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Missili antiaerei spalleggiabili


°Delta

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Salve a tutti,vorrei sapere come funzionano i sistemi spalleggiabili come strela,stinger ecc insomma a che distanza ingaggiano,come fa l'operatore a sapere quando il bersaglio è "agganciato" la loro affidabilità ecc.. inoltre spero che non esista un altra discussione al riguardo,lo chiedo poichè non riesco ad usare la ricerca xD

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Non saprei, mai usati, tu chi ci devi far fuori?

Comunque non dovrebbe essere difficile. Metti guanti e occhiali, togli il coperchio del missile così può vedere il bersaglio, attacchi la batteria, miri visivamente attraverso un mirino ottico (la testa cercante avrà un angolo di visuale limitato), dici a quel fesso del tuo assistente/caricatore/osservatore di togliersi da li dietro se non vuole andare a fuoco, togli la sicura, schiacci un bottone o fai fare un primo scatto al grilletto e il missile si mette in cerca, appena vede il bersaglio dovrebbe accendersi una luce verde e tu senti un cicalino o fischietto, dopodichè spari, il resto lo fa da solo.

Appena spari, datti subito perchè chiunque nel raggio di almeno dieci chilometri avrà visto da dove è partito il tuo missile... (Quindi il consiglio è trovare un buon nascondiglio PRIMA di sparare, eviterei cose come case, capanne, fossi e robe del genere, dato che sono il primo posto che io bombarderei a morte se fossi il compagno del tizio che si è preso il tuo missiletto nel sedere... Il nascondiglio ovviamente NON può coincidere con il sito di lancio, questo per le anime più semplici...).

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Si, diciamo che a parte i sistemi più moderni, come regola generale ogni missile terra-aria ha precisi limiti che non vanno superati, cioè acquisisce un bersaglio solo se questo ricade entro centri parametri di angolo visuale, distanza, velocità, quota, direzione, ecc... Non è che uno si mette a sparacchiare Stinger e ci abbatte sempre un F-102 (o 106) nel 100% dei casi...

I SAM portatili quindi funzionano "meglio" contro bersagli vicini, bassi, lenti e soprattutto "ben orientati", cioè anche se oggi sono sicuro che ci sono missili all-aspect, cioè che vedono i motori di un velivolo anche da davanti, in realtà la migliore posizione da cui sparare resta sempre quellla in coda, in cui sono esposti gli ugellli delle turbine.

Funzionano bene contro elicotteri e aerei subsonici a bassa quota.

Aerei molto veloci e/o supersonici hanno poche probabilità di essere abbattuti da un SAM portatile, colpo di fortuna (o di sfiga) a parte ovviamente. Certo che se invece di spararne uno, se ne sparano diversi allora il discorso può anche cambiare di parecchio.

Gli elicotteri sono le vittime predestinate dei SAM portatili. Inoltre anche le piste sono un ottimo bersaglio perchè lì gli aerei sono nei loro momenti più critici (decollo o atterraggio).

Un altro discorso è l'identificazione radio e IR del bersaglio, cioè come si distingue un amico da un nemico? Ci sono i sistemi IFF (identification friendly or foe), che si basano sia su trasponder che su barre riflettenti sugli aerei ("bird slicers").

Oggi poi i sistemi di flares sono stati potenziati di molto, anche se i missili sono stati "raffinati" anche al punto di saper distinguere tra flares, sole e bersagli veri. Una volta per esempio una testa cercante IR poteva essere ingannata dal sole, o dal riflesso del sole su superfici riflettenti. Oggi non credo che ci caschino più.

Inoltre, le turbine anzi le pale delle turbine hanno anche una variabile "firma" ultravioletta e alcuni missili oltre che IR, sono sensibili anche all'ultravioletto.

La vera arma però è la grande mobilità dei lanciatori: una coppia di uomini ben addestrata si può spostare e mimetizzarsi e questo crea un vero ginepraio di minacce sul campo di battaglia, un vero casino che cerca di creare il caos e il panico tra i piloti nemici.

 

http://www.youtube.com/watch?v=KBJ8e_IVOO0&NR=1

Modificato da Hobo
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Gli elicotteri sono le vittime predestinate dei SAM portatili. Inoltre anche le piste sono un ottimo bersaglio perchè lì gli aerei sono nei loro momenti più critici (decollo o atterraggio).

