sfogo.

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  • 3 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...

il leggero lo usano per realizzare un vertical uav ...

 

 

ps ma A119 non era abbastanza leggero ?

 

Anche se è monomotore è sempre un 109, struttura vecchia e complessa. Lo Swidnik pesa e costa molto meno per certi mercati potrebbe essere interessante (Africa per esempio, per lavoro, non certo per VIP dove il 109 domina)

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Era praticamente un pariclasse del modello polacco, che acquisendo PZL hanno tolto dalla concorrenza... In pratica ci hanno guadagnato su quattro fronti:

 

http://en.wikipedia.org/wiki/PZL_SW-4

 

Non mi sembra un pariclasse, anche se monomotore è molto più leggero, e Agusta non ha un prodotto del genere dai tempi del 206. Certamente cercheranno di migrare il clente polacco verso i prodotti di Cascina Costa, ma come in UK, dove hanno dovuto continuare ad aggiornare il decrepito Linkx quando stavano facendo il 139 e il 169 (il governo avrà ordiinato quelli per essere sicuro di mantenere il lavoro in UK),

 

http://www.flickr.com/photos/porcelainsbysilvana/6608058831/sizes/l/in/photostream

 

i polacchi probabilmente per un po' faranno lo stesso. Quanto a castrarlo, mi sembra ci stiano investendo

 

http://www.pzl.swidnik.pl/pl/podwieszenie-zewnetrzne-sw-4-uzyskalo-certyfikat-easa/0,-ae,1

 

quindi lo escludo.

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Aggiunta al topic in seguito a info insider recenti. Il 189 è venuto fuori rapidamente perché è il 149 turco riorientato al mercato civile; molti clienti chiedevano qualche posto in più rispetto al 139.

 

Non si sono ancora ripresi dalla scoppola turca :pianto: , erano ormai sicuri di averlo in tasca e non si spiegano il perché del cambiamento all'ultimo momento :blink: .

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  • 5 settimane dopo...

http://en.wikipedia.org/wiki/PZL_SW-4

 

Non mi sembra un pariclasse, anche se monomotore è molto più leggero, e Agusta non ha un prodotto del genere dai tempi del 206. Certamente cercheranno di migrare il clente polacco verso i prodotti di Cascina Costa, ma come in UK, dove hanno dovuto continuare ad aggiornare il decrepito Linkx quando stavano facendo il 139 e il 169 (il governo avrà ordiinato quelli per essere sicuro di mantenere il lavoro in UK),

 

http://www.flickr.com/photos/porcelainsbysilvana/6608058831/sizes/l/in/photostream

 

i polacchi probabilmente per un po' faranno lo stesso. Quanto a castrarlo, mi sembra ci stiano investendo

 

http://www.pzl.swidnik.pl/pl/podwieszenie-zewnetrzne-sw-4-uzyskalo-certyfikat-easa/0,-ae,1

 

quindi lo escludo.

Vabè ovvio che cercheranno di esaurire tutto il potenziale commerciale dello SW-4, sarebbe da masochisti fare il contrario, ma è anche vero che la Polonia non è il Regno Unito e che non mi pare che dopo di quest'operazione si sia cambiato nome in AgustaWestland-PZL... Voglio dire che l'operazione di acquisizione di PZL non è paragonabile alla semi-fusione avvenuta con la Westland, per non parlare del fatto che il Linx Wildcat è praticamente fatto su misura per la Royal Navy, tant'è che non viene praticamente mai proposto nelle gare internazionali. L'SW-4 allarga verso il basso l'offerta di AgustaWestland, ma sono sicuro che in futuro, esaurito il potenziale del progetto, vedremo qualcosa di più "Agustiano" (passatemi il termine) occupare quel segmento di mercato, venendo così a quanto dicevo prima.

 

Poi io parlo da osservatore esterno, l'insider sei tu! ;)

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Ero... e a quei tempi questo segmento era già considerato troppo basso per gli overhead di un'azienda come Agusta, figuriamoci adesso che ha Westland sulle spalle (se guardate al rapporto tra personale e prodotti, l'Agusta è molto più produttiva). PZL potrebbe essere un modo di stare in quel settore con costi più bassi, e quindi, magari con un input da parte dell'ufficio tecnico Agusta (se Fabio e compagnia hanno il tempo di star dietro a qualcosa del genere) potrebbe uscire un successore del SW4 ancora made in Swidnik. Bisogna solo vedere se dopo questa assenza (dai tempi del 206) sul mercato Agusta ha voglia di fare uno sforzo per rientrarci (l'Ecureuil ed EC120 sono veramente competitivi, è c'è molto usato in giro).

 

Quanto alla semi fusione, per quanto ho capito, non è andata veramente a fondo, evidentemente il governo inglese ha fatto capire che se vogliono ancora commesse devono tenere il personale e una direzione tecnica, ma sicuramente ci sarebbe spazio per una maggiore integrazione (e riduzione di spese)

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  • 3 mesi dopo...

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