matteo16 Inviato 18 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 18 Settembre 2010 OPERAZIONE JERICHO L'eroica missione compiuta da tre formazioni di cacciabombardieri Mosquito della RAF che nel febbraio 1944 portò alla liberazione di 258 maquis prigionieri della Gestapo. Nel febbraio 1944 una formazione di 19 cacciabombardieri De Havilland Mosquito Mk VI lasciò l'Inghilterra per una missione speciale, il cui obiettivo consisteva nell'aprire un varco tra le mura della fortezza-prigione di Amiens, nel nord della Francia, e consentire la fuga di 717 uomini, tra prigionieri politici e partigiani francesi. 120 tra questi erano condannati all'esecuzione per aver preso parte alla lotta contro l'occupazione nazista. La missione venne sollecitata dai vertici della resistenza francese, come ultimo disperato tentativo per salvare i compatrioti da morte sicura per mano della Gestapo. Londra nutriva però non pochi dubbi sulla possibilità di far eseguire un'incursione con bombardamento di precisione dalla RAF, e con l'inevitabile pericolo di uccidere anche chi doveva essere salvato. Compito dei bimotori De Havilland Mosquito era colpire le mura esterne del carcere, aprire almeno un grosso varco e demolire alcuni edifici interni occupati dalla guarnigione tedesca. Era assai evidente l'esigenza di effettuare un bombardamento di estrema precisione e da quota molto bassa. Anche il minimo errore avrebbe comportato il fallimento della missione ed una drammatica carneficina per i patrioti francesi. Era necessario compiere un avvicinamento raso terra a pochi metri dal suolo, sganciare su punti ben definiti della struttura carceraria e quindi cabrare bruscamente per superare le mura della prigione alte circa 7 metri. Di fondamentale importanza il tempismo nella sequenza di intervento dei vari Mosquito, nelle fasi di attacco, sganciamento e protezione: la missione non avrebbe potuto essere ripetuta. All'operazione, battezzata con biblica fiducia “Jericho”, avrebbero partecipato tre formazioni di cacciabombardieri britannici tra i più collaudati per maneggevolezza, velocità e versatilità operativa, ciascuno dotato di due bombe dirompenti da 227 kg. con spolette a scoppio ritardato di undici secondi ed equipaggiati con i migliori piloti dei 21st, 464th e 487th Squadron. Dopo rinvii dovuti alle pessime condizioni meteorologiche, finalmente la mattina del 18 febbraio un messaggio in codice morse “colpire ora o mai più, le esecuzioni sono imminenti” venne fatto pervenire dai comandi della Resistenza al 140th Wing del 2nd Tactical Air Force ed immediatamente gli equipaggi vennero convocati per un ultimo briefing. Per due ore i piloti studiarono un modello in scala della prigione e dei suoi dintorni, calcolando angoli, quote, ostacoli, postazioni conosciute di cannoni e rotte “egress green” (vie di fuga). Le prime due squadriglie d'attacco aveva l'esplicita istruzione di rientrare immediatamente dopo aver effettuato il bombardamento. La prima comprendeva due pattuglie di tre velivoli del 487th Squadron neozelandese seguite dalle due del 464th Sq. australiano, mentre gli aerei del 21st Sq. erano tenuti di scorta per ovviare ad eventuali deficienze nell'azione di bombardamento. La pianificazione della missione aerea era sotto la responsabilità del Capitano Percy Charles Pickard, pilota di grande esperienza, coraggio e tenacia, mentre il programma di rotta venne affidato al suo navigatore ed inseparabile amico Flight Lieutenant J. A. “Bill” Broadley. Il “Mossie” da ricognizione fotografica DZ 414 Orange del Photo Reconnaissance Unit, pilotato da Tony Wickham, doveva seguire la seconda ondata, mentre Pickard avrebbe sorvolato l'area della prigione per decidere se il 21st Squadron del terzo gruppo sarebbe dovuto intervenire. I caccia di scorta, una dozzina di Hawker Typhoon del 174th, 198th e 245th Squadron della RAF, avevano l'istruzione di prevenire ogni possibile interferenza da parte della Luftwaffe. I neozelandesi dovevano aprire due varchi nel muro perimetrale esterno, mentre gli australiani avrebbero colpito l'edificio principale del complesso annientandone la guarnigione tedesca; solo un massimo di tre minuti poteva intercorrere fra queste due incursioni. Gli equipaggi