 

 

I Russi ne sanno qualcosa a riguardo , i video postati sono eloquenti , durante l'invasione Russa gli americani passarono ai ribelli Afghani centinaia di missili Stinger che fecero strage di equipaggi sovietici , si rivelarono talmente micidiali che quando i Russi si decisero a lasciare il paese la CIA fu incaricata di ricomprare tutti gli Stinger che riusciva a rintracciare pagandoli decine di migliaia di dollari ciascuno ...

 

 

 

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i ceceni, probabilmente, usano armi di fabbricazione russa o cinese. anche i talebani pare abbiano qualcosa del genere, ma in numero davvero limitato.

inoltre, tieni conto che il "poco tempo fa" sono 10anni e queste armi scadono, soprattutto quando non sono tenute a regola d'arte.

 

ad esempio, su RID, nell'articolo sugli insurgents afgani, se ne parlava in maniera precisa, portando anche l'esempio di un nostro AB-212 ingaggiato senza successo da un SA-14.

Modificato da vorthex
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i ceceni, probabilmente, usano armi di fabbricazione russa o cinese. anche i talebani pare abbiano qualcosa del genere, ma in numero davvero limitato.

inoltre, tieni conto che il "poco tempo fa" sono 10anni e queste armi scadono, soprattutto quando non sono tenute a regola d'arte.

 

ad esempio, su RID, nell'articolo sugli insurgents afgani, se ne parlava in maniera precisa, portando anche l'esempio di un nostro AB-212 ingaggiato senza successo da un SA-14.

 

ammazza non la sapevo quella del nostro AB-212 ingaggiato da un IGLA, vabbò meglio per i nostri soldati che non debbano affrontare questi rognosissimi missili.

ma il SA-14 che possibilità ha di colpire un elicottero? mi ricordo che per lo STELA le possibilità erano più o meno del 20 per cento.

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ammazza non la sapevo quella del nostro AB-212 ingaggiato da un IGLA, vabbò meglio per i nostri soldati che non debbano affrontare questi rognosissimi missili.

ma il SA-14 che possibilità ha di colpire un elicottero? mi ricordo che per lo STELA le possibilità erano più o meno del 20 per cento.

 

 

Non è un Igla, è un Gremlin, comunque son brutte bestie per chiunque, anche se in mani non addestrate perdono molta della loro efficacia.

 

Riguardo all'ingaggio dell'AB-212 comunque non ci son certezze.

 

Riguardo al possibile traffico dalla cecenia è improbabile: anche le milizie caucasiche rimaste non stanno messe molto bene e certo non disporranno di vasti arsenali, i missili se li tengono ben stretti e certo non li spediscono per migliaia di km con alta probabilità di verderseli sequestrare per fare un favore ai fratelli afghani. Poi la maggior parte delle armi in mano agli insurgent ceceni ormai saranno scadute derivando direttamente dalle scorte della repubblica di ikheria, a sua volta ex-sovietiche.

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ammazza non la sapevo quella del nostro AB-212 ingaggiato da un IGLA, vabbò meglio per i nostri soldati che non debbano affrontare questi rognosissimi missili.

ma il SA-14 che possibilità ha di colpire un elicottero? mi ricordo che per lo STELA le possibilità erano più o meno del 20 per cento.

A me quello del video da me postato mi sembra proprio un SA-14 (o 18 boh) e il bersaglio colpito un Hind. Gli elicotteri sono il bersaglio preferito per uno armato di questo tipo di missili. Calcolare le probabilità assolute di successo non ha alcuna importanza: ogni situazione è a sè stante, inoltre anche se non abbatti nessuno, se riesci a costringere un elicottero nemico a interrompere quello che sta facendo e a intraprendere manovre di scampo per evitare i tuoi missili, hai già vinto.

 

Notare come molto probabilmente l'istruttore è proprio quello che gira il video. Due elicotteri passano (prima un Mi8 e poi un Mi24), ma lui dice qualcosa che a me pare sia molto probabilmente come un "aspetta - aspetta", o "fermo - fermo" e quello con il missile non spara e se ne ritorna in posizione di attesa vicino al pino (che mi pare un bel cedro tipico dell'Asia).

Cedro, passo di montagna, elicotteri lenti e ad alta quota (si sentivano sicuri), uomini calmi che quasi sembrano come a un'esercitazione: quelli li stavano aspettando secondo me.

