sorciverdi58 Inviato 1 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 (modificato) Il giorno 4 Settembre 1943, ricorrerà il triste anniversario della scomparsa di uno dei più valorosi e abili piloti della Regia Aeronautica: il Magg. pil. Giuseppe Cenni, Comandante del 102° Gruppo b.a.t. (bombardamento a tuffo), nonchè (sippur ad interim) dell'intero 5° Stormo Assalto. Egli, il più giovane dei nostri Comandanti di Reparto (perì, infatti, a soli 28 anni), venne abbattuto, nei cieli d'Aspromonte, a bordo del suo Reggiane Re 2002, il giorno 4 Settembre 1943, mentre faceva ritorno all'Aeroporto di Manduria (in Puglia), da un nugolo di Spitfire nemici. Allorquando mancavano pochi giorni all'annuncio ufficiale dell'Armistizio - peraltro, GIA' FIRMATO IN SEGRETO, a Cassibile, in data 3 settembre - venne ordinato al suo Gruppo di contrastare lo sbarco alleato a Reggio Calabria: Cenni, con i pochi velivoli ancora utilizzabili, partì per la sua ultima missione di guerra; ma non fece ritorno alla base. Colpito ripetutatmente, il suo velivolo si schiantò fra gli uliveti, prendendo immediatamente fuoco. Il giovane Maggiore venne decorato di medaglia d'oro al valore militare, con la seguente motivazione: «Abilissimo pilota da caccia e da bombardamento a tuffo, consumò la sua breve giovinezza per la grandezza della Patria. Sempre e dovunque rifulsero le sue preclari virtù spirituali e professionali; sempre primo nell'azione e nel rischio seppe in due guerre duramente combattute guadagnarsi ben sei medaglie d’argento e due promozioni per merito di guerra. Nelle memorabili giornate dal 10 al 19 luglio, seguito dall'assoluta dedizione dei gregari, contrastò il passo agli invasori con inesausto aggressivo accanimento, superando ogni limite umano dell'ardimento ed in duri combattimenti con la caccia avversaria tre volte riusciva a disimpegnare i propri gregari assaliti da numero preponderante di caccia nemici. Durante un’azione di bombardamento a tuffo nell'inferno di ferro e di fuoco della zona di sbarco dello stretto di Messina scompariva sopraffatto dal numero. Esempio imperituro di elette virtù militari, sublime amor patrio, abnegazione ed eroico attaccamento al dovere.» — Cielo del Mediterraneo, 10 luglio - 4 settembre 1943. Dal 1º marzo 1971, al Maggiore Cenni è stato intitolato il 5º Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana, di stanza sulla base aerea di Cervia-Pisignano (Ravenna). Vorrei, pertanto, ricordare la sua splendida figura di Uomo e di Aviatore, grazie anche al contributo di tutti voi, amici. Modificato 1 Settembre 2010 da sorciverdi58 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
sorciverdi58 Inviato 1 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 (modificato) Beh, visto che – al momento – nessuno prosegue nella discussione/commemorazione della figura di Giuseppe Cenni, mi vedo costretto a tratteggiare una rapida biografia dell’Eroe. Egli nacque a Casola Valsenio, nel 1915; e, dopo aver frequentato, a Parma, l’Istututo d’Arti, nel 1935 si arruolò nella Regia Aeronautica, quale allievo ufficiale pilota di complemento. Conseguito il brevetto di pilota, su Fiat C.R.20, egli partì volontario per la guerra di Spagna, nell’anno successivo. Volò nei cieli iberici con il nomignolo di “Stella”; e combattè nella 1^ e nella 5^ squadriglia, facendosi onore e conseguendo ben sei vittorie aeree. Ritornato in Italia, venne decorato e confermato in S.p.e., nonché qualificato “istruttore acrobatico”; e venne assegnato al 51° Stormo. Successivamente, allorquando la Regia acquistò i famosi “Picchiatelli”, Cenni, dopo aver frequentato il corso per diventare pilota di Ju 87 Stuka, venne assegnato alle mansioni di bombardamento a tuffo; e divenne il Comandante, con il grado di Capitano, della 239^ Squad. B.a.t.., a Galatina (Lecce). Si distinse per le sua azioni e per la sua temerarietà, nei fonti Greco/Albanese e Jugoslavo. Nel corso del 1942, venne promosso Maggiore per meriti di guerra (le sue azioni contro la Flotta inglese divennero leggendarie, quanto a tecnica di combattimento e bravura); e gli venne assegnato il Comando del 102° Gruppo b.a.t.. Per la sua audacia, si meritò – in tutto – ben SEI Medaglie d’Argento al v.m.. Nel luglio 1943, poi, dopo la scomparsa del Colonnello Guido Nobili, venne nominato – ad interim – Comandante di tutto ciò che restava del glorioso 5° Stormo; ed effettuò il passaggio, quanto a dotazione di aeromobili, dagli Stuka ai più performanti (ma anche delicati, quanto a fragilità del propulsore) Reggiane Re 2002. Il maggiore Cenni, sin dall'inizio delle sue missioni di bombardiere in picchiata, prese ad usare un segnale radio per tutti i piloti della 239^ squadriglia, onde indicare l'attacco. La frase era "Valzer, ragazzi !!!". Negli anni, la frase divenne famosa e caratteristica della squadriglia; e venne inserita nello stemma del 102° gruppo, ancora esistente e presente nella coda degli odierni Tornado. Modificato 1 Settembre 2010 da sorciverdi58 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