raggiunsero i rispettivi aerei nelle zone di decentramento alle 10:30. I 19 Mosquito si trovavano all'estremità della pista principale della base di Hunsdon (Hertfordshire), pronti per il decollo programmato per le 11:00. Il vero e proprio raid sopra la prigione era previsto esattamente per le 12 e 3 minuti, ora di mensa. Il tenente pilota N. M. Sparks ricorda che quando uscì all'aperto per recarsi al proprio aereo il tempo era orribile: “cadeva la neve e la visibilità era fortemente ridotta. Se fosse stata una missione ordinaria, certamente sarebbe stata cancellata”... Alle 11:00 in punto i Mosquito decollarono in rapida successione, ma quattro di essi, appartenenti al 21st e al 464th Squadron, dovettero invertire la rotta poco dopo e tornare alla base a causa di alcune difficoltà di navigazione. Traversata la Manica sul pelo delle onde e rasentando un tratto della costa francese i bombardieri virarono nel punto stabilito a nord di Amiens e si diressero sull'obiettivo. Il tenente Sparks, che faceva parte della prima pattuglia di tre velivoli, ricorda che tre del 487th Sq. si gettarono in picchiata lungo la strada che conduceva alla prigione, sfiorando i filari di pioppi ai lati. Si abbassarono ancora e rallentando il più possibile per favorire la collimazione dei puntatori sganciarono le loro bombe alla base del muro a nord, sfrecciando subito dopo verso l'alto a pieni motori. Alle 12:06, attraverso le esplosioni e le spesse cortine di fumo, le due successive ondate del 464th Squadron riuscirono a piazzare ben otto bombe da 500 lb sul muro orientale dalla quota di 30 e 20 metri, aumentando le devastazioni perimetrali. Guardando sotto di sé, Pickard vide frotte di prigionieri uscire a fiumi dagli squarci nelle mura e scappare lungo la strada e attraverso i campi gelati; diede quindi ordine al 21st Squadron di tornare alla base, mentre numerosi caccia tedeschi stavano ormai per piombare dall'alto sui piloti britannici. L'incursione infatti non si risolse senza perdite: i caccia Focke Wulf 190 della Jagdgeschwader 26 apparvero sulla scena sorprendendo il capitano Pickard e il tenente Broadley, che vennero attaccati ed abbattuti mentre compivano l'ultimo volo sui resti fumanti del carcere-fortezza. Tre Mosquito e due Typhoons furono dichiarati dispersi in azione e tre piloti vennero catturati. Il Comandante Mc Ritchie, che guidava la seconda squadriglia australiana, venne colpito dal fuoco contraereo sulla via del ritorno e dovette compiere un violento atterraggio di fortuna in un campo di mele ad oltre 300 km orari, riuscendo miracolosamente a sopravvivere. Ma il raid era riuscito: 258 prigionieri riuscirono a dileguarsi. Purtroppo altri 102 rimasero uccisi nella fuga ed altri vennero ricatturati più tardi. Peraltro un grosso ordigno aveva centrato in pieno il refettorio uccidendo una cinquantina di soldati tedeschi. La ferocia ed il disappunto con il quale la Gestapo reagì all'attacco confermarono che il colpo era andato a segno. I tedeschi infatti si accanirono sui superstiti ed impedirono che i corpi dei prigionieri e dei piloti inglesi caduti venissero sepolti. Nonostante il divieto assoluto imposto dai nazisti, le mani pietose di alcuni contadini seppellirono in segreto i poveri resti di Pickard e Broadley, piloti valorosi ed inseparabili, il cui destino, dopo l'ultima missione operativa compiuta assieme, aveva deciso di riunirli nella morte. Poco prima del frettoloso funerale una giovane donna staccò le ali della RAF e i gradi dalla giacca di Pickard e, alla fine della guerra, come ultimo gesto di ringraziamento e solidarietà, li fece recapitare alla vedova in Inghilterra. Scritto da Emanuela Susani Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mkobau Inviato 18 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 18 Settembre 2010 senza cercare chissa' cosa,ricordiamo alcune cose importanti: 1°la De Hallivand e' stata maestra nella costruzione di aerei con struttura lignea,non come facevano gli italiani,ma come facevano,e non scherzo,i modellisti di alianti!,strati di compensato,e altri legni incollati,con colla speciale,solo le strutture dei motori,e degli abitacoli,in metallo,continuata nei Vampire,Hornet,seguenti. 