Doveva essere un punto in cui gli afghani sapevano che gli elicotteri transitavano e a che ora. E' importante per i piloti non fare mai due volte la stessa strada...

 

 

Il SA-14 è un SA-7 con nuova testa cercante raffreddata. Essendo raffreddata, credo che questo serva a renderla più sensibile al calore, in quanto il contrasto con la bassa temperatura del sensore è maggiore. La sorgente del refrigerante sta con la batteria, rispettivamente davanti e dietro al grilletto.

Le batterie e il refrigerante hanno una scadenza, quindi come scrive Vortex vanno sostituite, sennò scadono.

La testa cercante credo che abbia una spoletta sia da contatto, che laser. Il laser riflesso dal bersaglio causa lo scoppio della testata. Siccome l'energia riflessa ha un'alta soglia, bisogna che sia riflessa in grande quantità, quindi il missile deve arrivare vicino al bersaglio prima di esplodere, se non trova niente, esplode da solo dopo un certo tempo. Notare anche come il motore a razzo si accenda dopo il lancio. All'inizio mi sembra che si accenda un piccolo booster che serve a far uscire il missile dal tubo, quando è abbastanza lontano, si accende il motore vero e il booster esaurito cade, questo forse per non bruciacchiare la barba di chi spara.

Modificato da Hobo
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è prevista l'entrata in servizio di nuovi tipi di questi missili o nuove versioni di quelli già esistenti???

 

 

I missili attuali rispondono alle esigenze, al massimo ci sono le nuove sottoversioni sviluppate. Riguardo allo stinger lo standard ormai è il block II, mentre l'Igla-S sta cominciando ad essere equipaggiato in discreti numeri.

 

Di relativamente nuovo e differente come concetto c'è poi lo starstreak, che dovrebbe ormai essere allo standard Mk.2

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Interessantissimo lo Starstreak, e non sapevo niente a proposito della sua esistenza!!! veramente un missile affascinante,peccato non sia leggero come un IGLA o uno stingher,sennò sarebbe veramente il missile spalleggiabile perfetto

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Allarme n. 1 ....

 

Source: Aviation Week and Space Technology

 

Weapons Migrate From China to Afghanistan

 

 

By David A. Fulghum, Robert Wall

Washington, London (Dec. 13, 2010)

 

 

ChinaQW1manpad_defensetalk.jpg

 

 

Chinese advisers are believed to be working with Afghan Taliban groups who are now in combat with NATO forces, prompting concerns that China might become the conduit for shoulder-fired anti-aircraft missiles, improved communications and additional small arms to the fundamentalist Muslim fighters.

 

A British military official contends that Chinese specialists have been seen training Taliban fighters in the use of infrared-guided surface-to-air missiles. This is supported by a May 13, 2008, classified U.S. State Department document released by WikiLeaks telling U.S. officials to confront Chinese officials about missile proliferation.

 

China is developing knock-offs of Russian-designed man-portable air defense missiles (manpads), including the QW-1 and later series models. The QW-1 Vanguard is an all-aspect, 35-lb. launch tube and missile that is reverse-engineered from the U.S. Stinger and the SA-16 Gimlet (9K310 Igla-1). China obtained SA-16s from Unita rebels in then-Zaire who had captured them from Angolan government forces. The 16g missiles have a slant range of 50,000 ft. The QW-1M is a variant that incorporates even more advanced SA-18 Grouse (9K38 Igla) technology.

 

So far, there has been a curious absence of manpad attacks on NATO aircraft in Afghanistan. One reason is that the Russian equipment still in place is out of date and effectively no longer usable, the British official says. Another may be that the possession of such a weapon is a status symbol, so owners are reluctant to use it. However, the introduction of new manpads could change that equation.

 

Although there have been no attacks using manpads, “we act as if they exist,” notes the British officer. “We know they are out there,” he says, alluding to the proliferation of increasingly advanced missiles on the black and gray markets.

 

In fact, NATO officials know they exist, at least in Iraq, according to the classified U.S. State Department document. U.S. officials were instructed to provide the Chinese government with pictures of QW-1 missiles found in Iraq and ask how such missiles were transferred.