sorciverdi58 Inviato 1 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 (modificato) Nell’attesa di ulteriori Vostri contributi, vorrei citare alcune semplici cifre, esemplificative del grande contributo – offerto da Cenni e dalla “sua” 239^ Squad. B.a.t. e dal “suo” 102° Gruppo B.a.t.-, durante la battaglia Aeronavale di Mezzo Giugno, detta anche la “Battaglia di Pantelleria”. Le azioni di guerra dei giorni 14 e 15 giugno furono, infatti, memorabili: i 18 Stuka della formazione, nonostante la rabbiosa reazione antiaerea e i ripetuti attacchi della caccia nemica, inflissero ingenti danni alla flotta nemica: – un incrociatore da 9.000 tonnellate affondato con 3 bombe da 1.000 Kg; – una nave da trasporto affondata con 2 bombe da 500 kg; – una nave da guerra danneggiata con bombe cadute a 10/15 metri di distanza dal bersaglio; – due piroscafi mercantili, per un totale di 27.000 tonnellate, affondati; – una nave imprecisata colpita da bombe da 500 kg.; – due piroscafi danneggiati; – un velivolo nemico Hurricane abbattuto. Per completezza, poi, preciso come - nel famigerato giorno della sua morte - il Magg. Giuseppe Cenni volasse con un Re 2002, avente il codice "239-4"; e, assieme a lui, vennero abbattuti altri due ns. velivoli. Gli alleati persero, nelle concitate fasi dei combattimenti con i ns. Macchi di scorta, ben tre Spitfire. E il tutto - lo ribadisco - ad ARMISTIZIO GIA' FIRMATO !!! Modificato 1 Settembre 2010 da sorciverdi58 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 1 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 Mi dispiace io sono un autodidatta: non posso dare contributi, ma leggo appassionatamente quello che tu scrivi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
sorciverdi58 Inviato 1 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 Mi dispiace io sono un autodidatta: non posso dare contributi, ma leggo appassionatamente quello che tu scrivi. Hobo, ma stai scherzando ??? Senza la tua "determinante" presenza, questo settore del Forum... perderebbe una gamba !!! Ciao. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
sorciverdi58 Inviato 1 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 1 Settembre 2010 (modificato) Vista la carenza di contributi alla discussione/commemorazione, procedo... in solitaria. E, proseguendo con le fredde cifre, durante il suo servizio nei ranghi della Regia, il Magg. Cenni partecipò, in tutto, a 138 azioni di guerra: bombardamenti, partenze su allarme, trasferimenti di reparto, ricognizioni armate, azioni di disturbo e caccia libera su Malta, ricerca naufraghi, scorta e protezione convogli navali, combattimenti aerei. Il tutto per un totale di 236,20 ore effettive di navigazione aerea bellica. Riprendendo le belle parole di Paolo Pesaresi, posso anche aggiungere che “la vita aviatoria di Cenni è un susseguirsi di meravigliosi episodi, dove la passione e il rischio sono gli elementi predominanti. La storia del Gruppo e dello Stormo, lo spirito di corpo e le tradizioni del reparto non possono essere compiutamente compresi, se non si conoscono anche la vita, le imprese e l’olocausto del pilota Cenni, che del reparto ha fatto parte integrante, fin dalle origini e allo stesso ha imposto il suo spirito, il suo stile e la sua volontà ferrea”. Nei primi anni sessanta, il suo paese natale, Casola Valsenio, gli dedicò una via; e altrettanto fece il comune di Parma, nel quartiere Cittadella. Per coloro che fossero interessati a saperne di più, anni fa, il Generale Giuseppe Pesce (che con Cenni ebbe l'onore di volare) pubblicò, nel 2002, il bel libro "Giuseppe Cenni - Pilota in guerra", edito da Ufficio Storico Aeronautica. Sul seguente sito (scritto, però, in inglese) viene indicato - con dovizia di particolari - tutto il percorso operativo dell'Eroe: http://surfcity.kund.dalnet.se/italy_cenni.htm Modificato 1 Settembre 2010 da sorciverdi58 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
BrunoPilot Inviato 2 Agosto 2022 Segnala Condividi Inviato 2 Agosto 2022 Non conoscevo questo nostro Eroe e mi sto interessando alla sua storia. Non riesco però a reperire informazioni esatte del luogo dove fu abbattuto. L'Aspromonte è abbastanza vasto (e appena faccio il mio giretto, lo sorvolo con piacere), ma sarebbe interessante capire almeno l'area o il comune. Ho una idea interessante su come dare a questo nostro Eroe la giusta memoria qui in zona... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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