2°il Mossie nasce come bombardiere/ricognitore,disarmato,ad altissima velocita',pesava circa 1/3 in piu' di uno spitfire,ma aveva 3.000hp di potenza su due motori,era altamente aerodinamico,e piuttosto "piccolo",per essere un bimotore,altamente maneggevole. 3°quando lo armarono,aveva 4 cannoni da 20mm sotto al muso,e 4 mitragliatrici sopra,quando sparava era una vera "bordata",ci hanno aggiunto anche un cannone navale da 57mm,togliendo i 4 cannoni sotto il muso,aveva razzi subalari,o bombe sia nella stiva,sempre conservata in parte anche dai caccia,che dai bombardieri,i razzi o bombe anche sotto le ali. 4°su Berlino e le citta' tedesche,come Pathfinder,divennero l'"incubo"della Luftwaffe e della Flak,solo i FW190D9 avevano possibilita' di andare a prenderli. 5°come antinave,tra cannone da 57mm,armamento standard,e razzi,fecero parecchi danni. 6°partivano dalla Scozia,in versione civile Boac,portando all'andata messaggeri/spie/diplomatici,in Svezia,e al ritorno con cuscinetti a sfera,facendo venire l'"emicrania"alla Luftwaffe!. 7°distrussero dighe tedesche,ponti,carceri militari,volando raso terra!. 8°quando i tedeschi tentarono di inventare un aereo simile,lo chiamarono "MOSKITO",alias TA154. Era un signor aereo,piccolo,molto potente,aerodinamico,pesantemente armato,io lo adoro. marco Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteo16 Inviato 19 Settembre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 19 Settembre 2010 (modificato) Altre curiosità e particolari di costruzione del Mosquito La struttura del Mosquito era realizzata con un compensato speciale prodotto tramite una combinazione resistente al fuoco di fogli di legno di balsa equadoriana e fogli di compensato ottenuto da legno di betulla canadese, tenuti in saldo da una particolare colla per legno, inizialmente a base di caseina e poi modificata con l'introduzione di formaldeide, ritenuta più resistente ai climi tropicali nei quali il Mosquito venne poi impiegato. La De Havilland sviluppò appositamente una tecnica che aumentasse la velocità dell'essiccamento della colla riscaldandola con onde radio. La fusoliera fu assemblata unendo e incollando tra loro i due tronconi, suddivisi in senso longitudinale alla mezzeria, praticando un rinforzo costituito da centinaia di piccole viti di ottone. Questa tecnica di assemblaggio facilitava di parecchio l'installazione delle condotte idrauliche e degli altri equipaggiamenti, grazie all'accesso facilitato che le sue sezioni aperte fornivano agli operai della catena di montaggio. Il tutto era poi rivestito in tessuto di Madapolam. Interamente in legno erano costruite anche le ali, strutturate in un unico blocco per aumentarne la resistenza e poi fissate alla fusoliera una volta che questa fosse stata assemblata. Il metallo venne usato con parsimonia e principalmente nei supporti del motore, nelle carenature, nei piani di comando e nelle viti di ottone che saldavano i tronconi di fusoliera. De Havilland, di fronte ad un periodo di scarsità di acciaio e alluminio, sfruttò l'esperienza dei mobilifici inglesi per realizzare nel Mosquito un velivolo che ottenesse i migliori risultati prestazionali dall'utilizzo totale del legno Per gran parte dello svolgimento della guerra, il Mosquito era il velivolo in più veloce e più manovrabili, se si pensa che nei combattimenti simulati i Mosquito potevano salire di quota più velocemente e virare più rapidamente di uno Spitfire. I Mosquito furono ampiamente usati nella RAF per contrassegnare gli obiettivi nemici che dovevano essere bombardati dai bombardieri di notte. Nonostante perdite considerevoli all'inizio, il Mosquito concluse la guerra con il tasso di perdita più basso di tutti i velivoli in servizio nella RAF, dimostrando di essere 4 volte e mezzo più economico dei Lancaster in termini di danni subiti. Fonte: Flymodica: attività sul campo volo "Oasi dei re". Modificato 20 Settembre 2010 da -{-Legolas-}- Matteo16, o metti la fonte delle tue citazioni, o smetti di scrivere sul forum. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 (modificato) Precisazione: la colla del Mosquito era diversa dalla colla per l'Hornet. Il Mosquito era incollato con normale colla per legno. Per l'Hornet invece si rese disponibile il Redux che era una nuova "famiglia" di colle molto più resistenti e che si incollavano a caldo. Le giunture incollate con il Redux risultarono molto più resistenti e non solo nelle giunzioni legno-legno, ma anche metallo-legno, questo rese possibile un più esteso uso dell'alluminio, come sull'Hornet, che era più piccolo, più leggero e più resistente del Mosquito. Se il coefficiente di resistenza alare alla flessione e alla torsione dell'Hornet era 100, quello del Mosquito (precedente) era 80 e grazie alla nuova colla l'Hornet fu più leggero (in proporzione) proprio perchè, sebbene fosse dotato di resistenza superiore, esso aveva una struttura ancora più semplificata di quella del Mosquito. (Le radiofrequenze sono un metodo molto semplice per riscaldare le cose, molto simile a quello del forno a microonde: un'onda ad altissima frequenza (numero di oscillazioni/unità di tempo) colpisce un oggetto con frequenza altrettanto alta; ad ogni urto si trasferice energia sotto forma di calore. Senza calore, il Redux e le resine epossidiche non solo asciugano molto lentamente, ma asciugano male e bisogna rifare tutto perchè l'incollaggio non è più affidabile. Il Mosquito era un aereo eccezionale ed uno dei miei preferiti, "...ma come tutte le più belle cose, viveva solo un giorno, come le rose", nel senso che all'Inghilterra serviva un aereo con le prestazioni del Mosquito, che non togliesse materiali strategici agli altri aerei in produzione e che fosse disponibile subito: la soluzione della De Havilland fu vicina alla divina perfezione, ma quello che allora non importava molto era la vita operativa. Il Mosquito in legno purtroppo durava poco, non più di 600 ore di volo, poi la sua struttura lignea doveva essere analizzata ai raggi X perchè non era più affidabile, il che significa che diventava antieconomico mantenere in servizio l'aereo. In guerra questo non è molto importante: molti Mosquito neanche ci arrivarono mai alle 600 ore... , ma per gli "aficionados" è importantissimo. Restaurare il Mosquito, come per tutti gli aerei in legno, è un casino: al minimo sospetto bisogna usare l'ecografia per il compensato. L'amara verità è che, per gli appassionati, il legno è per i romantici (e/o per i miliardari). Se volete divertirvi senza essere zio Paperone sono molto meglio l'alluminio e la plastica purtroppo. http://en.wikipedia.org/wiki/Redux_(adhesive) Modificato 20 Settembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 dato che l'aereo ha più volte dimostrato di poter compiere missioni a bassissima quota, mi chiedo se è mai stato proposto nel ruolo di "cacciacarri" col suo cannone da 57mm, o diametralmente all'opposto, come mezzo imbarcato in funzione anti-sommergibile Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mkobau Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 cacciacarri?,credo proprio di no,non so' dove hai trovato questa "bufala",ma lascerei perdere certe informazioni sballate,facciamo un po' di ordine: Il cannone da 57mm fu' montato sulla versione MKXVIII,derivata dal classico caccia MKVI,togliendo le armi inferiori,e non e' mai stata nemmeno pensata come anticarro!!!!!!!!,semmai la Raf piazzo' 2 cannoni bofors da 40mm in gondole subalari,su Hurricane MKII modeificati ed allegeriti,ma questa e' un altra storia. L'uso del cannone,fu' utilizzato/pensato/concepito/impiegato come antinave,cioe' per impiego su mezzi navali leggeri,o poco protetti,tipo mercantili,motovedette(e boote),cacciatorpedinieri leggeri,e realmente impiegato,per lo stesso scopo,gli americani impegarono B25 modificati,con il cannone da 75mm,sulle versioni B25G e B25H,furono anche concepiti per attaccare gli UBOOT i Mosquito,affondandone uno il 25 marzo 1944,ma si resero conto che i razzi erano piu' efficaci,il cannone in origine era anticarro,ma non era lo scopo per cui fu' montato sul Mossie L'impiego navale,praticamente mai operativo,fu' concepito per dotare le portaerei inglesi,di un caccia pesante/caccia bombardiere,cito direttamente dallo squadron in action,volume 1,pagina 41:i SEA MOSQUITO TR MK33 nascono dalla richiesta della Royal Navy per un bimotore imbarcato aerosilurante/bombardiere/ricognitore/strike aircraft. Venne modificato un FBIV,cioe' un bombardiere