 

“In April 2008, coalition forces recovered from a cache in Basra, Iraq, at least two Chinese-produced Iranian-supplied QW-1 manpads that we assess were provided by Iran to Iraqi Shia militants. The date of production for the recovered QW-1 systems is 2003, but it is not known when these particular launchers were transferred by China to Iran or when the launchers entered Iraq,” the cable says. “Beijing has typically responded by asserting that its sales are in accordance with international law, that it requires end-users to sign agreements pledging not to retransfer the weapons, or—disingenuously in the judgment of [u.S. government] technical experts—that it cannot confirm that the weapons recovered by coalition forces in Iraq are actually Chinese in origin.”

 

Talking points in the cable allege that Chinese-origin weapons have been sent to Afghanistan.

 

“Iran is the world’s most active state sponsor of terrorism,” the cable says. “We know that Iran has provided Chinese weapons to extremist groups in Iraq and Afghanistan that are using these weapons to kill Americans and Iraqis, something we take very seriously. Iran is not a responsible purchaser of military equipment. There is an unacceptably high risk that any military equipment sold to Iran, especially weapons like manpads, that are highly sought-after by terrorists, will be diverted to non-state actors who threaten U.S. and coalition forces in Iraq and Afghanistan.”

 

Other U.S. officials are less sure about the Chinese missile threat. Army officials told Aviation Week of an unsuccessful, multi-manpad attack against a U.S. helicopter in Iraq last year, but a senior intelligence official expressed doubt that Chinese aid to the Taliban has included weaponry. But he acknowledges that Chinese activities most certainly include intelligence gathering that could be of use in China’s own internal conflicts with its restive Muslim populations. That analysis could project U.S. hopes, whether well-founded or not, that China will not become involved in weapons trade to insurgent groups.

 

“[China] would not be doing something directly that involves weapons used in the fight against the U.S.,” the U.S. official says. “If they got caught, it would bring down a pall on all their dealings with the U.S.—that they are trying to cultivate—and it would stoke the far right to portray China as the bad guys and raise the flag of the evil PRC.

 

“There’s also the question of why would they want to alienate the U.S. when it’s doing their work of trying to keep a militant Islamic group from destabilizing Afghanistan,” he says. “There probably are Chinese there among the Taliban. They may even be offering help of some sort, but they are actually there to gather information and knowledge about the Taliban. It’s just good basic intelligence work.”

 

That kind of Chinese intelligence involvement has surfaced in Kyrgyzstan where U.S. officials say China has an impressive presence. In fact, the Wiki­Leaks trove of State Department documents reveals a confrontation between the U.S. and Chinese ambassadors in Kyrgyzstan. The U.S. official, Tatiana Gfoeller, asked Zhang Yannian in early 2009 about a covert attempt by China to bribe the Kyrgyz government with $3 billion in cash to close the U.S. military base at Manas, which is a primary logistics center for operations in Afghanistan.

 

Zhang did not expressly deny the bribe, but said the idea was impossible because China was a staunch opponent of terrorism. He said that China had actually rejected offers from locals to set up a military base to counterbalance Russian and U.S. influence.

 

“[China] is not concerned about the base in Kyrgyzstan because of [u.S. operations in] Afghanistan but because it is a U.S. presence on the western border of China,” says the U.S. intelligence official. (Kyrgyzstan borders China’s Xinjiang province.)

 

Other analysts believe that China is playing a deeper game than intelligence gathering and is actually involved in or facilitating international arms proliferation to Iran and other mineral-rich countries in the Middle East and Africa.

 

This is borne out by yet another leaked cable, posted in mid-2008, that asked U.S. officials to ask several governments to help stop a North Korean flight to Iran. They were told to encourage the nations to deny overflight of the aircraft or “require that it land and be subjected to inspection.”

 

The flight came to light when the Kyrgyz government denied permission for overflight and notified the U.S. The flight, from Pyongyang to Tehran, was described as a “proliferation concern” and “may be carrying [North Korean] personnel involved in ongoing cooperation with Iran on ballistic missiles” (AW&ST Oct. 18, p. 24).

 

The aircraft had been scheduled to overfly China, Kyrgyzstan, Uzbekistan and Turkmenistan. The U.S. also asked that the return flight, three days later, be denied or subjected to inspection.

 

“Alternatively,” the cable says, “if this aircraft requests a fueling stop in your country, we request that you grant this permission and promptly search the aircraft upon its arrival for evidence of prohibited items or activities.”

 

Of particular concern was the “transfer of WMD [weapons of mass destruction] components or delivery systems, certain military goods and related materials including spare parts [and] transfers from or to North Korea of technical training, advice, services or assistance related to WMD, their delivery systems and certain conventional arms.”