standard,ed entro' in produzione con RR Merlin 25,da 1625 cavalli,con elica quadripala,ali ripiegabili,e carrello modificato,armamento di 4 cannoni da 20mm,senza mitragliatrici,e 2 bombe da 500 libbre nella stiva posteriore,poteva portare un siluro montato centralmente ed esteriormente,,o una bomba/mina da 2000 libbre al suo posto,potevano essere montati sotto le ali,serbatoi supplementari o bombe,e montavano un radar sul muso,con la caratteristica "punta",il 1°squadron divenne operativo nell'agosto del 1946,e furono dismessi nel luglio del 1947,ne furono costruiti 50,di cui 14 venduti ad israele nel 1954/55. Per la cronaca,esiste ancora in un museo il 1°Mosquito mai costruito. marco Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 (modificato) @ Simone Si certo. Una delle caratteristiche del Mozzie era la versatilità Il Mosquito servì anche nel Coastal Command come ricognitore e assaltatore. Nel ruolo antinave era ottimo come nel bombardamento a bassa quota. Le versioni puù usate dal Coastal Command erano la B (bomber)-Mk IV, l'FB (fighter bomber) Mk-VI e l'FB Mk-XVIII, tutti si dimostrarono eccellenti. Il B Mk-IV divenne famoso perchè tra le altre cose, nel suo inventario figurava quella che probabilmente era la più potente bomba antinave alleata: la "Highball", diretta derivata (più leggera) dalle bombe rimbalzanti anti-diga usate con successo contro le dighe della Ruhr nella famosa operazione "Castigo". Si pensò di usarla contro la Tirpitz in Norvegia, ma la cosa non ebbe seguito. Il n° 618° con Mosquito B Mk-IV e bombe Highballs venne infine spedito in Australia e tenuto pronto contro i giapponesi, ma la guerra finì prima. L' FB Mk.VI (quattro cannoni da 20 mm e quattro armi da 7,7 mm nel muso) era un ottimo aereo d'attacco antinave e antisom, specie con razzi non guidati da 60 lb e vari assortimenti di bombe da 113 chili, mine navali e cariche di profondità. (Il Mk-VI era il Mosquito usato usato contro la prigione di Amiens durante la missione Jerico) L' FB Mk-XVIII era quello con il 57 mm, ma non ebbe molto seguito (solo 27 aerei, gli altri riconvertiti a Mk-VI). Diverse versioni di Mosquito infine furono anche imbarcate dalla Royal Navy (la più diffusa la TR-33), come assaltatori (con razzi o un siluro da 450 mm) e bombardieri a lungo raggio da portaerei (prime prove HMS Indefatigable, marzo '44), ma divennero operativi solo dopo la fine della guerra. Infine arrivò la variante navale dell'Hornet (Sea Hornet ad ala ripiegabile) che fu un eccellente caccia pesante imbarcato che iniziò le prove da portaerei (la HMS Ocean) nell'agosto del '45. Successivamente ci fu anche il Sea Hornet (Mosquito F Mk-21) caccia notturno imbarcato con un secondo uomo d'equipaggio (operatore radar), con abitacolo posto in tandem dietro al pilota (e dietro l'ala). L'Hornet con due Merlin 130 fu il più veloce caccia a pistoni inglese, prima dell'arrivo dei jet, sfiorando gli 800 Km/h. Mosquito FB Mk-Vi all'attacco di un U-Boot sorpreso in emersione in Atlantico: Sea Hornet in appontaggio, notare le eliche quadripala, il gancio d'arresto, l'ala diversa dal vecchio Mosquito, la sezione frontale dell'Hornet, che era solo poco più della metà del Mozzie originale e le palette del segnalatore incrociate in basso: "Adesso chiudi tutto e vieni giù": Modificato 20 Settembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mkobau Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 (modificato) solito scarico da internet,ma certe cose le rileggerei,tipo l'impiego imbarcato,praticamente mai operativo,e il sea hornet Mk21,servono foto alternative,o articoli piu' storici?. marco Modificato 20 Settembre 2010 da mkobau Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 (modificato) Non ho capito. Modificato 20 Settembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mkobau Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 se vuoi,apro il database mio,e te le mando,rapidamente,i 2 squadron in action,aerei militari,vedi osprey edizione italiana,volume 14,walkaround numero 15,e altre cose che devo cercare nella mia biblioteca,a memoria,scale aviation modeller,aeroplane monthly,flypast,air international e enthusiast,aerei/aerei nella storia,domani apro il database,e se vuoi ti mando l'elenco di articoli storici,almeno quello che ho in casa. marco quote name='Hobo' date='21 settembre 2010 - 00:28' timestamp='1285021728' post='262430'] Quali? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 (modificato) 2 squadron in action? Vedi Osprey? Il massimo che avevo io era mach-2 ai miei tempi. Quello di cui sopra l'ho rinfrescato su Wikipedia per vedere se mi sbagliavo. Mandami tutto quello che vuoi me lo leggo di sicuro. Io sapevo che i Mosquitos navali rimasero operativi circa un anno. C'era poi anche uno squdron sui Sea Hornet con radar, che ci volò fino agli anni 50. Altro non so, ma furono operativi fino a che non vennero sostituiti da altri aerei come il Sea Fury. Mosquitos cacciacarri non li ho mai sentiti. Il Ta-154 infine venne costruito in troppi pochi esemplari e troppo tardi. Non ho una marea di libri, nella teoria sono sempre stato segato, mi viene meglio la pratica. Modificato 20 Settembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mkobau Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 ciao, dimenticavo anche lo speciale Mach 1,ho anche quello,brutto vizio di famiglia,per mandarti tutto via web diventa un "casino",caso mai se ti serve qualcosa di specifico,ti mando qualcosa scannerizzato,sui Mossie navali,si' operarono all'incirca 1 anno,sugli Hornet e'vero,furono un po' messi in ombra dal fratello maggiore,e dal fatto che arrivarono altri aerei piu' perfomanti,la Royal Navy usava preferibilmente i Firefly negli stessi compiti. Un consiglio,una buona scorta di libri,non fa' mai male avere in casa,fa' sempre comodo. marco 2 squadron in action? Vedi Osprey? Il massimo che avevo io era mach-2 ai miei tempi. Quello di cui sopra l'ho rinfrescato su Wikipedia per vedere se mi sbagliavo. mandami tutto quello che vuoi me lo leggo di sicuro. Io sapevo che i Mosquitos navali rimasero operativi circa un anno. C'era poi anche uno squdron sui Sea Hornet con radar, che ci volò fino agli anni 50. Altro non so, ma furono operativi fino a che non vennero sostituiti da altri aerei come il Sea Fury. Non ho una marea di libri, nella teoria sono sempre stato segato, mi viene meglio la pratica. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 20 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 20 Settembre 2010 Il Firefly? Io mi ricordavo Sea Fury, Sea Hawk e Scimitar. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteo16 Inviato 24 Giugno 2011 Autore Segnala Condividi Inviato 24 Giugno 2011 Video sulla meraviglia di legno http://www.youtube.com/watch?v=-cb6SmK_c2g Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
°Delta Inviato 25 Giugno 2011 Segnala Condividi Inviato 25 Giugno 2011 bel video,ho una domanda si può paragonare il mosquito al Pe-2? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteo16 Inviato 25 Giugno 2011 Autore Segnala Condividi Inviato 25 Giugno 2011 (modificato) bel video,ho una domanda si può paragonare il mosquito al Pe-2? Diciamo che Petlyakov Pe-2 era simile al Mosquito come ruoli svolti e caratteristiche tecniche però ritengo il Mosquito un velivolo superiore...dopo ci sono tanti aspetti da valutare per esempio il pe-2 aveva una buona dote nel ruolo di bombardiere in picchiata da quanto ricordo,che il Mosquito non possiede... se non esiste una discussione sul Pe-2 e ti interessa questo multiruolo russo aprila pure velivolo interessante di successo nel secondo conflitto mondiale dell'arsenale sovietico... Modificato 25 Giugno 2011 da matteo16 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
°Delta Inviato 25 Giugno 2011 Segnala Condividi Inviato 25 Giugno 2011 Diciamo che Petlyakov Pe-2 era simile al Mosquito come ruoli svolti e caratteristiche tecniche però ritengo il Mosquito un velivolo superiore...dopo ci sono tanti aspetti da valutare per esempio il pe-2 aveva una buona dote nel ruolo di bombardiere in picchiata da quanto ricordo,che il Mosquito non possiede... se non esiste una discussione sul Pe-2 e ti interessa questo multiruolo russo aprila pure velivolo interessante di successo nel secondo conflitto mondiale dell'arsenale sovietico... Fatto,grazie mille Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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