 

The U.S. is currently asking the International Atomic Energy Agency to take a closer look at North Korea’s sharing of nuclear technology. It is investigating the transfer of a nuclear reactor to Syria that was destroyed by an Israeli air force strike in early 2007 (AW&ST Oct. 8, 2007, p. 28). Washington is expressing concern about transfers of centrifuges to Iran and Myanmar in the wake of Pyongyang’s recent unveiling of a new uranium enrichment facility and growing suspicion that others remain hidden.

 

Military leaders of the nations in the Persian Gulf region called for a shared missile defense system to counter the spread of ballistic missiles and to balance the concern that non-state groups such as Hezbollah and Hamas are acquiring more advanced weaponry.

 

The U.S. has Patriot missiles stationed in a number of countries in the region. The United Arab Emirates is buying its own Terminal High-Altitude Air Defense system to complement a Patriot deployment in 2012. In addition, the UAE and U.S. have created a missile defense training center at Al Bateen AB to parallel the Air Warfare Center at Al Dhafra AB. The relationship between the two bases is expected to expand as anti-missile weapons—such as Raytheon’s Ncade variant of the AIM-120 Amraam—that can be carried by fighter aircraft are fielded.

 

An interlocking air defense system for the region is crucial because an enemy ballistic or cruise missile may fly through the airspace of several countries to reach its target.

 

Photo Credit: defensetalk.com

 

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Allarme n. 2 ....

 

Source: Ares

A Defense Technology Blog (AW&ST)

 

Libyan Fallout: Greater MANPADS Threat

 

Posted by John M. Doyle at 3/4/2011 5:19 PM CST

 

 

Forget rising oil prices, defense analysts say the fallout from escalating unrest in Libya could include more small arms flooding the black market – including portable heat-seeking missiles capable of shooting down an airliner, the New York Times reports.

 

manpads.jpg

 

Besides the assault rifles, rocket-propelled grenades, machine guns and ammunition taken by rebels from the captured armories and supply depots of the defiant Qaddafi regime, the Times says photos indicate some Libyan rebels are walking around with Soviet-era shoulder-fired missiles like the Strella SA-7.

 

The fear is that even more sophisticated surface-to-air missiles, known as MANPADS (for Man-Portable Air Defense Systems) could wind up in the hands of terrorists, after years of non-proliferation efforts to collect and destroy what the U.S. State Department calls a “serious potential threat to global civilian aviation.”

 

The U.S. has destroyed more than 32,000 MANPADS in 30 countries since 2003, according to a State Department press release on the Federation of American Scientists Website. The U.S. Homeland Security Department explored – but never deployed – a number of counter-MANPADS technologies for commercial airliners in the years after the 9/11 terror attacks, particularly after two missiles were fired at an Israeli charter airliner in East Africa in 2002 and one struck a civilian cargo jet over Baghdad in 2003. There was no loss of life in either incident.

 

 

So it was interesting that the Fiscal 2012 defense budget seeks $21.4 million for the Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) to continue developing Excalibur, a lightweight defensive laser weapon, to protect unmanned aerial vehicles and other low-flying aircraft.

 

For additional details, visit 4GWAR.

 

Links ....

 

http://atwar.blogs.nytimes.com/2011/03/04/the-perils-of-libyas-loose-arms-part-ii/?partner=rss&emc=rss

 

http://www.armscontrol.org/factsheets/manpads

 

http://www.fas.org/programs/ssp/asmp/MANPADS.html

 

http://4gwar.wordpress.com/2011/03/04/counter-terrorism-potential-manpads-boom-on-black-markets/

 

.

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Allarme n. 3 ....

 

Source: Ares

A Defense Technology Blog (AW&ST)

 

 

Libyan Arms Help Stoke the Black Market, May Go Intercontinental

 

Posted by David A. Fulghum at 3/7/2011 2:17 PM CST

 

 

Russians exporters have banned arms sales to Libya and describe the country as being in a state of complete organizational disarray, both in government and rebel areas of the country. Arms storage sites have been both bombed and looted.

 

U.S. analysts worry that man-portable surface-to-air missiles like the SA-7 and rocket propelled grenades which are a low altitude threat to helicopters are being looted from government stockpiles for sales to international black market operators. Large groups of Libyan rebels have been seen with assault rifles, machine guns, light anti-aircraft guns like the ZSU-23/2, mines, grenades and various types of anti-tank missiles.

 

What has been looted isn’t completely clear.

 

“What we’ve see so far all appears to be SA-7Bs [man portable air defense system] or one of the foreign variants,” says Matthew Schroeder, the Washington-based director of the Arms Sales Monitoring Project for the Federation of American Scientists. “I haven’t seen anything more sophisticated than that. It’s not a trivial system, because it can take down an aircraft. It would be much worse if we were seeing SA-18 [Grouse or Igla 9K38] or SA-24 [Grinch or Igla-S 9K338 anti-aircraft missiles] leaving depots. That may tell us something about the international community’s efforts to minimize the delivery of advanced weapons that could have been forwarded by Gaddafi to insurgents.”

 

In the 1970s, Gaddafi was one of the primary sources of weapons to many non-state fighters including the Irish Republican Army. One of the looted SA-7Bs shows it was made in 1977.

 

“We haven’t seen a lot of advanced systems,” Schroeder says. “We’ve seen a lot of older RPGs, at least one AT-3 Sagger [anti-tank missile] and, more commonly, recoilless rifles.”

 

What is already on the black market are SA-7s and SA-14s. Many of these proliferated after the fall of the governments of Iraq in 2003 (possibly including SA-16s) and Albania in 1997. What is now of concern to international monitors is the early proliferation of advanced manpads such as the SA-18 and SA-24 that are built to ignore self-defenses carried by modern warplanes and a few commercial aircraft.

 

In contrast, “the number of SA-18s on the black market is comparatively limited,” Schroeder says. “We saw several in Somalia and some in Chechnya, but that’s very rare. We’ve not seen SA-24s on the black market [at all], but they have been exported in large numbers to Venezuela.”

 

Proliferation monitoring groups are concerned that the missiles will leak out of Venezuela’s arsenals and into the hands of Columbian rebels and narco-traffickers. At least 1,800 SA-24s were imported by Venezuela in 2009 alone. The most likely customers for illegal sales of advanced weapons, particularly manpads, are the Taliban in Afghanistan and the Shabab militia in Somalia (to deter the Ethiopian air force), he says.

 

“Since this is not state of the art equipment [leaving Libya], it will be interesting to see where it ends up,” Schroeder says. “The Somalis may be interested, and it may move inter-continentally too” since China is no longer as involved in manpad proliferation as it once was.

 

“The recently prosecuted Operation Smoking Dragon was an undercover case in which drug traffickers were approached to get QW-2 [manpads] from China,” he says. “What it suggests is that the Chinese are pretty protective of their systems and that international attention has chilled the black market in manpads including in China. Some of the potential sources are skittish about providing the weapons for fear that U.S. intelligence would be involved.”

 

Leaks from U.S. State Department Reports talk of Chinese missiles being sold to the Taliban. “I suspect they are referring to Iranian-produced versions of the QW-1 and QW-2,” Schroeder. “I would be surprised if there are Chinese manufactured and sourced [manpads] floating around [iraq and Afghanistan].”

 

Meanwhile, the black, grey and white arms markets and even U.S. undercover operations are putting weapons in the hands of narco-bandits, in Mexico for example. A federal operation to put weapons into circulation and then trace them to the Mexican drug cartels has left many of them unaccounted for while others have been traced to crimes including the murder of a U.S. agent in Mexico.

 

The investigation, known as Operation Fast and Furious, led to weapons being spread across the most violence-torn states in Mexico with at least 195 linked to some form of crime or law enforcement action, according to the Los Angeles Times.

 

The Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, which ran the operation, said that 1,765 guns were sold to suspected smugglers during a 15-month period of the investigation. Of those, 797 were recovered on both sides of the border.

 

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  • 4 mesi dopo...

Gli aerei civili hanno dispositivi che rilevano l'agganciamento?La domanda mi è sorta quando ho visto la foto del dhl colpito da un missile spalleggiabile.

I piloti sapevano che erano stati agganciati e che il missile era partito o lo ignoravano finchè non hanno sentito l'esplosione?

Certo non sarà come lanciare chaff/flare ma forse qualche manovra vale la pena tentarla invece di rimanere in volo stazionario (in questo caso non era possibile dato che era in atterraggio).

Comunque vista l'alta velocità di un aereo, seppur civile, avrebbe qualche possibilità di schivare un missile nato per gli elicotteri (in condizione di trovarsi ad alta quota ed essere consapevoli che il missile è in volo).

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